Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative al Brasile

giovedì 31 marzo 2011

Le imprese brasiliane verso il business etico

Sono numerose le imprese che, in Brasile, hanno dimostrato un forte interesse verso l’aspetto sociale della gestione d’impresa e un crescente rispetto per l’ambiente in cui esse operano.

Il concetto di business etico è sempre più diffuso a livello globale. Sono numerose le imprese che, anche in Brasile, hanno dimostrato un forte interesse verso l’aspetto sociale della gestione d’impresa e un crescente rispetto per l’ambiente in cui esse operano. Nel paese sudamericano il business etico è promosso dall’Istituto Ethos, fondato da Oded Grajew, imprenditore di origini israeliane, da sempre attivo nel campo della responsabilità sociale e maggiore rappresentante del movimento del corporate social responsability in Brasile.
SACE Mag, quadrimestrale del gruppo SACE S.p.A., ha recentemente pubblicato un’intervista a Grajew, mettendo in luce l’importanza del suo impegno sia per le imprese che per il Governo stesso. Il movimento muove i primi passi in Brasile attorno agli anni Novanta: una decina di imprese si uniscono per dimostrare che, attraverso un’imprenditorialità attenta e responsabile, è possibile contribuire allo sviluppo di una società egualitaria. L’obiettivo primario dell’Istituto Ethos è di mettere in moto uno sviluppo sostenibile e riuscire a superare le disuguaglianze sociali, attraverso proposte che coinvolgano anche attori istituzionali.
Un’azienda è socialmente responsabile quando, nella sua gestione strategica, tiene conto delle esigenze di tutte le parti coinvolte […]. La responsabilità sociale coinvolge a 360° tutte le attività d’impresa con impatti sull’intero fatturato” ha precisato il presidente dell’Istituto Ethos.
Le imprese aderenti hanno sottoscritto il “Patto imprenditoriale per l’integrità e la lotta alla corruzione” con l’obiettivo di assumere le proprie responsabilità anche nei rapporti commerciali con altre imprese, scegliendo fornitori corretti e trasparenti. “Il ruolo dell’Istituto Ethos, in più di dieci anni di attività, è definito nella sua missione: mobilitare, sensibilizzare e aiutare le imprese a gestire gli affari in modo socialmente responsabile, prendendo parte a una società sostenibile e giusta, non c’è sostenibilità dove la corruzione dilaga” ha concluso Oded Grajew.

mercoledì 30 marzo 2011

Rallentamento della crescita brasiliana

Secondo molti economisti l’economia brasiliana, pur continuando a crescere, sarebbe in forte rallentamento. Le cause andrebbero ricercate nelle manovre antinflazionistiche attuate dal governo e dalla Banca Centrale.

L’economia brasiliana, surriscaldata da una crescita a “ritmi cinesi”, è in fase di rallentamento. Diversi dati sono stati recentemente divulgati: secondo le previsioni della Banca Bradesco, il primo trimestre del 2011 sarebbe caratterizzato da una crescita inesistente, LCA Consultores, società di consulenza brasiliana, ha comunicato che la produzione industriale è calata dell’1,5%.
Secondo quanto riportato dall’ICE, nonostante la generale recessione, gli imprenditori resterebbero ottimisti sul futuro e alcuni settori non risentirebbero del momentaneo rallentamento, tra questi: l’industria calzaturiera, che ha superato le vendite medie del periodo e il settore dell’acciaio, che sta recuperando terreno sulle importazioni. In particolare la produzione di acciaio è cresciuta del 15% rispetto al mese dicembre e, nel primo bimestre del 2011, le vendite totali sono cresciute del 18% rispetto allo stesso periodo del 2010.
Il settore dell’elettronica e dell’elettrico, al contrario, segna una crescita inferiore alle previsioni. Per quanto riguarda il comparto di elettrodomestici, si registra un calo delle vendite, probabilmente a causa delle misure di restrizione al credito previste dalla Banca Centrale.
I settori che più risentono del rallentamento dell’economia sono il settore automobilistico, particolarmente penalizzato dall’aumento del tasso di interesse sulle vendite rateizzate, le spedizioni di cartone ondulato e la movimentazione di carichi nelle autostrade.

martedì 29 marzo 2011

Aumentano i consumi di frutta in Brasile.

Secondo i dati divulgati dall’IBGE, la produzione di frutta in Brasile è aumentata del 19% tra il 2001 e il 2009. Di pari passo sarebbe cresciuto anche il consumo, passando da 113 a 125 chilogrammi pro-capite l’anno.

Il Brasile e uno dei leader mondiali nella produzione di frutta tropicale e non. Il settore è favorito non soltanto dalle condizioni climatiche, dalla posizione geografica e dalla natura del suolo ma anche dagli investimenti nelle nuove tecnologie.
Secondo i dati divulgati dall’IBGE (Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica), nel periodo 2001-2009 la produzione di frutta in Brasile è aumentata del 19%. Tale aumento sarebbe da imputarsi, in primo luogo, agli investimenti nelle tecnologie che favoriscono la produttività, e in secondo luogo l’incremento della domanda, motivato all’aumento del reddito pro capite e dal basso prezzo al dettaglio.
I consumi pro capite, infatti, sono passati da 113 a 125 chilogrammi l’anno e il prezzo della frutta è il più basso tra quelli di alimenti e bevande, come riportato nell’IPCA (indice nazionale dei prezzi al consumo).
Gustavo Firmo, tecnico del coordinamento generale per l’allevamento e le colture perenni del Ministero dell’Agricoltura, dell’Allevamento e dell’Approvvigionamento, ha precisato che “L’aumento delle importazioni è anche indicativo della domanda e del potere d’acquisto dei brasiliani, che sono aumentati”.

lunedì 28 marzo 2011

Terremoto in Giappone: ripercussioni sull’economia verdeoro

Il terremoto che ha messo in ginocchio il Giappone, causando il blocco delle attività produttive, potrebbe avere effetti negativi anche sull’economia brasiliana, in particolare nei settori automobilistico e dell’elettronica.

