Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative al Brasile

giovedì 30 giugno 2011

Missione imprenditoriale in Sud America

Si svolgerà a novembre una missione imprenditoriale che toccherà il Brasile e l’Argentina. Promotori dell’iniziativa Unioncamere e Promos, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano.

Dal 20 al 26 novembre 2011 si svolgerà una missione imprenditoriale in Sud America, promossa da Unioncamere e Promos.
L’iniziativa è aperta ad aziende italiane di tutti i settori e tra le tappe del viaggio figurano San Paolo e Buenos Aires.
Promuovere la conoscenza dei mercati e lo sviluppo di nuove partnership è l’obiettivo di questa missione, che prevede, tra l’altro, la partecipazione a seminari tematici tenuti dagli esperti locali.
Oltre a ciò, sono previsti incontri b2b con operatori locali, scelti in base alle esigenze di ogni impresa.
Grazie al contributo messo a disposizione dagli organizzatori, la quota di adesione sarà particolarmente vantaggiosa.


mercoledì 29 giugno 2011

In Italia i vincitori del concorso Italian Textile Technology Award

Sono appena giunti in Italia gli studenti brasiliani vincitori della seconda edizione dell’Italian Textile Technology Award, concorso che ha l’obiettivo di favorire i rapporti tra le università italiane e brasiliane.

Pochi giorni fa sono atterrati in Italia i sei studenti brasiliani vincitori del viaggio-premio assegnato durante la seconda edizione del concorso Italian Textile Technology Award, volto a favorire gli scambi e i rapporti tra le università italiane e brasiliane.
Dopo la cerimonia di premiazione svoltasi a San Paolo il 13 giugno, i sei vincitori sono partiti alla volta dell’Italia e ora sono impegnati nella prima tappa del viaggio, che prevede visite presso aziende che si occupano dei settori tessile e meccano-tessile; gli ultimi giorni saranno invece dedicati ad un corso di formazione manageriale, che gli studenti brasiliani seguiranno al Politecnico di Milano.
Con la collaborazione dell’ICE di San Paolo e dell’ACIMIT, l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchinari per l'Industria Tessile, sono stati selezionati i sei studenti provenienti dalle due università coinvolte: il Centro Universitario da FEI e il Centro di Tecnologia dell’Industria Chimica e Tessile di San Paolo (CETIQT), il quale fa parte del Servizio Nazionale di Apprendistato Industriale (SENAI).
L’Italian Textile Technology Award viene assegnato a studenti di discipline tecnico-scientifiche; la valutazione del concorso si basa sulla presentazione di tesine, riguardanti l’utilizzo delle tecnologie di produzione e le innovazioni tecnologiche del settore delle macchine per l’industria tessile.
Da notare che il settore protagonista del concorso ricopre un ruolo molto importante negli scambi commerciali tra le due nazioni, infatti il Brasile rappresenta uno dei principali mercati di sbocco per l’Italia.

martedì 28 giugno 2011

L’acquario d’acqua dolce più grande del mondo nel Mato Grosso

Nello stato del Mato Grosso è in costruzione l’acquario d’acqua dolce più grande del mondo: l’opera sarà completata nel 2013 e costerà 84 milioni di real.

L’Acquario del Pantanal sarà pronto entro il 2013 e darà al Brasile il primato dell’acquario più grande del mondo.
Per realizzare il Centro per la Ricerca e per lo Sviluppo dell'Ictiofauna del Pantanal, presso il Parco delle Nazioni Indigene a
Campo Grande, sono stati stanziati 84 milioni di real; inoltre nella costruzione dell’acquario saranno coinvolti circa trecento addetti.
Nonostante il progetto sia stato appena avviato, è già stato allestito un centro visitatori che ospita le immagini che mostrano
come sarà il parco alla conclusione dei lavori, inoltre sono disponibili al pubblico delle guide turistiche che contengono dettagli informativi sulla realizzazione dell’opera.
L’acquario sarà una struttura d’avanguardia e audace, che andrà a valorizzare turisticamente un ecosistema tra i più importanti al
mondo.
Oltre a ciò, l’opera attualmente in costruzione, produrrà effetti anche su altri settori dell’economia brasiliana, e favorirà
l’apprendimento di un’etica ecologica, garantendo tra l’altro l’integrità della flora e della fauna del Mato Grosso.
Con questo progetto ambizioso e d’avanguardia il Governo del Mato Grosso conferma il proprio impegno per lo sviluppo sostenibile
del territorio.

lunedì 27 giugno 2011

Il Brasile è la nuova Mecca dei manager

Al boom economico, ai dati incoraggianti e al nuovo peso politico internazionale, si aggiunge un nuovo motivo di orgoglio per il Brasile: il paese carioca è diventato la nuova Mecca dei manager.

