Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative al Brasile

lunedì 30 luglio 2012

Petrobras cerca fornitori

Il colosso energetico brasiliano valuta aziende  interessate a partecipare alle gare e ai processi di fornitura.

Si confermano buone le opportunità di investimento nel settore energetico brasiliano. Grazie infatti alla scoperta e all’esplorazione di nuovi giacimenti petroliferi a qualche centinaio di Km dalla costa, il Brasile rischia di essere, entro il 2020, catapultato dall’attuale undicesimo posto alla top five mondiale dei produttori di greggio.
Centrale è il ruolo ricoperto dalla Petrobras, compagnia petrolifera nazionale, detenuta per il 54% dal governo brasiliano, che prevede investimenti di  236,5 miliardi di dollari entro il 2016 e che punta ora ad attirare aziende nazionali e straniere per la fornitura di beni e servizi. Per contrattare con la Petrobras il primo passo da seguire è l’iscrizione al suo registro di Fornitori di Beni e Servizi secondo le proprie attività e dimensioni e tenendo in considerazione le tappe di valutazione e i criteri definiti dalla società petrolifera. La scelta della fornitura, tra beni o servizi, completi o semplificati indicherà se l’azienda farà parte del Registro Corporativo e/o Registro Semplificato. Si possono registrare tutte le aziende brasiliane di servizi o aziende fornitrici di beni sia brasiliane che straniere, che abbiano esperienza nei servizi o fornitura materiale tra quelli presenti nell’elenco disposto dalla Petrobras.

venerdì 27 luglio 2012

Al via il censimento di capitali stranieri

Dalle 9 di  lunedì 30 luglio 2012 fino alle 19 del 6 settembre 2012 sarà possibile consegnare le dichiarazioni attraverso il sito della Banca Centrale del Brasile. Ecco chi dovrà presentarle.

Dal giugno di quest’anno è stato istituito, dalla Banca Centrale del Brasile, il Censimento Annuale di Capitali Stranieri, le cui infomazioni dovranno essere presentate al sito della banca stessa mediante dichiarazione.
Ecco chi avrà l’obbligo, entro il 6 settembre 2012, di presentare la dichiarazione:
1-Le persone giuridiche aventi sede in Brasile, con partecipazione diretta di non residenti nel suo capitale sociale (indipendentemente dal valore di questi) e con patrimonio netto uguale o superiore a U$S 100 milioni (cento milioni di dollari degli Stati Uniti dell’America);
2- le persone giuridiche aventi sede in Brasile, con saldo totale di crediti commerciali a breve termine (esigibili entro 360 giorni) uguale o superiore a U$S 10 milioni (dieci milioni di dollari degli Stati Uniti dell’America);
3- i fondi di investimento dovranno informare, attraverso i propri amministratori, il totale dei loro investimenti e la rispettiva partecipazione di non residenti nel loro patrimonio, individuando tra questi coloro i quali detengano, isolatamente, una partecipazione uguale o superiore al 10% del patrimonio del fondo stesso, rispettando il montante minimo di US$ 100 milioni (cento milioni di dollari degli Stati Uniti dell’America), investiti in Brasile alla data base.
Sono invece esenti dal censimento: le persone fisiche; gli organi di amministrazione diretta del Governo Federale, gli Stati, il Distrito Federal e le Città; le persone giuridiche debitrici per il trasferimento di crediti esterni concessi dalle istituzioni con sede nel Paese; gli enti senza fini di lucro finanziati dalle contribuzioni di non residenti.
Per maggiori informazioni si rimanda al sito della Banca Centrale del Brasile: http://www.bcb.gov.br/

giovedì 26 luglio 2012

La B dei BRIC rallenta

L’aggiornamento trimestrale del Fondo Monetario Internazionale rivede le previsioni di crescita del Brasile. Al ribasso.