Il terremoto che ha messo in ginocchio il Giappone potrebbe avere ripercussioni a livello globale, in particolare per quanto riguarda la produzione automobilistica. Il sisma e lo tsunami che hanno colpito l’isola nipponica hanno causato danni alla centrale nucleare di Fukushima ed il conseguente disastro ambientale, il blocco delle attività produttive, la distruzione delle infrastrutture e oltre 10.000 vittime.
 La paralisi dell’economia giapponese ha causato il blocco dei traffici commerciali, con conseguenti ripercussioni anche sull’economia brasiliana, in particolare nei settori automobilistico e dell’elettronica: “In un primo momento ci dovrebbe essere la sospensione dei contratti, poi la cancellazione di alcuni di essi”, ha specificato il vice presidente dell’Associazione del Commercio Estero del Brasile. Per quanto riguarda il settore automotive brasiliano, il Giappone rappresenta il maggiore importatore di pezzi di ricambio per imprese di bandiera quali Honda, Mitsubishi, Toyota e Nissan: le importazioni di pezzi di ricambio nel 2010 hanno raggiunto 1,84 miliardi di dollari, pari al 14% del totale delle importazioni del settore.
Un forte impatto sull’economia carioca proverrà dal settore minerario: il Giappone, infatti, è il principale paese destinatario delle esportazioni brasiliane di minerali di ferro che, nel 2010, hanno raggiunto 3,27 miliardi di dollari. Per quanto riguarda i legami finanziari con il Brasile, potrebbe avvenire un rimpatrio di capitali  al fine di sostenere la ripresa interna del Giappone.


venerdì 25 marzo 2011

Brasile: mercato sempre più importante per Fiat

È stato pubblicato il bilancio del gruppo Fiat: il Brasile rappresenta il secondo mercato di sbocco per il gruppo torinese nel 2010. Lo scorso 21 febbraio è stato, inoltre, firmato un protocollo di intenti per lo sviluppo di nuove tecnologie in campo automobilistico.

Il Brasile si conferma un mercato importante per Fiat. I dati di bilancio parlano chiaro: il Brasile rappresenta il secondo mercato di sbocco per il gruppo torinese, che ha raggiunto un fatturato di 11,9 miliardi di euro nella regione. La sola Fiat ha totalizzato 9,2 miliardi di euro di fatturato nel Paese sudamericano, di poco inferiore al fatturato raggiunto in Italia, di 9,8 miliardi di euro. La divisione Fiat Industrial, invece, vede come primo mercato gli Usa seguiti da Brasile e Italia.
Il successo proviene, in parte, dalla Nuova Uno, lanciata lo scorso maggio: secondo i dati forniti da Fenabrave, l’associazione dei fabbricanti di automobili brasiliani, il modello Fiat ha superato la concorrente Volkswagen Golf, raggiungendo la vendita di 21.470 vetture.
Lo scorso 21 febbraio Fiat ha, inoltre, firmato un protocollo di intenti per lo sviluppo di nuove tecnologie in campo automobilistico in partnership con FPT Industrial, Inmetro (Istituto nazionale di metrologia, standardizzazione e qualità industriale) e con il patrocinio del ministero brasiliano dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero. Per realizzare questo progetto saranno stanziati oltre 4 milioni di reais finalizzati a finanziare la ricerca condotta in modo congiunto tra i ricercatori di Fiat Powertrain,il settore ricerca e sviluppo del gruppo Fiat, e il campus dell’Inmetro di Xerém.
Tra i progetti di ricerca spicca lo studio di nuove tecnologie per lo sviluppo di veicoli alimentati da un combustibile composto per il 30% da biodiesel e per il 70% da gasolio. Il presidente di Fiat Automóveis, Cledorvino Belini, ha commentato: "La Fiat è stata la prima casa automobilistica ad offrire un’auto ad etanolo. La partnership con Inmetro non poteva essere più opportuna, perché rappresenta il raggiungimento di un più elevato livello tecnologico e ribadisce l'impegno di Fiat in materia di mobilità".



giovedì 24 marzo 2011

Il Brasile verso i Mondiali di Calcio 2014

Il Brasile è in fermento per l’organizzazione dei Mondiali di Calcio che si terranno nel 2014 e le Olimpiadi nel 2016. In vista di tali eventi sportivi, il governo di Brasilia ha stanziato circa 33 miliardi di euro.

