Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative al Brasile

venerdì 21 dicembre 2012

Memorandum d’intesa italo-brasiliano

Firmato negli scorsi giorni, il memorandum, punta alla collaborazione nel settore dell’efficienza energetica tra i due paesi.

La green economy fa strada e un altro passo avanti l’hanno compiuto, il 20 dicembre scorso,  Italia e Brasile con la firma di un’intesa sulla collaborazione nel settore dell’efficienza energetica. Il memorandum, firmato tra l’Ambasciata italiana in Brasile e il governo del Distretto federale di Brasilia, prevede la collaborazione e il coinvolgimento di imprese italiane in varie iniziative del distretto riguardanti il settore del fotovoltaico e l’utilizzo delle risorse idriche.
L’accordo si inserisce nell’innovativo progetto “Ambasciata Verde”  rivolto allo sviluppo delle energie rinnovabili. Il progetto, avviato nel 2010 e giunto oggi alla sua terza fase, come prima azione ha realizzato l’installazione, sull’edificio della rappresentanza diplomatica, di circa 400 pannelli fotovoltaici che hanno consentito alla sede di soddisfare il proprio fabbisogno energetico. Come ha dichiarato l’Ambasciatore italiano Gherardo La Francesca, “Ambasciata Verde”, “ha avuto il vantaggio di dimostrare la fattibilità tecnico-finanziaria di iniziative nel settore della green economy e ha fornito, e continua a fornire, stimoli alla ricerca da parte di università e imprese, attirando l'attenzione delle Autorità brasiliane sull'elevato livello tecnologico delle imprese italiane operanti nel settore”.

lunedì 17 dicembre 2012

GDO: boom in Brasile

Corsa al mercato retail: bene i supermercati ma a sorprendere sono i centri commerciali.

Il Brasile offre enormi opportunità al retail italiano. Ad annunciarlo è Confimprese :«Il Brasile rappresenta uno dei principali mercati di sbocco per l'apertura di sedi commerciali e di nuovi punti vendita. È il 6° Paese nel ranking dell'economia mondiale con un Pil in crescita del 2%, pari a 2,2 miliardi di dollari, in cui il consumo rappresenta il 61% dell'economia e le vendite al dettaglio 400 miliardi di dollari». Incremento del 4,9% rispetto al 2011 nelle vendite dei supermercati e del 18,6% quelle dei shopping mall.
Ad oggi si contano in tutto il paese circa 430 centri commerciali, 28 dei quali aperti nell’ultimo anno, senza contare le 48 nuove realtà già in canitere, che diverranno operative entro il 2013. Circa la metà dei centri commerciali è concentrati nella zona Sud del Brasile, tra Rio de Jainero e San Paolo ma una crescita del 72% è prevista nella parte nord del Paese.
Uno dei miti da sfatare secondo Graziano Messana, managing director GM Venture e country manager Brasile di Fiera Milano, è che i dazi di importazione raddoppino il costo del prodotto italiano esportato nel mercato verde-oro. La maggior parte delle imposte si può infatti recuperare con lo stesso meccanismo dell’Iva italiana a molti prodotti, per l’alto valore aggiunto o l’assenza di concorrenza locale, sono importabili a dazi bassissimi o addirittura azzerati.

martedì 11 dicembre 2012

FIAT: dopo il record di vendite cerca nuovo partner

Buona la chiusura del 2012 per produzione e vendite. La nota casa automobilistica è ora alla ricerca di un nuovo partner finanziario.

Se a Pomigliano si piange a San Paolo si festeggia e il 2012, per gli stabilimenti brasiliani del Lingotto, non poteva infatti chiudersi meglio. In 36 anni di attività in Brasile è stato quest’anno toccato il record con oltre 840 mila unità immatricolate e il primo posto in market share con il 23%. ”La Fiat sta crescendo di più del mercato totale brasiliano di questo anno”, dichiara il Presidente del gruppo latinoamericano Cledorvino Belini che prosegue annunciando tempi ancora migliori: "In Brasile c'é attualmente un'automobile ogni sei abitanti. Se vogliamo raggiungere lo standard di motorizzazione dell'Argentina di un'auto ogni quattro abitanti avremo una richiesta di 15 milioni di veicoli. Se confrontiamo questi dati con l'auto ogni due persone dell'Europa, per raggiungere questo livello avremo qui una domanda di circa 65 milioni di vetture". Confermata la seconda fabbrica a Goiana nel Pernambuco nel 2014 con una capacità di produzione di 200 mila unità all’anno e previsto un ampliamento della casa madre di Betim (Minas Gerais).
Milano Finanza annuncia che proprio in questi giorni, il Lingotto, conscio della propria posizione di leadership sul mercato carioca, starebbe valutando se proseguire o meno la pluriennale partnership finanziaria con banco Itaù, uno dei maggiori istituti di credito del continente. E secondo indiscrezioni già alcune società finanziarie internazionali, starebbero già monitorando la situazione, attratte dai risultati del gruppo torinese dell’ultimo anno.

giovedì 6 dicembre 2012

Al via la terza fase di Ambasciata Verde

Il progetto renderà l’Ambasciata d’Italia il laboratorio integrato di tecnologie verdi più avanzato del Brasile.

Un impianto di microgenerazione eolica che andrà ad integrare un sistema fotovoltaico già attivo. Questo quanto previsto dall’accordo firmato lo scorso 4 dicembre fra l’università di Brasilia e il Politecnico di Torino e dal lancio della rete Green Embassy Smart Energy Network (Gesenet). L’installazione verrà affidata al gruppo torinese Ecomacchine che ha già realizzato, nei giardini dell’ambasciata, un impianto di fitodepurazione.
Il progetto si inserisce nel più ampio programma di “Ambasciata Verde” di cui costituisce la terza fase. Partito nel 2010, con l’installazione di 405 pannelli fotovoltaici da parte di Enel Green Power per l’ autoproduzione di energia elettrica, il programma è proseguito negli anni successivi con la partnership con la Centrale Elettrica e l’università di Brasilia. Due anni dopo, il primo traguardo: una normativa dell’Agenzia Nazionale di Energia Elettrica (ANEEL) che ha esteso a tutti gli utenti brasiliani la possibilità di realizzare scambio energetico con la rete e di diventare così piccoli produttori di energia.
Obiettivo della terza fase è adesso quello di ampliare la produzione di energia al settore eolico e di avviare una ricerca e diffusione delle informazioni. A tale scopo è stata creta la rete Gesenet, un network nazionale ed internazionale che renderà disponibili i dati elaborati delle centrali fotovoltaica ed eolica.

mercoledì 5 dicembre 2012

Rischio speculazione edilizia

A Rio de Jainero le concessioni avanzano al ritmo di 200 mila metri quadri al mese e la metropoli sta cambiando volto.

Solo tra Gennaio e Aprile 2012 il comune della capitale carioca ha rilasciato licenze per costruire su uno spazio di 1,3 milioni di metri quadri. Le concessioni sono vistosamente aumentate nel corso degli ultimi 15 anni ma l’impulso decisivo alle costruzioni è arrivato con l’aggiudicazione dei Mondiali di calcio 2014 e le Olimpiadi 2016. I due eventi sportivi hanno attirato nella capitale gli investimenti dei principali magnati della finanza internazionale, attirati da facili guadagni. Tishman Speyer, proprietario dl Rockefeller Center a New York, ha già realizzato il Ventura Towers, due grattacieli nel cuore della city e anche nomi del calibro di Donald Trump si dimostrano interessati a progetti simili.
A pagare le spese della rivoluzione urbana in atto sono i circa 170 mila brasiliani costretti ad abbandonare le case per lasciare spazio alle nuove costruzioni. La consistenza degli sfratti ha richiamato l’attenzione dell’ONU che ha inviato una raccomandazione al governo di Brasilia affinchè “eviti sfratti sforzati e irrispettosi dei diritti umani”.
Ma la violazione dei diritti fondamentali potrebbe non essere l’unica conseguenza nefasta della cementificazione selvaggia poiché si affaccia lo spettro della bolla speculativa. Come avverte Samy Dana,  prof. di economia della Fondazione Getullio Vargas,  “Chi acquista oggi per poi rivendere perderà molto denaro dopo i Mondiali del 2014. i prezzi potrebbero crollare anche del 50%”.

mercoledì 28 novembre 2012

Largo alle imprese


Secondo più di 1500 imprenditori il Brasile è migliore paese Bric in cui investire. E il governo conferma di voler scommettere sulle piccole e medie imprese. 

Secondo l’Economist ed il Financial Times il Brasile è l’economia emergente a cui si guarda con più fiducia per gli investimenti privati. Nel loro classico sondaggio trimestrale, il Barometro Globale degli Affari, la B dei Bric, per il 44% dei dirigenti delle più grandi compagnie internazionali, è “un luogo amichevole su cui dirigere gli affari”. Sempre secondo le due importanti testate economiche il 33% degli intervistati considera la Cina, il più importante dei 4 BRIC, “un luogo ostile agli investimenti privati” ed il 54% pensa lo stesso della Russia. Di contro, solo un esiguo 15% è disposto ad dichiarare opinioni simili per il Brasile.
Ad incoraggiare ulteriormente i potenziali investitori ci pensa la Presidentessa Brasiliana Dila Rousseff, che al 22esimo vertice Ibero-Brasiliano, in corso a Cadice, in Spagna annuncia: “Daremo totale priorità alle piccole e medie imprese”. E cioè investimenti pubblici, abbassamento del costo del denaro e incentivi alla produzione. Gli effetti sono previsti nel medio-lungo periodo, intanto il segnale all’imprenditoria è lanciato.

mercoledì 21 novembre 2012

Un portale per lo sport

In vista dei Mondiali e delle Olimpiadi, il Brasile crea un portale interamente dedicato ai servizi e alle opportunità sportive.

Il modello è quello di inglese. Compete.for, il portale realizzato dal governo londinese in occasione dei Giochi 2012 ha generato quasi 7 miliardi di real brasiliani in contratti commerciali. E il Ministero dello Sviluppo Economico carioca prova a replicare con il Portale Affari Rio (Portal Negocios Rio), dedicato alle opportunità per i Mondiali di calcio del 2014 e per i Giochi Olimpici del 2016. Alla base, l’idea di agevolare i contatti commerciali tra le piccole e medie imprese e velocizzare l’accesso ai servizi e agli eventi incentrati sulle due manifestazioni sportive. Le opportunità sono distribuiti in 929 attività, nelle 12 città ospitanti, nei settori edilizia, tecnologia dell’informazione, legno e mobili, tessile e abbigliamento, turismo, produzione associata al turismo, vendita al dettaglio, agrobusiness, servizi e economia creativa. Si parla già di più di mille opportunità raggruppate sul sito per un totale stimato di R$ 1,78 miliardi e l’ aspettativa del Ministero dello Sport verde-oro è che i ricavi generati dal business dello sport raggiungano i R$ 183 miliardi entro il 2019 con un impatto sul PIL Brasiliano dello 0,4%. L’iniziativa oltre che dal governo nazionale è promossa dalla Fondazione Getulio Vargas (FGV) e dell'Istituto di Economia dell'Università Federale di Rio de Janeiro (UFRJ).

mercoledì 14 novembre 2012

Arance: stop alle esportazioni in Europa

A causa di problemi fitosanitari, il Brasile decide di sospendere l’esportazione delle arance in UE.

La presenza nelle partite di agrumi di muffa nera e altri patogeni ancora sconosciuti alle colture europee sono all’origine della decisione del governo brasiliano. Le fitopatie sono state riscontrate puntualmente negli ultimi anni nei controlli doganali europei e hanno indotto la Commissione Europea a segnalare il problema al governo carioca che non ha però preso alcun provvedimento. Anzi. L'organizzazione agricola spagnola Ava-Asaja, lo scorso luglio ha denunciato negli agrumi brasiliani un aumento di 10 volte dei patogeni tra il 2010 e il 2012. Nel contempo ha inviato una richiesta formale alla Commissione UE per la sospensione di tutte le importazioni finchè il Brasile non risultasse in grado di garantire condizioni fitosanitarie ottimali alle partite di arance. Il paese carioca non riuscendo ad adeguare i propri standard sanitari a quelli richiesti dall’Europa ha deciso quindi di interrompere  il commercio. Ma i problemi con le arance brasiliane non sono nuovi. A febbraio gli Stati Uniti hanno sospeso le importazioni del succo concentrato, di cui il Brasile detiene il primato di produzione, a causa della quantità di fungicidi rilevata nell’agrume. A nulla è valsa la dichiarazione dell'Environmental Protection Agency secondo cui il fungicida risulta pericoloso per la salute umana in concentrazioni molto più elevate (circa 7 volte quelle rilevate nella bibita brasiliana), il governo federale è stato irremovibile.

lunedì 12 novembre 2012

Arriva il Forum Italia-Brasile

Martedì 20 Novembre si terrà a Milano il Forum Italia-Brasile dal titolo “Opportunità Commerciali e di Investimento”. 