Anche l’economia brasiliana è in affanno. A lanciare l’allarme ci aveva pensato nelle scorse settimane Christine Lagarde, Direttore Operativo del Fondo Monetario Internazionale ed ex Ministro dell’Economia francese. “Lo scenario dell’economia sta peggiorando- aveva annunciato Lagarde- e non solo Europa: il fenomeno interessa anche Paesi emergenti come Brasile, Cina e India”. E a distanza di qualche giorno le cifre del FMI confermano le sue preoccupazioni. Se fino allo scorso aprile le previsioni PIL 2012 erano stimate intorno al 3,1%, oggi il FMI ribassa dello 0,6%, pronosticando un indice del 2,5% per il restante 2012, il più basso fra i 4 paesi Bric (Brasile, Russia, India, Cina). Cifre che fanno ancora più riflettere se paragonate a quelle del 2010 quando il Paese galoppava a ritmi del 7,5% annui.
Più rosee le prospettive del FMI per il 2013, che preannunciano per il Brasile una risalita al 4,6%, quota con cui scavalcherà la Russia, stabile al 4%, conquistando il terzo posto nella graduatoria dei migliori PIL fra i Bric.

mercoledì 25 luglio 2012

Scienza senza frontiere

Una nuova cooperazione scientifica tra Italia e Brasile favorirà la mobilità internazionale di studenti  e ricercatori all’interno del progetto “Scienza senza frontiere”.

La direzione è quella di un rafforzamento della collaborazione nel settore scientifico tra i due Paesi. Protagonisti questa volta sono il Coordinamento di Perfezionamento del personale dell'istruzione superiore (Capes) e una delegazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano (CNR), che si sono riuniti lo scorso 18 luglio. I principali temi dell’incontro sono stati la possibilità di una collaborazione scientifica tra le due istituzioni, l'attrazione di ricercatori italiani in Brasile e la realizzazione di un seminario congiunto.
La riunione si inserisce all’interno dell’ambizioso programma “Scienza senza frontiere”, lanciato dal Brasile a fine 2011 con l’obiettivo di sviluppare progetti e collaborazioni internazionali dedicati ad aree di forte interesse per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico e industriale: scienze naturali, ingegneria, agricoltura sostenibile, tecnologie della informazione e della comunicazione, industrie creative. Il progetto gode del sostegno di un’ampia rete di attori che vanno dalle Università e dai centri di ricerca alle ambasciate nazionali.

martedì 24 luglio 2012

Tendenze digitali 2012

Aumento delle utenze internet e boom di Facebook. Crescita più debole per il mobile.

Pubblicata recentemente la relazione annuale di ComScore sulle principali tendenze digitali del Brasile nel 2011 e il loro probabile andamento per l’anno in corso.
Secondo la società di ricerca marketing via internet, ad oggi il Brasile risulta al settimo posto tra i più grandi mercati web a livello mondiale e registra un trend in espansione. Rispetto all’anno scorso infatti, gli utenti con più di 15 anni con accesso alla rete, da casa e/o ufficio hanno raggiunto quota 50 milioni, registrando una crescita del 16%.
Grande successo per i social network di cui Facebook è il leader indiscusso con 36 milioni di visitatori (una crescita nell’ultimo anno pari al 192%) e il maggior potere di engagement, con un coinvolgimento medio per utente di 8,4 ore al mese, rispetto ai 37 minuti mensili dell’anno precedente. Aumentate del 74% le visualizzazioni di video online su YouTube, che risultano una delle attività preferite dai brasiliani su Internet e ritmi eccellenti anche nello sviluppo del digital advertising, che a fine 2011 ha raggiunto 51 milioni di utenti, soprattutto attraverso i messaggi pubblicitari su Facebook.
Un’evoluzione ancora alla fase embrionale si è riscontrata invece per il settore mobile che, rispetto all’America e all’Europa, risulta ancora poco diffuso, probabilmente a causa dell’alto costo dei dispositivi tecnologici. Sebbene il trend sia comunque positivo, a dicembre 2011, solo l’1,5% del del traffico digitale totale proveniva da smartphone o tablet.

lunedì 23 luglio 2012

Il Giffoni Festival approda in Brasile

Firmato l’accordo trilaterale per l’esportazione a San Paolo dell’evento cinematografico.