Il Brasile è in fermento per l’organizzazione dei Mondiali di Calcio che si terranno nel 2014 e le Olimpiadi nel 2016. In vista di tali eventi sportivi, il governo di Brasilia ha stanziato circa 33 miliardi di euro e secondo la Bndes (Banca nazionale di sviluppo economico e sociale) prevede di investire ulteriori 60 miliardi di euro per il settore del turismo e delle comunicazioni. Il complesso piano di investimenti coinvolge diverse opere: il rifacimento degli stadi e degli impianti sportivi esistenti, il potenziamento dei servizi, la ristrutturazione delle strutture ricettive, l’area logistica e organizzativa e, di primaria importanza, il miglioramento della rete infrastrutturale.
Per quanto riguarda i progetti di manutenzione degli stadi, questi saranno gestiti dall’Associazione brasiliana dell’infrastruttura e dell’industria di base (Abdib) e potranno beneficiare di agevolazioni fiscali, visti di lavoro temporanei per i professionisti stranieri e di norme specifiche per la tutela dei marchi. L’obiettivo principale del governo di Dilma Rousseff sarà di trarre vantaggi a lungo termine da questi investimenti, in particolare derivanti dalla grande visibilità a livello internazionale.
Le opportunità di business, dunque, sono molteplici e diversi enti si sono attivati per stabilire delle relazioni e stimolare i rapporti di collaborazione con imprese e istituzioni brasiliane, al fine di partecipare alla realizzazione dei grandi cantieri nel colosso sudamericano.
La società di consulenza milanese Value Partners, consulente ufficiale del Ministero dello Sport brasiliano per i Mondiali 2014, ha comunicato che l’evento sportivo porterà ad un aumento annuale del Pil fino allo 0,4% nel periodo 2010-2019. I flussi economici generati dagli eventi sportivi, inoltre, sono calcolati per 183 miliardi di reais (pari a circa 80 miliardi di euro) e saranno generati, in primis, dai flussi turistici, dal potenziamento delle infrastrutture, dall’aumento del tasso di occupazione e dall’incremento dei consumi e delle entrate fiscali.

mercoledì 23 marzo 2011

SACE: garantito finanziamento alla brasiliana Vale

SACE ha garantito un finanziamenti del valore di 300 milioni di dollari a favore del gruppo brasiliano Vale S.A., leader mondiale nella produzione di minerale ferroso.

SACE, agenzia italiana per il credito all’esportazione, ha recentemente garantito un finanziamento del valore di trecento milioni di dollari a favore del gruppo brasiliano Vale S.A., leader mondiale nella produzione di minerale ferroso. Come si legge dal comunicato stampa, il finanziamento, di durata decennale, è stato erogato da un gruppo formato da tre istituti bancari: Sumitomo Mitsui Banking Corporation, Bank of Tokyo-Mitsubishi UFJ e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria. La compagnia Vale S.A. “nel triennio 2006-2008 ha sottoscritto con imprese italiane oltre 40 contratti di fornitura di beni e servizi per un ammontare complessivo di € 235 milioni.” L’operazione ha l’obiettivo di stimolare i rapporti con il Brasile, settimo mercato per i prodotti Made in Italy, e di “favorire i rapporti commerciali tra Vale e le imprese italiane, in particolare l’ampio indotto di piccole e medie imprese che operano nel paese”.

martedì 22 marzo 2011

Opportunità di business nel Nordest: il Pernambuco

Il Nordest del Brasile offre grandi opportunità di business. In particolare, nello stato del Pernambuco saranno effettuati, entro il 2014, investimenti per un valore di quarantasei miliardi di real, finalizzati allo sviluppo economico della regione.

La qualità di vita nel Nordest del Brasile è sensibilmente migliorata: ciò è dimostrato dal generale aumento del benessere, della scolarizzazione e dell’occupazione. In particolare, nello stato del Pernambuco saranno effettuati, entro il 2014, investimenti per un valore di quarantasei miliardi di real, finalizzati allo sviluppo economico della regione.
Gli investimenti serviranno per potenziare la rete infrastrutturale, e comprenderanno, tra gli altri, l’ampio progetto per la realizzazione della linea ferroviaria transnordestina.
Tra i fattori che hanno favorito la crescita economica in Pernambuco, spicca la costruzione del complesso portuale di Suape, centro nevralgico per gli scambi nel Nordest.
Anche Fiat investirà 3 miliardi di reais per la costruzione di un nuovo stabilimento in Pernambuco. "Il Brasile è oggi uno dei luoghi in cui gli investimenti trovano un ambiente più sicuro e promettente", ha affermato Marchionne.
Il 24 marzo si terrà a Milano la conferenza “Italia - Brasile: uno sguardo sullo stato di Pernambuco”, realizzata grazie alla collaborazione tra Rial (Rete Italiana America Latina), il Consolato generale del Brasile a Milano, la Regione Lombardia e Promos.
Il governatore dello Stato di Pernambuco, Eduardo Henrique Accioly Campos, ha precisato la volontà “di rafforzare i legami tra lo Stato di Pernambuco e l’Italia, soprattutto nel campo economico" valorizzando "le possibilità di investimento nei settori petrolchimico, farmaceutico, siderurgico, navale, immobiliare, automotivo, del turismo e della tecnologia dell’informazione”.


lunedì 21 marzo 2011

Turismo in Brasile: verso i mondiali di calcio

Secondo il rapporto “Impatto Economico di Viaggi e Turismo 2011”, realizzato dal World Travel & Tourism Council, nel 2011 il settore turistico brasiliano rappresenterà il 3,3% del Pil. Si prevede inoltre un ulteriore aumento in occasione dei Mondiali di calcio e delle Olimpiadi.

