Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative al Brasile

venerdì 29 luglio 2011

Economia verde in Brasile

Lo Stato di San Paolo ha messo a disposizione delle piccole e medie imprese brasiliane una linea di credito denominate “Economia Verde” che ha come obiettivo la riduzione delle emissioni di gas serra nell’ambiente.

Lo Stato di San Paolo ha messo a disposizione delle piccole e medie imprese brasiliane una linea di credito denominate “Economia Verde” che ha come obiettivo la riduzione delle emissioni di gas serra nell’ambiente. Il progetto si inserisce in un piano più ampio che prevede il taglio del 20% delle emissioni inquinanti entro il 2020 al fine di contrastare l’effetto serra.
Il credito è stato messo a disposizione alle imprese di piccole e medie dimensione aventi un fatturato tra il 100 e i 400mila euro, previa la presentazione di regolare domanda attraverso le associazioni di categoria.
Il Governatore dello Stato di San Paolo ha dichiarato che “gli obiettivi che abbiamo stabilito a San Paolo sono ambiziosi. È un programma che dovrebbe istituire anche il BNDES (Banco Nacional do Desenvolvimento). Ho la certezza che questa iniziativa potrà ispirarne altre dello stesso genere in tutto il Brasile”.
Il credito, della durata di 5 anni, è stato erogato dall’Agenzia di Sviluppo paulista Nossa Caixa Desenvolvimento, con un tasso di interesse del 6% all’anno indicizzato. I settori maggiormente coinvolti dall’iniziativa sono l’agroindustria, i combustibili, il trattamento dei rifiuti, le energie rinnovabili, il trasporto, i processi industriali e il recupero forestale in aree urbane e rurali.
Il Brasile, da anni in prima linea nella lotta all’inquinamento, offre ottime opportunità per tutte le aziende la cui politica aziendale punta sul rispetto ambientale e sulle nuove tecnologia a sostegno della sostenibilità.

giovedì 28 luglio 2011

Rio Grande do Sul: nuove tecnologie per la produzione di biocarburanti

Nello Stato del Rio Grande do Sul è stato lanciato un progetto pilota per la produzione di etanolo ricavato dagli scarti di riso. Le coltivazioni di riso, al contrario della canna da zucchero, trovano le condizioni climatiche ideali nello Stato di Rio Grande do Sul, e raggiungono circa 13 milioni di tonnellate all'anno.

Nello Stato del Rio Grande do Sul è stato lanciato un progetto pilota per la produzione di etanolo ricavato dagli scarti di riso. Tutto ha avuto inizio da un’idea imprenditoriale della società Vinema Multioleos Vegetais, società con sede a Camaquã, che si occupa della produzione di olio di ricino e semi di girasole. “Abbiamo iniziato a fare delle ricerche in merito alla possibilità di produrre etanolo dal riso” ha dichiarato Vilson Neumann Machado, direttore dell’area R&S della Vinema Multioleos Vegetais.
Attualmente, nel Rio Grande do Su,l esiste solamente un impianto per la produzione di etanolo dalla canna da zucchero, precisamente nel comune di Porto Xavier. La produzione totale di biocarburanti nello stato raggiunge circa 9 milioni di litri l’anno a fronte di una domanda di oltre 1,35 miliardi di litri. Quattro anni fa, la Vinema ha quindi iniziato i test per produrre biocombustibili dagli scarti di riso e sorgo, una specie vegetale a cui appartiene anche la saggina.
Le coltivazioni di riso, al contrario della canna da zucchero, trovano le condizioni climatiche ideali nello Stato di Rio Grande do Sul, uno dei maggiori produttori in Brasile. Il progetto ha ottenuto il supporto della Federazione di Coltivatori di Riso di Rio Grande do Sul (Federarroz), con il patrocinio del Governo, del Rice Institute del Rio Grande do Sul (IRGA) e della Tempered Weather Unit of the Brazilian Agricultural Research Corporation (Embrapa).
I coltivatori di riso interessati al progetto hanno redatto un documente, con il supporto del Segretariato per la Produzione e l’Agroenergia del Ministero dell’Agricoltura e dell’Allevamento, che verrà presentato alla Presidente Dilma Rousseff.
Il Brasile produce complessivamente oltre 13 milioni di tonnellate di riso all'anno e consuma circa 10 milioni di tonnellate. Ben il 14% del raccolto non è adatto alla commercializzazione e potrebbe essere impiegato per la produzione di biocarburante. Secondo Machado, inoltre, la produttività cresce di circa 1.000 chilogrammi ogni cinque anni nello stato del Rio Grande do Sul.
La Vinema ha intenzione di costruire sei impianti di trasformazione: il primo nel comune di Cristal, il secondo a Dom Pedrito, il terzo in Alegrete, il quarto a Cachoeira do Sul, il quinto a Santo Antônio da Patrulha e il sesto in Capão do Leão. L'azienda, inoltre, sta cercando nuovi partner per investire negli impianti, come il National Development Bank (BNDES).
Ma non è tutto. L'Università Federale di Rio Grande do Sul (UFRGS) ha lanciato un progetto per incentivare la produzione di etanolo da fonti alternative, come il riso, la manioca, la patata dolce e il sorgo zuccherino e nel 2012 verrà lanciato sul mercato il primo trattore alimentato a etanolo.

mercoledì 27 luglio 2011

Nuovo rialzo del tasso Selic

La Banca Centrale del Brasile ha annunciato il quinto rialzo del tasso Selic dall’inizio dell’anno. La manovra mira a contenere gli effetti dell’inflazione sull’economia brasiliana.