Vista la stagnazione delle economie europee e statunitensi, sempre più manager spostano i propri affari in Brasile: solo nel corso del 2010 sono stati più di 50mila i manager internazionali che hanno trovato nuovi sbocchi professionali nella nazione verde oro.
Il boom economico che sta attualmente vivendo il Brasile presenta ancora delle lacune, che questi manager venuti da fuori stanno riuscendo a colmare; infatti il 70% delle grandi imprese brasiliane lamenta, oltre alla scarsità di manodopera specializzata,
anche la mancanza di manager qualificati.
I settori maggiormente coinvolti nel fenomeno sono quello energetico e in particolare il petrolifero, l’alimentare, il minerario,
l’aerospaziale e l’industriale.; inoltre sono molto richiesti gli ingegneri, i geologi, i tecnici di alto profilo e i direttori di produzione.
Lucas Kart, avvocato statunitense che dirige la società di consulenza Manhaes Moreira, ha spiegato la motivazione che l’ha spinto a lavorare proprio in Brasile: “Ho deciso di venire qui perché è un Paese esplosivo e perché è più facile trovare lavoro qui che
negli Stati Uniti”.
Questo è il motivo che spinge molti di questi manager, i quali curiosamente preferiscono contrattare il proprio stipendio in real, considerata attualmente una moneta più stabile rispetto a quella dei loro paesi d’origine.

venerdì 24 giugno 2011

Ferretti Group inaugura uno stabilimento a San Paolo

Il gruppo Ferretti ha inaugurato un nuovo impianto di produzione in Brasile. Il paese verdeoro, oltre a registrare un forte aumento nella domanda di imbarcazioni di lusso, dimostra di avere un potenziale di sviluppo importante.

Il gruppo Ferretti, leader nella costruzione di motor yacht di lusso, ha inaugurato un nuovo impianto di produzione in Brasile. Lo stabilimento, situato a San Paolo, si estende per 145 mila metri quadrati con una capacità produttiva di 120 imbarcazioni l’anno della lunghezza massima di 83 piedi. La società brasiliana del gruppo Ferretti è nata da una joint-venture con il partner storico Marcio Latorre Christiansen e si colloca come sede privilegiata per la produzione, la commercializzazione e l’assistenza alla clientela brasiliana.
«Gli importanti risultati che stiamo conseguendo sul mercato brasiliano, oltre alla brillante raccolta ordini del gruppo che attualmente è pari a oltre l'80% del fatturato previsto al 31 agosto 2011, ci fanno essere ottimisti per l'anno nautico in corso. Inoltre, abbiamo già conseguito nuovi ordini per i prossimi anni pari ad oltre 200 milioni di euro, e questo non può che renderci fiduciosi che lo sviluppo del nostro gruppo possa procedere anche negli anni a venire, confermando un trend positivo. Il gruppo Ferretti è ormai considerato un vero e proprio punto di riferimento per il mercato nautico mondiale, sinonimo di barche di qualità di grandi dimensioni, e il successo che stiamo registrando in Brasile dimostra ancora una volta la validità di una scelta strategica che ha rinnovato la nostra collaborazione ultraventennale con Marcio Latorre Christiansen», ha precisato Giancarlo Galeone, ad del gruppo Ferretti.
Il Brasile, oltre a registrare un forte aumento nella domanda di imbarcazioni di lusso, dimostra di avere un potenziale di sviluppo importante.

giovedì 23 giugno 2011

Moody’s alza il rating del Brasile

L’agenzia di rating Moody’s ha alzato il rating del Brasile a Baa2, anche se Mauro Leo, analista di Moody’s Brasile, ha precisato che “c’è ancora molto che deve essere fatto sul lato fiscale. Vorremmo vedere migliori risultati durante i periodi di piena espansione”.

L’agenzia di rating Moody’s Investors Service ha alzato il rating del Brasile da Baa3 a Baa2, mantenendo una prospettiva positiva. Il rating permette agli investitori di valutare al capacità di un Paese di soddisfare gli impegni finanziari. L’agenzia ha giustificato questa decisione spiegando che il Brasile gode di una buona solidità dell’economia che deriva, principalmente, da una serie di fattori, quali: il livello di diversificazione economica e delle esportazioni, la continuità politica, il rischio creditizio contenuto, grazie alla solidità del sistema bancario, la capacità del governo di far fronte all’inflazione e al surriscaldamento dell’economia e, infine, la prospettiva di crescita costante nei prossimi anni.
Il Brasile prevede, inoltre, di realizzare un piano di investimenti infrastrutturali nei prossimi anni, in occasione dei mondiali di calcio e delle Olimpiadi e può vantare un aumento della domanda interna dovuta, principalmente, dall’ascesa della classe media; tale prospettiva lascia pensare a un ulteriore rialzo tra 12-18 mesi, nel caso in cui la crescita economica resti costante.
C’è ancora molto che deve essere fatto sul lato fiscale. Vorremmo vedere migliori risultati durante i periodi di piena espansione. […] Se ciò dovesse accadere, permetterebbe al Brasile di andare più in alto nella categoria Baa e possibilmente ottenere un rating più elevato” ha precisato Mauro Leo, analista di Moody’s Brasile.
Il Ministro dell’economia brasiliano, Guido Mantega, ha, inoltre, aggiunto che “l’economia brasiliana ha cominciato l’anno con un adeguamento per rallentare un po’, mentre altri Paesi stanno cercando di accelerare, e oggi l’economia brasiliana sta già crescendo a un tasso del 4,5%”. Il Brasile conferma la propria solidità economica e dimostra che le misure antinflazionistiche e di contenimento della spesa pubblica funzionano.