Secondo il rapporto “Impatto Economico di Viaggi e Turismo 2011”, realizzato dal World Travel & Tourism Council, il settore turistico brasiliano rappresenterà il 3,3% del Pil nel 2011 e raggiungerà il 3,6% nel 2021. Durante l’anno in corso il Brasile ospiterà 5 milioni di turisti che spenderanno 12,5 miliardi di Reais (pari a circa 4,5 miliardi di euro).
Mario Moysés, presidente dell’Embratur, l’Ente brasiliano per il turismo, ha dichiarato che “Oltre alla coppa del Mondo e alle Olimpiadi , i prossimi eventi sportivi di rilevanza internazionale che attireranno molti visitatori, la stabilità economica e la nuova realtà sociale del Brasile ci offrono uno scenario favorevole per progettare l’evoluzione del turismo brasiliano nel prossimo decennio”. L’offerta turistica è oggi molto differenziata: non più soltanto spiagge, ma anche calcio, musica, città, fiere ed un ricco patrimonio naturale, culturale e gastronomico.
Se si tiene conto delle attività complementari al turismo, quali le infrastrutture e i servizi, l’impatto sul Pil sarà del 9,1% e gli investimenti raggiungeranno i 4,7 miliardi di Reais (pari a circa 2 miliardi di euro) che rappresenteranno, sempre secondo le previsioni, il 5,8% degli investimenti totali.

venerdì 18 marzo 2011

Commercio equo: le creazioni brasiliane in Italia

La cooperativa brasiliana Justa Trama ha preso parte al progetto “Territórios solidários” per lo sviluppo delle piccole e medie imprese brasiliane e dal mese di settembre esporterà i propri prodotti in Italia.

Il Sebrae, l’ente privato a sostegno delle piccole e medie imprese brasiliane, ha lanciato il progetto “Territórios solidários”, finalizzato alla valorizzazione delle iniziative imprenditoriali ecosostenibili. Tale piano si inserisce nell’ambito del commercio equo e solidale e, grazie alla collaborazione di Fair, cooperativa italiana impegnata nello sviluppo di un’economia sostenibile, offre grandi opportunità di business per le imprese brasiliane.
Sulla base di questo progetto la cooperativa brasiliana Justa Trama, fondata nel 2005 e operante negli stati di Rio Grande do Sul, Santa Catarina, San Paolo, Minas Geraias, Rondônia e Ceará, si prepara e esportare i propri prodotti ecologici (abiti, accessori, filati) in Italia. La consulente moda di Justa Trama ha commentato: “Abbiamo imparato a osare di più e le finiture della nostra collezione sono di estremo pregio, in grado di soddisfare il gusto italiano, pur mantenendo uno stile assolutamente brasiliano”.
Il commercio equo e solidale è in forte crescita a livello mondiale e offre ottime opportunità di business a livello internazionale.

giovedì 17 marzo 2011

Le importazioni cinesi risultano dannose per l’economia brasiliana

La neoeletta presidente del Brasile Dilma Rousseff ha incontrato, venerdì scorso, i dirigenti sindacali in seguito alle pressioni gli imprenditori brasiliani affinché il governo attivi dei controlli più rigorosi sui prodotti importati dalla Cina, sia per quanto riguarda la qualità che la sicurezza degli stessi.

Dal 2009 la Cina è diventata il maggior partner commerciale del Brasile, davanti agli Stati Uniti ma la presidente ha espresso la propria preoccupazione riguardo i rapporti commerciali con il colosso asiatico in quanto si sarebbe creato uno squilibrio commerciale e la quantità e tipologia di beni importati risulterebbe dannosa per l’economia domestica.
Secondo quanto reso noto dal presidente dell’Associazione Nazionale degli Importatori Tessili, l’80% dei costumi di Carnevale in mostra a Rio sono stati importati dalla Cina: cosa impensabile una decina d’anni fa. Le importazioni cinesi hanno invaso l’America Latina, favorite da un lato dalla rivalutazione del real, e dall’altro dalla carenza di attrezzature e macchinari adeguati alla produzione industriale brasiliana.
La domanda è in forte ascesa e l’industria, specialmente quella tessile, non riesce a competere con i prezzi cinesi che riescono a raggiungere il 40% in meno rispetto a quelli brasiliani. Nel 2010 il Brasile ha registrato un surplus commerciale di 5,2 miliardi di dollari con la Cina ma, come evidenziato dall’Associazione Nazionale degli Importatori Tessili, il Real risulta essere meno competitivo della moneta cinese del 40%. Al contrario la mancanza della libera fluttuazione dello yuan cinese garantisce a Pechino un vantaggio del 30% sui prezzi brasiliani. Dilma Rousseff ha in programma una visita ufficiale in Cina il 10 aprile, durante la quale incontrerà il presidente cinese Hu Jintao e successivamente sarà presente al vertice del gruppo BRIC (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa).
I media brasiliani hanno anticipato che il governo ha intenzione di limitare o addirittura vietare la concessione di esenzioni fiscali sulle importazioni, nel tentativo di stimolare l’industria nazionale. Tale misura farebbe parte della proposta di riforma fiscale del governo, in esame ad aprile.

mercoledì 16 marzo 2011

Brasile: investimenti per ridurre il digital divide

Il governo brasiliano investirà 4,7 miliardi di euro per ridurre il digital divide e permettere l’accesso alla rete anche alle famiglie a basso reddito.

