Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative al Brasile

mercoledì 31 agosto 2011

MV Augusta avvia la produzione in Brasile

La società MV Augusta ha annunciato di aver stipulato un accordo con il partner brasiliano Dafra Motors, facente parte del gruppo Itavema, per la produzione e la commercializzazione in Brasile dei modelli “F4 1000” e “Brutale 1090”.

La società MV Augusta ha annunciato di aver stipulato un accordo con il partner brasiliano Dafra Motors, facente parte del gruppo Itavema, per la produzione e la commercializzazione in Brasile dei modelli “F4 1000” e “Brutale 1090”. Le moto saranno assemblate nello stabilimento di Manaus, i cui ingegneri sono stati formati in Italia, al fine di mantenere alti gli standard di qualità che distinguono le moto MV Augusta. Per l’anno in corso sono già previsti ordini per seicento unità, mentre nel 2012 si prevede di raggiungere il volume di 1.000 unità, diventando cosi uno trai principali player del mercato locale.
Non si tratta di una delocalizzazione, ma di una vera e propria espansione industriale. Le moto realizzate a Manaus non usciranno dai confini brasiliani e non saranno vendute nemmeno in altre nazioni sudamericane", ha dichiarato l’a.d. Giovanni Castiglioni.
L’Ing. Massimo Bordi, Vice Presidente Esecutivo di MV Agusta, ha precisato che “Il piano strategico di espansione del gruppo MV Agusta in Brasile conferma e accentua il nostro impegno nello sviluppo internazionale e permetterà allo storico marchio italiano di rispondere alla crescente domanda del mercato locale di prodotti di altissima qualità, design e tecnologia, caratteristiche proprie del Made in Italy.”

martedì 30 agosto 2011

Fiat: nuovo impianto a Goiana

Fiat è pronta a investire un miliardo e mezzo di euro per la realizzazione di un nuovo impianto di produzione a Goaina. L’investimento permetterà di raggiungere il volume di 4,7 milioni di automobili vendute entro il 2014.

Fiat Brasile festeggia i 35 anni di presenza in Brasile e i nove anni di leadership di mercato con un nuovo investimento del valore di circa un miliardo e mezzo di euro, che permetterà al gruppo torinese di raggiungere il volume di 4,7 milioni di automobili e veicoli commerciali leggeri venduti entro tre anni.
Il nuovo impianto di produzione sorgerà a Goiana, nel nord della capitale del Pernambuco, fermo restando il centro logistico e di ricerca di Suape. La fabbrica si estenderà su un’area di 14 milioni di metri quadrati e comprenderà un centro abilitazione manodopera, un centro sviluppo tecnologico e una pista di test. Il nuovo impianto garantirà l'occupazione di oltre 3.500 persone e si prevede una collaborazione con le università federale e statale di Pernambuco e l’Istituto Politecnico di Torino per la formazione di manodopera qualificata, in particolare di ingegneri.
La Fiat e lo Stato di Pernambuco stabiliscono oggi un rapporto durevole, produttivo e trasformatore, che sarà di beneficio a tutta l’economia e a tutta la società” ha dichiarato Cledorvino Belini, presidente di Fiat Brasile, aggiungendo che “Stiamo dando inizio formale a ciò che sarà una nuova fase nella storia di 35 anni della Fiat in Brasile, allo stesso tempo in cui aiutiamo a costruire una tappa importantissima dello sviluppo del Pernambuco”.

lunedì 29 agosto 2011

Sale l’inflazione, frena il credito al consumo.

La BC del Brasile ha annunciato che il prestito ipotecario brasiliano è aumentato del 50% rispetto all’anno scorso, grazie al Programma di Accelerazione allo Sviluppo.