E’ in arrivo una nuova interessante iniziativa per tutti gli investitori che puntano al mercato carioca. Il Forum Italia-Braile si terrà dalle 9 alle 12:30 del prossimo 20 Novembre, presso la sede della Camera di Commercio di Milano (Sala Conferenze di Palazzo Turati). L’evento è  promosso dal Consolato Generale del Brasile a Milano, dalla Camera di Commercio di Milano, dall’Azienda Speciale per le attività internazionali della Camera di Commercio di Milano (Promos), da Assolombarda, e dalla Rete Italia-America Latina (RIAL). Tra gli ospiti di spicco figureranno il Ministro per l’Integrazione Nazionale del Brasile, Fernando Bezerra Coelho, e del Presidente della Federazione del commercio, dei servizi e del turismo dello Stato di Pernambuco (Fecomercio/PE), Josias Da Silva Albuquerque.
L’iniziativa proseguirà nel pomeriggio con una serie di tavoli settoriali tra gli imprenditori italiani e le aziende brasiliane sulle diverse opportunità di business nel settore dell’innovazione tecnologica.  L’iscrizione al Forum si potrà effettuare via web, sul sito di Rial, entro lunedì 19 novembre 2012.

giovedì 8 novembre 2012

Il Biofuel decolla

Inaugurato in Brasile il primo collegamento aereo sperimentale con biocarburante prodotto da canna da zucchero. 

Viaggiare diventa sostenibile anche con l’aereo. Lo sostiene la compagnia brasiliana Azul che punta alla svolta green e che ha da poco inaugurato il primo collegamento aereo interno a Biofuel. Precisamente la tratta che unisce Campinas, nello Stato di San Paolo a Rio de Jainero. Ma secondo il direttore delle relazioni pubbliche di Azul servono grossi investimenti come spiega alla stampa: “Riteniamo che il nostro carburante possa ridurre le emissioni di gas di circa l'82%, ma per questo è necessario che se ne produca in grande scala”. Non tutti però condividono lo stesso ottimismo della compagnia aerea e ambientalisti e difensori dei diritti umani sono più cauti. La coltivazione intensiva di canna da zucchero destinata alla produzione del biofuel ha infatti ridotto gli spazi destinati alle colture alimentari, aumentato i prezzi dei terreni e portato all’espulsione di molti contadini dalle loro terre. Grazie tuttavia all’intervento di ONG, Terzo Settore e aziende private le azioni illegali legate alla deforestazione e alla conversione delle coltivazioni in canna da zucchero sono notevolmente diminuite negli ultimi anni. Oggi il mercato del biocarburante sta vivendo un momento d’oro e il Brasile conta di aumentare nel giro di 10 anni la sua produzione del 55%.

martedì 6 novembre 2012

La stampa brasiliana dice addio a Google

Definitiva la decisione del 90% dei giornali brasiliani di autoescludersi dal circuito di Google. Solo il 5% di visite in meno.

Dopo gli ultimi incontri tra l’Associazione Nazionale dei giornali brasiliani (ANJ) e Google Brasile, i principali giornali periodici carioca non saranno più indicizzati dal gigante del Web. In altre parole da ora in poi sarà ancora possibile cercare i giornali online e le loro notizie su Google, ma ricercando quei contenuti su Google News non si otterrà alcuna risultato. I 154 giornali nazionali che hanno aderito alla scelta di ANJ, sostengono che il noto motore di ricerca non paga i contenuti che utilizza e devia il traffico dalle pagine internet dei quotidiani. Secondo Carlos Fernando Lindenberg Neto, presidente della ANJ, «dando la possibilità di leggere le prime righe delle nostre notizie sul suo sito, Google News riduceva le possibilità che la gente leggesse l’intera storia sui nostri siti». Dal canto suo Google ribatte che «se il lettore è soddisfatto della minuscola anteprima che gli diamo noi, allora vuol dire che quella storia non l’ha interessato molto».
La disputa risale a qualche anno fa. Nel 2010 Google acconsentì, con un piccolo cedimento, a ridurre la riproduzione del catenaccio da tre righe a una ma non venne ritenuto sufficiente da ANJ che l’anno successivo diede indicazione ai giornali associati di ritirare i loro indici dal motore di ricerca. A distanza di un anno i siti web delle 154 testate hanno registrato il 5% di visite in meno. Una piccola percentuale che confidano di recuperare a breve, nonostante lo scetticismo di molti studiosi di marketing della comunicazione.

venerdì 2 novembre 2012

Parola d’ordine shopping mall

Exploit del modello distributivo dei grandi magazzini di lusso. Aumento del 18% delle vendite nel 2011 e prevista l’apertura di 43 nuove unità  entro l’anno.

Tra lo shopping nelle vie cittadine e quello nei grandi centri commerciali i Brasiliani non hanno dubbi. Lo confermano le recenti statistiche stilate da Abrasce (Associazione Brasilian Shopping Center) che ha annunciato per il 2011 un incremento del 18,6% delle vendite all’interno dei grandi magazzini del lusso e un ulteriore aumento del 12% previsto per il 2012, che porterà all’apertura di 43 nuove unità commerciali. 29 di queste saranno dislocate al di fuori delle principali città brasiliane ma il polo incontrastato del mercato della moda rimarrà San Paolo, che da solo attira circa il 70% dei consumi del lusso.
Ma qual è il motivo del successo di questo modello distributivo nel mercato verde-oro? Secondo esperti la ragione principale è la sicurezza. In un Paese che si colloca al terzo posto tra quelli sudamericani, dopo Colombia e Venezuela, per tasso di criminalità, la prospettiva di fare acquisti all’interno di un spazio chiuso, e quindi protetto, appare più allettante di quella di avventurarsi nelle pericolose e affollate vie cittadine dove furti e rapine a mano armata sono all’ordine del giorno. Altra motivazione sta nella convenienza. Pare infatti che i prezzi, soprattutto dei brand locali, siano più competitivi all’interno dei grandi shopping center che nei normali negozi. Un discorso a parte vale per i prodotti importati che, a causa degli elevati dei dazi doganali, hanno qualche difficoltà in più ad imporsi nel mercato carioca, ma che spesso è ovviata grazie alla scelta degli esportatori di applicare ricarichi più bassi rispetto a quelli applicati altrove.

martedì 30 ottobre 2012

La pesca: nuova priorità per il Brasile

Entro il 2014, il governo carioca punta a raggiungere le 2 tonnellate di produzione ittica all’anno.

Le nuove parole d’ordine per gli investimenti brasiliani dei prossimi anni sono Pesca e Acquacoltura. Questo quanto previsto dal programma “Safra da Pesca e Aquicultura”, presentato lo scorso 25 ottobre dal governo carioca. Il piano punta a rafforzare la catena peschiera e di acquacoltura del Paese investendo, entro il 2014, 4,1 miliardi di reais in innovazione tecnica, modernizzazione dell’industria e del commercio, rafforzamento delle cooperative. Altri 135 milioni saranno destinati all’assistenza tecnica e a corsi di formazione per 120 mila famiglie di pescatori e ancora altri incentivi adottati per l’introduzione di nuovi metodi di produzione e conservazione del pescato in grado di garantire una migliore qualità dei prodotti venduti. L’obiettivo dichiarato è quello di aumentare la produzione interna di 2 tonnellate di pesce all’anno, elevando il reddito e l’occupazione di milioni di abitanti. Il Paese infatti, attualmente collocato al 23simo e al 17simo posto nella classifica mondiale, rispettivamente dei settori della Pesca e dell’Acquacoltura, non sta sfruttando al massimo le proprie potenzialità. Lo conferma il Presidente Dilma Rousseff  che ha dichiarato “Abbiamo più di 8 mila chilometri di coste, il 13% delle riserve mondiali di acqua dolce e un mare interno fatto di bacini e dighe in quasi tutta la nostra rete idrografica. È come se fosse un vasto mare di acqua dolce". E nei prossimi anni si vuole rimediare.

venerdì 26 ottobre 2012

Valentino sceglie il verde-oro

Inaugurati due monomarca della nota griffe italiana a San Paolo e prevista per Novembre una nuova apertura a Rio.
L’italian style continua a mietere successi all’estero e adesso più che mai sembra il momento del noto marchio Valentino che prosegue con successo il suo ambizioso piano di espansione in Brasile. Ai primi di ottobre la masion italiana ha esordito con il suo primo monomarca a San Paolo presso lo Shopping Cidade Jardim Piso Terreo in uno spazio firmato dall’architetto David Chipperfield. I 190 metri quadri, collocati al piano terra del centro commerciale, giocano su un susseguirsi di stanze che ricreano l’atmosfera di un palazzo e ospitano le linee donna del noto Brand: Valentino ready-to-wear e Valentino Gravani accessori. Lo scorso 16 ottobre è  stato poi inaugurato il primo ramo della sua seconda linea, Red, dedicata ad un pubblico più giovane a cui sarà dedicato un secondo negozio, questa volta a Rio de Janeiro presso il Leblon Shopping, con apertura prevista il prossimo mese.
Un momento d’oro dunque per il celebre marchio italiano che dallo scorso luglio è stato acquistato da Mayhool, società del Qatar che rappresenta la famiglia reale del paese, per una cifra stimata di 858 milioni di dollari. Valentino punta ora all’espansione su scala internazionale e l’Amministratore delegato Stefano Sassi  annuncia :“Ci saranno nuove boutique in tutto il mondo”. E il Brasile, con il mercato del lusso in forte espansione, è ad oggi la meta di investimento ideale.

mercoledì 24 ottobre 2012

Ducati: una nuova società a San Paolo

La “Ducati do Brasil Industria e Comercio de Motocicletas Ltda” debutta sul mercato brasiliano.

Dopo aver terminato il rapporto con il Gruppo Izzo, la casa motociclistica bolognese guarda al Brasile per consolidare la propria crescita. Dalla fine di questo mese infatti la nuova società, interamente controllata dalla Ducati, gestirà la distribuzione e il servizio di assistenza in tutto il Brasile dei propri prodotti.  Confermata inoltre la collaborazione con Dafra da Amazônia Indústria e Comércio de Motocicletas Ltda, azienda carioca che si occuperà dell’assemblaggio delle moto con i componenti spediti dallo stabilimento italiano e dai fornitori internazionali.
Secondo le previsioni il nuovo stabilimento di Manus già dalle prossime settimane sarà pronto a consegnare le prime moto ad un mercato, quello brasiliano, in costante crescita ed evoluzione. In occasione della conferenza stampa per l’annuncio della costituzione di Ducati do Brasil, Gabriele Del Torchio, Amministratore Delegato della S.p.a. di Borgo Panigale ha dichiarato : "Il mercato brasiliano delle motociclette è uno dei mercati più interessanti al mondo, il terzo in termini dimensionali. L’immagine Ducati è molto forte in questo paese e siamo accompagnati dalla simpatia di molti ducatisti, motociclisti e fan. L’apertura della filiale e l’assemblaggio delle nostre moto presso lo stabilimento di Manaus, confermano il nostro impegno diretto nei confronti dei clienti brasiliani, ai quali vogliamo garantire il miglior servizio possibile in termini di vendita e post-vendita, oltre alla riprova dell’importanza strategica che Ducati attribuisce a questo mercato".

venerdì 19 ottobre 2012

I brasiliani investono all’estero

L’Istituto del Commercio di San Paolo segnala un dato in controtendenza.

Se dalla crisi del 2008, il mercato dei paesi emergenti era considerato l’Eldorado degli investimenti,da quest’anno la tendenza sembra essere diversa e  in questi giorni l’ICE di San Paolo ha evidenziato uno scenario opposto. Con i prezzi ancora attraenti delle azioni degli Stati Uniti e dell’Europa e la diminuzione della crescita di alcuni dei paesi emergenti come il Brasile e la Cina, gli investitori hanno aumentato gli investimenti nei paesi di vecchia industrializzazione.  Se infatti lo scorso marzo la Cina ha ridimensionato la proiezione di crescita del proprio PIL, il Fondo Monetario Internazionale guarda con fiducia a Stati Uniti che secondo le aspettative dovrebbero quest’anno registrare aumenti di PIL maggiori di quelli brasiliani, precisamente del 2% a fronte di un più modesto 1,6%. Una piccola rivincita per i paesi di vecchia industrializzazione sulle economie emergenti. A ciò si aggiunge che l’acquisto delle azioni americane è sempre più accessibile agli investitori del paese carioca e che, al contrario del Brasile, i profitti delle imprese americane sorprendono positivamente. Il bacino europeo dal canto suo risulta allettante a causa della crisi del debito sovrano che ha fornito buone opportunità di acquisto nella zona euro.
E i numeri delle borse internazionali confermano. L’indice MSCI, che segue l’andamento delle azioni delle economie di prima industrializzazione, ha registrato quest’anno un aumento del 10,9%, superando per la prima volta dal 2009 l’indice del 9,41 dei paesi emergenti. Gli americani Nasdq e Standard & Poor’s hanno segnato rispettivamente aumenti del 22,89% e del 14,56%.

mercoledì 17 ottobre 2012

Siderurgia: un settore che merita attenzione

La Camera di Commercio Italo-Brasiliana segnala interessanti opportunità di investimento per le imprese di settore.