mercoledì 22 giugno 2011

Brasile: bilancia commerciale positiva

Dall’inizio dell’anno il surplus commerciale del Brasile ha raggiunto il valore di 10.514 miliardi di dollari: il 59,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2010.

L’ICE ha comunicato che dall’inizio dell’anno fino alla seconda settimana di giugno, il surplus commerciale brasiliano ha raggiunto il valore complessivo di 10.514 miliardi di dollari: il 59,4% in più rispetto allo stesso periodo nel 2010. In particolare, le esportazioni sono state di 103.353 miliardi di dollari a fronte di importazioni per un valore di 92.839 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda il mese di giugno, il surplus commerciale è stato di 896 milioni di dollari nella prima settimana, cifra che ha raggiunto i 1.959 nelle prime due settimane. In questo periodo le esportazioni hanno raggiunto un valore complessivo di 8.739 miliardi di dollari a fronte di importazioni pari a 6.780 miliardi di dollari.
Ciò dimostra che le esportazioni hanno largamente superato le importazioni e tale performance positiva sembra seguire un trend costante: l’industria brasiliana funziona a gonfie vele.

martedì 21 giugno 2011

Mobili “made in Italy” in Brasile

Toscana Promozione, in collaborazione con il Centro Sperimentale del mobile e dell’arredamento, lancerà, a breve, un progetto per l’internazionalizzazione delle imprese toscane operanti nel settore dell’arredamento.

Toscana Promozione, in collaborazione con il Centro Sperimentale del mobile e dell’arredamento di Poggibonsi (Csm), lancerà, a breve, un progetto a favore dell’internazionalizzazione delle imprese toscane operanti nel settore del mobile e dell’arredamento.
Toscana promozione è l’agenzia ufficiale per la valorizzazione e la promozione della competitività dell’economia della Regione sui mercati internazionali che ha come obiettivo la creazione di opportunità di business in tutto il mondo.
Tale progetto mira a favorire un incontro diretto con le imprese interessate e a favorire gli scambi commerciali con il mercato brasiliano. Il progetto avrà la durata di mesi sei e si articolerà in analisi di mercato, workshop e incontri bilaterali con gli operatori verdeoro. I partecipanti avranno la possibilità di entrare in contatto con i potenziali clienti che, in un secondo momento, saranno chiamati in Toscana a visitare le aziende coinvolte.
Secondo alcune stime, in Brasile quasi il 2% dei consumi totali su base annuale sono destinati a mobili e complementi d’arredo e il target per il prodotti Made in Italy è rappresentato dalla classe di reddito che va dai 1.500 ai 3.000 dollari al mese, in particolare residente nel Sud-est, regione in cui le importazioni nel 2010 sono aumentate del 69%.

lunedì 20 giugno 2011

Dilma Rousseff si impegna nella lotta alla povertà.

Dilma Rousseff ha recentemente annunciato l’approvazione di un piano per combattere la povertà estrema entro quattro anni.

La presidente brasiliana Dilma Rousseff ha lanciato un ambizioso programma, chiamato “Brazil Without Misery”, finalizzato a combattere la povertà estrema e migliorare le condizioni socio-economiche di 16 milioni di persone entro quattro anni. Tale piano, già illustrato in campagna elettorale, risulta essere una continuazione della politica del presidente Lula, che ha fatto della lotta alla povertà il suo cavallo battaglia.
Il successo della Bolsa Familia, lanciato dallo stesso Lula ha fatto uscire dalla soglia della povertà 20 milioni di persone che, oggi, fanno parte della classe media: la diminuzione del tasso di povertà e l’aumento generale del benessere sono stati punti fondamentali per il boom economico del Brasile.
Il Brasile, nonostante la crescita economica “a ritmi cinesi”, deve seriamente affrontare il problema della distribuzione del reddito, continuando la lotta alla povertà, per garantire al Paese, una crescita economica costante.
Il programma mira a portare 16,2 milioni di persone sopra la soglia di povertà estrema (valutata in 70 Real pari a 44$ al mese) attraverso azioni a più livelli: garantendo un sussidio economico, favorendo l’accesso all’educazione, permettendo la fruizione dei servizi di base, quali acqua corrente ed energia elettrica e organizzando corsi di formazione professionale.
La formula brasiliana per la lotta alla povertà si è dimostrata vincente: i poveri di oggi, saranno i consumatori di domani e favoriranno la crescita brasiliana nel lungo periodo.

venerdì 17 giugno 2011

Mato Grosso do Sul: aumenta la produzione di cellulosa

Secondo i dati dell’Abraf, le foreste coltivate nel Mato Grosso do Sul sfiorano i 400mila ettari e favoriscono la produzione di cellulosa e di carbone.