La Banca Centrale del Brasile ha annunciato che il prestito ipotecario brasiliano è aumentato del 50% rispetto all’anno scorso. La crescita economica brasiliana è stata trainata principalmente dall’aumento dei consumi delle famiglie, stimolati dall’aumento del credito. Tale politica ha permesso al Brasile di mantenere una crescita stabile durante la recessione economico-finanziaria iniziata nel 2008. In particolare, il prestito alle imprese è cresciuto del 18% rispetto al 2010 mentre il prestito alle famiglie è cresciuta del 23%. Di particolare importanza è stata la politica sociale condotta dal Governo, attraverso il Piano di Accelerazione della Crescita (PAC) che prevede condizioni agevolate per l’acquisto di immobili ad uso abitativo alle famiglie a basso reddito, stimolando l’aumento del prestito ipotecario.
Tale corsa al credito ha causato l’aumento dell’inflazione, salita al 6,9% nel mese di luglio 2011, al di sopra della soglia massima stabilita dalla Banca Centrale del 6,5%. Per questo motivo verranno presto attuate delle misure per contenere il credito al consumo.

venerdì 26 agosto 2011

Tim Brasil conquista il mercato brasiliano

Tim Brasil si posiziona al secondo posto tra le aziende telefoniche leader del mercato basiliano, con una quota di mercato di oltre il 25%.

Tim Brasil, controllata di Telecom Italia, si attesta al secondo posto tra gli operatori telefonici del Brasile, conquistando una quota di mercato pari al 25,78%. Nel mese di luglio, infatti, la società ha visto aumentare del 6,3% annuo i propri clienti con 56,8 milioni di nuovi utenti. Tim Brasil supera così Claro (con il 25,51%), mentre rimane alle spalle di Vivo (leader con il 29,53%).
I dati dimostrano, quindi, che gli investimenti nel settore di Telecom Italia stanno dando ottimi risultati, confermando le opportunità di business non solo del Brasile ma di tutto il Sud America. La compagnia italiana, infatti, ha investito in Brasile 15 miliardi di rais, ai quali si aggiungono altri 8,5 miliardi, e ha recentemente acquisito Aes Atimus, la rete in fibra ottica che fornisce San Paolo e Rio de Janeiro. Inoltre, Telecom sta allargando la propria presenza anche in Argentina, dove ha investito 10 miliardi di pesos.
Tuttavia, non manca qualche difficoltà per l’azienda italiana negli ultimi mesi: a marzo il fisco brasiliano, in seguito ad un controllo relativo agli esercizi fiscali tra il 2006 e il 2009, ha richiesto a Tim Celular, controllata di Telecom Italia, il pagamento di 550 milioni di euro. L’accertamento, infatti, ha riscontrato il mancato pagamento di imposte da parte delle società Tim Nordeste Telecomunicacoes e Tim Nordeste, poi incorporate in Tim Celular. L’azienda controllata di Telecom ha comunque contestato la richiesta nell’aprile scorso in quanto la contestazione non tiene in considerazione la non ammissibilità della deducibilità fiscale del processo di acquisizione di Tele Nordeste Celular Participacoes.

giovedì 25 agosto 2011

Brasile: la terra del sole

Il Brasile dimostra un crescente interesse verso le fonti di energia rinnovabile. Negli ultimi anni gli investimenti nel Paese sono aumentati considerevolmente orientandosi verso l’eolico, l’idroelettrico e il solare.