Il know how italiano è ricercato in Brasile. Così annuncia la Camera di Commercio Italo-Brasiliana che invita le imprese italiane che operano nei settori metalmeccanico, elettrico, elettronico, di infrastrutture, montaggi, manutenzioni, energia, logistica a concretizzare la loro presenza nel Paese carioca. Motivo di tanto interesse è la costruzione dell’imponente complesso siderurgico di Pecem, che una volta operativo, sarà in grado di  produrre 3 milioni di tonnellate annue di bramme (semilavorati destinati alla fabbricazione di lamiere) e capace di movimentare circa 150 milioni di Reais all’anno distribuiti nei vari segmenti. Per il progetto è stata creata una joint-venture a tre, tra la brasiliana Vale S.A. (50%) e le coreane Dongkuk Steel (30%) e Posco (20%). La prima fase di installazione dell’impianto, secondo le previsioni, si concluderà entro il secondo semestre 2015 e per le imprese interessate occorre affrettarsi. Sebbene i vertici aziendali abbiano infatti ribadito di voler privilegiare le aziende locali nelle varie fasi di costruzione, hanno altresì sottolineato che le imprese dovranno adeguarsi a precisi standard qualitativi e di mercato. Alle imprese italiane che ritengano di avere la tecnologia e le competenze tecniche adatte e che siano già regolarmente iscritte al CNPJ (Cadastro Nacional de Pessoas Jurídicas), la Camera di Commercio Italo-Brasiliana offrirà il necessario supporto operativo per l’operazione di registrazione, prevista per i fornitori della Compagnia siderurgica di Pecem.

venerdì 12 ottobre 2012

Italia e Brasile uniti per il futuro della nautica

Siglato ieri, nell’ambito del Salone Nautico Internazionale di Genova, un accordo di partenariato tra i due Paesi. Ecco i 5 punti chiave.

Una nuova collaborazione è stata sancita ieri tra il Ministero dello Sviluppo Economico italiano, UCINA (Confindustria nautica italiana) e il Governo dello Stato di Santa Catarina (Brasile) nel settore economico-commerciale della cantieristica nautica. La partnership è strutturata su cinque punti chiave. Il primo prevede l’apertura di un polo di riferimento federale a Florianopolis per l’interscambio di tecnologia e formazione tra Italia e Brasile. Si intende poi estendere sia l’accesso al “Fundo Marina Mercante” per la costruzione di cantieri navali nello Stato di Santa Caterina sia estendere i benefici fiscali del settore automotive a quello della nautica da diporto. In quarto luogo è prevista l’organizzazione di una missione, il prossimo dicembre a Florianopolis e Brasilia, per creare la possibilità di un allargare il partenariato del settore anche a livello federale. Allo scopo infine di esportare in Brasile la qualità del made in Italy sono stati calendarizzati una serie di master e corsi di formazione tenuti da esperti designer italiani di settore.
Lo Stato di Santa Caterina, collocato nel Sud del Brasile, con i suoi 561 Km di costa e 5 porti uniti ad una economia fiorente e diversificata, rappresenta oggi uno degli Stati brasiliani più interessanti per gli investimenti nautici.

giovedì 11 ottobre 2012

Il Brasile si veste di nuovo

Crescita della classe media, aumento della popolazione giovane, nuove strategie di marketing sono gli ingredienti del boom del settore abbigliamento.

“Ventisei miliardi di euro di consumi di abbigliamento nel 2010, 30 miliardi nel 2011 e 32 alla fine di quest'anno. Le stime degli addetti ai lavori sul mercato della moda in Brasile sono da capogiro.” Parola di Mauro Ponzé, capo di Coletivo Frescobol, che promuove progetti di internazionalizzazione e che è recentemente intervenuto al Convegno di SMI-Sistema Moda Italia a Milano. Nella stessa sede, Michele Tronconi, presidente di SMI, ha sottolineato che “Quaranta milioni di persone in Brasile sono uscite dalla povertà, rimpolpando una classe media che ora è formata da 105 milioni di individui». Un dato che unito alle nuove politiche sociali, alla stabilità economica e ad un sistema finanziario efficiente ha permesso di incrementare la quantità e innalzare il livello di produzione alla fascia medio-alta.
Particolare attenzione merita il mercato della moda giovane e infantile, quest’ultimo, in forte espansione, ha raggiunto quota 26%. Metà della popolazione carioca è infatti nella fascia fra gli 11 e i 44 anni a fronte di un’età media di 28 anni, rispetto ai nostri 45.
Innovative anche le strategie di marketing sperimentate da alcune aziende locali che si avvalgono del web e dei social network, condividendo le proprie collezioni in rete e sottoponendole al voto virtuale dei visitatori.

lunedì 8 ottobre 2012

Nuovi incentivi per il settore auto

Il governo carioca annuncia grandi vantaggi fiscali per la riduzione di consumi ed emissioni.

Al via nuove regole per le case automobilistiche presenti in Brasile. Dal 2013 al 2017 il governo ha deciso di garantire vantaggi fiscali a quelle in grado di ridurre i consumi e emissioni di gas, di adoperare componenti costruite nel Mercosur (il Mercato Comune del Sud America) e a tutte quelle che investiranno in ricerca ed innovazione. ''Il nuovo regime deciso per la produzione di auto in Brasile - ha detto il presidente della Fiat/Chrysler per l'America Latina, Cledorvino Belini, che e' anche presidente dell'Anfavea, l'associazione brasiliana dei fabbricanti di veicoli - crea una luce chiara su un futuro promettente per l'industria del settore brasiliana, con un mercato in crescita e più competitività''. In arrivo infatti nuove fabbriche della BMW, della cinese Jac e della giapponese Nissan.
Particolare sensibilità è rivolta all’aspetto green della produzione. Il governo garantisce infatti una riduzione del 32% dell’Ipi (Imposta sui prodotti industrializzati) a tutte le industrie in grado di produrre auto che consumino meno combustibile prefiggendosi il traguardo dei 17,26 KM a litro per la benzina e di 11,96 KM a litro per l’etanolo, ricavato dalla canna da zucchero. In altre parole le nuove auto dovranno, entro 5 anni, limitare le emissioni di CO2 a 130 grammi per chilometro.

venerdì 5 ottobre 2012

Aumento dei dazi per 100 prodotti

Dal 1 ottobre sarà applicato un rincaro temporaneo delle imposte alle importazioni per 100 articoli provenienti da Stati terzi.

L’aumento è entrato in vigore dopo la manifestazione dei paesi del Mercosur, il mercato comune dell’America Latina e sarà valido per un massimo di 12 mesi a partire dal 1 ottobre, prorogabile entro il 31 dicembre 2014.
L’elenco dei prodotti è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e riguarda esclusivamente articoli provenienti da Paesi che non fanno parte del Mercosur. Nel dettaglio, l’aumento della tassazione interesserà i prodotti destinati alle/provenienti dalle industrie siderurgica, petrolchimica, chimico-farmaceutica e i beni d’investimento che passeranno al 14% (per poche voci), al 20% (per molte voci) o al 25% (per la maggior parte delle voci). Alla base delle valutazioni dell’analisi del Mercosur che ha condotto all’aumento tariffario stanno una serie di considerazioni che riguardano: l’impatto delle tariffe sulle importazioni, il livello di capacità di produzione e di utilizzazione degli impianti delle industrie brasiliane, l’analisi delle catene produttrici e la compatibilità con le prioritarie politiche pubbliche. Gli stessi tecnici che hanno stilato la lista, saranno addetti al monitoraggio degli effetti delle misure adottate.

giovedì 4 ottobre 2012

Petrobras sotto accusa

La compagnia petrolifera nazionale è indagata dalla magistratura brasiliana per crimini ambientali.

Il capo d’imputazione è di particolare gravità. La nota compagnia petrolifera è stata infatti denunciata per sversamenti prolungati di idrocarburi provenienti da una sua raffineria collocata nello Stato sud-orientale di Rio de Janeiro e che avrebbero contaminato la baia di Guanabara e un vicino fiume. Secondo il procuratore generale del Comune di Sấo Josè de Meriti, Renato Machado, responsabile della contaminazione sarebbe stato il “deposito irregolare” di greggio e suoi derivati proveniente dall’impianto di Duque de Caxias, ad una quindicina di Km dalla capitale carioca. «Si è ha agito con totale negligenza – ha commentato Machado- i responsabili del disastro, già sapevano, per lo meno dal 2007, che le stazioni di trattamento degli idrocarburi erano obsolete e non funzionavano in modo adeguato, ma non hanno fatto nulla. Dal dicembre 2010, in diversi modi, è stata constatata la contaminazione, sia di una parte della baia che del fiume Iguaçú e delle foreste di mangrovie circostanti e neanche allora l'impresa si è adeguata, il che è inaccettabile».
Ad aggravare la posizione della compagnia petrolifera ci sarebbero poi le ulteriori accuse di aver ostacolato le verifiche disposte già nel 2009 dall’Istituto dell’Ambiente dello Stato di Rio e di aver tenuto all’oscuro dei nocivi versamenti di greggio sia l’Agenzia Nazionale del Petrolio (ANP), sia l’Istituto Brasiliano dell’Ambiente (Ibama).

lunedì 1 ottobre 2012

Foxconn annuncia nuova fabbrica in Brasile

Previsto un investimento di un miliardo di dollari per un nuovo polo industriale a 100 Km da San Paolo.

La multinazionale dell’elettronica si espande in Sud America. Foxconn Tecnology ha firmato nelle scorse settimane un protocollo d'intesa con  il governo carioca per la costruzione di un grande polo di produzione nella città di Itu, a 100 km dalla città di San Paolo.
Il nuovo centro industriale produrrà cavi, macchine fotografiche, schermi touchscreen, Led e altri componenti elettronici che poi andranno a integrare i modelli di ultima generazione di iPhone e iPad. Grazie ai nuovi investimenti di un miliardo di dollari a partire dal 2013, praticamente l’intera catena produttiva di cellulari e tablet, a eccezione dei display Tft, sarà presente nel Paese e si conta di assumere 10mila dipendenti entro il 2016. I nuovi stabilimenti si affiancheranno a quelli già presenti nelle città di Manaus, in Amazzonia, Indaiatuba, Jundiai, Sorocaba, e Santa Rita do Sapucaí nel Sud Est del Brasile.
Nelle scorse settimane, poco prima dei tumulti scoppiati nella fabbrica cinese di Taiyuan, il Presidente Terry Gou, ha inoltre annunciato di volere quotare la multinazionale alla Borsa di San Paolo entro il 2013.
Per incentivare la produzione e stimolare i consumi, si è attivato anche il governo brasiliano che, attraverso l’introduzione di un pacchetto di misure di esenzione fiscale per le imprese che producono sul territorio nazionale, punta ad un abbassamento del 25% del prezzo di tablet e smartphone e a rendere i prodotti tecnologici accessibili anche alla popolazione locale.

giovedì 27 settembre 2012

Franchising : una strategia che funziona

L’espansione del franchising in Brasile si è rivelata nell’ultimo anno superiore alle attese. Ecco i 5 settori su cui puntare.
Il mercato del Franchsing sta vivendo un vero e proprio boom, parola dell’ABF, Associazione Brasiliana del franchising. Secondo i dati diffusi dall’Associazione, infatti il fatturato del 2011, con una crescita del 16,9%, ha raggiunto i 35 miliardi di euro, pari ad una quota di merctao del 2,3% sul totale del PiL nazionale. E il futuro appare altrettanto roseo. Lo studio condotto dall’Associazione ha calcolato per il 2012 un aumento dell’8% del numero delle reti di franchising e del 9% per i nuovi punti vendita.
I 5 segmenti che hanno assorbito la maggiore quota di mercato nel 2011 sono stati quello del  commercio, servizi e retail che si configura al primo posto (con il 27.1% del totale), seguito da food (19.7%), sport, bellezza, salute e tempo libero (16.6%), abbigliamento (8%), istruzione e formazione (6.6%), accessori personali e calzature (6.2%). Tra i settori economici con il  maggior incremento in termini di fatturato primeggia quello dell’Hospitality e del turismo che, con una crescita del 85,9% è stato il più proficuo nel 2011. Seguono i settori dei Mobili, decorazioni e regali (+35%) e sport, salute, bellezza e tempo libero (+24%).
Un ultimo dato interessante riguarda i brand. Se infatti attualmente il 94,5% dei marchi presenti in Brasile è di origine locale il trend attuale indica una forte espansione delle marche straniere destinate, secondo l’ABF, ad aumentare vertiginosamente negli anni futuri. Un’occasione unica per il Made in Italy, da sempre apprezzato dai consumatori carioca.

martedì 25 settembre 2012

Magneti Marelli: è boom in Brasile

Con i suoi 10 milioni di centraline Flex vendute, la compagnia della FIAT segna un nuovo record nel mercato carioca.