La Banca Centrale del Brasile ha annunciato il quinto rialzo del tasso Selic dall’inizio dell’anno. L’aumento di un quarto di punto porta il tasso di riferimento al 12,50%. Tale manovra viene adottata per tentare di stabilizzare il mercato, soggetto al peso dell’inflazione che ha raggiunto il 6,75%, oltre il tetto massimo imposto dal Governo (6%).
La Copom, Commissione di politica monetaria della Banca Centrale, ha annunciato in un comunicato che la decisione di rivedere al rialzo il Selic è dovuta alla valutazione delle prospettive future, in particolare al rischio di aumento dell’inflazione.
Il Governo sta altresì valutando attentamente gli effetti della politica monetaria sull’andamento della valuta: l’attuale apprezzamento del Real causa infatti ingenti danni all’export.
L’Ipca, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato, è cresciuto dello 0,1% il mese scorso (entro metà luglio), contro lo 0,23% del mese precedente, dato incoraggiante anche se rispetto a un anno fa l’indice ha segnato un aumento complessivo del 6,75%, al di sopra de limite massimo stabilito dalla Banca Centrale del 6,5%.
Il presidente della Banca Centrale Brasiliana, Alexandre Tombini, ha spiegato che si tratta di una situazione complessa e gli esperti non escludono un ulteriore aumento il mese prossimo.

martedì 26 luglio 2011

Promos: cinque missioni in Brasile

Promos propone 5 missioni per avvicinare le imprese lombarde al mercato brasiliano. È prevista la partecipazione alle fiere Beauty Fair Brasil, Tubotech e Abav, un viaggio d’affari per gli operatori del settore dell’arredo e una missione imprenditoriale con tappe a San Paolo e Buenos Aires.

Promos (Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano) ha organizzato cinque missioni per avvicinare le imprese lombarde al mercato brasiliano. Le iniziative sono indirizzate a tutte le imprese lombarde interessate a conoscere le opportunità di business presenti sul mercato brasiliano e a concludere accordi con imprese locali.
In particolare, Promos offre la possibilità di prendere parte a una collettiva per partecipare alle fiere di settore Beauty Fair Brasil, Tubotech e Abav, oltre che la partecipazione a un viaggio d’affari per gli operatori del settore dell’arredo e del design e una missione imprenditoriale che partirà il 20 novembre con tappe a San Paolo e Buenos Aires.
Di grande interesse la partecipazione alle manifestazioni fieristiche: Beauty Fair Brasil è la fiera dedicata alla cosmetica e ai prodotti e i servizi per il settore della bellezza e dell’estetica che avrà luogo a San Paolo dal 10 al 13 settembre. Tubotech è uno degli appuntamenti principali nel settore dei tubi e dei raccordi a livello mondiale e attira ogni anno oltre 15.000 visitatori. I professionisti in visite a Tubotech operano in diversi settori, tra questi l'industra petrolifera e del gas, automobilistica, edile, chimica, petrolchimica e farmaceutica. Infine Abav è la maggiore manifestazione fieristica nel settore del turismo dell’America Latina.
La partecipazione a fiere e ad eventi internazionali rappresenta una grande opportunità per le aziende italiane che vogliono puntare sull’internazionalizzazione: le manifestazioni fieristiche forniscono ottime opportunità di business e la possibilità di instaurare relazioni commerciali e partnership con imprese locali.

lunedì 25 luglio 2011

Crociere in crisi per carenza di infrastrutture

Nell’ultimo decennio il settore delle crociere è cresciuto del 20% annuo. A partire da quest’anno, però, gli esperti prevedono una drastica diminuzione, in quanto il sistema portuale è al limite della propria capacità.