L’amministratore delegato di Google, Eric Schmidt, ha annunciato che il Brasile diventerà il sesto maggior mercato per la società californiana, tanto che sono stati recentemente inaugurati nuovi uffici nella regione sudamericana.
Google ha visto aumentare in modo considerevole il numero di utenti a partire dall’anno scorso: in alcune regioni gli internauti sono più che raddoppiati e le entrate per il colosso americano sono cresciute considerevolmente.
I fattori che hanno favorito questo boom sono stati in primo luogo la crescita economica, in secondo luogo il miglioramento dei servizi internet a banda larga e lo sviluppo del commercio elettronico.
Attualmente l’America Latina rappresenta solamente il 2-3% delle entrate della società californiana ma l’ad Eric Schmidt ha dichiarato che il Sud America possiede un forte potenziale di sviluppo e il numero di utenti potrebbe crescere rapidamente.
Considerata l’importanza economica e sociale della rete, il governo brasiliano investirà 4,7 miliardi di euro per ridurre il digital divide, fenomeno per cui una parte della popolazione è esclusa dalla fruizione delle infrastrutture informatiche, e permettere l’accesso ai servizi internet anche alle famiglie a basso reddito. Tale progetto prevede la capitalizzazione dell’ex azienda statale di telecomunicazioni Telebras, per un valore di 1,4 miliardi di euro. L’obiettivo primario sarà di realizzare una dorsale di 23 mila chilometri di cavi in fibra ottica e raggiungere 40 milioni di famiglie entro il 2014.




martedì 15 marzo 2011

Aumenta il consumo di latte in Brasile

L’Associazione Leite Brasil ha annunciato che il consumo di latte in Brasile è aumentato del 60% in trent’anni, ma resta inferiore rispetto a quanto raccomandato dal Ministero della Sanità.

L’Associazione Leite Brasil ha annunciato che il consumo di latte (che comprende latte e derivati, quali formaggi, latticini e yogurt) in Brasile è aumentato del 60% in trent’anni, pur restando inferiore a quanto raccomandato dal Ministero della Sanità brasiliano, precisamente 200 litri pro-capite ogni anno.
In particolare, i brasiliani consumano 161 litri di latte pro-capite e si stima che quest’anno raggiungeranno i 164 litri.
L’aumento del consumo è stato favorito, principalmente, dall’aumento del potere d’acquisto e del benessere. Il presidente dell’Associazione Leite Brasil, George Rubez, ha dichiarato di voler mettere in atto azioni specifiche per stimolare le vendite, attraverso una campagna che metta in risalto i benefici del latte e dei derivati. L'associazoine ha, inoltre, sottolineando l’importanza di aumentare la produzione e diversificare l’offerta, dando risalto ai derivati del latte, quali yogurt, latticini e formaggi.

lunedì 14 marzo 2011

Brasile: benessere, risparmio e investimenti

Secondo dati forniti dall’IBGE, il reddito pro capite è cresciuto del 6,5% nel 2010, favorendo l’aumento del consumo interno, del risparmio e degli investimenti.

Il ministro dell’economia Guido Mantega ha commentato la crescita economica del 2010, che ha raggiunto il 7,5%, definendola come il risultato di un “momento eccezionale”. Il Brasile, in un clima di crisi intenzionale, ha beneficiato della politica di Luiz Inácio Lula da Silva, in particolare per quanto riguarda la riduzione delle tasse e le facilitazioni per l’accesso al credito della fasce più basse della popolazione.
Secondo dati forniti dall’IBGE, nell’ultimo decennio il reddito pro capite è cresciuto ad un tasso annuale medio del 2,4%, mentre nel solo 2010 è aumentato del 6,5%, raggiungendo i 19,016 reais, pari a 11,490 $. L’aumento del reddito, e quindi del benessere, ha portato a diverse conseguenze: dalla crescita del risparmio, all’aumento del consumo interno e degli investimenti, che hanno raggiunto il 18,4% del Pil.
Il momentaneo rallentamento della crescita economica, compresa tra il 5% e il 5,5%, mostra che il surriscaldamento dell’economia è sotto controllo.
L’aumento del risparmio e del consumo portano alla creazione di nuovi bisogni e di nuove opportunità di business, soprattutto se si pensa che la popolazione verdeoro ha raggiunto la quota di 190,8 milioni d abitanti.

venerdì 11 marzo 2011

Gli investitori finanziari lasciano il Brasile

Lo stock exchange brasiliano ha comunicato che i ritiri finanziari ammontano a 1,2 miliardi di reais nel mese di febbraio e la Banca Centrale ha aumentato il tasso Selic di mezzo punto percentuale.