Se il mercato delle auto italiano sta attraversando un momento critico, non si può dire lo stesso di quello brasiliano che sta oggi vivendo una delle sue fasi più felici. Secondo quanto calcolato dall’associazione del mercato auto brasiliano Anfavea, nel 2012 si è registrato un aumento delle vendite di veicoli nuovi del 25% per le autovetture e del 18% per i mezzi commerciali.
Il gruppo FIAT, padrone del 25% della piazza, ha sfoderato un ulteriore asso dalla manica: il sistema Flex, installato oggi sull’83% dei veicoli privati di nuova produzione e sul 70% delle auto in circolazione già da qualche anno, ovvero almeno 15 milioni. L’innovativa centralina della Magneti Marelli permette di carburare correttamente un’automobile sia questa alimentata a super, sia ad alcool, sia con una miscela di entrambi i combustibili. Il sistema di doppia carburazione nasce nel 1975 quando, in risposta alla crisi petrolifera, il Paese sudamericano decise di implementare il bioetanolo i sostituzione degli idrocarburi fossili, benzina in primis.
Un esempio virtuoso da cui anche l’Italia potrebbe prendere spunto.

venerdì 21 settembre 2012

La missione di Passera in Brasile

Il Ministro per lo Sviluppo Economico è volato, dal 18 al 20 Settembre, nel Paese Sudamericano per rilanciare la collaborazione in alcuni settori strategici.
Per la prima volta in visita in terra carioca, il Ministro punta a incoraggiare il commercio bilaterale tra i due paesi attraverso una serie di incontri con imprenditori e autorità politiche del Paese. I comparti industriali a cui si guarda con maggiori aspettative sono quelli delle infrastrutture, delle telecomunicazioni, del navale e della farmaceutica.
L’agenda dei tre giorni brasiliani è stata fitta di impegni. Martedì 18, è stato dedicato all’incontro con il Ministro allo Sviluppo economico brasiliano, Fernando Pimentel e successivamente con gli imprenditori italiani presenti nella capitale Brasilia. Il giorno seguente è stata la volta dei tre Ministri dell’Energia, dei Trasporti e della Scienza e tecnologia per poi passare alla lectio del Ministro Passera sulle ''Relazioni economiche e industriali italo brasiliane nell'attuale congiuntura globale", tenutasi presso la Fondazione Getulio Vargas.
Ha chiuso infine la spedizione brasiliana, una tavola rotonda ospitata dalla Federazione dell'Industria dello Stato di San Paolo (Fiesp) sul tema dell’attrazione investimenti Italia.
La missione italiana in Brasile è sintomatica dell’alto interesse nutrito per il suo mercato, di cui attualmente l’Italia è il secondo partner commerciale in Europa e l’ottavo nel mondo.
Come confermano i dati della segreteria del Commercio estero (SECEX), la presenza diretta del nostro Paese in Brasile si è triplicata negli ultimi 10 anni ed il commercio bilaterale dei due Paesi ha raggiunto nel 2011 gli 8,37 miliardi di euro.

mercoledì 19 settembre 2012

Le università italiane si affacciano in Brasile

Il roadshow iniziato oggi nelle città di Rio de Janeiro e di San Paolo punta a presentare il sistema universitario italiano al Paese latino.

Rafforzare i sempre più intensi legami culturali tra due paesi, a beneficio anche delle ripercussioni economiche. Questa, l’idea alla base dell’evento che durerà 5 giornate, fino al 23 settembre e che si svolgerà tra Rio de Janeiro e San Paolo. Protagonisti saranno innanzitutto gli studenti brasiliani che potranno conoscere meglio l’offerta formativa degli atenei italiani, in particolare di quelli con cui sono stati stipulati accordi di doppio titolo. Verrà inoltre data loro l’opportunità di informarsi direttamente sui requisiti per accedere a due importanti progetti di internazionalizzazione e mobilità universitaria: “Scienza senza frontiere” e “Invest Your Talent in Italy”. La prima iniziativa,avviata già dal 2011, prevede l’assegnazione di borse di ricerca e di studio all’estero per oltre 75 mila giovani. Il secondo programma, promosso dalla Farnesina in collaborazione con le istituzioni e le università, offre un percorso formativo altamente specializzato presso alcuni tra i più importanti atenei nazionali, completato da un periodo di tirocinio presso aziende italiane.
Il Roadshow è promosso dall’associazione Uni-Italia nata con lo scopo di promuovere la lingua e la cultura italiana all'estero e con il supporto operativo della rete diplomatico-consolare italiana e degli istituti di Cultura del Paese latinoamericano.

lunedì 17 settembre 2012

E’ il Momento Italia-Brasile

L’ambasciata d’Italia in Brasile pubblica un documento per rendere più capillare la propria presenza nel paese sudamericano.

Il testo, nel formato di e-book, è scaricabile dal sito della Farnesina ed è stato realizzato in collaborazione con la rete consolare gli Istituti di Cultura di San Paolo e di Rio de Janeiro.
Il documento si propone di fare un bilancio consuntivo del Momento Italia-Brasile, una rassegna di eventi realizzati tra il 2011 il 2012 con lo scopo di rafforzare i rapporti tra i due Paesi nei settori economico, commerciale, tecnologico, scientifico, culturale e educativo. “Ci è sembrato utile – scrive l’Ambasciatore Gherardo La Francesca nell’introduzione dell'e-book – nel momento in cui il MIB si avvia a chiudere i battenti, raccogliere, ordinare e fissare su carta dati e informazioni necessari per tracciare un bilancio di più di 3 anni di lavoro. Dati ed informazioni che potrebbero tornare utili nel caso, o meglio nell’auspicio, che il MIB si riveli un punto di partenza oltre che di arrivo e che possa fornire stimolo per iniziative diverse ma analoghe in altri Paesi’’.
Il testo si articola in tre parti. La prima fornisce informazioni e dati sul metodo di lavoro, sulla struttura organizzativa adottata, sulle finalità, sugli enti ed i partner coinvolti e sul programma realizzato. La seconda elenca i recapiti ed i contatti dei partner coinvolti nel progetto: 101 rappresentanti consolari onorari, 461 associazioni, 716 fabbriche e imprese italiane e non. La terza sezione è infine dedicata al calendario degli eventi già realizzati e a quelli in programma nei prossimi mesi (“MIB dopo il MIB”).

venerdì 14 settembre 2012

Amut approda in Brasile

Nuova joint-venture per la S.p.a. italiana, leader nel settore di impianti per le materie plastiche.

L’azienda italiana costruttrice di impianti per l’estrusione di materie plastiche fa rotta verso il Brasile e intraprende una joint-venture con la brasiliana Wortex, già operante nel settore. Il progetto che vede l’azienda italiana socio di maggioranza con il 51% del capitale, rientra in un più ampio programma di internazionalizzazione avviato lo scorso anno grazie all’entrata del Fondo Italiano di Investimento nel capitale della società. Amut-Wortex, con sede nella città di Campinas, nello Stato di San Paolo, potrebbe essere operativa già dal prossimo dicembre.
Una scelta quasi obbligata, quella di spostare gli impianti in Brasile, data l’impennata dei dazi sull’importazione dei beni strumentali che, per la categoria delle materie plastiche sono saliti dal 12% al 25% negli scorsi giorni. La joint-venture brasiliana prenderà in carico anche le attività commerciali del gruppo italiano in Brasile, oggi seguite dalla sede di Novara e finora poco considerate dal gruppo Amut proprio per i limiti imposti dalle tasse sull’import.
Il piano strategico di Amut potrebbe avere un seguito: "E' necessario crescere sui mercati internazionali, seguendo il modello dei costruttori tedeschi: la difficoltà è trovare partner con i quali instaurare un rapporto di collaborazione che non porti a un trasferimento non voluto di tecnologia - conclude CEO di Amut, Mauro Drappo -. Abbiamo un altro progetto nel cassetto, ma è ancora prematuro parlarne".

mercoledì 12 settembre 2012

L’Italia scommette sul Brasile

Boom di investimenti italiani nel 2011 che aumentano del 150%.

Secondo la ricerca "Capturing the moment - 2012 attractiveness survey Brazil”, realizzata dalla nota società britannica di consulenze Ernst and Young, le imprese italiane danno fiducia all’economia verdeoro. Il dossier, che fotografa la situazione degli investimenti esteri delle principali economie mondiali, evidenzia che nel 2011 gli investimenti italiani in Brasile sono aumentati del 150% rispetto al 2010, raggiungendo un valore complessivo di 12,3 miliardi di dollari. Un’impennata di 1,8 miliardi che ha assicurato al tricolore il nono posto nel ranking dei principali investitori esteri nell’economia carioca, su cui incide con un peso del 3%, al pari dei colossi cinesi e canadesi. Secondo l’indagine della società britannica, la performance italiana, che si dimostra la migliore tra le nazioni top, se tradotta in termini occupazionali, si rivela inoltre promotrice di settemila nuovi posti lavoro.
Fattori determinanti per conquistare la fiducia degli imprenditori italiani sono stati, secondo Jim S. Turley, ceo di Ernst and Young, la “stabilità economica del paese Sudamericano” unita ad “un mercato domestico in grande sviluppo e grandi riserve di risorse naturali”.

martedì 11 settembre 2012

Il Brasile tra le 50 economie più competitive

L’edizione 2012 del Forum Economico Mondiale segnala l’avanzamento dell’economia brasiliana.

Per la prima volta il Brasile fa il suo ingresso tra le 50 economie più competitive al mondo. A segnalare questo importante traguardo è il rapporto sulla competitività globale, reso noto lo scorso 5 settembre dal Forum Economico Mondiale. Secondo l’indagine, l’economia carioca nell’ultimo anno ha guadagnato 5 posizioni in termini di competitività, attestandosi oggi al 48esimo posto tra le 144 analizzate dal rapporto. Una scalata record rispetto agli altri paesi Brics.  Se infatti la Cina continua ad essere alla guida delle economie emergenti, non bisogna dimenticare che, rispetto all’anno scorso ha subito un arretramento, passando dalla 26esima alla 29esima postazione. Più indietro si collocano invece India (59esima) Russia (67esima), entrambe in discesa rispettivamente di 3 e 1 punto. In vetta alla classifica è riconfermata, per il quarto anno consecutivo, la Svizzera.
Dallo studio, fondato su un’analisi di dati statistici nazionali e internazionali, coordinata dalla Fundação Dom Cabral, emerge che la buona performance carioca è da attribuire ad un miglioramento della condizione macroeconomica del Paese, all'aumento dell'uso delle tecnologie dell'informazione e di comunicazione e all’accesso facile e competitivo ai mezzi di finanziamento per gli investimenti da parte delle imprese private.

mercoledì 5 settembre 2012

Nuovo record per la FIAT

Per il  gruppo automobilistico agosto si chiude con la miglior performance nel mercato brasiliano degli ultimi 36 anni.

Il mercato automobilistico brasiliano sembra gradire la qualità italiana e nell’ultimo mese la FIAT si afferma leader nel settore, conquistando il 24% della quota di mercato. Fiat Automoveis, controllata brasiliana del gruppo italiano, ha infatti battuto il suo record di produzione e di vendite con la commercializzazione di oltre 100mila automobili e veicoli commerciali e registrando più di 98mila immatricolazioni nel mese. Solo nella fabbrica di Betim, insediata nello Stato di Minas Gerais dal 1976, sono stati prodotti circa 82 mila veicoli e altre migliaia di auto sono state importate dagli stabilimenti vicini di Messico e Argentina.
Il boom di vendite  si inserisce in un momento di forte espansione per il mercato automobilistico brasiliano che ad agosto ha assorbito più di 400 mila automobili e commerciali leggeri. Il merito, secondo la Società del Lingotto, è da attribuire in gran parte alle misure governative antirecessione che hanno stimolato il consumo delle famiglie. Nei mesi estivi che vanno da maggio ad agosto infatti, è stata ridotta, per i veicoli,  l’incidenza dell’imposta federale sui prodotti Industrializzati (IPI) e la scorsa settimana le autorità economiche hanno annunciato l’estensione di questo stimolo per altri due mesi, fino alla fine di ottobre. A ciò bisogna poi aggiungere la riduzione del tasso di riferimento, sceso lo scorso mese a quota 7,5% dal 12,5% di giugno 2011, che ha portato ad un calo del costo del denaro, incentivando i consumi dei privati.

lunedì 3 settembre 2012

Il design italiano sfida i dazi doganali

Sono italiani i brand più amati dal mercato brasiliano. Nonostante le tasse sull’ import.

