La Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale del Brasile ha stanziato 790 milioni di dollari per finanziare la costruzione di nove impianti eolici negli stati di Ceará e Rio Grande do Sul. Altri 44 progetti sono in fase di analisi.
Fino ad oggi quasi il 70% dell’energia generata dal Brasile è stata ricavata dalle centrali idroelettriche ma ora si cerca di diversificare gli investimenti: la Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale del Brasile (BNDES) ha stanziato 790 milioni di dollari per finanziare la costruzione di nove impianti eolici negli stati di Ceará e Rio Grande do Sul.
La capacità eolica attuale del Brasile raggiunge i 927 megawatt, pari allo 0,6% della produzione totale di elettricità ma si stima che entro il 2013 la produzione raggiungerà il 3,5%. Ricardo Simões, presidente dell’Associazione Brasiliana dell’Energia Eolica, prevede che entro il 2022 la produzione supererà il 20% del totale.
L'interesse nelle energie alternative è nato nel 2004, con l’approvazione, da parte del governo federale, del progetto Priofa (Programma di incentivi per le fonti alternative di energia elettrica). Circa il 70% degli investimenti nel settore viene dalla Banca di Sviluppo brasiliana che, nel settore dell'energia eolica, ha altri 44 progetti in fase di analisi per un valore di 3,3 miliardi di dollari.
Gli ingenti investimenti stanno favorendo la competizione tra i produttori di turbine e si prevede l’ingresso di nuovi concorrenti internazionali. Gli investimenti porteranno non solo benefici dal punto di vista ecologico, ma anche benessere economico per le comunità locali.
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