La situazione infrastrutturale del Brasile, si sa, è critica: la crescita economica e l’aumento degli scambi commerciali non sono supportati da adeguate infrastrutture, in particolare portuali. Ciò causa colli di bottiglia nel trasporto delle merci e un limite per lo sviluppo del settore turistico. Nell’ultimo decennio il settore delle crociere in Brasile è cresciuto ad un tasso del 20% annuo, ospitando fino a un massimo di 800.000 turisti all’anno.
A partire da quest’anno, però, gli esperti prevedono una drastica diminuzione del tasso di crescita, in quanto il sistema portuale è al limite della propria capacità e non è più in grado di accogliere nuove navi a causa della scarsità di spazi dedicati. Nel corso del 2011 il numero di navi da crociera in arrivo in Brasile sarà minore rispetto all’anno scorso: 17 anziché 20.
Il Governo brasiliano, preso atto della situazione e in vista dei Mondiali di Calcio del 2014, ha lanciato diversi progetti per l’ammodernamento infrastrutturale. Il Segretariato Portuale (SEP) ha in programma la costruzione di 6 terminali entro il 2013 per un investimento totale di 740 milioni di real, pari a 460 milioni di dollari). La compagnia italiana MSC Crociere ha, dal canto suo, previsto un calo del 34% nel numero totale di posti letto, sopperendo a tale perdita riducendo di una unità navale le rotte brasiliane, per indirizzarla verso gli Emirati Arabi Uniti.
La Fondazione Getulio Vargas ha invece comunicato che il settore crocieristico ha prodotto, durante la stagione 2010/2011, un fatturato totale di 900 milioni di dollari. Il problema delle infrastrutture richiede pertanto una particolare attenzione per non perdere di competitività.

venerdì 22 luglio 2011

Iveco: crescita delle immatricolazioni in Brasile

Iveco ha venduto sul mercato brasiliano 9.158 veicoli nei primi sei mesi dell’anno segnando un aumento delle immatricolazioni del 52%.

Iveco, società produttrice di autobus e camion appartenente al gruppo FIAT, ha registrato un aumento delle immatricolazioni del 52% nei primi sei mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’aumento registrato a partire dall’inizio dell’anno risulta essere superiore rispetto alla media del mercato dei camion (+14%). 
Lucio Bicalho, Direttore della Qualità ha commentato: “è una crescita che non avevamo mai provato prima”. Nel complesso la società ha venduto 9.158 veicoli nel primo semestre del 2011, con un aumento di 3.144 veicoli rispetto all’anno scorso. L’obiettivo previsto per il 2011 è di raggiungere 20.000 veicoli venduti entro la fine dell’anno. 
I risultati fino ad ora ottenuti mostrano che il Brasile è un mercato in forte espansione e i fattori che hanno contribuito a creare il vantaggio competitivo sono: la crescita della gamma di veicoli offerti e la maggiore presenza sul territorio nazionale, con 94 concessionarie. Iveco possiede uno stabilimento produttivo nella città di Sete Lagoas (MG) della capacità produttiva di 70 mila unità.

giovedì 21 luglio 2011

Brasile: il futuro nel petrolio?

Nuove scoperte petrolifere in Brasile permettono lo sviluppo del settore, ma il Paese soffre ancora di carenze infrastrutturali.

Tra il 1990 e il 2010, il consumo di petrolio in Brasile è cresciuto del 62% ed è soddisfatto, per la maggior parte, da produzione interna. Mentre in passato il Paese sudamericano dipendeva dalle importazioni di greggio che,nel 1990 raggiungevano il 50% dei consumi totali, oggi il petrolio proveniente dall’estero non incide che in minima parte, pari a circa il 6,6%.
Petrobras, la compagnia petrolifera brasiliana, ha stimato che le riserve di petrolio verdeoro, considerando anche le recenti scoperte dei giacimenti “pré-sal”, situati tra lo Stato di Espirito Santo e Santa Catarina, avrebbero lo stesso potenziale dei bacini nel Mare del Nord, sfruttati da Gran Bretagna e Norvegia: tali giacimenti posseggono circa 62 miliardi di barili di riserve ed hanno raggiunto la produzione massima nel 1999 con una media di 6 milioni di barili al giorno.
I bacini petroliferi brasiliani, invece, si trovano nell’oceano Atlantico e, secondo le stime degli esperti di Petrobras, raggiungono circa i 50 miliardi di barili di greggio di riserva, anche se alcuni di essi non sono ancora stati sfruttati perché situati a una profondità di oltre 7.000 metri al di sotto dei fondali oceanici.
Francisco Nepomuceno Filho, executive manager di Petrobras, ha inoltre dichiarato che sono in fase di attuazione dei test inun nuovo sito,al largo di Sergipe Basin, nel nordest del Brasile, in un’area di recente esplorazione.
L’obiettivo della compagnia petrolifera brasiliana è di raggiungere mediamente 2,1 milioni di barili di greggio al giorno entro la fine dell’anno e 6 milioni di barili entro il 2020. In quest’ottica i vertici di Petrobras stanno rivedendo i piani di investimento per i prossimi cinque anni, pari a 224 miliardi di dollari.
Francisco Nepomuceno Filho ha sottolineato che l’aumento di capacità produttiva nell’area pré-sal contribuirà alla riduzione dei costi e al finanziamento di nuove esplorazioni, permettendo al Brasile di diventare la quinta potenza petrolifera brasiliana. Nonostante ciò, il Brasile soffre la carenza di infrastrutture adeguate alla raffinazione, e ricorre ancora all’outsourcing: per mantenere una crescita economica costante, il Brasile deve, innanzitutto, potenziare il sistema infrastrutturale.

mercoledì 20 luglio 2011

Industria della ceramica in crescita

Il settore dell’industria ceramica nello Stato del Mato Grosso do Sul si dimostra in forte crescita grazie all’espansione del settore delle abitazioni, compresi i programmi gestiti dal Governo stesso.