Il settore del fotovoltaico, rispetto agli altri, è ancora agli albori e le opportunità di crescita sono ampie, soprattutto in un paese in cui il sole è un elemento fondamentale e può essere sfruttato per fornire energia pulita anche in zone difficilmente rifornibili, come l’Amazzonia.
Il fotovoltaico è dunque al centro della rivoluzione verde che vede il Brasile occupare un posto di primaria importanza nello scenario internazionale. In particolare, lo Stato di Rio de Janeiro ha lanciato un progetto chiamato “Carta do Sol” che prevede la realizzazione di campi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.
Il documento, presentato giovedì scorso, contiene quattordici proposte studiate per sfruttare al meglio l’energia del sole all’interno dello Stato. Tra i punti salienti della carta emergono esenzioni fiscali, la formazione di manodopera qualificata e l’inserimento del fotovoltaico nel piano di incentivi all’energia Programa de Incentivo de las Fuentes de Energía Eléctrica (Proinfa).
La “Carta do Sol” favorirà l’aumento del benessere nello Stato di Rio de Janeiro attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro, la riduzione dei costi di commercializzazione, gli investimenti nelle tecnologie fotovoltaiche all’avanguardia e, soprattutto, il miglioramento della rete di trasmissione dell’energia elettrica che, attualmente, causa numerosi di blackout. Di particolare importanza sarà il potenziamento della produzione di energia elettrica nelle zone rurali per favorirne lo sviluppo economico e l’applicazione del fotovoltaico al settore delle telecomunicazioni.
Nel 2012, inoltre, verrà organizzata la prima grande fiera internazionale dedicata all’energia solare fotovoltaica e termica, alle nuove tecnologie e agli inverter: si tratta di Enersolar+ Brasil, nata dalla joint venture tra Artenergy Publishing, operante nel settore della comunicazione nel settore delle rinnovabili, e Fiera Milano.
La manifestazione fieristica darà la possibilità alle imprese, anche italiane, di cogliere le possibilità di business presenti sul mercato brasiliano e, più in generale, dell’America Latina.

mercoledì 24 agosto 2011

Brasile: nuovi parchi eolici per Enel Gp

Enel Green Power si è aggiudicata l’appalto pubblico “New Energy” per la realizzazione di tre parchi eolici: l’investimento, pari a 330 milioni di euro, verrà realizzato entro il 2014 e fornirà energia a mezzo milione di persone.

Enel Green Power si è aggiudicata la gara d’appalto “New Energy” per la realizzazione di tre parchi eolici ad alta efficienza in Brasile. L’investimento si inserisce in un quadro strategico orientato alla penetrazione del mercato brasiliano attraverso l’attività della controllata Endesa: il paese sudamericano, infatti, risulta essere tra i più avanzati al mondo nel settore delle energie rinnovabili. La potenza totale installata sul territorio nazionale risulta essere di 92mila MW, pari all’84% della produzione complessiva del Paese.
I tre nuovi parchi eolici verranno costruiti nelle regioni nordorientali entro il 2014 e contribuiranno a soddisfare la domanda di energia elettrica di mezzo milione di famiglie brasiliane, a fronte di una potenza installata pari a 193 MW e potranno produrre fino a un massimo di 770 GWh di elettricità l’anno. Francesco Storace, Ceo e direttore generale di Enel Gp, ha precisato che l’operazione rappresenta “un importante passo avanti nella nostra strategia di sviluppo di progetti ad alta efficienza in un mercato competitivo in rapida crescita com’è quello brasiliano. Ci sono ottime condizioni per un grande sviluppo sostenibile delle rinnovabili in Brasile e, in questo contesto , Enel Green Power potrà avere un ruolo importante sia utilizzando al meglio la possibilità di utilizzare tutte le tecnologie di produzione di cui dispone, sia di contare sulla forte sinergia con le società del gruppo Endesa che operano sul mercato dell’energia in Brasile”.
Il Paese sudamericano gioca un ruolo di primaria importanza a livello internazionale nel settore delle energie rinnovabili e si prevede che il tasso di crescita annuo del settore sia pari al 5%.



martedì 23 agosto 2011

Campari brinda al Brasile

Il gruppo Campari, presente sul mercato brasiliano dal 1982, ha recentemente perfezionato l’acquisizione del marchio brasiliano Sagatiba, rinomato brand di distillati di canna da zucchero, per un investimento di 18 milioni di euro.