Il Mato Grosso do Sul, tradizionale produttore ed esportatore di carne e di soia, punta ora sulla produzione di cellulosa. Secondo i dati dell’Abraf (Associazione Brasiliana dei Produttori di Foreste Coltivate), nel 2010 le aree forestali coltivate sono aumentate del 10% rispetto al 2009 e del 300% rispetto al 2006, sfiorando i 400mila ettari complessivi. In particolare, sono stati rilevati 378.195 ettari di eucalipto e 13.857 di pini.
Si tratta di una scelta strategica che permette al Mato Grosso do Sul di affermarsi come produttore di cellulosa e di carbone e favorendo anche lo sviluppo dell’industria siderurgica.
Luiz Ramires Jr, presidente dell’Associazione dei Produttori e dei Consumatori di Foreste Coltivate del Mato Grosso do Sul, ha precisato che lo Stato può beneficiare non soltanto di “ampie superfici, un suolo ed un clima favorevoli, bensì anche un eccellente scenario socio-politico”, che crea un terreno fertile per il consolidamento e l’espansione del settore.

giovedì 16 giugno 2011

Agricoltura: cresce la produzione di soia, cereali e cotone.

L’agricoltura brasiliana va a gonfie vele e la Conab (National Commodities Supply Corporation), ente appartenente al dipartimento del ministero dell’Agricoltura, ha rivisto, al rialzo, le previsioni avanzate nel mese di maggio.

L’agricoltura brasiliana va a gonfie vele e la Conab (National Commodities Supply Corporation), ente appartenente al dipartimento del ministero dell’Agricoltura, ha rivisto, al rialzo, le previsioni avanzate nel mese di maggio. Il raccolto agricolo 2010/2011 ha beneficiato (e continuerà a beneficiare anche nei prossimi mesi), da un lato, di condizioni atmosferiche favorevoli e dall’altro, di una politica di aumento delle superfici coltivate del 3,8%: i terreni agricoli sono, attualmente, 49,1 milioni di ettari totali (contro di 47,4 milioni di ettari nel periodo 2009/2010).
Il dato di maggiore rilevanza riguarda il raccolto di soia, da poco conclusosi: le aziende agricole brasiliane hanno prodotto 75 milioni di tonnellate, segnando un aumento del 9,2% rispetto al raccolto 2009/2010. Tale risultato, da record, è dovuto, principalmente, all’aumento delle terre coltivate che hanno raggiunto 24,15 milioni di ettari. Ma non solo, anche cereali, semi oleosi e cotone sono stati rivisti al rialzo.
Le terre coltivate a cereali e semi oleosi sono passate da 47,4 milioni di ettari a 49,1 milioni di ettari e si prevede che il raccolto 2010/2011 raggiunga un volume totale di 161,5 milioni di tonnellate, segnando un aumento dell’8,2% rispetto al 2010.
La Conab ha previsto, altresì, che la produzione di cotone sarà superiore rispetto all’anno scorso, per un totale si 2,05 milioni di tonnellate a fronte di un aumento del 66% delle terre coltivate: “In Mato Grosso, i raccolti sono in fioritura, fruttificazione e maturazione, e hanno beneficiato del tempo favorevole, che, secondo le previsioni, resterà tale fino alla fine del raccolto, che sta per iniziare”, ha precisato in un comunicato la Conab.
In controtendenza, invece, la produzione di grano dovrebbe calare rispetto al raccolto 2009/2010 a causa della diminuzione dei campi coltivati del 4,3%: verranno raccolti circa 5,4 milioni contro 5,8 milioni di tonnellate dell’anno scorso.
Il Brasile, forte di un’agricoltura redditizia e prosperosa, potrà aumentare il volumi di esportazioni di generi agricoli nei prossimi mesi, in particolare per quanto riguarda le esportazioni di soia, di cui è il secondo maggior produttore mondiale, e si prospetta, altresì, un aumento del consumo interno.

mercoledì 15 giugno 2011

Enel: il Telegestore sbarca in Brasile

Il Gruppo Enel sta realizzando un progetto sperimentale in Brasile: è prevista l’istallazione di contatori digitali, chiamati Telegestori, che permetteranno la gestione remota dei dati sui consumi.