Il settore dell’Industria ceramica del Mato Grosso do Sul si dimostra in forte crescita. In occasione dell’inaugurazione di una nuova unità produttiva dell’azienda Cerâmica Campo Grande, nella regione del Colégio Rural, il Presidente Natel Moraes, in presenza del Governatore dello Stato André Pulcinelli, ha sottolineato l’incremento della produzione e le previsioni di aumento della domanda per il futuro.
L’azienda ha infatti costruito un nuovo forno con l’obiettivo di raddoppiare la capacità produttiva di mattoni di 1,7 milioni di pezzi al mese per rispondere alla domanda interna.
Il Governatore Pulcinelli ha precisato che “l'espansione del settore delle abitazioni, compresi i programmi gestiti dal Governo stesso, rende sempre più necessario il potenziamento di questa industria". Il Governatore ha inoltre firmato un accordo per aumentare gli incentivi del settore e favorire la crescita dell’industria locale.
L’aumento delle vendite è da attribuirsi anche alla lotta alla concorrenza sleale e alla vendita irregolare di prodotti importati dall’estero, che danneggiavano la produzione locale.

martedì 19 luglio 2011

Brasile e Uruguay uniti nell’eolico

La società Eletrobras ha rafforzato la collaborazione con la UTE, società elettrica statale uruguaiana, nel campo della produzione di energia, in particolare di energia eolica.

La società Eletrobras ha rafforzato la collaborazione con la UTE, società elettrica statale uruguaiana, nel campo della produzione di energia eolica. La cooperazione tra le due società è di recente formazione e, secondo la rivista sulle energie alternative “Recharge”, si fonda sullo sviluppo di nuove tecnologie applicabili al settore eolico e sulla realizzazione di nuovi parchi eolici in Uruguay.
La UTE ha annunciato, inoltre, di voler realizzare a breve un impianto della potenza di 100MW, che si inserisce nel contesto di un progetto più ampio che prevede la costruzione di un parco della capacità totale di 300MW entro il 2015. L’obiettivo di UTE è quello di portare la capacità eolica in Uruguay ad almeno 500MW entro il 2015.
Il Brasile, sensibile al tema delle energie alternative e attivo nello sviluppo di nuovi impianti per la produzione di energia elettrica, risulta essere un ottimo partner per lo sviluppo di nuove tecnologie in campo eolico. In particolare, la società brasiliana Eletrobras sta attuando una strategia di internazionalizzazione per imporsi a livello internazionale, con l’obiettivo di ricavare il 10% della produzione all'esterno del Brasile entro il 2020.

lunedì 18 luglio 2011

Mondiali di calcio 2014: un investimento per il futuro

I Mondiali di calcio, che avranno luogo nel 2014, non rappresentano solamente una vetrina privilegiata per il Brasile, ma anche l’opportunità per il Governo di investire nel rimodernamento del Paese.

I Mondiali di calcio, che avranno luogo nel 2014, non rappresentano solamente una vetrina privilegiata per Brasile, ma anche l’opportunità per il Governo di investire nel rimodernamento del Paese.
Il Brasile necessita, infatti, di urgenti investimenti nel settore infrastrutturale. La commissione del Senato di Brasilia ha recentemente pubblicato un report in cui si riportano le specifiche degli investimenti da effettuare entro il 2014 e, secondo tali stime, il Brasile spenderà più di quanto sia stato speso negli ultimi tre mondiali messi assieme: i mondiali svolti in Giappone e Corea, Germania e Sudafrica sono costati complessivamente 30 miliardi di dollari, mentre le stime del Governo brasiliano prevedono investimenti per almeno 40 miliardi di dollari.
Il coordinatore della ricerca, Alexandre Guimaraes, ha precisato che “il problema è che il governo brasiliano utilizzerà i mondiali di calcio per riorganizzare e rimodernare il Paese, e visto che si tratta di rifare un po’ tutto nei prossimi tre anni, con la fretta e la scadenza fissa tutto finisce per costare cinque volte tanto, e non so nemmeno se ce la faranno davvero”. Il complesso piano di investimenti non riguarda solo gli stadi, dei quali il Maracanà di Rio de Janeiro costerà almeno un miliardo di dollari, ma anche le strade, gli aeroporti, la rete fognaria e le strutture ricettive.

venerdì 15 luglio 2011

Il Mato Grosso do Sul punta sull’innovazione tecnologica

Il Mato Grosso do Sul punta sull’innovazione tecnologica: il Governo ha stanziato un fondo del valore di un miliardo di reais per favorire la ricerca nel settore agricolo.