Dopo Hollywood e l’Australia, è la volta del Paese Sud americano che dal gennaio 2013 ospiterà l’edizione brasiliana del noto festival dedicato al cinema per ragazzi. Il protocollo d’intesa è stato siglato lo scorso 19 luglio tra il Giffoni Experience, la Regione Campania e la Municipalità di San Paolo del Brasile e assegna all’iniziativa la prestigiosa sede dell’auditorium Memorial da America Latina progettato dall'architetto Oscar Niemeyer, centro culturale nel cuore di San Paolo.
''Uno scambio- commenta soddisfatto il direttore artistico Claudio Gubitosi- che ci rende orgogliosi. Nella sua lunga storia, il festival ha coinvolto ben 52 nazioni ma quello del Brasile è un appuntamento particolare, in un momento fondamentale per il Paese latinoamericano, al centro di una crescita economica e culturale senza precedenti". Particolare rilievo assume nel contesto brasiliano la città di San Paolo, che come evidenziato dall’Assessore allo sport e ai giovani Thiago Lobo, “con i suoi 6 milioni di oriundi italiani è una realtà tra le più vivaci dell'America Latina” e dove, attraverso l’esportazione del festival, si intende attuare un progetto di trasformazione culturale. Come sintetizzato da Lobo, “Non vogliamo solo creare cineasti o cinefili, ma persone migliori".
L’organizzazione dell’edizione brasiliana sarà uguale e quella italiana con una giuria formata da soli ragazzi di età compresa tra i 3 e i 18 anni ed una serie di attività culturali collaterali al festival che occuperanno a tempo pieno decine e decine di giovani.

venerdì 20 luglio 2012

Telecom: stop ai contratti in Brasile

L’autorità brasiliana blocca i nuovi contratti della controllata Tim Brasil ed i titoli arretrano in borsa.

La decisione è stata presa dall’autorità brasiliana di vigilanza sulle telecomunicazioni (Anatel) che, nella notte tra il 18 e il 19 luglio, ha bloccato la vendita di nuovi contratti telefonici in alcuni Stati per tre operatori: la più grande compagnia del Sud America, Claro, la brasiliana Oi e la controllata di Telecom, Tim Brasil.
L’Anatel sostiene che gli scarsi investimenti delle tre compagnie negli ultimi anni abbiano provocato una serie di problemi legati alla rete, rendendo inefficiente il servizio di telefonia mobile offerto.
Risentita la reazione della Telecom che in un comunicato commenta di "avere accolto con grande sorpresa tale misura estrema, che ha bloccato in modo sproporzionato la crescita in 19 Stati". Tim Brasil, prosegue il comunicato, nel 2011 e' diventato il secondo più grande operatore di telefonia mobile del Paese proprio a seguito di investimenti in innovazione e del successo ricevuto tra la propria clientela.
Se agli operatori restano ora 30 giorni di tempo per presentare un piano di investimenti e richiedere la sospensione della sanzione, gli effetti della decisione dell’Anatel non si sono fatti attendere sul mercato finanziario dove all’indomani, il titolo Telecom ha perso 7 punti percentuali.

giovedì 19 luglio 2012

Il Brasile scommette sulle rinnovabili

Positivo il bilancio delle fiere EnerSolar+ Brasil e Greenergy Expo Brasil. Previsti investimenti governativi per i prossimi 10 anni.

EnerSolar+ Brasil, la prima fiera internazionale per l'industria dell’energia solare fotovoltaica, termica e termodinamica in Brasile, e Greenergy Expo Brasil, la fiera internazionale dedicata a biogas, cogenerazione, geotermia, idroelettrico, biocarburanti, trattamento dei rifiuti, si sono concluse in questi giorni a San Paolo registrando un successo straordinario. Gli oltre 150 espositori provenienti da dieci Paesi diversi, tra cui anche l’italia, confermano l’interesse per un settore considerato ormai strategico e  destinato a crescere nei prossimi anni.
Analoga l’attenzione prestata dal governo brasiliano che, consapevole previsto incremento del consumo di energia pari ad una media annuale del 5,3% per i prossimi 10 anni, ha annunciato cospicui investimenti nel settore delle rinnovabili. In una nota espressa alla conclusione di EnerSolar+, il governo federale ha dichiarato l’intenzione di voler investire “in 10 anni l'equivalente di 450 miliardi di euro nello sviluppo del comparto energetico e, di questi, circa 200 miliardi in progetti di energie rinnovabili". Un ruolo importante "lo avranno, per esempio, i biocarburanti, un settore in cui il Brasile è uno dei maggiori produttori mondiali e che offre ancora notevoli margini di crescita".

mercoledì 18 luglio 2012

Porti: Intesa tra Italia e Brasile

Siglato un accordo tra l'associazione dei porti liguri, Ligurian Ports e il porto di Santos per agevolare gli scambi tra i due Paesi.