Il gruppo Campari ha recentemente perfezionato l’acquisizione del marchio brasiliano Sagatiba, rinomato brand di distillati di canna da zucchero, per un investimento di 18 milioni di euro cui deve aggiungersi “il pagamento di un earn-out pari al 7,5% del valore delle vendite annue negli otto esercizi successivi al closing”, come riporta il Sole24Ore.
L’annuncio è stato dato in occasione della pubblicazione dei risultati relativi al primo semestre 2011: le vendite sono salite del 14,2% pari a 589,1 milioni, l’utile netto del +8,8% pari a 75,3 milioni e il margine di contribuzione è aumentato del 14,9% pari a 240,77 milioni, riducendo l’indebitamento finanziario netto dell’1,2%.
Il Gruppo di Sesto San Giovanni ha esplorato per la prima volta il mercato brasiliano nel 1982 costruendo due stabilimenti produttivi e gode, oggi, della presenza consolidata dei brand Campari, Cynar e Cinzano. Nel marzo 2010 ha, inoltre, instaurato un accordo di distribuzione con la stessa Sagatiba perfezionandone ora l’acquisizione del 100% del capitale.
Il Gruppo Campari è da tempo orientato verso i mercati internazionali che costituiscono un obiettivo fondamentale al fine di “svincolare” l’attività dal mercato italiano, in calo rispetto al resto dell’Europa, e ad “aggiungere al proprio portafoglio un business di elevata qualità con forte potenziale di crescita”.
Il Gruppo Campari punta a incrementare le vendite in Brasile, approfittando della crescita del mercato, in particolare per quanto riguarda il settore della cachaça premium.


lunedì 22 agosto 2011

Rallentamento della crescita economica brasiliana

L’economia brasiliana, pur mantenendo un trend positivo, crescerà più lentamente rispetto a quanto previsto all’inizio dell’anno. Le stime attuali si fermano al 3,7% contro il 4,5% dei mesi scorsi.

L’economia brasiliana ha subìto un rallentamento: nel mese di giugno l’indice dell’attività economica della Banca Centrale (IBC-Br) ha infatti segnato un calo dello 0,26% rispetto al mese precedente.
Gli economisti hanno dunque rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per l’anno in corso a causa di diversi fattori: per quanto riguarda il contesto internazionale influisce negativamente l’instabilità dell’economica mondiale mentre per quanto riguarda i fattori nazionali, giocano un ruolo di primaria importanza l’inflazione, il mercato del lavoro e la spesa pubblica.
Le previsioni di crescita per l’anno in corso sono passate dal 4% al 3,7% e l’anno prossimo dovrebbe scendere al 3,5%, rispetto al 4,6% precedentemente stimato. Nel 2010 l’economia brasiliana ha raggiunto la crescita record del 7,5%, il risultato migliore degli ultimi 24 anni. Ma tale crescita ha portato con sé anche un forte aumento dei prezzi al consumo e, al fine di arginare l’inflazione, la Banca Centrale ha aumentato i tassi di interesse ben cinque volte dall’inizio dell’anno facendo salire il Selic dal 10,75% al 12,5%.
La lotta all’inflazione e il rilancio della spesa della classe media, motore del boom economico, rappresentano un punto cruciale per la crescita economica futura.

venerdì 12 agosto 2011

Arredamento bio Made in Brazil

Il Brasile punta sull’innovazione in campo sostenibile: sono stati lanciati sul mercato internazionale nuovi materiali biologici derivanti da diverse specie vegetali quali la noce di cocco, la pupunha (tipo di palma) il bamboo, la canapa e recentemente anche il banano.

Il Brasile punta sull’innovazione in campo sostenibile. Negli ultimi anni hanno preso piede, nel paese carioca, diverse iniziative imprenditoriali improntare sull’utilizzo di nuovi materiali per la produzione di laminati, rivestimenti, arredamento e pallet.
I materiali più utilizzati sono la noce di cocco, la pupunha (tipo di palma) il bamboo, la canapa e recentemente anche il banano. Tali prodotti stanno riscuotendo un grande successo a livello internazionale per la loro natura biologica.
Dieci anni fa ho iniziato a sperimentare i prodotti fatti con l’endocarpo, la parte interna della noce di cocco, per la quale non c’è neanche la necessità di abbattere l’albero. Ora ho una società con 150 dipendenti e un fatturato cresciuto negli ultimi tre anni costantemente del 20-30%. Abbiamo rivenditori anche in Italia, in Germania e Spagna; la metà dei 4 milioni di mq di pannelli che realizziamo va all’estero dove la domanda cresce del 40% ogni anno” ha raccontato Eduardo Queiroz, fondatore della società Ekobe, produttrice di rivestimenti ricavati dalle noci di cocco.
Le coltivazioni biologiche brasiliane godono di un indice di crescita più elevato rispetto ad altre specie arboree e i materiali ricavati sono più leggeri del tradizionale legno e facili da trasportare.
Le produzioni stanno raggiungendo livelli industriali e, una buona parte sono già destinate all’esportazione, che coinvolge laminati, imballaggi e pallet, settore, quest’ultimo, che assorbe una buona fetta della domanda globale di legname.