Il Governo dello Stato del Mato Grosso do Sul ha stanziato un finanziamento volto a incentivare la ricerca scientifica in campo agricolo.
Il fondo di finanziamento mira a sostenere il piano di sviluppo di nuove tecnologie per la coltivazione di soia e mais, e per l’allevamento di bestiame. Tali tecnologie mirano a favorire l'aumento dell’efficienza produttiva e  una maggiore competitività delle aziende agricole del Mato Grosso do Sul.
Il decreto che regola il Fondo di Sviluppo delle Colture di Mais e Soia (FUNDEMS) è stato firmato dal Governatore dello Stato, André Pulcinelli, e prevede un accordo per lo stanziamento di 1 milione di reais indirizzato alla Fondazione MS, che gestirà i fondi nel corso della stagione 2011/2012.
L’obiettivo è di favorire lo sviluppo di nuove tecnologie tenendo conto della sostenibilità dei sistemi agricoli per l’acquisizione di risorse (calce, fertilizzanti, erbicidi, insetticidi…). Il Governatore ha precisato: "con questi fondi vogliamo promuovere la produttività".
Il Mato Grosso do Sul punta sull’innovazione per vincere la sfida della competitività.

giovedì 14 luglio 2011

Pitti presenta i nuovi talenti della moda Brasiliana.

In occasione dell’ottantesima edizione di Pitti Uomo, fiera di moda tra le più importanti al mondo, sono stati presentati i nuovi protagonisti del settore della moda verdeoro. Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Uomo, ha voluto evidenziare il ruolo chiave dei paesi emergenti nello scenario futuro.

In occasione dell’ottantesima edizione di Pitti Uomo, fiera di moda tra le più importanti al mondo, sono stati presentati i nuovi protagonisti del settore della moda verdeoro. La kermesse fiorentina ha aperto le porte ai talenti emergenti brasiliani in grado di rappresentare gli stili contemporanei più creativi della moda Made in Brazil.
Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Uomo, ha voluto evidenziare il ruolo chiave dei paesi emergenti nello scenario futuro: gli emergenti, ed in particolare i BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), sono dei mercati estremamente interessanti che presentano un forte potenziale di crescita per il settore della moda. I Bric, infatti, oltre a registrare un alto tasso di crescita demografica, mostrano un cambiamento nella struttura dei consumi: non solo aumenta la capacità di spesa, ma cambia anche il target e il gusto dei consumatori, più esigenti e attenti nei loro acquisti.
La società fiorentina ha deciso di partire con il Brasile nonostante il mercato sia ancora prematuro: i pesanti dazi doganali costituiscono una barriera non indifferente all’ingresso nel mercato verdeoro, che assorbe solamente alcune decine di milioni di euro di prodotti Made in Italy. Nonostante ciò, Napoleone ha enfatizzato l’importanza strategica di tale mercato e la necessità di instaurare relazioni e partnership durature con gli operatori del settore. Per fare ciò sono stati aperti, in collaborazione con l’Ice, “dei desk di promozione in Brasile nel novembre scorso, in India in marzo e a Hong Kong in maggio. E, a distanza di poche mesi è stato avviato un programma di guest country col Brasile, puntando non solo sulla moda ma anche sull’arte contemporanea e sulla musica, in modo da rappresentare il sistema creativo di quel Paese con una particolare attenzione alle correnti e ai nuovi talenti. Naturalmente non ci interessano i marchi già affermati. Puntiamo su quelli più creativi, che interessano ai compratori”.
Pitti Uomo rappresenta una vetrina privilegiata per la moda internazionale. Tale evento ha permesso, da un lato, agli imprenditori brasiliani di presentarsi per la prima volta sul mercato europeo, dall’altro, la società fiorentina ha avuto la possibilità di instaurare partnership con imprese brasiliane: il primo passo verso la conquista del mercato verdeoro.

mercoledì 13 luglio 2011

In aumento i turisti brasiliani in Italia

Visa ha pubblicato il “Mediterranean Rim tourist monitor”, un rapporto che fornisce i dati relativi alla spesa complessiva dei consumatori esteri nei paesi del Mediterraneo: i brasiliani in visita in Italia hanno speso 57milioni di euro nei primi quattro mesi del 2011.

Visa Europe ha pubblicato il “Mediterranean Rim tourist monitor”, un’indagine inerente i consumi dei turisti nei paesi del Mediterraneo (Italia, Francia, Grecia, Portogallo, Spagna e Turchia). I dati raccolti da Visa Europe riflettono il flusso complessivo dei pagamenti tramite carta di credito da parte dei consumatori esteri e forniscono un dato importante in merito alla provenienza dei turisti e all’incidenza dei consumi, confrontati anno su anno.
Nella classifica italiana, i turisti che spendono di più sono i francesi, seguiti dagli americani e dagli inglesi. Sempre secondo il rapporto, i turisti brasiliani si collocano al nono posto: nei primi quattro mesi del 2011 la spesa totale è stata di 57.352.921€, in aumento del 49,29% rispetto allo stesso periodo del 2010 (38.415.561 €).
Tra le spese più frequenti emergono acquisti in negozi e supermercati, salute, assicurazioni di viaggio, intrattenimento, alimentazione, noleggio auto, benzina, alberghi e prelievo di contanti presso gli sportelli bancomat.
I turisti brasiliani dimostrano di apprezzare l’Italia e, secondo le stime degli operatori è possibile che il numero di turisti brasiliani in arrivo nel nostro paese entro la fine dell’anno raggiunga il mezzo milione (contro 420 mila del 2010).
A favorire l’arrivo di turisti brasiliani è il "Moménto Itália-Brasil": una serie di iniziative finalizzate a far conoscere la cultura italiana in Brasile.

martedì 12 luglio 2011

Fiat Automoveis, nessun segnale di crisi.