Il Gruppo Enel sta realizzando un progetto sperimentale in Brasile attraverso la controllata Companhia energética do Ceará (Coelce): è prevista l’istallazione, presso i tre milioni di utenti Coelce, di contatori digitali, chiamati Telegestori, che permetteranno la gestione remota dei dati sui consumi.
In Italia, primo paese al mondo ad essere dotato di tale tecnologia, sono attualmente attivi 32 milioni di punti di misura digitali, in grado di trasmettere le informazioni sui consumi e ricevere l'aggiornamento dei parametri contrattuali scelti dal cliente, senza l’ausilio di un operatore.
Il progetto pilota brasiliano ha preso avvio a Fortaleza e continuerà a Rio de Janeiro, “obiettivo di questo primo progetto pilota in America Latina è testare la soluzione tecnologica della telegestione sviluppata dal Gruppo Enel e basata sul modello già operativo in Italia da diverso tempo”, si legge in una nota di Enel.
Il Telegestore, o Smart Meter, costituisce un vantaggio per l’intero sistema in quanto permette l’ottimizzazione dei processi di raccolta dati e di sicurezza. I clienti beneficeranno di tariffe multi orarie e di una maggiore trasparenza del servizio.

martedì 14 giugno 2011

Calzature “made in Brasil”

Dal 18 al 21 giugno 2010 avrà luogo la fiera internazionale Expo Riva Schuh, una manifestazione dedicata al comparto calzaturiero di risonanza internazionale.

Dal 18 al 21 giugno 2010 avrà luogo la fiera internazionale Expo Riva Schuh, una manifestazione dedicata al comparto calzaturiero di risonanza internazionale. Parteciperanno all’evento anche sedici società brasiliane attraverso il programma di promozione all’esportazione Brazilian Footwear, promossa dall’Associazione Brasiliana delle Industrie di Calzature (Abicalçados). “Questa fiera, in quanto internazionale, accoglie buyer provenienti da vari Paesi, il che è un bene per gli espositori brasiliani, che hanno al possibilità di incontrare direttamente i clienti, controllare le loro collezioni in loco e conoscere gli acquirenti, ponendo così le basi per nuove prospettive di business” ha precisato Vivian Laube, Responsabile di Brazilian Footwear. “Stiamo scommettendo molto sull’Italia, perché crediamo che il Brasile possa essere un grande fornitore di calzature per le piccole e medie imprese del comparto. E abbiamo creato diversi meccanismi per essere presenti nella scelta dei compratori italiani” ha aggiunto la Laube.
La scorsa edizione ha riscosso un notevole successo: le diciotto aziende partecipanti hanno concluso contratti per un valore di 1,8 milioni di dollari.
L’industria delle calzature è un settore strategico per il Brasile: nel 2010 sono state esportate complessivamente 143 milioni di paia di scarpe (in aumento del 13% rispetto al 2009) per un valore di 1,48 miliardi di dollari. In particolare, nel primo trimestre del 2010 sono state esportate 49,4 milioni di paia di scarpe mentre nello stesso periodo del 2011 sono state esportate 32,7 milioni di paia per un valore complessivo di 356,7 milioni di dollari. Con riferimento ai dati del primo trimestre del 2011, l’Italia rappresenta il terzo maggiore acquirente di scarpe Made in Brazil con 1,8 milioni di paia importate per un valore totale di 31 milioni di dollari.

lunedì 13 giugno 2011

Brasile in testa alla classifica “Global retail”

La società di consulenza internazionale A.T. Kearney ha stilato una classifica inerente i paesi con più chance per il commercio al dettaglio: al primo posto figura il Brasile.

La società di consulenza internazionale A.T. Kearney ha pubblicato il report “Global retail developmente Index” avente per oggetto la diffusione del commercio al dettaglio nel mondo. Tale report fornisce un quadro generale dei paesi più attrattivi per le catene della Gdo e il punteggio assegnato a ciascun paese viene calcolato sulla base di un paniere di criteri che comprendono: il rischio, il livello di criminalità, l’attrattività del mercato, la capacità di spesa, la percentuale di popolazione urbana, il livello delle infrastrutture e l’efficienza della pubblica amministrazione.
Secondo tale classifica i Paesi emergenti hanno un forte potenziale di crescita, in particolare l'America Latina. In testa figurano, infatti, Brasile, Uruguay e Cile seguiti da India, Kuwait, Cina, Arabia Saudita e Perù.
Il Brasile, in testa alla lista, vanta una forte crescita del Pil e l’aumento degli investimenti in vista degli eventi sportivi, che daranno un forte visibilità al Paese verdeoro. Il Brasile, nonostante il peso dell’inflazione, prevede di realizzare 25 centri commerciali quest’anno e una trentina entro il 2013.
Giovanni Bonfanti, principal di A.T. Kearney, ha precisato che “le aziende italiane devono analizzare i vantaggi attesi dal retailer, sia in termini di differenziazione rispetto alla concorrenza dei produttori locali sia in termini economici e d’immagine perché un prodotto importato potrebbe riscuotere un maggiore appeal” aggiungendo che, per quanto riguarda gli esportatori italiani, “la leva del prezzo non sarà vincente, meglio differenziarsi con il design, la costante innovazione e la forza del made in Italy”.