Pare non abbia proprio nulla da invidiare a Miami o Londra, il design district di San Paolo. E tra le insegne dell’elegante Alameda Gabriel Monteiro da Silva, spiccano i grandi nomi dell’arredamento italiano: B&B Italia, Kartell, Rimadesio, Molteni&C, Minotti. Grazie alla sua cultura e alla sua sensibilità molto europee, il Brasile rappresenterebbe, insieme al Messico, il mercato con le maggiori potenzialità per il nostro design. Parola di Claudio Luti, presidente di Kartell, che sbarcato in Brasile nel 2005, è arrivato a contare oggi una quarantina di punti vendita, senza contare le nuove aperture in programma per il prossimo autunno. Una vitalità confermata dai dati Istat: dal 2005 al 2011 le esportazioni di mobili made in Italy verso il Brasile sono aumentate da 9 a 18,4 milioni e il trend è in costante crescita.
Ma il mercato brasiliano non è per tutti. Necessari sono un marchio forte e un’organizzazione logistica solida, che consentano di penetrare la pesante tassazione doganale che impone dazi di circa l’80% sulle merci in arrivo dall’Unione Europea. Valori che sommati alla tassazione locale possono raggiungere fino al 100%, raddoppiando di fatto il prezzo di vendita finale del prodotto italiano. Per aggirare il rincaro dei prodotti c’è chi sta valutando se aprire uno stabilimento in loco e chi spinge affinchè i governi europei chiedano una riduzione della tassazione per le merci in entrata. Obiettivo comune agli imprenditori del settore è infatti sconfinare dal segmento del lusso e raggiungere la crescente middle class carioca, vera forza trainante dell’economia del Paese.

mercoledì 29 agosto 2012

Ambasciata Verde spalanca le porte alle imprese italiane

Il progetto di green economy convince le autorità brasiliane. Avviati i primi contatti con Enel Green Power.

Il prezzo del gasolio sale e in Brasile fa scuola il progetto pilota “Ambasciata Verde”. Lanciato dalla sede diplomatica di Brasilia, il programma prevede la possibilità di cedere alla rete nazionale l’energia fotovoltaica prodotta in eccesso, in cambio di un quantitativo analogo di energia elettrica nelle ore di minor produzione. Il successo dell’iniziativa è stato immediato tanto che l’Agenzia nazionale per l’elettricità brasiliana sembra pronta a emanare una direttiva per consentire a tutti gli utenti, pubblici e privati, che utilizzano fonti di energia pulita, di avvalersi del vantaggioso scambio energetico.
Un’interessante opportunità che, come sottolineato dalla stessa Ambasciata brasiliana, potrebbe fungere da “traino” per le nostre imprese nel settore dell’economia verde. I primi incontri sono già stati fissati e tra i nomi spicca quello di Enel Green Porwer, la multinazionale italiana specializzata nel mercato delle energie rinnovabili a cui le autorità brasiliane si sono rivolte per fornire informazioni e know-how in vista di imminenti collaborazioni.
In tempi di crisi economica e penuria energetica, l’attenzione è oggi più che mai rivolta alle fonti di energia alternativa e nei prossimi mesi, proprio su questo tema, potrebbe essere organizzato a Brasilia un seminario dedicato all’efficienza energetica, in occasione del quale verranno presentati i risultati aggiornati del Progetto Ambasciata Verde.

venerdì 24 agosto 2012

Prada conquista il Brasile

Inaugurato lo scorso 23 agosto un nuovo negozio del noto marchio italiano a San Paolo.

Un nuovo traguardo per l’alta moda italiana. Prada ha da pochi giorni aperto una boutique all’interno del nuovo mall “JK Iguatemi”, destinata a divenire presto una delle mete più ambite dello shopping di lusso nella città di San Paolo. Lo spazio di 630 metri quadri, ospiterà collezioni femminili e maschili di abbigliamento, calzature, pelletteria e accessori. Artefice della sua progettazione è Roberto Baciocchi, storico ideatore del concept Prada caratterizzato da pareti verde pallido e pavimenti a scacchi in marmo bianco e nero.
L’opening di agosto è l’ennesimo traguardo del gruppo italiano che nello stesso mese ha inaugurato un punto vendita a Taiyuan, in Cina e lo scorso luglio un negozio dedicato alla griffe giovane Miu Miu proprio nello stesso mall di San Paolo. Un mercato che sembra non conoscere crisi, quello dell’alta moda made in Italy, e che pare stia levitando grazie alla rete retail e alle economie emergenti. Il gruppo di lusso ha, infatti, registrato nel primo semestre 2012 una crescita dei ricavi del 36,5%, pari a 1,5 miliardi di euro e la rivista economica Forbes conferma il prestigio del marchio includendo la stilista Miuccia Prada tra le 100 donne più potenti al mondo, unica presenza italiana nella classifica.

lunedì 20 agosto 2012

66 miliardi per strade e ferrovie

Lanciato dal governo brasiliano, il nuovo piano di sviluppo prevede l’ampliamento della rete stradale e ferroviaria del Paese. Con un occhio puntato agli investimenti esteri.

Il Presidente del Brasile, Dilma Roussef, ha varato negli scorsi giorni un ambizioso programma di concessioni per strade, autostrade e ferrovie che comporterà investimenti stimati a 66 miliardi di dollari nei prossimi 25 anni. “Il progetto-spiega il ministro dei trasporti, Paulo Sergio Passos- è volto a rilanciare la partecipazione privata nella rete ferroviaria e nei trasporti e rappresenta solo il primo passo, verso un maggior coinvolgimento degli investitori anche nella produzione di energia.” Entrando nel dettaglio, si prevede che vengano date a imprese private concessioni su 2.300 chilometri di strade o autostrade da costruire o ammodernare per un totale di 21 miliardi di dollari di fondi pubblici. Prospettive e risorse interessanti per i principali gruppi italiani del settore che, secondo voci di corridoio, sembrano aver già catturato l’attenzione di Prysmian e Atlantia (già presenti sul mercato brasiliano) , Trevi e Ansaldo Sts.
Per la ferrovia, le concessioni saranno date invece sulla base di partnership pubblico-privato per evitare monopoli e raggiungeranno 45 miliardi di dollari. I 10mila nuovi chilometri di rotaie andranno ad aggiungersi agli attuali 30mila.
La necessità di far progredire le vetuste infrastrutture del Paese emerge ora in tutta la sua urgenza a fronte dei prossimi appuntamenti globali che si svolgeranno in Brasile: i Mondiali di calcio del 2014 e le Olimpiadi di Rio del 2016.

giovedì 9 agosto 2012

I turisti scelgono il Brasile

Secondo recenti statistiche il numero di turisti stranieri  cresce e Embratur avvia una campagna per la promozione del Paese.

Le cifre della Banca Centrale Brasiliana non lasciano dubbi: nel primo semestre 2012, le entrate dovute al turismo sono aumentate del 6%, da US$ 3,3 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno a US$ 3,5 miliardi. Il Brasile si attesta come meta sempre più apprezzata dai turisti stranieri e il trend sembrerebbe riconfermarsi anche nei prossimi anni, grazie agli eventi di portata internazionale che si svolgeranno in terra carioca. Uno per tutti, i Mondiali della FIFA 2014, in occasione dei quali il Ministro del Turismo, Gastão Vieira, prevede un afflusso di 600mila visitatori stranieri. "Nel 2011 abbiamo avuto numeri record di ingresso di stranieri e di entrate. L'aspettativa è che, con l'arrivo dei grandi eventi sportivi nei prossimi anni, si registri un aumento del numero di turisti nelle nostre destinazioni e quindi la spesa di questi visitatori", ha dichiarato Vieira, in una recente intervista.
Il potenziale turistico del Paese non è sfuggito nemmeno a Embratur, l’Istituto Brasiliano del Turismo, che ha lanciato negli scorsi giorni un’innovativa campagna di promozione del territorio via Facebook. Sotto lo slogan “The world meets in Brazil, come celebrate life” l’azione digitale dell’Ente carioca aiuterà gli utenti a identificare gli amici geograficamente più distanti per proporre loro di incontrarsi in Brasile. I viaggiatori che utilizzano lo strumento di Internet per programmare le proprie vacanze aumentano infatti ogni anno ed Embratur, da tempo sensibile a questo nuovo canale di marketing, prevede di investire nel progetto 50 milioni di reais entro la fine del 2014.

martedì 7 agosto 2012

Tim vince in Brasile

L’Autority brasiliana revoca il divieto alle vendite indetto a fine luglio. Previsti 9 miliardi di investimenti nei prossimi tre anni.

L'ente di vigilanza brasiliano delle telecomunicazioni, Anatel, ha deciso che la controllata di Telecom Italia in Brasile, potrà tornare a vendere i nuovi piani tariffari.
Secondo quanto riportato dalle principali agenzie giornalistiche, l’Authority carioca ha dato il via libera ai piani economici presentati da Tim Brasil e dai suoi competitors Oi e Claro, impegnandosi a controllare ogni tre mesi il mercato delle telecomunicazioni.
La sospensione dei contratti delle tre società, formalizzata lo scorso 23 luglio, fu dovuta all’inefficienza dei servizi delle compagnie e alle lamentele dei clienti, ma oggi i piani di investimenti presentati convincono l’Anatel. Tra il 2012 e il 2014, infatti, Tim Brasil, Oi e Claro si impegneranno a investire complessivamente 20 miliardi di reais  allo scopo di migliorare i servizi. Quasi il 50% di questi investimenti proverranno dalla controllata di Telecom che sola investirà nel triennio 9,5 miliardi di reais. Il piano strategico approvato dall'Anatel prevede anche un miglioramento della rete (con l'aumento del 75% della capacità della rete voce) e l'assistenza.
Positive le reazioni del titolo Telecom a Piazza Affari, salito all’indomani della decisione del 2,6% raggiungendo il valore di 0,651 e attestandosi oggi allo 0,7195.

venerdì 3 agosto 2012

Il food and wine lombardo guarda al Brasile

Via al progetto “Lombardia Food & Wine 2012” per la promozione del settore eno-agroalimentare in Brasile.

Dal 14 al 17 ottobre la Lombardia vola in Brasile. L’iniziativa, che si svolgerà a San Paolo, è finalizzata a supportare l’entrata di nuove imprese del settore eno-agroalimentare lombardo nei mercato brasiliano, a sostenere le aziende della regione già presenti sul territorio e a estendere la loro presenza incrementandone la visibilità. Previsti per fine mese a Milano, incontri bilaterali tra aziende lombarde partecipanti al tour e i buyer internazionali selezionati durante la missione.
L’evento e' realizzato da Regione Lombardia - direzione generale Agricoltura, Unioncamere Lombardia e Sistema camerale lombardo, con il supporto di Promos- Camera di commercio di Milano e il consolato generale italiano.  Analoghe missioni sono previste, in contemporanea, per  Russia, Cina e Nord America.
L’Italia riveste ad oggi una notevole importanza per l’economia carioca e si colloca al tredicesimo posto tra i paesi da cui il Brasile importa prodotti agro-alimentari. Detiene il primato nell’esportazione di pasta, soprattutto di grano duro, e nel 2011 ha ottenuto eccellenti risultati anche nel commercio di vino, olio d’oliva, pomodori e kiwi.

mercoledì 1 agosto 2012

Golinelli Grafiche cresce a Rio

L’azienda di Formigine ha recentemente acquisito una quota di un’agenzia di pubblicità locale e punta a traghettare le imprese italiane in Brasile.

Formalizzata l'acquisizione, da parte della Golinelli Industrie Grafiche di una quota societaria della Dmp Branding & Design, agenzia di pubblicità di Rio de Janeiro che ha perciò mutato la propria denominazione sociale in Dmp Golinelli Design Ltd. Presente in Brasile da oltre dodici anni, in particolare a Florianopolis con la Dzigual Golinelli Design Ltd, l'azienda formigonese è oggi la più importante agenzia di comunicazione del sud del Brasile e con la recente operazione, ha allargato ulteriormente i propri orizzonti.
Per la nuova società specializzata nella creazione di strumenti di comunicazione e media interattivi, Rio de Janeiro riveste oggi un’importanza strategica. Nei prossimi quattro anni infatti, la città carioca sarà la cornice di sfondo di importanti eventi internazionali: nel 2013 con la Giornata mondiale della gioventù, nel 2014 con i Mondiali di calcio, nel 2015 con alcune sfide della Coppa America e nel 2016 con le Olimpiadi. Un concentrato di opportunità che l’imprenditoria italiana deve cogliere e proprio in questo senso è orientata la mission della società modenese. «Il nostro obiettivo è quello di diventare una sorta di ponte, di tramite per le società italiane – dichiara l’amministratore delegato  Paolo Golinelli,– che siano intenzionate a introdurre i propri prodotti o servizi nel mercato brasiliano. L’acquisizione della società di Rio de Janeiro rappresenta per noi un modo per ampliare le vedute aziendali e al tempo stesso un elemento di forza per la società presente in Brasile».

lunedì 30 luglio 2012

Petrobras cerca fornitori

Il colosso energetico brasiliano valuta aziende  interessate a partecipare alle gare e ai processi di fornitura.