Le vendite in Brasile vanno a gonfie vele: il mercato brasiliano ha registrato un milione e 600 mila vendite tra auto e veicoli commerciali nel primo semestre, mantenendo la leadership con una quota del 22,4%.

Alcune testate giornalistiche brasiliane ed europee hanno divulgato la notizia della possibile sospensione dell’attività produttiva dell’intero stabilimento di Betim per la durata di una settimana. Il Lingotto ha precisato, in un comunicato stampa dell’8 luglio, che l’impianto di produzione di Betim “chiuderà un turno di una linea di produzione per una settimana per motivi di ordinaria manutenzione e per bilanciare il mix produttivo”, smentendo le voci di una possibile crisi.
Le vendite di autovetture in Brasile vanno a gonfie vele anche nel 2011, il primo semestre dell’anno ha segnato un aumento del 9,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre nel mese gi giugno la società torinese ha registrato un record nelle vendite e la quota di mercato è aumentata del 16% rispetto ai dodici mesi precedenti.
"Il mercato brasiliano ha registrato un milione e 600 mila vendite tra auto e veicoli commerciali nel primo semestre: nel settore auto, Fiat ha la leadership con una quota del 22,4%",davanti a Volkswagen e General Motors, si specifica ancora nel comunicato stampa.
L’Anfavea, (Associazione Brasiliana dei Costruttori Automobilistici) ha previsto, per l’anno in corso, un aumento del 5% nelle vendite complessive di automobili e veicoli commerciali in Brasile, pari a 3,69 milioni di vetture.
Il Brasile resta un mercato di primaria importanza per FIAT, contribuendo con un utile fino a un miliardo di euro l’anno.

lunedì 11 luglio 2011

Carrefour investe in Brasile

Carrefour ha annunciato una joint venture con la catena Companhia Brasleira de Distribuçao. Tale operazione permetterebbe al gruppo francese di diventare leader del mercato brasiliano, con oltre il 30% delle quote di mercato e un fatturato di oltre 30 miliardi di euro.

Carrefour ha recentemente annunciato una joint venture con la catena Companhia Brasileira de Distribuçao, società del gruppo Pao de Açucar. Tale operazione permetterebbe al gruppo francese di diventare leader del mercato brasiliano, con oltre il 30% delle quote di mercato e un fatturato di oltre 30 miliardi di euro. Il Brasile rappresenta un mercato molto appetibile visto l’aumento della popolazione, l’aumento del potere d’acquisto di gran parte della popolazione e l’evoluzione in atto nella tipologia di consumi.
Dall’altro latro, la società concorrente Casino si oppone all’operazione in quanto controlla il 43% dello stesso Gruppo Pao de Acuçar. "La transazione e' ostile - si legge in un comunicato di Casino - ed e' il frutto di un negoziato illegale" in quanto andrebbe contro un patto sancito nel 2005 in base al quale avrebbe dovuto diventare azionista di maggioranza del gruppo brasiliano entro il 2012. Secondo quanto riportato da Repubblica: “Casino ha anche chiesto un arbitrato da parte della Camera internazionale di commercio nei confronti del suo accordo con la famiglia Diniz, con la quale il gruppo ha stretto un patto che prevede il controllo dei due terzi dei diritti di voto in Pao de Acucar.
Carrefour, con questa operazione ha scatenato la “guerra dei supermercati” e, se dovesse andare a buon fine, oltre che a sbaragliare la concorrenza di Casino, le vendite consolidate nei mercati emergenti salirebbero al 40%.

venerdì 8 luglio 2011

Allarme gelo in Brasile

I meteorologi brasiliani hanno previsto una stagione invernale caratterizzata da forti piogge e gelo: una minaccia per i raccolti di caffè e di canna da zucchero.

I meteorologi brasiliani avevano previsto che la stagione invernale, appena cominciata, sarebbe stata molto rigida, minacciando i raccolti di caffè e di canna da zucchero. Il rischio di gelate è il più alto dal 2000 e le temperature sono scese sotto lo zero negli Stati di San Paolo e Minas Geraias, quest’ultimo produttore di circa la metà del raccolto brasiliano.
Fino ad ora, però, il gelo ha colpito gravemente soltanto lo stato del Paranà, produttore minore di caffè: si stima infatti che la prossima stagione il Paranà produrrà 1,7 milioni di sacchi su un totale atteso di 43 milioni di sacchi.
La domanda di caffè brasiliano è cresciuta negli ultimi anni e le scorte sono molto limitate, per questo motivo l’allarme gelo ha fatto scattare la corsa alle scorte e il prezzo sui mercati globali è salito alle stelle. Secondo le ultime stime la perdita dovuta al gelo è stimata attorno ai 50 mila sacchi.
Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, il caffè robusta è balzato del 4,9% a 2.455 dollari per tonnellata. Il rialzo dell’arabica, di cui il Brasile è il primo fornitore mondiale, è stato invece del 3,1% a 257,90 cents per libra.
Ma non solo, anche il raccolto di canna da zucchero è minacciato dalle condizioni meteorologiche: le abbondanti precipitazioni ostacolano il raccolto e il carico sulle navi, causando colli di bottiglia nelle spedizioni. Si stima che il raccolto nel Sud del Paese sia inferiore rispetto al 2010 del 13%. Uno scossone per il mercato: i futures sullo zucchero grezzo e raffinato hanno guadagnato il 5,3%, salendo ai massimi da oltre tre mesi.