venerdì 10 giugno 2011

Misure per frenare le importazioni

Le importazioni stanno causando un forte rallentamento dell’industria brasiliana. Secondo il presidente dell’AEB, le importazioni di beni e servizi nel primo trimestre del 2011 sono cresciute del 13,1% rispetto all’anno scorso.

Le importazioni stanno causando un forte rallentamento dell’industria brasiliana. Jose Augusto de Castro, presidente dell’AEB, Associazione del Commercio Estero, ha commentato i dati relativi al primo trimestre del 2011: il Pil brasiliano è aumentato del 4,2% nei primi tre mesi del 2011 rispetto all’anno scorso e le importazioni di beni e servizi sono cresciute del 13,1% nello stesso periodo. Secondo de Castro le importazioni sono aumentate a causa di un cambio sopravvalutato e dal fatto che alcuni settori, in particolare l’industria leggera e pesante, stanno subendo un graduale processo di de-industrializzazione, evidenziato dal fatto che le importazioni di beni di largo consumo stanno aumentando più velocemente rispetto alle importazioni di semilavorati e di materie prime, in quanto più economici.
Il ministro dell’Industria, Fernando Pimentel, ha dichiarato che il Governo sta preparando un pacchetto di misure per bilanciare la perdita di competitività causata dal cambio sfavorevole e per promuovere il consumo di prodotti brasiliani. Il Ministro ha inoltre precisato che non si tratta di protezionismo: “tutti i paesi del mondo ricorrono misure per difendere le proprie economie, l’occupazione, il business e i lavoratori”.

giovedì 9 giugno 2011

Si intensificano i rapporti tra Unione Europea e Brasile.

Il vicepresidente della Commissione Europea responsabile per l’industria e l’imprenditoria, Antonio Tajani, ha in programma una visita ufficiale in Sudamerica per ravorire la cooperazione internazionale.

L’America Latina sta diventando sempre più importante nello scenario economico mondiale: si registrano tassi di crescita demografica importanti e si prevedono buone prospettive economiche. Attualmente l’Unione Europea rappresenta il primo partner commerciale del Mercosur (Mercato Comune dell’America meridionale) e il secondo partner commerciale dell'America Latina, preceduta solo dagli Stati Uniti: tra i principali prodotti esportati vi sono macchine industriali, mezzi di trasporto e sostanze chimiche. Nel 2010 si stima che gli scambi di merci verso l’America Latina abbiano raggiunto 164 miliardi di euro mentre gli scambi di servizi 44 miliardi di euro nel 2009.
Il vicepresidente della Commissione Europea responsabile per l’industria e l’imprenditoria, Antonio Tajani, ha in programma una visita ufficiale in Sudamerica, che, in particolare, toccherà il Brasile nei giorni 12 e 13 giugno 2011. È la prima volta dopo ben 15 anni che un Vicepresidente dell’Unione Europea si reca in America Latina: Tajani avrà la possibilità di rafforzare i legami con i Ministri brasiliani della Scienza e Tecnologia, degli Esteri, della Difesa, dell’Industria e del Commercio, con i rappresentanti delle PME (pequenas e médias empresas) e del settore turistico. È previsto anche un incontro con la presidente del Brasile, Dilma Rousseff.
Come si legge nel comunicato ufficiale gli incontri in programma avranno per oggetto la promozione della “cooperazione nel campo della politica industriale e dell’innovazione al fine di accrescere l’integrazione economica, promuovendo l’accesso delle PMI ai finanziamenti, incentivare le politiche in tema di materie prime, le politiche spaziali e il turismo”. Tra i punti principale emerge sicuramente il dialogo in materia di semplificazione burocratica, per favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese europee nei mercati sudamericani, favorendo l’apporto di know-how e tecnologie e una più attiva collaborazione in ambito turistico, favorendo iniziative pilota come “50000 turisti”, lanciata la settimana scorsa e che verrà attuata nel 2012.

mercoledì 8 giugno 2011

Agricoltura biologica in Brasile

Secondo Brasilbio, nel 2010 il settore agricolo biologico ha raggiunto un giro d’affari di 312,5 milioni di dollari, segnando un aumento del 40% rispetto al 2009. Nel 2011 si prevede che supererà i 400 miliardi di dollari.