Il mercato finanziario verdeoro sta momentaneamente soffrendo della progressiva uscita degli investitori internazionali: lo stock exchange brasiliano ha comunicato che i ritiri finanziari ammontano a 1,2 miliardi di reais nel mese di febbraio.
Dopo l’aumento dei rendimenti finanziari degli ultimi anni, dovuto al boom economico brasiliano, i manager finanziari sono sempre più inclini a vendere i titoli azionari e le obbligazioni locali per acquistare nuovi assets nei paesi sviluppati, dove i titoli e le obbligazioni sono, attualmente, sottovalutati, e quindi convenienti per possibili investimenti.
La Banca Centrale del Brasile ha inoltre disposto l’aumento del tasso Selic (il tasso overnight di riferimento, cioè il tasso a cui le banche si prestano soldi per un arco di tempo di 24 ore) di cinquanta punti base raggiungendo l’11,75% annuo.
Secondo alcuni analisti si tratterebbe di una situazione momentanea, viste le opportunità fornite dal mercato brasiliano.

REVESTIR: la fiera dei materiali da costruzione

Dal 22 al 25 marzo a San Paolo avrà luogo Revestir, la fiera dedicata al marmo, al granito e alle pietreornamentali. A fare la parte del leone per il Made in Italy saranno i marmi di Carrara.

Dal 22 al 25 marzo a San Paolo avrà luogo Revestir, la fiera dedicata al marmo, al granito e alle pietreornamentali, che vedrà protagoniste le untime novità nel campo della lavorazione della pietra e della ceramica. A fare la parte del leone per il Made in Italy saranno il porfido verde, le mattonelle di ceramica in vero cuoio, il gres porcellanato e, ultimo ma non meno importante, il marmo di Carrara nelle sue diverse qualità: "perla siciliana", il "Riviera beige" e il "Verde Alpi". Si prevede un’affluenza di visitatori maggiore rispetto all’anno scorso, edizione che ha superato i 45 mila visitatori.

giovedì 10 marzo 2011

Il Brasile è la settima potenza economia mondiale

Il Brasile è la settima potenza economica mondiale, lo ha annunciato il Ministro del Tesoro Guido Mantega. Il Brasile si trova però a dover affrontare il conseguente aumento dell’inflazione che, attualmente, sfiora il 6% e colpisce, in primis, i generi alimentari e di prima necessità.

Il Brasile è la settima potenza economica mondiale; lo ha annunciato la settimana scorsa il ministro del Tesoro Guido Mantega. In otto anni il Paese sudamericano ha scalato quindi cinque posizioni nel ranking mondiale.
La notizia non desta scalpore vista la crescita economica del 2010: secondo quanto riportato dall’IBGE (Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica) il Pil è cresciuto del 7,5% rispetto al 2009, la produzione industriale è aumentata del 10,5%, l'agricoltura e l'allevamento del 6,5%, e sono stati creati 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro.
Di pari passo con la crescita economica, però, sono emersi due problemi che stanno mettendo a dura prova il governo della neo eletta presidente Dilma Rousseff: l’eccessivo apprezzamento del real e l’inflazione che, attualmente, sfiora il 6% e colpisce, in primis, i generi alimentari e di prima necessità. Per far fronte a tale situazione la Banca centrale brasiliana ha aumentato il tasso Selic (per la seconda volta quest’anno) di mezzo punto percentuale raggiungendo l’11,75%. A sostegno della politica antinflazionistica il governo ha altresì ratificato la sua decisione di mantenere il rigore macrofinanziario tagliando le spese di bilancio di 30 miliardi di dollari. Il ministro Mantega ha precisato che: “Non verranno toccati i piani sociali ma solo ritirate le agevolazioni varate nel 2009 e 2010 per fronteggiare la crisi economica mondiale”, la manovra finanziaria, inoltre, non riguarderà i finanziamenti stanziati per i progetti inerenti i mondiali di calcio 2014 e le olimpiadi 2016.
Il Ministro Mantega ha inoltre precisato di voler ritoccare al ribasso il trend previsto per il 2011 mantenendo una crescita stabile e ragionevole compresa tra il 4,5% e il 5% nel 2011, aggiungendo che l’attuale rallentamento è positivo, poiché frena l’inflazione.



mercoledì 9 marzo 2011

Brasile e Argentina: accordo sul nucleare

Al fine di raggiungere l’indipendenza energetica, Dilma Rousseff ha stipulato un accordo con il Governo argentino per la realizzazione di due centrali nucleari a scopo pacifico.

A fine gennaio Dilma Rousseff ha incontrato Cristina Fernández de Kirchner, presidente dell’Argentina, al fine di consolidare le relazioni economiche tra i due Paesi. Tra i temi trattati ha assunto grande importanza la questione energetica: Argentina e Brasile si sono alleati per diminuire la dipendenza dal petrolio e il conseguente inquinamento atmosferico. Grazie alla proficua collaborazione delle rispettive agenzie nazionali per l’energia nucleare, verranno realizzati due reattori nucleari che avranno una finalità puramente economica e di natura pacifica, inserendosi nel quadro dell’adesione di entrambi i governi alla rinuncia all’utilizzo di armi atomiche.
Questa collaborazione favorirà non solo l’indipendenza energetica dei due Paesi ma stimolerà anche la ricerca in campo nucleare ponendo in primo piano la risoluzione del problema energetico.

martedì 8 marzo 2011

Il Brasile punta sull’eolico.

La Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale del Brasile ha stanziato 790 milioni di dollari per finanziare la costruzione di nove impianti eolici negli stati di Ceará e Rio Grande do Sul. Altri 44 progetti sono in fase di analisi.