giovedì 7 luglio 2011

Pericolo deforestazione in Amazzonia

I tassi di deforestazione in Amazzonia, la più grande foresta pluviale al mondo, sono più che duplicati nel mese di maggio a causa di una proposta di abrogazione della legge sulla protezione ambientale. Nel mese di maggio una superficie di oltre 268 chilometri quadrati di foresta, fino ad ora protetti, sono stati rasi al suolo.

La foresta amazzonica, polmone verde del mondo e culla di biodiversità, è minacciata da una deforestazione selvaggia. I tassi di deforestazione in Amazzonia, la più grande foresta pluviale al mondo, sono più che duplicati nel mese di maggio a causa di una proposta di abrogazione della legge sulla protezione ambientale. Tale testo di legge è stato approvato dalla Camera dei deputati del Brasile ed è in attesa del voto definitivo da parte del Senato.
La legge, una volta approvata, garantirebbe un’amnistia ai proprietari terrieri colpevoli di aver disboscato illegalmente le zone protette, e consentirebbe una riduzione delle superfici che essi sono tenuti a conservare intatte. Secondo quanto comunicato dal National Institute for Space Research, già prima dell’approvazione della legge, una superficie di oltre 268 chilometri quadrati di foresta, fino ad ora protetti, sono stati rasi al suolo, pari a circa 110 chilometri quadrati al giorno.
La foresta amazzonica produce il 20% dell’ossigeno e il 60% dell’acqua dolce presenti sulla terra ed è attualmente protetta da una legge speciale per la tutela ambientale. La deforestazione non serve soltanto alla commercializzazione di legname, ma anche a ricavare terreno da destinare all’allevamento, al pascolo e all’agricoltura. Il Brasile è, infatti, uno dei maggiori esportatori mondiali di carne bovina, di metallo ferroso e di soia che viene destinata sia al mercato alimentare che per la produzione di mangimi e biodiesel.
La lotta alla deforestazione della foresta Amazzonica, ha portato a una riduzione drastica degli illeciti negli ultimi cinque anni. Se la legge fosse approvata nella forma originale, i produttori non saranno tenuti a ripiantare le piante tagliate illegalmente prima del mese di luglio 2008: secondo uno studio dell’Istituto de Pesquisa Economica Aplicada, un equivalente di 30 milioni di ettari (il doppio della superficie dell’Uruguaay)verranno perduti per sempre.

mercoledì 6 luglio 2011

Bioetanolo: nuova frontiera dell’energia pulita

La società ETH Bioenergia realizzerà un nuovo impianto per la produzione di energia elettrica e bioetanolo nella città di Costa Rica. L’investimento, del valore di 1miliardo di reais, è stato sovvenzionato dal Governo brasiliano.

La società brasiliana ETH Bioenergia ha dato avvio alla costruzione di un nuovo impianto per la produzione di energia elettrica e bioetanolo nella città di Costa Rica.
L’investimento, del valore di 1miliardo di reais, è stato sovvenzionato dal Governo brasiliano e si inserisce in un piano di investimenti da 3miliardi di reais. 
La società ETH si occupa della produzione di energia elettrica e di bioetanolo derivante dalla lavorazione degli scarti prodotti dal raccolto di canna da zucchero e possiede già due impianti di trasformazioni operanti nel Paese: il primo a Nova Alvorada e il secondo a Rio Brillante.
Il presidente di ETH Bioenergia, José Carlos Grubisch, ha sottolineato che "Il Mato Grosso do Sul ha una forte vocazione agricola e manodopera molto competente. Di non minore valore, un’amministrazione statale pronta a prendere decisioni in tempi rapidi e ad onorare gli impegni presi".
Lo stabilimento produttivo verrà realizzato nella città di Costa Rica ed entrerà in funzione entro il mese di ottobre 2011. L’investimento genererà, nella prima fase della realizzazione, circa 1.800 nuovi posti di lavoro e si prevede che l’impianto possa trasformare 3,8 milioni di tonnellate di canna da zucchero ogni raccolto. La produzione annua raggiungerà mediamente 360 milioni di litri di etanolo e 380 GWh di energia elettrica.

martedì 5 luglio 2011

Banca Mondiale: investimenti nella gestione dei rifiuti.

