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venerdì 25 marzo 2011

Brasile: mercato sempre più importante per Fiat

È stato pubblicato il bilancio del gruppo Fiat: il Brasile rappresenta il secondo mercato di sbocco per il gruppo torinese nel 2010. Lo scorso 21 febbraio è stato, inoltre, firmato un protocollo di intenti per lo sviluppo di nuove tecnologie in campo automobilistico.

Il Brasile si conferma un mercato importante per Fiat. I dati di bilancio parlano chiaro: il Brasile rappresenta il secondo mercato di sbocco per il gruppo torinese, che ha raggiunto un fatturato di 11,9 miliardi di euro nella regione. La sola Fiat ha totalizzato 9,2 miliardi di euro di fatturato nel Paese sudamericano, di poco inferiore al fatturato raggiunto in Italia, di 9,8 miliardi di euro. La divisione Fiat Industrial, invece, vede come primo mercato gli Usa seguiti da Brasile e Italia.
Il successo proviene, in parte, dalla Nuova Uno, lanciata lo scorso maggio: secondo i dati forniti da Fenabrave, l’associazione dei fabbricanti di automobili brasiliani, il modello Fiat ha superato la concorrente Volkswagen Golf, raggiungendo la vendita di 21.470 vetture.
Lo scorso 21 febbraio Fiat ha, inoltre, firmato un protocollo di intenti per lo sviluppo di nuove tecnologie in campo automobilistico in partnership con FPT Industrial, Inmetro (Istituto nazionale di metrologia, standardizzazione e qualità industriale) e con il patrocinio del ministero brasiliano dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero. Per realizzare questo progetto saranno stanziati oltre 4 milioni di reais finalizzati a finanziare la ricerca condotta in modo congiunto tra i ricercatori di Fiat Powertrain,il settore ricerca e sviluppo del gruppo Fiat, e il campus dell’Inmetro di Xerém.
Tra i progetti di ricerca spicca lo studio di nuove tecnologie per lo sviluppo di veicoli alimentati da un combustibile composto per il 30% da biodiesel e per il 70% da gasolio. Il presidente di Fiat Automóveis, Cledorvino Belini, ha commentato: "La Fiat è stata la prima casa automobilistica ad offrire un’auto ad etanolo. La partnership con Inmetro non poteva essere più opportuna, perché rappresenta il raggiungimento di un più elevato livello tecnologico e ribadisce l'impegno di Fiat in materia di mobilità".



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