Si confermano buone le opportunità di investimento nel settore energetico brasiliano. Grazie infatti alla scoperta e all’esplorazione di nuovi giacimenti petroliferi a qualche centinaio di Km dalla costa, il Brasile rischia di essere, entro il 2020, catapultato dall’attuale undicesimo posto alla top five mondiale dei produttori di greggio.
Centrale è il ruolo ricoperto dalla Petrobras, compagnia petrolifera nazionale, detenuta per il 54% dal governo brasiliano, che prevede investimenti di  236,5 miliardi di dollari entro il 2016 e che punta ora ad attirare aziende nazionali e straniere per la fornitura di beni e servizi. Per contrattare con la Petrobras il primo passo da seguire è l’iscrizione al suo registro di Fornitori di Beni e Servizi secondo le proprie attività e dimensioni e tenendo in considerazione le tappe di valutazione e i criteri definiti dalla società petrolifera. La scelta della fornitura, tra beni o servizi, completi o semplificati indicherà se l’azienda farà parte del Registro Corporativo e/o Registro Semplificato. Si possono registrare tutte le aziende brasiliane di servizi o aziende fornitrici di beni sia brasiliane che straniere, che abbiano esperienza nei servizi o fornitura materiale tra quelli presenti nell’elenco disposto dalla Petrobras.

venerdì 27 luglio 2012

Al via il censimento di capitali stranieri

Dalle 9 di  lunedì 30 luglio 2012 fino alle 19 del 6 settembre 2012 sarà possibile consegnare le dichiarazioni attraverso il sito della Banca Centrale del Brasile. Ecco chi dovrà presentarle.

Dal giugno di quest’anno è stato istituito, dalla Banca Centrale del Brasile, il Censimento Annuale di Capitali Stranieri, le cui infomazioni dovranno essere presentate al sito della banca stessa mediante dichiarazione.
Ecco chi avrà l’obbligo, entro il 6 settembre 2012, di presentare la dichiarazione:
1-Le persone giuridiche aventi sede in Brasile, con partecipazione diretta di non residenti nel suo capitale sociale (indipendentemente dal valore di questi) e con patrimonio netto uguale o superiore a U$S 100 milioni (cento milioni di dollari degli Stati Uniti dell’America);
2- le persone giuridiche aventi sede in Brasile, con saldo totale di crediti commerciali a breve termine (esigibili entro 360 giorni) uguale o superiore a U$S 10 milioni (dieci milioni di dollari degli Stati Uniti dell’America);
3- i fondi di investimento dovranno informare, attraverso i propri amministratori, il totale dei loro investimenti e la rispettiva partecipazione di non residenti nel loro patrimonio, individuando tra questi coloro i quali detengano, isolatamente, una partecipazione uguale o superiore al 10% del patrimonio del fondo stesso, rispettando il montante minimo di US$ 100 milioni (cento milioni di dollari degli Stati Uniti dell’America), investiti in Brasile alla data base.
Sono invece esenti dal censimento: le persone fisiche; gli organi di amministrazione diretta del Governo Federale, gli Stati, il Distrito Federal e le Città; le persone giuridiche debitrici per il trasferimento di crediti esterni concessi dalle istituzioni con sede nel Paese; gli enti senza fini di lucro finanziati dalle contribuzioni di non residenti.
Per maggiori informazioni si rimanda al sito della Banca Centrale del Brasile: http://www.bcb.gov.br/

giovedì 26 luglio 2012

La B dei BRIC rallenta

L’aggiornamento trimestrale del Fondo Monetario Internazionale rivede le previsioni di crescita del Brasile. Al ribasso.

Anche l’economia brasiliana è in affanno. A lanciare l’allarme ci aveva pensato nelle scorse settimane Christine Lagarde, Direttore Operativo del Fondo Monetario Internazionale ed ex Ministro dell’Economia francese. “Lo scenario dell’economia sta peggiorando- aveva annunciato Lagarde- e non solo Europa: il fenomeno interessa anche Paesi emergenti come Brasile, Cina e India”. E a distanza di qualche giorno le cifre del FMI confermano le sue preoccupazioni. Se fino allo scorso aprile le previsioni PIL 2012 erano stimate intorno al 3,1%, oggi il FMI ribassa dello 0,6%, pronosticando un indice del 2,5% per il restante 2012, il più basso fra i 4 paesi Bric (Brasile, Russia, India, Cina). Cifre che fanno ancora più riflettere se paragonate a quelle del 2010 quando il Paese galoppava a ritmi del 7,5% annui.
Più rosee le prospettive del FMI per il 2013, che preannunciano per il Brasile una risalita al 4,6%, quota con cui scavalcherà la Russia, stabile al 4%, conquistando il terzo posto nella graduatoria dei migliori PIL fra i Bric.

mercoledì 25 luglio 2012

Scienza senza frontiere

Una nuova cooperazione scientifica tra Italia e Brasile favorirà la mobilità internazionale di studenti  e ricercatori all’interno del progetto “Scienza senza frontiere”.

La direzione è quella di un rafforzamento della collaborazione nel settore scientifico tra i due Paesi. Protagonisti questa volta sono il Coordinamento di Perfezionamento del personale dell'istruzione superiore (Capes) e una delegazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano (CNR), che si sono riuniti lo scorso 18 luglio. I principali temi dell’incontro sono stati la possibilità di una collaborazione scientifica tra le due istituzioni, l'attrazione di ricercatori italiani in Brasile e la realizzazione di un seminario congiunto.
La riunione si inserisce all’interno dell’ambizioso programma “Scienza senza frontiere”, lanciato dal Brasile a fine 2011 con l’obiettivo di sviluppare progetti e collaborazioni internazionali dedicati ad aree di forte interesse per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico e industriale: scienze naturali, ingegneria, agricoltura sostenibile, tecnologie della informazione e della comunicazione, industrie creative. Il progetto gode del sostegno di un’ampia rete di attori che vanno dalle Università e dai centri di ricerca alle ambasciate nazionali.

martedì 24 luglio 2012

Tendenze digitali 2012

Aumento delle utenze internet e boom di Facebook. Crescita più debole per il mobile.

Pubblicata recentemente la relazione annuale di ComScore sulle principali tendenze digitali del Brasile nel 2011 e il loro probabile andamento per l’anno in corso.
Secondo la società di ricerca marketing via internet, ad oggi il Brasile risulta al settimo posto tra i più grandi mercati web a livello mondiale e registra un trend in espansione. Rispetto all’anno scorso infatti, gli utenti con più di 15 anni con accesso alla rete, da casa e/o ufficio hanno raggiunto quota 50 milioni, registrando una crescita del 16%.
Grande successo per i social network di cui Facebook è il leader indiscusso con 36 milioni di visitatori (una crescita nell’ultimo anno pari al 192%) e il maggior potere di engagement, con un coinvolgimento medio per utente di 8,4 ore al mese, rispetto ai 37 minuti mensili dell’anno precedente. Aumentate del 74% le visualizzazioni di video online su YouTube, che risultano una delle attività preferite dai brasiliani su Internet e ritmi eccellenti anche nello sviluppo del digital advertising, che a fine 2011 ha raggiunto 51 milioni di utenti, soprattutto attraverso i messaggi pubblicitari su Facebook.
Un’evoluzione ancora alla fase embrionale si è riscontrata invece per il settore mobile che, rispetto all’America e all’Europa, risulta ancora poco diffuso, probabilmente a causa dell’alto costo dei dispositivi tecnologici. Sebbene il trend sia comunque positivo, a dicembre 2011, solo l’1,5% del del traffico digitale totale proveniva da smartphone o tablet.

lunedì 23 luglio 2012

Il Giffoni Festival approda in Brasile

Firmato l’accordo trilaterale per l’esportazione a San Paolo dell’evento cinematografico.

Dopo Hollywood e l’Australia, è la volta del Paese Sud americano che dal gennaio 2013 ospiterà l’edizione brasiliana del noto festival dedicato al cinema per ragazzi. Il protocollo d’intesa è stato siglato lo scorso 19 luglio tra il Giffoni Experience, la Regione Campania e la Municipalità di San Paolo del Brasile e assegna all’iniziativa la prestigiosa sede dell’auditorium Memorial da America Latina progettato dall'architetto Oscar Niemeyer, centro culturale nel cuore di San Paolo.
''Uno scambio- commenta soddisfatto il direttore artistico Claudio Gubitosi- che ci rende orgogliosi. Nella sua lunga storia, il festival ha coinvolto ben 52 nazioni ma quello del Brasile è un appuntamento particolare, in un momento fondamentale per il Paese latinoamericano, al centro di una crescita economica e culturale senza precedenti". Particolare rilievo assume nel contesto brasiliano la città di San Paolo, che come evidenziato dall’Assessore allo sport e ai giovani Thiago Lobo, “con i suoi 6 milioni di oriundi italiani è una realtà tra le più vivaci dell'America Latina” e dove, attraverso l’esportazione del festival, si intende attuare un progetto di trasformazione culturale. Come sintetizzato da Lobo, “Non vogliamo solo creare cineasti o cinefili, ma persone migliori".
L’organizzazione dell’edizione brasiliana sarà uguale e quella italiana con una giuria formata da soli ragazzi di età compresa tra i 3 e i 18 anni ed una serie di attività culturali collaterali al festival che occuperanno a tempo pieno decine e decine di giovani.

venerdì 20 luglio 2012

Telecom: stop ai contratti in Brasile

L’autorità brasiliana blocca i nuovi contratti della controllata Tim Brasil ed i titoli arretrano in borsa.

La decisione è stata presa dall’autorità brasiliana di vigilanza sulle telecomunicazioni (Anatel) che, nella notte tra il 18 e il 19 luglio, ha bloccato la vendita di nuovi contratti telefonici in alcuni Stati per tre operatori: la più grande compagnia del Sud America, Claro, la brasiliana Oi e la controllata di Telecom, Tim Brasil.
L’Anatel sostiene che gli scarsi investimenti delle tre compagnie negli ultimi anni abbiano provocato una serie di problemi legati alla rete, rendendo inefficiente il servizio di telefonia mobile offerto.
Risentita la reazione della Telecom che in un comunicato commenta di "avere accolto con grande sorpresa tale misura estrema, che ha bloccato in modo sproporzionato la crescita in 19 Stati". Tim Brasil, prosegue il comunicato, nel 2011 e' diventato il secondo più grande operatore di telefonia mobile del Paese proprio a seguito di investimenti in innovazione e del successo ricevuto tra la propria clientela.
Se agli operatori restano ora 30 giorni di tempo per presentare un piano di investimenti e richiedere la sospensione della sanzione, gli effetti della decisione dell’Anatel non si sono fatti attendere sul mercato finanziario dove all’indomani, il titolo Telecom ha perso 7 punti percentuali.

giovedì 19 luglio 2012

Il Brasile scommette sulle rinnovabili

Positivo il bilancio delle fiere EnerSolar+ Brasil e Greenergy Expo Brasil. Previsti investimenti governativi per i prossimi 10 anni.

EnerSolar+ Brasil, la prima fiera internazionale per l'industria dell’energia solare fotovoltaica, termica e termodinamica in Brasile, e Greenergy Expo Brasil, la fiera internazionale dedicata a biogas, cogenerazione, geotermia, idroelettrico, biocarburanti, trattamento dei rifiuti, si sono concluse in questi giorni a San Paolo registrando un successo straordinario. Gli oltre 150 espositori provenienti da dieci Paesi diversi, tra cui anche l’italia, confermano l’interesse per un settore considerato ormai strategico e  destinato a crescere nei prossimi anni.
Analoga l’attenzione prestata dal governo brasiliano che, consapevole previsto incremento del consumo di energia pari ad una media annuale del 5,3% per i prossimi 10 anni, ha annunciato cospicui investimenti nel settore delle rinnovabili. In una nota espressa alla conclusione di EnerSolar+, il governo federale ha dichiarato l’intenzione di voler investire “in 10 anni l'equivalente di 450 miliardi di euro nello sviluppo del comparto energetico e, di questi, circa 200 miliardi in progetti di energie rinnovabili". Un ruolo importante "lo avranno, per esempio, i biocarburanti, un settore in cui il Brasile è uno dei maggiori produttori mondiali e che offre ancora notevoli margini di crescita".

mercoledì 18 luglio 2012

Porti: Intesa tra Italia e Brasile

Siglato un accordo tra l'associazione dei porti liguri, Ligurian Ports e il porto di Santos per agevolare gli scambi tra i due Paesi.