giovedì 11 agosto 2011

San Paolo: la città più cara delle Americhe.

Le due maggiori città brasiliane, Rio de Janeiro e San Paolo, si sono aggiudicate il titolo di città più costose nelle Americhe per gli immigrati, è quanto emerge da un recente studio pubblicato dalla società Mercer.

Le città più care del continente americano si trovano in Brasile. È quanto emerge da un recente studio pubblicato dalla società Mercer, leader mondiale nel settore delle risorse umane, nell’outsourcing e nell’Investment Consulting. Tale report, pubblicato con cadenza annuale, ha come obiettivo di fornire un valido strumento alle società multinazionali e ai Governi per determinare un compenso adeguato ai manager che si trasferiscono, per lavoro, in città estere.
La classifica che viene stilata si basa su dati reali: vengono presi in considerazione e confrontati i prezzi medi di 200 prodotti nelle 214 città che rientrano nell’indagine, in particolare, si considerano i prezzi di immobili, trasporti, alimenti, abbigliamento, arredamento e inerenti l’industria del divertimento e del tempo libero.
Le due maggiori città brasiliane, Rio de Janeiro e San Paolo, si sono aggiudicate il titolo di città più costose nelle Americhe per gli immigrati. San Paolo si posiziona al decimo posto, risalendo di undici posizioni rispetto al 2010, seguita da Rio de Janeiro al dodicesimo (+17) e Brasilia al trentatreesimo (+37). San Paolo entra, quindi, nella top ten delle città più care al mondo, addirittura davanti a New York che si trova al trentaduesimo posto.
L’aumento vertiginoso del costo della vita nell’arco di un anno può essere spiegato prendendo in considerazione la combinazione di diversi fattori concomitanti. In primo luogo il boom immobiliare: per citare un esempio, l’acquisto di una proprietà nella città di Rio de Janeiro costa il 16,1% in più rispetto allo scorso anno. In secondo luogo va considerata la cosiddetta “guerra delle valute”: il real, moneta ufficiale brasiliana, si è notevolmente rafforzato nei confronti del dollaro americano, in questo modo l’indice del costo della vita per gli immigrati provenienti dagli Stati Uniti continua a crescere. Un terzo fattore è l’aumento generale dei prezzi di beni e servizi: mentre in Brasile un televisore LCD costa 2.000 R$, in Francia costa 1.700R$ e negli Stati Uniti 1.100R$. Allo stesso modo un minuto di telefonata costa mediamente 0.60R$ in Brasile, 0.44 R$ in Francia e 0.17 R$ negli Stati Uniti. Infine il problema dell’inflazione e delle tasse: da un lato l’inflazione ha raggiunto il livello di allarme del 6% e, dall’altro, le tasse causano un importante rincaro sulle merci, in particolare di importazione. Il prezzo di un’automobile, ad esempio, viene aumentato di quasi il 30% a causa dell’imposizione fiscale, contro il 16% in Francia e il 10% negli Stati Uniti.
Il Brasile è sempre più importante sulla scena internazionale sia economicamente che politicamente parlando, ma deve fare i conti con il surriscaldamento dell’economia e con la minaccia di un’inflazione pressante.

mercoledì 10 agosto 2011

Passaporti brasiliani Made in Italy

Gep S.p.A., società leader nel settore dei prodotti chip on paper, si è aggiudicata l’appalto per la fornitura dei nuovi passaporti brasiliani: una conferma dell’importanza dell’innovazione per avere successo nei paesi BRIC.