La Banca Mondiale ha erogato un finanziamento di 50 milioni di dollari finalizzato al miglioramento della gestione dei rifiuti in Brasile. Verranno realizzati progetti per la riduzione dell’inquinamento, anche attraverso la partecipazione del settore privato.

La Banca Mondiale ha erogato un finanziamento pari a 50 milioni di dollari per la realizzazione di un progetto di investimento finalizzato al miglioramento della gestione dei rifiuti in Brasile. Il finanziamento avrà una durata di 19 anni e sarà destinato alla Caixa Econômica, la banca federale brasiliana, che realizzerà, anche attraverso la partecipazione del settore privato, nuovi impianti di smaltimento finalizzati alla riduzione dell’inquinamento e dell’emissione di gas serra, monitorando costantemente gli impatti sulla salute e sull’ambiente.
Il piano di investimento prevede la chiusura definitiva di sei centri di raccolta esistenti entro il 2015 e la costruzione di discariche più sicure ed efficienti, aumentando di ben 4.000 tonnellate al giorno il volume di rifiuti trattabili. Verranno inoltre sviluppati impianti alternativi ed ecocompatibili per il trattamento dei rifiuti.
Tale progetto stimolerà la creazione di nuovi posti di lavoro e ciò favorirà non solamente il miglioramento generale della qualità di vita, ma anche un maggiore benessere economico per le famiglie e nuove opportunità professionali.
In questo senso, l’obiettivo principale è quello di ridurre il numero di “waste pickers” ovvero del numero di persone che, per vivere, sono costrette a rovistare tra i rifiuti delle discariche alla ricerca di cibo o di qualcosa da rivendere.
Dal 1971 ad oggi, la Banca Mondiale ha investito circa 4.4 miliardi di dollari nel miglioramento urbano e sanitario del Brasile, incluso l’investimento in oggetto.

lunedì 4 luglio 2011

Brasile: aumento delle esportazioni nel 2011

L’AEB ha reso noti i dati relativi all’export nei primi mesi del 2011: le esportazioni di commodity sono aumentate del 39,1%.

L’Associazione del Commercio Estero del Brasile (AEB) ha reso noti i dati relativi all’export di commodity del Brasile. Secondo tali dati, da gennaio a maggio le esportazioni sarebbero aumentati del 39,1%.
Come chiarito dall’ICE, l'AEB non considera soltanto le “commodities classificate dal Ministero dello Sviluppo come “di base” ma prende in considerazione anche le commodity classificate come “semilavorati” e quelle che, in virtù del fatto che incorporano un certo processo di industrializzazione, vengono inquadrate nelle statistiche ufficiali come “manufatti””.
Nei primi tre mesi dell’anno, invece, le esportazioni di commodity hanno raggiunto il 71% del totale esportato (+4% rispetto allo stesso periodo del 2010). In particolare, i semilavorati sono aumentati del 30,9% i manufatti del 20,5% e i prodotti industriali a maggior valore aggiunti, del 15,1%.
Tra i manufatti troviamo: zucchero raffinato, combustibile, caffè solubile e alluminio in barre. Per quanto riguarda le importazioni, sono aumentate del 15,1% e riguardano solamente prodotti manufatti.

venerdì 1 luglio 2011

In aumento le aziende italiane in Brasile

Secondo quanto affermato dall’ambasciatore italiano in Brasile, la presenza di aziende italiane nel paese verde oro è cresciuta del 18% in dieci mesi.

Da un recente studio realizzato dall’ambasciata italiana, la presenza di imprese italiane in Brasile è aumentata del 18%: in dieci mesi, le aziende sono passate da 375 a 445.
Dai dati raccolti, è emerso che si stanno moltiplicando le aree geografiche interessate dalla presenza di società italiane, infatti non sono più solo San Paolo e Rio de Janeiro le mete preferite dagli imprenditori del bel paese, bensì anche territori meno conosciuti.
Soddisfatto il commento rilasciato dall’ambasciatore Gherardo La Francesca: “si tratta di un dato importante e dimostra l`interesse che il nostro tessuto economico nutre per questo importante Paese sudamericano. Il Brasile è una vera miniera per chi vuole fare affari. Il Paese cresce a ritmi del 7 per cento l`anno e, grazie a un accorto mix di politiche sociali e industriali, milioni di cittadini, prima esclusi, si stanno affacciando sul mercato dei consumi”.
Due futuri appuntamenti accresceranno ancora di più l’interesse economico verso il Brasile: si tratta dei Mondiali di calcio del 2014 e delle Olimpiadi del 2016.
Proprio in riferimento a questi due eventi, alcune settimane fa, la diplomazia italiana, in collaborazione con Confindustria e Ice, ha organizzato una missione per mettere in contatto le aziende italiane con le istituzioni e le imprese brasiliane.
Parlando di questo progetto, l’ambasciatore La Francesca ha concluso il suo discorso affermando che “soprattutto per le Pmi, questa iniziativa può rilevarsi importante per pianificare strategie d`intervento