Nonostante l’agricoltura biologica rappresenti solamente una minima parte dell’attività agricola brasiliana, la produzione è aumentata considerevolmente negli ultimi anni. Secondo l’associazione Brasilbio, nel 2010 il settore ha raggiunto un giro d’affari di 500 milioni di rais, pari a 312,5 milioni di dollari: tale volume rappresenta soltanto lo 0,2% della produzione complessiva del settore dell’agricoltura e dell’allevamento.
La CNA (National Confederation of Agricolture and Livestock) ha stimato che il mercato dei prodotti biologici genera, a livello mondiale, un giro d’affari di circa 60 miliardi di dollari l’anno e cresce mediamente del 30% annuo.
Nel 2010 la produzione brasiliana è aumentata del 40% rispetto al 2009 e per il 2011 Brasilbio prevede che il giro d’affari toccherà i 700 milioni di reais, pari a 437 miliardi di dollari. Il settore agricolo tradizionale, invece, dovrebbe crescere ad un tasso più contenuto, di circa il 7,4%.
Il Ministero dell’Agricoltura, in collaborazione con la Sebrae (Serviço Brasilero de Apoio as Micro e Pequena Empresa), hanno promosso la 7°settimana del cibo biologico, conclusasi il 5 giugno e che si è concentrata sull’importanza del marchio “Produto Organico Brasil”, che identifica i prodotti biologici in Brasile.
All’inizio dell’anno è, inoltre, entrata in vigore una legge che regola la produzione in Brasile e impone degli standard di qualità per le imprese agricole che vogliono produrre biologico: una garanzia di qualità e provenienza.

martedì 7 giugno 2011

S&P rivede la prospettiva del rating Brasile.

L’agenzia di classificazione di rischio Standard & Poor’s ha elevato la prospettiva del rating da “stabile” a “positiva” anche se precisa che “cambiamenti nella prospettiva non sono segnali di un cambiamento imminente”.

L’agenzia di classificazione di rischio Standard & Poor’s ha elevato la prospettiva del rating da “stabile” a “positiva”. Tale decisione è dettata dalle previsioni di stabilità della crescita economica nel lungo periodo e dalla graduale diminuzione del debito pubblico. La S&P ha precisato che “la prospettiva positiva riflette il consolidamento della stabilità economica, la crescita del PIL nel lungo periodo, l’aumento dei conti correnti e i piccoli deficit fiscali che dovrebbero gradualmente ridurre la vulnerabilità del Paese nei confronti di shock esterni”. Nonostante ciò il Direttore senior del gruppo di rating sovrano della S&P, Joydeep Mukherji, ha precisato che “cambiamenti nella prospettiva non sono segnali di un cambiamento imminente” aggiungendo che la previsione rispecchia il modo in cui il governo brasiliano è riuscito a guidare il Paese fuori dalla crisi. La S&P ha classificato il Brasile BBB-, il più basso livello della fascia del grado di investimento e molti sostengono che questa revisione serva solo ad allineare il rating alle altre agenzie.

lunedì 6 giugno 2011

Crescono i salari e cala la povertà

Secondo la Fondazione Getulio Vargas (FGV), negli ultimi dieci anni la povertà in Brasile sarebbe diminuita del 50,64% a fronte di un aumento dei salari per i più poveri del 68%. Si prevede che la crescita continuerà ma si teme l’inflazione.

Secondo la Fondazione Getulio Vargas (FGV), negli ultimi dieci anni la povertà in Brasile sarebbe diminuita sensibilmente grazie all’aumento generale del reddito, in particolare dei salari minimi. “Se il Governo brasiliano migliorasse la qualità dell’educazione e della gestione pubblica, facendo di più e spendendo di meno, riuscirebbe a elevare il reddito della popolazione anche in questo decennio” ha commentato Marcelo Neri, della FGV.
I dati recenti mostrano che durante gli 8 anni della presidenza di Lula, dal 2002 al 2010, la povertà sarebbe diminuita del 50,64% grazie a piani di sviluppo e alla Bolsa Familia, il sussidio garantito dal Governo federale ai disoccupati e a coloro che sono fuori dal mercato del lavoro. Tali politiche hanno anche incentivato la “riduzione delle disuguaglianze” come ha sottolineato Neri. Per i più poveri il reddito è cresciuto del 68% nel decennio scorso mentre per la fascia dei più ricchi è salito solamente del 10%. Secondo le proiezioni la crescita dovrebbe continuare anche nel decennio appena iniziato, di conseguenza , il Governo federale deve attuare un’attenta politica di contenimento dell’inflazione.

venerdì 3 giugno 2011

Frena l’inflazione in Brasile.

Secondo quanto dichiarato dal Ministro della Pianificazione, Miriam Belchior, “le misure per combattere l’inflazione stanno già avendo l’effetto sperato, e l’inflazione comincia a diminuire”.