Gep S.p.A. è una società operante nel settore delle tecnologie Rfid di prossimità con sede ad Arzano, Napoli. La società è leader del mercato nei prodotti chip on paper, ovvero di documenti dotati di chip quali passaporti, carte d’identità, tessere del tifoso, biglietti, tessere sanitarie…
Gep è una controllata della francese ArjoWiggins, leader mondiale nelle tecnologie anti-contraffazione che propone soluzioni e servizi ad alto contenuto tecnologico che permettono di offrire prodotti altamente competitivi e sicuri.
Il sistema operativo della Gep è stato valutato come il migliore sul mercato dalla Icao, l’International civil aviation organization, che si occupa della valutazione degli standard tecnici dei passaporti, in particolare i passaporti verdeoro saranno dotati di dati biometrici, fotografia e impronte digitali. “Il sistema operativo è interamente made in Arzano. Le caratteristiche e i vantaggi? Velocità nelle operazioni di riconoscimento, massima affidabilità, nessuna possibilità di falsificazione. D’altronde, per aggiudicarci la gara abbiamo battuto concorrenti nei cinque concorrenti” ha precisato Michel Jacques Giordani, amministratore delegato di Arjowiggins security solutions.
Il Brasile si affida dunque all’Italia per la sicurezza dei documenti, una conferma dell’importanza della tecnologia e dell’innovazione per avere successo nei paesi BRIC.

lunedì 8 agosto 2011

Brasile: Eni cede asset a Petrobras

L’Eni ha ufficializzato la cessione delle partecipazioni in Gas Brasiliano Distribudora, società di distribuzione di gas naturale operante nello Stato di San Paolo. La società è stata venduta Petrobras Gas SA per il valore di 271 milioni di dollari.

L’Eni ha ufficializzato, in un comunicato stampa, la cessione delle partecipazioni in Gas Brasiliano Distribudora, società di distribuzione di gas naturale operante nello Stato di San Paolo. La controllata brasiliana opera su un territorio che copre 375 comuni e rifornisce i settori industriale, commerciale, residenziale e dei trasporti. Nel 2010 ha raggiunto 755 chilometri di estensione, per vendite pari a 236,5 metri cubi.
La società è stata venduta alla Petroleo Brasileiro SA, attraverso la controllata Petrobras Gas SA per un valore di 271 milioni di dollari. Eni sta investendo in nuovi giacimenti negli Stati Uniti, Congo e Italia.
Il mercato brasiliano dell’energia e del gas è in rapida espansione, visto l’aumento della popolazione, l’avanzare della classe media e il boom industriale. Resta, comunque, molto da fare nel settore infrastrutturale per far sì che tutte le aree possano accedere al servizio in particolare in vista del prossimi mondiali di calcio.

venerdì 5 agosto 2011

Il Brasile sfida la Tailandia nell’esportazione di riso

I produttori di riso di Santa Catarina sono alla conquista del mercato sudafricano: “abbiamo identificato il Sudafrica come il mercato potenziale per l’esportazione del riso parboiled. Puntiamo a raggiungere consegne medie iniziali di 40 container al mese”, ha dichiarato Silva.