Dalla crisi si può uscire via mare. Questa l’idea alla base dell’intesa firmata a fine maggio tra il principale scalo marittimo del Sud America e la società che raggruppa le autorità portuali della Liguria. L’accordo mira a  snellire le procedure e rendere più fluide le operazioni per la nautica commerciale, crocieristica e per tutti gli aspetti legati alle attività portuali dei due paesi.
La scelta dei due scali non è casuale poiché, come evidenziato da Luigi Merlo, vice-presidente di Assoporti e presidente di Ligurian Port  “I porti della Liguria e Santos sono simili per diversi aspetti. Il principale e' che entrambi sono lo sbocco finale per delle aree molto produttive, il nord Italia per noi e i quattro Stati piu' produttivi brasiliani".
L'intesa è stata promossa insieme a Regione Liguria e Liguria International, che guidano la spedizione italiana per il settore, e sarà seguita da una serie di incontri bilaterali tra una ottantina di imprese brasiliane e una ventina di aziende italiane impegnate in svariati settori, dalla progettazione degli yacht alla fornitura di prodotti chimici per le navi.
"Siamo profondamente convinti che la strategia per uscire dalla crisi passi per una maggiore internazionalizzazione” ha commentato Renzo Guccinelli, assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria e la  speranza è quella che  l'Italia diventi “la grande porta d'ingresso in Europa delle merci”.

martedì 17 luglio 2012

Le università guardano alle imprese

Il Sebrae e l’Università di Milano hanno firmato un accordo per lo sviluppo delle piccole e medie imprese in Italia e Brasile.

Una partnership inedita quella annunciata lo scorso 11 luglio a San Paolo nel corso di una riunione con i direttori del Sebrae Nazionale e i dirigenti delle 27 unità federative brasiliane.
L’accordo tra l’Università Corporativa del Sebrae - Servizio brasiliano di supporto alle micro e piccole imprese -  e l'Università di Milano mira a fornire un interscambio di conoscenze su progetti di sviluppo per le piccole e medie imprese (PMI), creando opportunità di passaggi di competenze professionali ed esperienze produttive di imprenditori locali ed italiani.
La collaborazione, che verrà formalizzata entro l’anno, si collega al programma strategico dell’Agenda Brasiliana per i prossimi 10 anni, in cui fondamentale è il ruolo dell’Ente che permetterà di “progredire su temi come la sostenibilità e l’innovazione, oltre ad offrire nuovi strumenti per la competitività delle PMI” come dichiarato dal Presidente del Sebrae, Luiz Barretto.
Evidenti i positivi risvolti per gli imprenditori e ricercatori italiani che, attraverso periodi di permanenza previsti dall’accordo nel Paese sudamericano, potranno acquisire know how locale e importare le migliori pratiche brasiliane da cui trarre spunto per potenziare le imprese nazionali.

lunedì 16 luglio 2012

Immobiliare: un settore che dà fiducia

Secondo recenti rapporti, il settore immobiliare brasiliano offre buone prospettive e garanzie per gli investitori.

"Non c'è ragione per cui non sentirsi sicuri di investire qui". Con queste parole Dean Thomas, amministratore delegato di DLT International, rassicura gli investitori che si rivolgono al settore immobiliare brasiliano. L’A.D. della società leader negli investimenti immobiliari internazionali, basandosi su un recente rapporto della società di consulenza professionale e finanziaria Jones Lang LaSalle, rivela che la trasparenza in questo settore è migliorata negli ultimi anni, rendendo il mercato più maturo e affidabile.
Oltre alla sicurezza si prevede inoltre la crescita e Colordarcy, altra società di investimento immobiliare, prospetta per il 2012 tassi di rendimento annuali tra l’8 e l’11 per cento per gli affitti di immobili residenziali e un aumento del valore delle abitazioni brasiliane tra il 15 e il 25 per cento.
Fattore trainante della crescita del settore immobiliare è la locale classe media, il cui reddito e tenore di vita sono sensibilmente migliorati negli ultimi anni e che, con la scelta di acquistare una propria prima casa, ha spinto al rialzo i prezzi delle proprietà abitative del Paese sud americano. Un caso esemplificativo è quello di  San Paolo, la più vasta e popolosa città brasiliana, dove i prezzi delle nuove case sono cresciuti dell’85% da aprile 2009 a ottobre 2011, per una media di 6.019 reais a metro quadro (circa 3.250 dollari).

venerdì 13 luglio 2012

Autostrade: joint venture italo-brasiliana

Perfezionato l’accordo tra Atlantia e il gruppo Bertin per la gestione delle autostrade brasiliane.

Si chiama Atlantia Bertin Concessões SA la joint venture creata lo scorso Gennaio e perfezionata in questi giorni attraverso il conferimento delle quote di partecipazione.
Della nuova società costituita da Autostrade do Brasil, società interamente controllata dal Gruppo Atlantia, e CIBE, società controllata dal Gruppo Bertin (partecipata anche dalla famiglia Tarallo) faranno parte le aziende Triangulo do Sol e Colinas, nello Stato di San Paolo, e Nascentes das Gerais, nello Stato di Minas Gerais.
Con l’accordo di questi giorni è stata stabilita una divisione paritaria delle quote di partecipazione tra le due società e pattuito che il gruppo Atlantia provvederà al consolidamento integrale della nuova società e delle concessionarie conferite. È inoltre prevista, a favore della nascente società, un'opzione di acquisto avente oggetto il 95% del capitale detenuto dal Gruppo Bertin di SPMAR, società che a sua volta possiede la titolarità in concessione di 105 chilometri a pedaggio.
Alla nuova joint venture italo-brasiliana, così perfezionata, spetterà d’ora in avanti la gestione di circa 1500 km di tratti autostradali in concessione.

giovedì 12 luglio 2012

Taglio dei tassi di riferimento

La Banca Centrale Brasiliana ha ridotto all’8% i tassi di riferimento con l’obiettivo di stimolare la crescita.

La mossa, attesa dai mercati negli scorsi giorni, è di questa mattina. La Banca Centrale ha ridotto di mezzo punto percentuale i tassi di riferimento brasiliani portandoli da 8,50% all’ 8%. Si tratta dell’ottavo taglio consecutivo del costo del denaro dall’agosto 2011 per una riduzione complessiva di 3 punti percentuali.
L’istituto centrale di credito brasiliano, con questa manovra, punta a incrementare la crescita e gli investimenti e a spronare lo sviluppo economico del Paese. La crescita dell’economia brasiliana, la sesta al mondo, risulta infatti fortemente rallentata nel corso del 2011 con un tasso del 2,7% rispetto al 7,5% registrato nel 2010 e le stime sul PIL del 2012 sono state recentemente riviste al 2,5% rispetto al previsto 3,5%.

mercoledì 11 luglio 2012

Embraer: attese vendite record

L’azienda brasiliana, leader nel settore dell’aeronautica, prevede per i prossimi vent’anni un boom di ordini.

Una crescita annua del 5 per cento del settore aereo globale per i prossimi vent’anni, con una quota che toccherà i 7.375 jet privati entro il 2031, l’equivalente di un jet al giorno. Queste le ottimistiche prospettive intraviste dal colosso brasiliano per il settore dei velivoli che punta a raggiungere un giro d’affari di oltre 315 miliardi di dollari entro quella data.
Due le principali ragioni di questa impennata: da un lato la sostituzione degli aeroplani  più obsoleti con jet dotati di nuove tecnologie, dall’altro l’incremento del trasporto aereo, soprattutto commerciale, che rappresenteranno rispettivamente il 53% ed il 47% delle consegne previste. I principali mercati, stando alle previsioni dell’azienda di São José dos Campos, saranno quelli delle economie emergenti con l’Asia (in particolare Cina ed India) al primo posto e  a seguire Medio Oriente e America Latina.

martedì 10 luglio 2012

Screen Service: nuove quote in Brasile

Il gruppo italiano attivo nel settore delle telecomunicazioni ha acquistato per 1,1 milioni di euro ulteriori quote della controllata Screen service do Brasil ottenendo la governance della Società.

La Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. (SSBT), azienda bresciana specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di apparati per la trasmissione di segnali televisivi, nonché tramite TivuItalia S.p.A. dell'effettiva trasmissione televisiva, consolida la sua presenza sul mercato brasiliano. Con un comunicato del 9 luglio, il gruppo dichiara di aver acquisito un ulteriore 25% delle quote della controllata Screen Service do Brasil, arrivando a detenere il 75% per cento del capitale e un sostanziale controllo sulla governance della Società Brasiliana. Quest’ultima è stata sostenuta dal gruppo italiano sia attraverso crediti commerciali sia con finanziamenti pari a 5 milioni di euro che hanno consentito la costruzione di un sito produttivo di circa 5.000 metri quadri che occupa ad oggi circa 50 dipendenti.

“L'operazione va a incrementare l'incidenza del gruppo in un'area in cui crediamo fortemente e su cui continueremo a investire - spiega Fabrizio Redaelli, presidente di Screen service - Inoltre, la presenza di uno stabilimento di produzione in loco ci consente di fornire un servizio post-vendita più accurato e di evitare l'applicazione dei dazi all'importazione sui prodotti provenienti dall'Italia. Non solo in Brasile, ma nell'intera area sud americana ci muoveremo attentamente per acquisire, dove possibile, nuove quote di mercato strategiche e funzionali ad accrescere la competitività del gruppo. Dopo i successi sul mercato europeo legati allo switch off da analogico a digitale, è infatti in corso un'analoga attività in America Latina”

lunedì 9 luglio 2012

Petrolio: buone opportunità di investimento in Brasile

A seguito della scoperta di nuovi giacimenti sono  previsti ingenti investimenti nel settore.

Come segnalato da Confindustria, il settore Oil&Gas, rappresenta oggi una delle filiere industriali prioritarie per lo sviluppo economico del Brasile e una delle principali opportunità di investimento per gli imprenditori italiani.
A seguito della scoperta negli scorsi anni di nuovi giacimenti di petrolio nell'area pre-sal, al largo della costa sud-est, il Brasile diviene una delle cinque maggiori potenze energetiche al mondo e polo di attrazione di investimenti pubblici e privati. La particolare configurazione geologica delle risorse  petrolifere, poste ad una profondità compresa tra i cinque e i sette chilometri sotto il livello del mare, e precisamente sotto uno strato irregolare di sale, comporterà per la società statale Petrobras la necessità di realizzare a breve 177 nuove piattaforme di produzione, 568 barche di appoggio offshore e 65 sonde di perforazione in acque profonde.
Il governo brasiliano prevede inoltre un piano di investimenti pubblici di circa 170 miliardi di euro entro il 2014 ed oltre 360 dopo quella data. Il Piano di Accelerazione della crescita (PAC 2), varato dall’esecutivo locale, stima che l’intero comparto assorbirà nei prossimi quattro anni oltre il 90% degli investimenti complessivi in macchinari

venerdì 6 luglio 2012

Stop all’invasione delle multinazionali dell’alimentazione

Il governo brasiliano vara un provvedimento per contenere l’avanzata dei fast food.

Sotto la spinta delle associazioni locali e del mondo della sanità, le autorità brasiliane hanno introdotto una serie di leggi volte a proteggere e migliorare il settore alimentare tradizionale nel nome della difesa della salute pubblica. In base al nuovo provvedimento, ogni alunno delle scuole statali ha diritto ad un pasto a scuola al giorno composto per il 70% da cibo fresco o minimamente trattato e per il 30% da prodotti provenienti da coltivazioni di agricoltori locali.
L’esigenza nasce da una ricerca compiuta da Carlos Monteiro e Geoffrey Cannon, del Centro Studi Epidemiologici dell'Università di San Paolo, che evidenzia come "in Brasile i tradizionali sistemi alimentari sono stati parzialmente destituiti dai prodotti realizzati dalle società transnazionale relative ai settori del "Big Food" e "Big Snack", contribuendo ad un aumento dell'incidenza di obesità e delle principali malattie croniche e pregiudicando la salute pubblica".

giovedì 5 luglio 2012

Brasile: cresce il mercato dei beni di lusso

A fronte di un’economia nazionale in difficoltà, la vendita di vino e gioielli non conosce crisi.