Dalla crisi si può uscire via mare. Questa l’idea alla base dell’intesa firmata a fine maggio tra il principale scalo marittimo del Sud America e la società che raggruppa le autorità portuali della Liguria. L’accordo mira a  snellire le procedure e rendere più fluide le operazioni per la nautica commerciale, crocieristica e per tutti gli aspetti legati alle attività portuali dei due paesi.
La scelta dei due scali non è casuale poiché, come evidenziato da Luigi Merlo, vice-presidente di Assoporti e presidente di Ligurian Port  “I porti della Liguria e Santos sono simili per diversi aspetti. Il principale e' che entrambi sono lo sbocco finale per delle aree molto produttive, il nord Italia per noi e i quattro Stati piu' produttivi brasiliani".
L'intesa è stata promossa insieme a Regione Liguria e Liguria International, che guidano la spedizione italiana per il settore, e sarà seguita da una serie di incontri bilaterali tra una ottantina di imprese brasiliane e una ventina di aziende italiane impegnate in svariati settori, dalla progettazione degli yacht alla fornitura di prodotti chimici per le navi.
"Siamo profondamente convinti che la strategia per uscire dalla crisi passi per una maggiore internazionalizzazione” ha commentato Renzo Guccinelli, assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria e la  speranza è quella che  l'Italia diventi “la grande porta d'ingresso in Europa delle merci”.

martedì 17 luglio 2012

Le università guardano alle imprese

Il Sebrae e l’Università di Milano hanno firmato un accordo per lo sviluppo delle piccole e medie imprese in Italia e Brasile.

Una partnership inedita quella annunciata lo scorso 11 luglio a San Paolo nel corso di una riunione con i direttori del Sebrae Nazionale e i dirigenti delle 27 unità federative brasiliane.
L’accordo tra l’Università Corporativa del Sebrae - Servizio brasiliano di supporto alle micro e piccole imprese -  e l'Università di Milano mira a fornire un interscambio di conoscenze su progetti di sviluppo per le piccole e medie imprese (PMI), creando opportunità di passaggi di competenze professionali ed esperienze produttive di imprenditori locali ed italiani.
La collaborazione, che verrà formalizzata entro l’anno, si collega al programma strategico dell’Agenda Brasiliana per i prossimi 10 anni, in cui fondamentale è il ruolo dell’Ente che permetterà di “progredire su temi come la sostenibilità e l’innovazione, oltre ad offrire nuovi strumenti per la competitività delle PMI” come dichiarato dal Presidente del Sebrae, Luiz Barretto.
Evidenti i positivi risvolti per gli imprenditori e ricercatori italiani che, attraverso periodi di permanenza previsti dall’accordo nel Paese sudamericano, potranno acquisire know how locale e importare le migliori pratiche brasiliane da cui trarre spunto per potenziare le imprese nazionali.

lunedì 16 luglio 2012

Immobiliare: un settore che dà fiducia

Secondo recenti rapporti, il settore immobiliare brasiliano offre buone prospettive e garanzie per gli investitori.

"Non c'è ragione per cui non sentirsi sicuri di investire qui". Con queste parole Dean Thomas, amministratore delegato di DLT International, rassicura gli investitori che si rivolgono al settore immobiliare brasiliano. L’A.D. della società leader negli investimenti immobiliari internazionali, basandosi su un recente rapporto della società di consulenza professionale e finanziaria Jones Lang LaSalle, rivela che la trasparenza in questo settore è migliorata negli ultimi anni, rendendo il mercato più maturo e affidabile.
Oltre alla sicurezza si prevede inoltre la crescita e Colordarcy, altra società di investimento immobiliare, prospetta per il 2012 tassi di rendimento annuali tra l’8 e l’11 per cento per gli affitti di immobili residenziali e un aumento del valore delle abitazioni brasiliane tra il 15 e il 25 per cento.
Fattore trainante della crescita del settore immobiliare è la locale classe media, il cui reddito e tenore di vita sono sensibilmente migliorati negli ultimi anni e che, con la scelta di acquistare una propria prima casa, ha spinto al rialzo i prezzi delle proprietà abitative del Paese sud americano. Un caso esemplificativo è quello di  San Paolo, la più vasta e popolosa città brasiliana, dove i prezzi delle nuove case sono cresciuti dell’85% da aprile 2009 a ottobre 2011, per una media di 6.019 reais a metro quadro (circa 3.250 dollari).