Fino ad oggi quasi il 70% dell’energia generata dal Brasile è stata ricavata dalle centrali idroelettriche ma ora si cerca di diversificare gli investimenti: la Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale del Brasile (BNDES) ha stanziato 790 milioni di dollari per finanziare la costruzione di nove impianti eolici negli stati di Ceará e Rio Grande do Sul.
La capacità eolica attuale del Brasile raggiunge i 927 megawatt, pari allo 0,6% della produzione totale di elettricità ma si stima che entro il 2013 la produzione raggiungerà il 3,5%. Ricardo Simões, presidente dell’Associazione Brasiliana dell’Energia Eolica, prevede che entro il 2022 la produzione supererà il 20% del totale.
L'interesse nelle energie alternative è nato nel 2004, con l’approvazione, da parte del governo federale, del progetto Priofa (Programma di incentivi per le fonti alternative di energia elettrica). Circa il 70% degli investimenti nel settore viene dalla Banca di Sviluppo brasiliana che, nel settore dell'energia eolica, ha altri 44 progetti in fase di analisi per un valore di 3,3 miliardi di dollari.
Gli ingenti investimenti stanno favorendo la competizione tra i produttori di turbine e si prevede l’ingresso di nuovi concorrenti internazionali. Gli investimenti porteranno non solo benefici dal punto di vista ecologico, ma anche benessere economico per le comunità locali.

lunedì 7 marzo 2011

Brasile: boom dei corsi di inglese via sms

In Brasile sta riscuotendo un successo insperato il corso di inglese disponibile direttamente sul telefono cellulare. Un milione di brasiliani sono abbonati al servizio, al costo di 1, 2 US $.

Kantoo English è un’applicazione sviluppata da La Mark, società del gruppo israeliano Merhav-Ampal e diffuso dalla compagnia telefonica Vivo. Si tratta di un corso di inglese innovativo, che si svolge tramite il proprio cellulare, attraverso lo scambio di sms e chiamate telefoniche, al costo di 1,2 dollari US alla settimana. Il servizio è nato inizialmente per conquistare quella fascia di utenti che non avevano accesso alla connessione internet da rete propria ma si servivano, generalmente, di servizi quali internet point. Nonostante il supporto limiti la qualità del servizio a causa di problemi legati al suono e alla dimensione dello schermo, il corso ha riscosso un grande successo: un milione di brasiliani hanno sottoscritto l’abbonamento. “All’inizio il servizio era pensato solo per gli smartphone, ora sarà allargato ai cellulari normali. Otto mesi dopo il lancio il successo è stupefacente” dice Clenir Wegenowicz, direttrice di Vivo “ed entro breve proporrà un altro corso analogo, per studenti di livello più avanzato”. Il successo di questa applicazione nasce dall’idea di un corso alla portata di tutti, sia dal punto di vista del costo che del supporto utilizzato. Vista la diffusione dell’uso del telefono cellulare è pensabile realizzare nuove applicazioni.

venerdì 4 marzo 2011

Petrobras e Vale: record storico nel 2010

I due gruppi brasiliani hanno registrato forti aumenti di fatturato nel 2010 e sono ottimisti per il futuro. Secondo il ceo di Vale, Roger Agnelli, l’economia mondiale nel 2011 sarà “in robusta espansione”.

I gruppi brasiliani Petrobras e Vale hanno concluso il 2010 segnando utili da record. Il gigante petrolifero Petrobras, a partecipazione statale, ha raggiunto un fatturato pari a 20 miliardi di dollari nel 2010, segnando un aumento del 17% rispetto al 2009. Il gigante minerario Vale, leader nella produzione e nell’esportazione di minerali di ferro, ha quadruplicato gli utili, raggiungendo il record storico di 17,3 miliardi di dollari. “All’orizzonte non vediamo nessun problema rilevante nel 2011. Gennaio e febbraio stanno andando molto bene e la tendenza è positiva”, ha commentato il ceo Roger Agnelli durante la conference call sugli ultimi dati di bilancio.
Le due aziende brasiliane hanno beneficiato, nel 2010, dell’aumento dei prezzi a livello globale e dell’aumento della domanda di petrolio e minerali di ferro. Prevale un certo ottimismo per il futuro, fondato sulla convinzione che la domanda globale di materie prime, in particolare quella cinese, continuerà a crescere.

San Paolo, 23-25 novembre 2011: EXPO LUXO

Dal 23 al 25 novembre 2011 si terrà a San Paolo, presso l’Anhembi Convention Palace, la prima fiera internazionale del lusso.

Dal 23 al 25 novembre 2011 si terrà a San Paolo la fiera internazionale del lusso, per la prima volta in Brasile. Si tratta di una vetrina privilegiata per i marchi di fascia alta che hanno intenzione di conquistare il mercato verdeoro: dalle automobili agli yacht, dai jet agli elicotteri, dai gioielli alla moda, tutto all’insegna del lusso. Il centro espositivo che ospiterà l’avvenimento è l’Anhembi Convention Palace, un centro fieristico all’avanguardia, tra i più tecnologici dell’America Latina.
Il mercato del lusso non conosce crisi, anzi dimostra di avere un potenziale in forte crescita, tant’è vero che si prevede un’affluenza di migliaia di visitatori.

giovedì 3 marzo 2011

In Brasile arriva il biodisel ricavato dalle alghe

In Brasile al biodiesel prodotto con la soia si aggiungerà quello ricavato da alghe microscopiche alimentate dai rigetti della lavorazione della canna da zucchero.