Il Ministro della Pianificazione, del Bilancio e della Gestione del Brasile, Miriam Belchior, ha dichiarato che l’inflazione brasiliana è in diminuzione. “Le misure per combattere l’inflazione, adottate dalla banca Centrale e dal Governo Federale, stanno già avendo l’effetto sperato, e l’inflazione comincia a diminuire”, ha dichiarato il Ministro durante il Forum Interconsigli, dedicato alla stesura del Piano Pluriennale di Attuazione (PPA) relativo al periodo 2012-2015. Hanno partecipato all’incontro i rappresentanti politici nazionali e rappresentanti di enti non governativi, avanzando proposte inerenti nuove modalità di attuazione del PPA volte a dare maggiori poteri al governo e alla politica pubblica. “Il PPA testimonia gli impegni e le priorità assunti dal governo per i prossimi quattro anni. E questo è indispensabile ascoltare i rappresentanti della società civile e degli enti che vogliono dare un contributo”.
Rallentare l’inflazione rappresenta l’obiettivo principale del Governo Rousseff al fine di rilanciare la competitività dell’industria brasiliana e favorire il benessere della popolazione.

giovedì 2 giugno 2011

Investimenti infrastrutturali per il Brasile.

Il Brasile si prepara a ospitare i Mondiali di Calcio nel 2014 e le Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016: restano da effettuare ingenti investimenti nel settore delle infrastrutture e degli impianti sportivi.

Il Brasile si prepara a ospitare i Mondiali di Calcio nel 2014 e le Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016: restano da effettuare ingenti investimenti nel settore delle infrastrutture e degli impianti sportivi. Il presidente della Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale del Brasile (BNDES), Luciano Coutinho, ha recentemente dichiarato che per rendere il paese efficiente dal punto di vista infrastrutturale per accogliere i turisti in occasione degli eventi sportivi, sarà necessario erogare finanziamenti per il valore di 170 miliardi. Gli investimenti che prenderanno il via nei prossimi quattro anni rappresenteranno il 23% del PIL e saranno sufficienti a garantire una crescita economica stabile e duratura.
I settori che, più di altri, beneficeranno dei finanziamenti sono: il settore petrolifero e del gas naturale (in particolare lo sviluppo delle riserve petrolifere pre-sal), la produzione di energia elettrica e, infine il settore dei trasporti che comprende porti, aeroporti, strade e ferrovie.
Coutinho ha inoltre precisato che nel 2011 una percentuale significativa di investimenti normalmente erogati dalla BNDES, è stata fornita da banche private per un valore di 25 miliardi di Reis, pari a 16 miliardi di dollari.
Il Brasile è oggi la settima economica mondiale e possiede il potenziale per una crescita costante, tuttavia la carenza infrastrutturale sta causando non pochi problemi. Il Paese si trova, infatti, a dover affrontare dei seri problemi logistici: le arterie stradali principali sono al collasso, gli aeroporti non sono funzionali, la capacità di stoccaggio non è sufficiente , i porti e le ferrovie non sopportano più il flusso di merci e persone e il sistema delle comunicazioni è inefficiente. Tutti questi fattori causano dei colli di bottiglia che rischiano di bloccare l’economia se non si interviene prontamente.
Nascono così importanti opportunità di business per le aziende italiane che desiderano approdare in Brasile.

mercoledì 1 giugno 2011

I sindacati brasiliani chiedono la diminuzione delle tasse

I sindacati hanno chiesto al Governo di ridurre il carico fiscale per favorire lo sviluppo dell’industria locale, schiacciata dalla competizione internazionale, dalle importazioni e dall’inflazione.

I sindacati hanno chiesto al Governo di ridurre il carico fiscale per favorire lo sviluppo dell’industria locale, schiacciata dalla competizione internazionale, dalle importazioni e dall’inflazione. Durante un seminario promosso dalla Federazione delle Imprese dello Stato di San Paolo (FIESP), il vice presidente del Governo Rousseff, Michael Temer, ha dichiarato che il Governo darà presto una risposta al problema: “Posso assicurare che la riduzione del carico fiscale, finalizzata a favorire la crescita industriale, sarà presa in considerazione dal Governo Rousseff”, ha dichiarato Temer, allontanando però l’ipotesi di frenare le importazioni per proteggere le imprese brasiliane.
Il Presidente della FIESP, Paulo Skaf, ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione tra gli imprenditori e i dipendenti nel perseguimento di obiettivi comuni. Tuttavia Skaf ha anche posto l’accento sui tassi di interesse elevati e la sopravvalutazione del Real che limita fortemente la competitività del settore industriale brasiliano.
Il presidente della Fuerza Sindical e deputato del Partido Democrático de los Trabajadores (Pdt), Paulo Pereira da Silva, ha proposto l’attuazione di una misura immediata che elimini le tasse sui libri paga e che favorisca la creazione di un “nuovo sistema di contribuzione per la sicurezza sociale”.