Sebbene proprio in questi giorni il governo brasiliano abbia varato un pacchetto di misure per scongiurare la recessione economica, il mercato del lusso non sembra avvertire la crisi. Anzi. Nel corso del 2011 ha registrato una crescita del 20% che non sembra arrestarsi nemmeno nel primo trimestre del 2012.
Nei luxury shopping mall, centri commerciali specializzati nel lusso, i grandi marchi internazionali possono contare su una visibilità di cui non  godrebbero in altri  mercati, come quello cinese, in forte espansione ma già saturi. Nonostante gli elevati dazi doganali che ne incrementano il prezzo finale, Champagne, anelli di diamanti e orologi di Cartier  sono tra i prodotti più richiesti dagli amanti dello shopping brasiliani.
Le principali città che si riconfermano meta di brand internazionali sono San Paolo e Rio de Janeiro in cui, alla fine dello scorso anno era concentrato rispettivamente il 70% ed il 25% del mercato nazionale. Il primato di San Paolo, la più popolosa città dell’Emisfero Australe, è garantito dal Quadrilàtero do luxo formato dai grandi centri commerciali di  Iguatemi, Cidade Jardim, Morumbi Shopping, Rua Oscar Freire in cui è concentrata la vendita del 95% dei beni di lusso brasiliani.

martedì 3 luglio 2012

Bilancia commerciale positiva

Surplus di 389 milioni di dollari nel saldo della bilancia commerciale del Brasile.

Nella terza settimana del mese di giugno il saldo della bilancia commerciale del Brasile ha raggiunto un +389 milioni di dollari dato dalla differenza tra i 5,049 miliardi di dollari di esportazioni e i 4,660 miliardi di dollari di importazioni.
Un ottimo risultato se si considera che nel complesso dall’inizio dell’anno il surplus della bilancia commerciale ha raggiunto i 6,330 milioni di dollari. Se in generale la media giornaliera nelle esportazioni fino alla terza settimana del mese di giugno si è aggirata intorno ai 1,006 miliardi di dollari, il dato risulta inferiore rispetto ai 1,128 miliardi di dollari di esportazioni registrate nel mese di giugno dello scorso anno. Come sottolineato dal Ministero, in particolare la diminuzione della media giornaliera rispetto al 2011 ha riguardato tre categorie di prodotti: di base, semilavorati e manufatti.
Al contrario le importazioni sono aumentate del 9% nel corso delle prime tre settimane del 2012.

lunedì 2 luglio 2012

La green economy

Grandi opportunità di business nella green economy.

Stando a quanto reso noto dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), nel corso dei prossimi decenni le opportunità offerte dalle attività legate alla sostenibilità delle risorse naturali potrebbe variare da 2,1 a 6,3mila miliardi di dollari.
Proprio in questa prospettiva nelle scorse settimane le banche di sviluppo, la Camera di Commercio Internazionale e l’Istituto Francese di Ricerca e Sviluppo (IRD) hanno deciso di promuovere a Rio de Janeiro una serie di iniziative volte a sostenere la green economy. Secondo il Direttore Generale della Camera di Commercio Internazionale, Jean-Guy Carrier, lo scopo finale sarebbe quello di attuare un programma di azioni che si sviluppano in più fasi; come sottolineato dallo stesso ''Il problema è che alcuni governi promettono, da un lato, la riduzione delle sovvenzioni miliardarie per le energie di origine fossile ma, dall´altra, continuano a imporre enormi barriere nel commercio di beni e servizi ambientali. Il nostro percorso può aiutare a stabilire misure concrete e fissare le relative scadenze''. Problematiche ancora più evidenti se si considerano i limiti imposti nell’uso delle risorse naturali, il fatto che entro il 2030 i consumatori della classe media nell’economia mondiale cresceranno di tre miliardi e che la popolazione mondiale potrebbe raggiungere entro il 2050 i nove miliardi di individui.
Un grande spunto di riflessione nell’ottica di garantire uno sviluppo sostenibile per le generazioni future.

venerdì 29 giugno 2012

La siccità colpisce il Brasile

Perdite per oltre 10 miliardi di Reais: questi i danni provocati dalla siccità.

Nel corso del secondo trimestre del 2012 la siccità continua a contribuire alla diminuzione del Prodotto Interno Lordo Brasiliano: se nel Nordest del Paese i comuni in situazione di emergenza hanno raggiunto quota 996, nel Rio Grande do Sul le condizioni della popolazione non sono così gravi, ma è l’industria a subire i danni maggiori stimati in oltre 16 miliardi di Reais (pari a circa 6,4 miliardi di Euro).
Stando a quanto dichiarato da Betinho Rosado, Segretario dell’Agricoltura dello Stato del Rio Grande do Norte, per il quale le perdite sono stimate in circa 2,2 miliardi di Euro, “La produzione in natura, che è stata seriamente danneggiata, rappresenta il 6% del nostro PIL, che è equivalente a 25 miliardi di Reais (quasi 10 milioni di euro). Però, se consideriamo anche la trasformazione dei prodotti di base, come ad esempio il formaggio, lo yogurt e l’alcol, la percentuale diventa del 35%”.
Situazione difficile anche negli altri Stati brasiliani: l’economia del Pernambuco ha registrato un danno pari a circa 400 milioni di Euro a causa della siccità e nel Paranà la siccità ha già causato danni per 3,8 miliardi di Reais.

mercoledì 27 giugno 2012

10 miliardi di dollari per il Fondo anticrisi

Il Brasile promette 10 miliardi di dollari per il fondo anticrisi.

Nel corso del summit G20 tenutosi in Messico, il Direttore del Fondo Monetario Internazionale (FMI), Christine Lagarde, ha annunciato il raggiungimento dei 456 miliardi di dollari nel fondo anticrisi grazie al contributo dei Paesi Brics. I Presidenti di Brasile, Russia, India e Cina hanno infatti deciso di aumentare le risorse messe a disposizione del Fondo Monetario Internazionale a condizione che vengano utilizzate solo dopo aver fatto ricorso a quelle attualmente disponibili.
Un contributo importante quello dei Paesi emergenti se si considera che la Cina parteciperà con 43 miliardi di dollari, il Brasile, il Messico, l’India e la Russia con 10 miliardi di dollari ciascuno, ed infine il Sudafrica con 2 miliardi di dollari.
Un impegno ribadito dal Direttore del Fondo Monetario Internazionale Lagarde, che ha sottolineato “Questo impegno, relativo a promesse equivalenti a 456 miliardi di dollari, quasi raddoppia la nostra capacità di fornire prestiti. In totale, ben 37 Paesi del Fondo si sono uniti a questo sforzo collettivo. Queste risorse saranno disponibili per la prevenzione e la soluzione di crisi e per adempiere alle potenziali necessità di finanziamento di tutti i membri del FMI”.
Tra le varie ipotesi, i rappresentanti dei Brics starebbero anche pensando di realizzare un fondo “virtuale” di riserve al fine di incentivare l’interscambio di monete e di conseguenza dare un impulso alle reciproche relazioni commerciali, oltre a ridurre l’impatto della crisi economica e finanziaria.

Vendite al dettaglio: +4,1%

Nel mese di maggio le vendite al dettaglio in Brasile registrano un +4,1%.

Il miglior risultato dal 2007; si tratta dell’aumento registrato nelle vendite al dettaglio nel corso del mese di maggio in Brasile. Una crescita del 9,8% rispetto al maggio delle scorso anno, del 7,1% dall’inizio dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2011: le vendite al dettaglio nel mese di maggio 2012 hanno registrato un aumento del 4,1%.
Stando agli economisti l’aumento delle vendite sarebbe collegato a due eventi specifici: in primo luogo alla festa della mamma, ricorrenza che ha contribuito alle vendite al dettaglio nel settore arredamento, elettronica ed informatica; in secondo luogo dalla riduzione dell’Imposta sui Prodotti Industrializzati (IPI) sulle automobili, che ha dato una forte spinta alle vendite di veicoli, moto e pezzi di ricambio.
Più contenuti gli aumenti registrati per i segmenti dei tessuti, vestiario, calzature ed accessori (+0,2%), dei supermercati, ipermercati, alimenti e bevande (+0,8%), dei combustibili e lubrificanti (+0,3%).

martedì 26 giugno 2012

Le piccole e micro imprese di San Paolo

Produzione in calo per le piccole e micro imprese di San Paolo.

Stando all’analisi condotta dal Simpi-SP, il Sindacato delle micro e piccole imprese di San Paolo, nel corso dei primi tre mesi del 2012 la produzione delle piccole e micro imprese dello Stato brasiliano sarebbe diminuita.
Secondo lo studio infatti il 46% delle piccole e micro imprese di San Paolo ha registrato un calo della produzione se si considerano i dati relativi allo stesso periodo del 2011; il 37% invece ha confermato gli stessi livelli, mentre solo il 17% avrebbe notato un miglioramento.
Il 68% delle imprese che hanno registrato una diminuzione della produzione indica un calo compreso tra -11% e -40%; secondo il Presidente del Sindacato, Joseph Couri, le difficoltà sarebbero legate alla presenza di una concorrenza sleale di prodotti importati.
L’analisi ha altresì evidenziato che i settori maggiormente colpiti sono il vestiario, le calzature, i mobili, la fabbricazione di pezzi metallici, l’alimentare e le macchine.

lunedì 25 giugno 2012

165.000 milionari

Aumenta il numero di milionari in Brasile.

Stando ad uno studio pubblicato lo scorso 20 giugno e intitolato “The 16th Annual World Wealth Report 2012”, nel corso dell’ultimo anno il Brasile ha visto aumentare i propri milionari, che sono passati dai 155.000 del 2010 ai 165.000 del 2011, registrando un aumento del 6,2%. La ricerca ha dimostrato che il Brasile presenta le migliori tendenze tra i Paesi presi in esame: gli Stati Uniti infatti hanno dimostrato un andamento negativo in modo analogo alla Grecia, che ha registrato una flessione del 2,9%.
Nel dettaglio lo studio considera milionarie le persone che posseggono un reddito superiore a un milione di Dollari, senza considerare gli immobili, gli articoli da collezione e i beni di consumo.
Allo stato attuale il Brasile si posiziona all’undicesimo posto nella classifica dei Paesi con il maggior numero di milionari, preceduto dall’Italia con 168.000 milionari e seguito dalla Corea del Sud con 144.000 milionari.

giovedì 21 giugno 2012

Rio+20

Le nuove sfide e i progressi riportati alla conferenza Rio+20.

Il Brasile presenta le tendenze in atto e il suo impegno personale nella lotta per la tutela dell’ambiente, per l’inclusione sociale e per la produzione sostenibile in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite incentrata sullo sviluppo sostenibile Rio+20, che si concluderà domani 22 giugno. Un’occasione per far riflettere la società civile e i governi di tutto il mondo sulle principali sfide mondiali, nonché per progettare nuove strategie per il futuro.
Politiche volte a combattere la povertà, a favorire la crescita dell’occupazione, a migliorare la distribuzione del reddito così come la sicurezza alimentare e nutrizionale, oltre a programmi specifici legati ai cambiamenti climatici, alla conservazione della biodiversità, alla diffusione e diversificazione delle fonti energetiche: queste le caratteristiche che stanno contraddistinguendo il Brasile in questo periodo. In modo analogo il Brasile sta anche cercando di attivarsi in favore della protezione e dello sviluppo sociale grazie a programmi come “Luz para Todos”, "Bolsa Família ","Minha Casa, Minha Vida" e "Brasil sem Miséria”.
Tre i principali concetti attorno ai quali sono state presentate le nuove politiche pubbliche nazionali in tema di sviluppo sostenibile nel corso del Rio+20: crescita economica, inclusione sociale e tutela dell’ambiente.

martedì 19 giugno 2012

Nuovo indice di ricchezza

Il Brasile si posiziona al quinto posto nella classifica che prende in considerazione la ricchezza del Paese all’uso delle risorse naturali.

Lo scorso 17 giugno il programma della Nazioni Unite per l’Ambiente (United Nations Environment Programme-UNEP) ha reso noti i dati relativi alla classifica del nuovo calcolo che prende in esame la ricchezza di un Paese e l’uso delle risorse naturali. Sulla base di questa classifica presentata in occasione del Rio +20, il Brasile si posiziona al quinto posto insieme a India, Giappone e Regno Unito, seguito da Stati Uniti. Al vertice della classifica si è posizionata la Cina, seguita al secondo posto dalla Germania.
Come sottolineato dal Sottosegretario Generale e Direttore Esecutivo dell'UNEP, Achim Steiner, “La Rio+20 è l'occasione per abbandonare il Prodotto Interno Lordo come misura di prosperità del 21° secolo; fungerà da barometro di una transizione verso un'economia verde inclusiva, e non servirà a misurare il benessere, vale a dire, i molti problemi sociali e la situazione delle risorse naturali di una nazione. […]Il nuovo indice è parte di una serie di potenziali sostituti che i leader mondiali possono prendere in considerazione come un modo di valutare più accuratamente la generazione di ricchezza per raggiungere uno sviluppo sostenibile ed eliminare la povertà”.
L’indicatore definito Indice di Ricchezza Inclusiva (IRI) si pone come obiettivo quello di integrare gli aspetti sociali e ambientali al rendimento economico delle nazioni; si tratta di un’alternativa al Prodotto Interno Lordo (PIL) e all'Indice di Sviluppo Umano (ISU), normalmente utilizzati per indicare la ricchezza e lo sviluppo dei Paesi.