Nonostante il Piano Nazionale dell’Agroenergia 2006–2011 prevedesse anche lo sviluppo di altre fonti agricole - come la biomassa forestale e i rifiuti provenienti dall’agricoltura e dagli allevamenti - i due combustibili di punta dell’energia di origine agricola prodotta in Brasile sono, attualmente, il biodiesel prodotto tramite la soia e l’etanolo ricavato dalla canna da zucchero. La produzione di biodiesel attraverso colture quali il ricino, il girasole e la palma in regime di agricoltura famigliare non ha ancora preso piede, così la maggior parte del biodiesel prodotto in Brasile continua ad essere ricavato dalla soia, il cui mercato è controllato dalle multinazionali e la cui coltivazione è gestita dai grandi latifondisti.
Di recente, l’università brasiliana di Sao Carlos ha elaborato il progetto per la produzione di biocarburante da alghe nutrite dai rigetti della distillazione della canna da zucchero per la produzione di zucchero e etanolo: tali sostanze, altamente tossiche e inquinanti, sono costituite da sali minerali e composti organici difficili da degradare nell'ambiente, ma estremamente nutritivi per microrganismi come le alghe e, in particolare, per una tipologia di microalga ricchissima di molecole di grassi facilmente trasformabili in combustibile biologico per automezzi.
A livello industriale, tale progetto sarà realizzato dalla Algae Biotecnologia, l'impresa che lo ha brevettato a livello internazionale, e sarà finanziato dalla banca statale Bndes, con 3,2 milioni di real.
Il Brasile possiede tutte le condizioni necessarie per assumere un ruolo di leadership nella produzione mondiale di biodiesel: il Paese vanta una lunga esperienza nella produzione di etanolo, condizioni climatiche favorevoli, una vasta estensione di terra coltivabile e la competitività del suo settore agrario. Inoltre, la disponibilità di terre coltivabili garantisce al Brasile l’opportunità di essere, oltre che un grande produttore di biocombustibili, uno dei più grandi paesi esportatori di prodotti alimentari; infine, la produzione di materia prima agricola per la produzione di energia sommata alla produzione alimentare, permette di massimizzare i guadagni degli agricoltori e i benefici alla società.

mercoledì 2 marzo 2011

Il turismo favorisce l’imprenditorialità in Brasile

Lo sviluppo del turismo in Brasile, stimolato dell’organizzazione dei Mondiali e delle Olimpiadi, favorisce il sorgere di nuove opportunità di business che coinvolgono anche le favelas attraverso il programma governativo Rio Top Tour.

Il turismo sta favorendo la nascita di nuove e importanti opportunità: dagli investimenti infrastrutturali al turismo, con particolare attenzione alle strutture ricettive.
A Rio de Janeiro un numero crescente di piccoli imprenditori residenti nelle favelas stanno scoprendo le opportunità di business offerte dal turismo. Vengono così aperti ostelli e organizzate escursioni all’interno delle favelas, sfruttando la vista mozzafiato sulle famose spiagge di Rio o sul Cristo Redentore.
La possibilità di aprire nuove attività economiche all’interno delle favelas è favorito dalla crescente sicurezza, garantita dalla presenza, nelle zone a rischio, delle stazioni UPP (Police Pacification Unit), le stazioni della polizia locale.
Il governo di Rio ha lanciato il Rio Top Tour, con l’obiettivo di creare ed incentivare lo sviluppo socio-economico delle favelas attraverso delle escursioni guidate. A questo proposito è stato attivato un programma di formazione per guide turistiche a Santa Marta che si propone di formare professionisti nel settore.
Migliorare la reputazione delle favelas è di primaria importanza in vista dei Mondiali, non solo per favorire iniziative turistiche, ma anche per dare un segnale che il governo si impegna a garantire la sicurezza e la lotta alla criminalità.

martedì 1 marzo 2011

Brasile: le importazioni di vino sono aumentate del 27%

Il ministero brasiliano dello Sviluppo, dell’Industria e del Commercio estero ha reso noti i dati ufficiali sull’importazione complessiva di vino in Brasile: è stato registrato un aumento del 27% nel 2010.

Il ministero brasiliano dello Sviluppo, dell’Industria e del Commercio estero ha reso noti i dati ufficiali sull’importazione di vino in Brasile: nel corso del 2010 sono stati importati 75,3 milioni di litri complessivi di vino, registrando un aumento del 27% rispetto all’anno precedente.
Le importazioni provengono principalmente da quattro Paesi: Cile, Argentine, Italia e Portogallo. Un forte stimolo all’aumento delle importazioni è causato dall’entrata in vigore del Selo de controle fiscal, la tassa applicata ai vini importati: prima dell’entrata in vigore dello stesso, avvenuta il 1°gennaio 2011, gli importatori hanno aumentato al richiesta di vino per evitare di pagare tale tassa. L’obiettivo del dazio è limitare le importazioni per rilanciare il mercato interno.
Il Brasile resta un mercato che offre ottime opportunità per l’export italiano nel settore vinicolo e dell’agroalimentare grazie all’aumento del benessere, l’espansione del mercato e la rinomanza di cui gode il Made in Italy.