Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative al Brasile

mercoledì 23 gennaio 2013

Il Brasile si conferma polo di investimenti

L’Iinternational Business Report diffonde prospettive ottimistiche per l’economia carioca e il 21% delle multinazionali pianifica di investire qui.

Il Brasile si conferma un buon polo di attrazione per gli investimenti esteri e il 2013 sarà un’annata positiva per l’economia nazionale. A dare la buona notizia è l’International Business report, divulgato dalla società di consulenza Grant Thornton, che evidenzia le intenzioni di investimento per i prossimi 12 mesi. Secondo la ricerca, il 21% delle multinazionali pianifica di investire in diverse aree dell’economia verde oro. Tra i paesi più attirati dalle opportunità della B dei Bric, si collocano Spagna, Usa e Argentina.
Svariati i fattori che giocano a favore dell’economia sudamericana. Dalle risorse petrolifere dello strato pre-sale lungo le sue coste al boom dei consumi veicolato dalla nuova classe media nazionale. Nuove opportunità di business le regalano poi i Mondiali di calcio 2014 e le Olimpiadi 2016 che implicheranno ingenti investimenti in opere infrastrutturali.
La fiducia dimostrata dalle imprese estere viene superata da quella degli imprenditori locali. Secondo la relazione infatti, il 34% delle imprese delle principali economie emergenti è ottimista in relazione ai propri affari nei prossimi 12 mesi. In particolare il 79% delle imprese Bric spera di fatturare di più nei prossimi 12 mesi e il 68% che anche i profitti siano maggiori.
Una fiducia che risulta ancora più evidente se paragonata a quella delle economie più mature (Europa, Usa, Giappone) in cui un misero 3% di imprenditori confida nel 2013 e solo il 35% e il 19% di loro, conta rispettivamente di fatturare e guadagnare di più rispetto allo scorso anno.

venerdì 18 gennaio 2013

Il Brasile promuove le esportazioni

Il Piano Nazionale di promozione della Cultura di Esportazione (PNCE), dopo un anno di attività, regala buoni risultati.

Il Brasile appare sempre più proiettato verso il commercio estero e tra le varie misure in tal senso, c’è anche quella di formare la propria classe imprenditoriale. Nel 2012, per incrementare l’export, ha avviato il Piano Nazionale di promozione della Cultura di Esportazione che, ad un anno di attività, ha soddisfatto le aspettative del Ministero dello Sviluppo, dell’industria e del commercio estero (MDIC). "La partecipazione degli Stati è stata molto buona e dovrebbe continuare quest'anno. Anche coloro che non hanno il profilo delle esportazioni hanno mostrato interesse ad aumentare la base di esportazione, dare formazione un gruppo di tecnici e portare le informazioni agli imprenditori locali ", ha spiegato il Segretario del Commercio Estero del MDIC, Tatiana Lacerda Prazeres. In un anno sono state intraprese 254 attività quali corsi di formazione, workshop, seminari, consulenze tecniche, eventi nazionali ed internazionali, che hanno coinvolto 24 Stati. Per ognuno di essi sono stati selezionati i settori strategici e quindi intraprese azioni mirate.
Cultura di esportazione, conoscenza commerciale e competitiva, contesto imprenditoriale, diversificazione e qualificazione delle esportazioni, promozione commerciale sono le parole chiave del piano. Le azioni, previste fino al 2015, sono rivolte ai dirigenti pubblici, agli imprenditori di piccole e medie imprese ad ai professionisti del commercio estero.

mercoledì 16 gennaio 2013

Il Brasile rallenta

La Banca Mondiale conferma le difficoltà dell’economia carioca e taglia le previsioni di crescita per il 2013.

Continua la frenata del Brasile che si attesta il più lento tra i Brics. Dopo le crescita record del 2010 del 7,5%, l’economia verdeoro ha rallentato nel 2011, fermandosi al 2,7% e chiude il 2012 con appena l’1% di crescita di Pil. Migliori le prospettive per il 2013 che, secondo quanto comunicato oggi dalla Banca Mondiale, dovrebbero portare ad un’espansione del 3,4% ma comunque meno di quanto previsto negli scorsi mesi. L’Istituto non manca di mettere in guardia Brasile e le altre economie emergenti affermando che «per continuare a crescere rapidamente, i paesi in via di sviluppo devono mantenere lo slancio di riforme che ha sostenuto l’accelerazione della loro crescita fra il 1990 e il 2000».
E proprio le politiche economiche del governo Rousseff sono al centro di un dibattito sulle responsabilità dell’andamento del PIL carioca. Secondo un rapporto pubblicato negli scorsi giorni dall’OCSE, i motivi della flessione brasiliana sono da ricercare nelle misure eccessivamente protezionistiche messe in atto dall’attuale governo che avrebbero ridotto l’appetibilità del paese agli occhi degli investitori esteri. Secondo la società Ernst&Young, l’economia del più grande paese Sudamericano, ha perso sette posizioni dal 2011 al 2012 nella classifica di attrattività per gli investitori stranieri, scivolando in 36 esima posizione, davanti solo alla Russia fra i Brics.

venerdì 11 gennaio 2013

Aumentano le vendite nel settore delle costruzioni

Il 2012 si chiude con un trend positivo e le previsioni per il 2013 non deludono.