Il Brasile, e in particolare i produttori di Santa Catarina, stanno iniziando a esplorare il mercato del riso sudafricano. Tale mercato, in fase di espansione visto l’aumento della capacità d’acquisto della maggior parte della popolazione, è attualmente presidiato da imprese tailandesi.
Durante il convegno Rice African Outlook, che ha avuto luogo a Durban, in Sud Africa, Tarciano da Silva, rappresentante dell’associazione di esportatori di riso dello Stato di Santa Catarina, ha precisato che il Brasile rappresenta il maggiore produttore di riso del Sud America. L’esplorazione di tale mercato è iniziata nel 2009, con il patrocinio di Sindarroz, il Sindacato Das Industrias de Arroz do Estado de Santa Catarina.
Quarantadue stabilimenti per la lavorazione di riso si fino ad ora sono uniti con l’obiettivo di esportare il surplus della loro produzione al fine di mantenere alto il prezzo del riso sul mercato domestico.
Abbiamo identificato il Sudafrica come il mercato potenziale per l’esportazione del riso parboiled e questa settimana abbiamo concluso la prima consegna che ha coinvolto 18 dei nostri stabilimenti. Puntiamo a raggiungere consegne medie iniziali di 40 container al mese”, ha dichiarato Silva.
Il Sudafrica, in cui è pressoché assente la coltivazione del riso, rappresenta il terzo maggiore importatore di riso nel continente africano, dopo la Nigeria e la Costa d’Avorio e rappresenta un’ottima opportunità per le imprese brasiliane.

giovedì 4 agosto 2011

Alleanza strategica tra Argentina e Brasile

La collaborazione tra Argentina e Brasile, iniziata sotto il governo di Lula da Silva, continua anche oggi. La rivalità che ha caratterizzato i rapporti tra i due paesi è stata superata attraverso il dialogo e la cooperazione politica che hanno permesso di creare una convergenza di obiettivi e piani di sviluppo.

La collaborazione tra Argentina e Brasile, iniziata sotto il governo di Lula da Silva, continua anche oggi. La rivalità che ha caratterizzato i rapporti tra i due paesi è stata superata attraverso il dialogo e la cooperazione politica che hanno permesso di creare una convergenza di obiettivi e piani di sviluppo.
Tali relazioni hanno anche permesso di rivitalizzare il Mercosur e la sua posizione a livello internazionale. I due paesi sudamericani non sono legati solamente da relazioni puramente commerciali ma anche da un’ottima intesa politica tutta al femminile: Dilma Rousseff e Cristina Fernandez, i due capi di stato, si sono infatti incontrate durante un summit a Brasilia in occasione dell’inaugurazione della nuova sede dell’ambasciata argentina in Brasile.
Durante una conferenza stampa, tenutasi nel palazzo del Planalto, è stata ribadita la volontà di rafforzare la partnership e di estenderla a diversi settori dell’attività economica al fine di favorire lo sviluppo delle due maggiori economie sudamericane e la loro competitività a livello internazionale. In tale occasione l’ex presidente brasiliano Lula ha aggiunto che la partnership politica tra i due paesi permetterà di ottenere una maggiore influenza nell’ambito del G-20.
È stato inoltre istituito un Business Council, ha dichiarato la Rousseff, che avrà la funzione di coordinare e controllare i rapporti, aggiungendo che “è molto importante integrare inostri processi produttivi”, lasciando da parte le recenti controversie commerciali.
L’alleanza strategica comprenderà, tre gli altri, diversi settori ad alto contenuto tecnologico quali la difesa, la ricerca in ambito aerospaziale e tecnologico, senza tralasciare un potenziamento delle relazioni in ambito privato.

mercoledì 3 agosto 2011

Accordo tra Pernambuco e Lombardia

È stato siglato, lo scorso 21 luglio, un accordo di cooperazione tra lo Stato del Pernambuco e la Regione Lombardia. L’iniziativa punta favorire la collaborazione economica in diversi settori strategici.

È stato firmato lo scorso 21 luglio un accordo di cooperazione tra lo Stato del Pernambuco e la Regione Lombardia. L’iniziativa punta a migliorare le relazioni economiche, sociali e culturali tra le due istituzioni in un’ottica di collaborazione economica che possa favorire partnership in diversi settori strategici quali l’energia, il petrolio, il gas, la meccanica, l’agroindustria, le attrezzature, il siderurgico e la nautica.
Eduardo Campos, Governatore dello Stato di Pernambuco, ha, inoltre, recentemente incontrato i vertici FIAT e il Politecnico di Milano al fine di concordare una cooperazione a livello accademico che permetta di ospitare presso l’ateneo piemontese studenti di ingegneria delle università pubbliche del Pernambuco. Il Governatore ha precisato che il Pernambuco offre ottime opportunità per il imprese italiane aggiungendo che “è gratificante vedere che il nostro lavoro nel preparare il Pernambuco verso il futuro ha ricevuto il riconoscimento dell’imprenditoria straniera. Il nostro Stato è oggi diventato uno dei principali obiettivi di investimento del globo”.

martedì 2 agosto 2011

IDE: in testa il settore dei servizi.

