La società di consulenza internazionale A.T. Kearney ha stilato una classifica inerente i paesi con più chance per il commercio al dettaglio: al primo posto figura il Brasile.
La società di consulenza internazionale A.T. Kearney ha pubblicato il report “Global retail developmente Index” avente per oggetto la diffusione del commercio al dettaglio nel mondo. Tale report fornisce un quadro generale dei paesi più attrattivi per le catene della Gdo e il punteggio assegnato a ciascun paese viene calcolato sulla base di un paniere di criteri che comprendono: il rischio, il livello di criminalità, l’attrattività del mercato, la capacità di spesa, la percentuale di popolazione urbana, il livello delle infrastrutture e l’efficienza della pubblica amministrazione.
Secondo tale classifica i Paesi emergenti hanno un forte potenziale di crescita, in particolare l'America Latina. In testa figurano, infatti, Brasile, Uruguay e Cile seguiti da India, Kuwait, Cina, Arabia Saudita e Perù.
Il Brasile, in testa alla lista, vanta una forte crescita del Pil e l’aumento degli investimenti in vista degli eventi sportivi, che daranno un forte visibilità al Paese verdeoro. Il Brasile, nonostante il peso dell’inflazione, prevede di realizzare 25 centri commerciali quest’anno e una trentina entro il 2013.
Giovanni Bonfanti, principal di A.T. Kearney, ha precisato che “le aziende italiane devono analizzare i vantaggi attesi dal retailer, sia in termini di differenziazione rispetto alla concorrenza dei produttori locali sia in termini economici e d’immagine perché un prodotto importato potrebbe riscuotere un maggiore appeal” aggiungendo che, per quanto riguarda gli esportatori italiani, “la leva del prezzo non sarà vincente, meglio differenziarsi con il design, la costante innovazione e la forza del made in Italy”.
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