In Brasile al biodiesel prodotto con la soia si aggiungerà quello ricavato da alghe microscopiche alimentate dai rigetti della lavorazione della canna da zucchero.
Nonostante il Piano Nazionale dell’Agroenergia 2006–2011 prevedesse anche lo sviluppo di altre fonti agricole - come la biomassa forestale e i rifiuti provenienti dall’agricoltura e dagli allevamenti - i due combustibili di punta dell’energia di origine agricola prodotta in Brasile sono, attualmente, il biodiesel prodotto tramite la soia e l’etanolo ricavato dalla canna da zucchero. La produzione di biodiesel attraverso colture quali il ricino, il girasole e la palma in regime di agricoltura famigliare non ha ancora preso piede, così la maggior parte del biodiesel prodotto in Brasile continua ad essere ricavato dalla soia, il cui mercato è controllato dalle multinazionali e la cui coltivazione è gestita dai grandi latifondisti.
Di recente, l’università brasiliana di Sao Carlos ha elaborato il progetto per la produzione di biocarburante da alghe nutrite dai rigetti della distillazione della canna da zucchero per la produzione di zucchero e etanolo: tali sostanze, altamente tossiche e inquinanti, sono costituite da sali minerali e composti organici difficili da degradare nell'ambiente, ma estremamente nutritivi per microrganismi come le alghe e, in particolare, per una tipologia di microalga ricchissima di molecole di grassi facilmente trasformabili in combustibile biologico per automezzi.
A livello industriale, tale progetto sarà realizzato dalla Algae Biotecnologia, l'impresa che lo ha brevettato a livello internazionale, e sarà finanziato dalla banca statale Bndes, con 3,2 milioni di real.
Il Brasile possiede tutte le condizioni necessarie per assumere un ruolo di leadership nella produzione mondiale di biodiesel: il Paese vanta una lunga esperienza nella produzione di etanolo, condizioni climatiche favorevoli, una vasta estensione di terra coltivabile e la competitività del suo settore agrario. Inoltre, la disponibilità di terre coltivabili garantisce al Brasile l’opportunità di essere, oltre che un grande produttore di biocombustibili, uno dei più grandi paesi esportatori di prodotti alimentari; infine, la produzione di materia prima agricola per la produzione di energia sommata alla produzione alimentare, permette di massimizzare i guadagni degli agricoltori e i benefici alla società.
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