Nei primi cinque mesi del 2011, il Brasile ha attratto 26.499 miliardi di dollari di investimenti diretti esteri, spinti soprattutto dal settore delle telecomunicazioni, che da solo ha assorbito il 22,5% del totale.

Nei primi cinque mesi del 2011, il Brasile ha attratto 26.499 miliardi di dollari di investimenti diretti esteri. Guardando l’entità degli investimenti si nota che la maggior parte sono superiori a un miliardo di dollari (29,3% del totale, pari a 7.758 miliardi di dollari), seguiti da investimenti che si collocano nella fascia compresa tra il miliardo e i 500 milioni di dollari (17,2%). Tale fenomeno ha preso piede a partire dall’anno scorso.
Luís Alfonso Lima, Presidente della Società Brasiliana per lo Studio delle Imprese Transnazionali e della Globalizzazione Economica (Sobeet), ha sottolineato che i dati degli ultimi due anni vanno interpretati alla luce degli ingenti investimenti effettuati nel settore delle telecomunicazioni: “Questo distorce le statistiche, ma non rappresenta una tendenza”.
I dati mostrano, infatti, che il settore dei servizi ha assorbito, nel periodo di riferimento, ben il 60% degli investimenti diretti esteri, con le telecomunicazioni in testa (22,5% del totale), seguito dall’industria che ha ricevuto il 27% degli ingressi e dai settori agricolo, dell’allevamento e minerario con il 12,7%.
Secondo Lima il mix perfetto per garantire una crescita costante, sarebbe di ricevere investimenti di minore entità ma distribuiti trasversalmente in tutti i settori produttivi.

lunedì 1 agosto 2011

Esportazioni verso il Brasile: +15,8%

Il Brasile rappresenta un mercato in forte crescita che garantisce ottime opportunità di investimento per il Made in Italy. Secondo l’Annuario statistico 2011, presentato dall’Istat, l’export verso il Brasile è cresciuto del 15,8% e rappresenta il 3% del totale.

Il Brasile rappresenta un mercato in forte crescita che garantisce ottime opportunità di investimento. Le imprese italiane possono godere di un vantaggio competitivo dato dal marchio di provenienza Made in Italy, sinonimo di qualità, affidabilità dei prodotti e capacità di lanciare nuovi trend.
Secondo quanto emerge dall’Annuario statistico 2011, presentato dall’Istat, e dal Ministero dello Sviluppo economico, l’export italiano verso il Brasile è cresciuto del 15,8% durante l’esercizio 2010 e rappresenta il 3% del totale, mentre le importazioni sono aumentate del 23,4%.
Paolo Romani, Ministro dello Sviluppo economico, ha precisato che l’esercizio 2010 è stato complessivamente «molto positivo per il nostro export. L'avanzata del made in Italy ha coinvolto i principali settori, a partire dai macchinari che restano la prima voce all'estero e sta proseguendo anche nel 2011. Nei primi cinque mesi l'export è balzato del 18 per cento, segno che le nostre aziende sono riuscite a intercettare la domanda mondiale».
I prodotti di maggior successo sono: gli accessori per autoveicoli, gli olii lubrificanti, le valvole a sfera, le macchine per imballaggi, le barche, gli elicotteri e la meccanica strumentale.
Il Brasile rappresenta un mercato estremamente importante per le Pmi italiane che possono sfruttare numerose opportunità di investimento, in particolare in occasione dei prossimi Mondiali di Calcio.