Prosegue il trend positivo nel mercato dei materiali da costruzione in Brasile. Secondo quanto riportato da Claudio Conz, Presidente di Anomaco (Associazione Nazionale dei Commercianti di Materiale da Costruzione), la crescita complessiva del settore, negli ultimi 12 mesi, si è attestata intorno al 3,1%. Altrettanto roseo si delinea il futuro con stime ancora più interessanti. Sempre secondo la nota Associazione di categoria, infatti, le vendite nel primo semestre 2013 godranno di un ulteriore aumento con una crescita attesa per il 2013 del 6% rispetto all’anno precedente.
Un andamento positivo, quello della vendita al dettaglio dei materiali da costruzione, che parte da lontano quando già nel 2011 registrava un aumento del 4,5% rispetto al 2010 a fronte di un fatturato totale di 19 miliardi di euro. La regione record di vendite è il Nord-Est, dove a fine 2012, il 44% dei commercianti ha dichiarato una crescita delle vendite intorno al 10%-12%; a seguire si colloca l’area settentrionale in cui il 40% dei negozianti ha riscontrato una aumento analogo mentre solo  il 28% degli esercenti del Sud-Est ha registrato nell’ultimo trimestre un incremento negli affari.

mercoledì 9 gennaio 2013

Nuovo pozzo petrolifero per la Petrobras

La compagnia petrolifera brasiliana ha recentemente scoperto un nuovo giacimento nel sud est del Paese.

Gli esperti già ne parlano come uno dei bacini più promettenti al mondo. Il nuovo pozzo petrolifero è stato scoperto nelle acque della Bacia de Santos, nel sudest del Brasile, a circa 232 chilometri al largo della costa di fronte alla città di San Paolo. L’area è nota come pre-salt zone, ed è caratterizzata dalla copresenza di strati di roccia al di sotto di ampi strati di sale che conferiscono al petrolio elevati standard qualitativi. Secondo la compagnia Petrobras, il greggio scoperto, si collocherebbe al 31 esimo grado nella scala API di misurazione del peso specifico, risultando relativamente leggero e quindi qualitativamente migliore e adatto all’ottenimento di prodotti pregiati come la benzina.
Attualmente è ancora in corso la fase esplorativa dell’area, che oltre al completamento della perforazione del pozzo, prevede di concludere, entro la fine di settembre 2014, una serie di test di prova per la valutazione della produttività dei serbatoi.

lunedì 7 gennaio 2013

Cogenerazione: il Brasile chiama investimenti

Buone le opportunità per gli impianti di produzione di energia. Il Gruppo italiano DSF indica la strada e inaugura un nuovo stabilimento a San Paolo.

Risorse agricole e forestali, gas naturale e un clima economico e normativo favorevole. Questi i fattori che fanno di quello brasiliano, uno dei mercati più attraenti per le imprese specializzate nella generazione di energia distribuita. Parola di Giorgio Cavagnera, amministratore delegato del gruppo italiano DSF che commenta: “Il Brasile ha grandi risorse agricole e forestali, che per noi si traducono in scarti di coltivazione e lavorazione che possono essere messi a frutto per la produzione di materia prima energetica. Di recente è diventato anche un grande produttore di gas naturale, altra materia prima ideale per la cogenerazione. Soprattutto, il Brasile beneficia di un clima economico e normativo favorevole alla generazione di energia in modalità distribuita, vista come la via più rapida ed efficiente per soddisfare i bisogni di un'industria in espansione ma ancora agli inizi e in assenza di grandi infrastrutture di trasporto dell'elettricità”.
Un’opportunità che la DSF ha colto al volo, aprendo, tramite la controllata Spark Energy, un nuovo stabilimento ad 80 Km da San Paolo. La nuova unità, frutto di un investimento di 2,3 milioni di euro, diverrà completamente operativa entro 15 mesi ma già attualmente assembla cogeneratori utilizzando componenti prodotti nel sito industriale di Possagno (Treviso). L’investimento sudamericano, rientra nella strategia di internazionalizzazione, verso Brasile e Stati Uniti, che il gruppo ha avviato sin dal 2010 e che ad oggi si è rivelata vincente. Nell’arco di due anni, il numero di dipendenti è raddoppiato ed il fatturato ha raggiunto l’anno scorso i 21 milioni di euro.