venerdì 13 luglio 2012

Autostrade: joint venture italo-brasiliana

Perfezionato l’accordo tra Atlantia e il gruppo Bertin per la gestione delle autostrade brasiliane.

Si chiama Atlantia Bertin Concessões SA la joint venture creata lo scorso Gennaio e perfezionata in questi giorni attraverso il conferimento delle quote di partecipazione.
Della nuova società costituita da Autostrade do Brasil, società interamente controllata dal Gruppo Atlantia, e CIBE, società controllata dal Gruppo Bertin (partecipata anche dalla famiglia Tarallo) faranno parte le aziende Triangulo do Sol e Colinas, nello Stato di San Paolo, e Nascentes das Gerais, nello Stato di Minas Gerais.
Con l’accordo di questi giorni è stata stabilita una divisione paritaria delle quote di partecipazione tra le due società e pattuito che il gruppo Atlantia provvederà al consolidamento integrale della nuova società e delle concessionarie conferite. È inoltre prevista, a favore della nascente società, un'opzione di acquisto avente oggetto il 95% del capitale detenuto dal Gruppo Bertin di SPMAR, società che a sua volta possiede la titolarità in concessione di 105 chilometri a pedaggio.
Alla nuova joint venture italo-brasiliana, così perfezionata, spetterà d’ora in avanti la gestione di circa 1500 km di tratti autostradali in concessione.

giovedì 12 luglio 2012

Taglio dei tassi di riferimento

La Banca Centrale Brasiliana ha ridotto all’8% i tassi di riferimento con l’obiettivo di stimolare la crescita.

La mossa, attesa dai mercati negli scorsi giorni, è di questa mattina. La Banca Centrale ha ridotto di mezzo punto percentuale i tassi di riferimento brasiliani portandoli da 8,50% all’ 8%. Si tratta dell’ottavo taglio consecutivo del costo del denaro dall’agosto 2011 per una riduzione complessiva di 3 punti percentuali.
L’istituto centrale di credito brasiliano, con questa manovra, punta a incrementare la crescita e gli investimenti e a spronare lo sviluppo economico del Paese. La crescita dell’economia brasiliana, la sesta al mondo, risulta infatti fortemente rallentata nel corso del 2011 con un tasso del 2,7% rispetto al 7,5% registrato nel 2010 e le stime sul PIL del 2012 sono state recentemente riviste al 2,5% rispetto al previsto 3,5%.

mercoledì 11 luglio 2012

Embraer: attese vendite record

L’azienda brasiliana, leader nel settore dell’aeronautica, prevede per i prossimi vent’anni un boom di ordini.

Una crescita annua del 5 per cento del settore aereo globale per i prossimi vent’anni, con una quota che toccherà i 7.375 jet privati entro il 2031, l’equivalente di un jet al giorno. Queste le ottimistiche prospettive intraviste dal colosso brasiliano per il settore dei velivoli che punta a raggiungere un giro d’affari di oltre 315 miliardi di dollari entro quella data.
Due le principali ragioni di questa impennata: da un lato la sostituzione degli aeroplani  più obsoleti con jet dotati di nuove tecnologie, dall’altro l’incremento del trasporto aereo, soprattutto commerciale, che rappresenteranno rispettivamente il 53% ed il 47% delle consegne previste. I principali mercati, stando alle previsioni dell’azienda di São José dos Campos, saranno quelli delle economie emergenti con l’Asia (in particolare Cina ed India) al primo posto e  a seguire Medio Oriente e America Latina.

martedì 10 luglio 2012

Screen Service: nuove quote in Brasile

Il gruppo italiano attivo nel settore delle telecomunicazioni ha acquistato per 1,1 milioni di euro ulteriori quote della controllata Screen service do Brasil ottenendo la governance della Società.

La Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. (SSBT), azienda bresciana specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di apparati per la trasmissione di segnali televisivi, nonché tramite TivuItalia S.p.A. dell'effettiva trasmissione televisiva, consolida la sua presenza sul mercato brasiliano. Con un comunicato del 9 luglio, il gruppo dichiara di aver acquisito un ulteriore 25% delle quote della controllata Screen Service do Brasil, arrivando a detenere il 75% per cento del capitale e un sostanziale controllo sulla governance della Società Brasiliana. Quest’ultima è stata sostenuta dal gruppo italiano sia attraverso crediti commerciali sia con finanziamenti pari a 5 milioni di euro che hanno consentito la costruzione di un sito produttivo di circa 5.000 metri quadri che occupa ad oggi circa 50 dipendenti.

“L'operazione va a incrementare l'incidenza del gruppo in un'area in cui crediamo fortemente e su cui continueremo a investire - spiega Fabrizio Redaelli, presidente di Screen service - Inoltre, la presenza di uno stabilimento di produzione in loco ci consente di fornire un servizio post-vendita più accurato e di evitare l'applicazione dei dazi all'importazione sui prodotti provenienti dall'Italia. Non solo in Brasile, ma nell'intera area sud americana ci muoveremo attentamente per acquisire, dove possibile, nuove quote di mercato strategiche e funzionali ad accrescere la competitività del gruppo. Dopo i successi sul mercato europeo legati allo switch off da analogico a digitale, è infatti in corso un'analoga attività in America Latina”

lunedì 9 luglio 2012

Petrolio: buone opportunità di investimento in Brasile

A seguito della scoperta di nuovi giacimenti sono  previsti ingenti investimenti nel settore.

Come segnalato da Confindustria, il settore Oil&Gas, rappresenta oggi una delle filiere industriali prioritarie per lo sviluppo economico del Brasile e una delle principali opportunità di investimento per gli imprenditori italiani.
A seguito della scoperta negli scorsi anni di nuovi giacimenti di petrolio nell'area pre-sal, al largo della costa sud-est, il Brasile diviene una delle cinque maggiori potenze energetiche al mondo e polo di attrazione di investimenti pubblici e privati. La particolare configurazione geologica delle risorse  petrolifere, poste ad una profondità compresa tra i cinque e i sette chilometri sotto il livello del mare, e precisamente sotto uno strato irregolare di sale, comporterà per la società statale Petrobras la necessità di realizzare a breve 177 nuove piattaforme di produzione, 568 barche di appoggio offshore e 65 sonde di perforazione in acque profonde.
Il governo brasiliano prevede inoltre un piano di investimenti pubblici di circa 170 miliardi di euro entro il 2014 ed oltre 360 dopo quella data. Il Piano di Accelerazione della crescita (PAC 2), varato dall’esecutivo locale, stima che l’intero comparto assorbirà nei prossimi quattro anni oltre il 90% degli investimenti complessivi in macchinari

venerdì 6 luglio 2012

Stop all’invasione delle multinazionali dell’alimentazione

Il governo brasiliano vara un provvedimento per contenere l’avanzata dei fast food.

Sotto la spinta delle associazioni locali e del mondo della sanità, le autorità brasiliane hanno introdotto una serie di leggi volte a proteggere e migliorare il settore alimentare tradizionale nel nome della difesa della salute pubblica. In base al nuovo provvedimento, ogni alunno delle scuole statali ha diritto ad un pasto a scuola al giorno composto per il 70% da cibo fresco o minimamente trattato e per il 30% da prodotti provenienti da coltivazioni di agricoltori locali.
L’esigenza nasce da una ricerca compiuta da Carlos Monteiro e Geoffrey Cannon, del Centro Studi Epidemiologici dell'Università di San Paolo, che evidenzia come "in Brasile i tradizionali sistemi alimentari sono stati parzialmente destituiti dai prodotti realizzati dalle società transnazionale relative ai settori del "Big Food" e "Big Snack", contribuendo ad un aumento dell'incidenza di obesità e delle principali malattie croniche e pregiudicando la salute pubblica".

giovedì 5 luglio 2012

Brasile: cresce il mercato dei beni di lusso

A fronte di un’economia nazionale in difficoltà, la vendita di vino e gioielli non conosce crisi.

Sebbene proprio in questi giorni il governo brasiliano abbia varato un pacchetto di misure per scongiurare la recessione economica, il mercato del lusso non sembra avvertire la crisi. Anzi. Nel corso del 2011 ha registrato una crescita del 20% che non sembra arrestarsi nemmeno nel primo trimestre del 2012.
Nei luxury shopping mall, centri commerciali specializzati nel lusso, i grandi marchi internazionali possono contare su una visibilità di cui non  godrebbero in altri  mercati, come quello cinese, in forte espansione ma già saturi. Nonostante gli elevati dazi doganali che ne incrementano il prezzo finale, Champagne, anelli di diamanti e orologi di Cartier  sono tra i prodotti più richiesti dagli amanti dello shopping brasiliani.
Le principali città che si riconfermano meta di brand internazionali sono San Paolo e Rio de Janeiro in cui, alla fine dello scorso anno era concentrato rispettivamente il 70% ed il 25% del mercato nazionale. Il primato di San Paolo, la più popolosa città dell’Emisfero Australe, è garantito dal Quadrilàtero do luxo formato dai grandi centri commerciali di  Iguatemi, Cidade Jardim, Morumbi Shopping, Rua Oscar Freire in cui è concentrata la vendita del 95% dei beni di lusso brasiliani.

martedì 3 luglio 2012

Bilancia commerciale positiva

Surplus di 389 milioni di dollari nel saldo della bilancia commerciale del Brasile.

Nella terza settimana del mese di giugno il saldo della bilancia commerciale del Brasile ha raggiunto un +389 milioni di dollari dato dalla differenza tra i 5,049 miliardi di dollari di esportazioni e i 4,660 miliardi di dollari di importazioni.
Un ottimo risultato se si considera che nel complesso dall’inizio dell’anno il surplus della bilancia commerciale ha raggiunto i 6,330 milioni di dollari. Se in generale la media giornaliera nelle esportazioni fino alla terza settimana del mese di giugno si è aggirata intorno ai 1,006 miliardi di dollari, il dato risulta inferiore rispetto ai 1,128 miliardi di dollari di esportazioni registrate nel mese di giugno dello scorso anno. Come sottolineato dal Ministero, in particolare la diminuzione della media giornaliera rispetto al 2011 ha riguardato tre categorie di prodotti: di base, semilavorati e manufatti.
Al contrario le importazioni sono aumentate del 9% nel corso delle prime tre settimane del 2012.

lunedì 2 luglio 2012

La green economy

Grandi opportunità di business nella green economy.

Stando a quanto reso noto dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), nel corso dei prossimi decenni le opportunità offerte dalle attività legate alla sostenibilità delle risorse naturali potrebbe variare da 2,1 a 6,3mila miliardi di dollari.
Proprio in questa prospettiva nelle scorse settimane le banche di sviluppo, la Camera di Commercio Internazionale e l’Istituto Francese di Ricerca e Sviluppo (IRD) hanno deciso di promuovere a Rio de Janeiro una serie di iniziative volte a sostenere la green economy. Secondo il Direttore Generale della Camera di Commercio Internazionale, Jean-Guy Carrier, lo scopo finale sarebbe quello di attuare un programma di azioni che si sviluppano in più fasi; come sottolineato dallo stesso ''Il problema è che alcuni governi promettono, da un lato, la riduzione delle sovvenzioni miliardarie per le energie di origine fossile ma, dall´altra, continuano a imporre enormi barriere nel commercio di beni e servizi ambientali. Il nostro percorso può aiutare a stabilire misure concrete e fissare le relative scadenze''. Problematiche ancora più evidenti se si considerano i limiti imposti nell’uso delle risorse naturali, il fatto che entro il 2030 i consumatori della classe media nell’economia mondiale cresceranno di tre miliardi e che la popolazione mondiale potrebbe raggiungere entro il 2050 i nove miliardi di individui.
Un grande spunto di riflessione nell’ottica di garantire uno sviluppo sostenibile per le generazioni future.