Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative al Brasile

martedì 30 ottobre 2012

La pesca: nuova priorità per il Brasile

Entro il 2014, il governo carioca punta a raggiungere le 2 tonnellate di produzione ittica all’anno.

Le nuove parole d’ordine per gli investimenti brasiliani dei prossimi anni sono Pesca e Acquacoltura. Questo quanto previsto dal programma “Safra da Pesca e Aquicultura”, presentato lo scorso 25 ottobre dal governo carioca. Il piano punta a rafforzare la catena peschiera e di acquacoltura del Paese investendo, entro il 2014, 4,1 miliardi di reais in innovazione tecnica, modernizzazione dell’industria e del commercio, rafforzamento delle cooperative. Altri 135 milioni saranno destinati all’assistenza tecnica e a corsi di formazione per 120 mila famiglie di pescatori e ancora altri incentivi adottati per l’introduzione di nuovi metodi di produzione e conservazione del pescato in grado di garantire una migliore qualità dei prodotti venduti. L’obiettivo dichiarato è quello di aumentare la produzione interna di 2 tonnellate di pesce all’anno, elevando il reddito e l’occupazione di milioni di abitanti. Il Paese infatti, attualmente collocato al 23simo e al 17simo posto nella classifica mondiale, rispettivamente dei settori della Pesca e dell’Acquacoltura, non sta sfruttando al massimo le proprie potenzialità. Lo conferma il Presidente Dilma Rousseff  che ha dichiarato “Abbiamo più di 8 mila chilometri di coste, il 13% delle riserve mondiali di acqua dolce e un mare interno fatto di bacini e dighe in quasi tutta la nostra rete idrografica. È come se fosse un vasto mare di acqua dolce". E nei prossimi anni si vuole rimediare.

venerdì 26 ottobre 2012

Valentino sceglie il verde-oro

Inaugurati due monomarca della nota griffe italiana a San Paolo e prevista per Novembre una nuova apertura a Rio.
L’italian style continua a mietere successi all’estero e adesso più che mai sembra il momento del noto marchio Valentino che prosegue con successo il suo ambizioso piano di espansione in Brasile. Ai primi di ottobre la masion italiana ha esordito con il suo primo monomarca a San Paolo presso lo Shopping Cidade Jardim Piso Terreo in uno spazio firmato dall’architetto David Chipperfield. I 190 metri quadri, collocati al piano terra del centro commerciale, giocano su un susseguirsi di stanze che ricreano l’atmosfera di un palazzo e ospitano le linee donna del noto Brand: Valentino ready-to-wear e Valentino Gravani accessori. Lo scorso 16 ottobre è  stato poi inaugurato il primo ramo della sua seconda linea, Red, dedicata ad un pubblico più giovane a cui sarà dedicato un secondo negozio, questa volta a Rio de Janeiro presso il Leblon Shopping, con apertura prevista il prossimo mese.
Un momento d’oro dunque per il celebre marchio italiano che dallo scorso luglio è stato acquistato da Mayhool, società del Qatar che rappresenta la famiglia reale del paese, per una cifra stimata di 858 milioni di dollari. Valentino punta ora all’espansione su scala internazionale e l’Amministratore delegato Stefano Sassi  annuncia :“Ci saranno nuove boutique in tutto il mondo”. E il Brasile, con il mercato del lusso in forte espansione, è ad oggi la meta di investimento ideale.

mercoledì 24 ottobre 2012

Ducati: una nuova società a San Paolo

La “Ducati do Brasil Industria e Comercio de Motocicletas Ltda” debutta sul mercato brasiliano.

Dopo aver terminato il rapporto con il Gruppo Izzo, la casa motociclistica bolognese guarda al Brasile per consolidare la propria crescita. Dalla fine di questo mese infatti la nuova società, interamente controllata dalla Ducati, gestirà la distribuzione e il servizio di assistenza in tutto il Brasile dei propri prodotti.  Confermata inoltre la collaborazione con Dafra da Amazônia Indústria e Comércio de Motocicletas Ltda, azienda carioca che si occuperà dell’assemblaggio delle moto con i componenti spediti dallo stabilimento italiano e dai fornitori internazionali.
Secondo le previsioni il nuovo stabilimento di Manus già dalle prossime settimane sarà pronto a consegnare le prime moto ad un mercato, quello brasiliano, in costante crescita ed evoluzione. In occasione della conferenza stampa per l’annuncio della costituzione di Ducati do Brasil, Gabriele Del Torchio, Amministratore Delegato della S.p.a. di Borgo Panigale ha dichiarato : "Il mercato brasiliano delle motociclette è uno dei mercati più interessanti al mondo, il terzo in termini dimensionali. L’immagine Ducati è molto forte in questo paese e siamo accompagnati dalla simpatia di molti ducatisti, motociclisti e fan. L’apertura della filiale e l’assemblaggio delle nostre moto presso lo stabilimento di Manaus, confermano il nostro impegno diretto nei confronti dei clienti brasiliani, ai quali vogliamo garantire il miglior servizio possibile in termini di vendita e post-vendita, oltre alla riprova dell’importanza strategica che Ducati attribuisce a questo mercato".

venerdì 19 ottobre 2012

I brasiliani investono all’estero

L’Istituto del Commercio di San Paolo segnala un dato in controtendenza.

Se dalla crisi del 2008, il mercato dei paesi emergenti era considerato l’Eldorado degli investimenti,da quest’anno la tendenza sembra essere diversa e  in questi giorni l’ICE di San Paolo ha evidenziato uno scenario opposto. Con i prezzi ancora attraenti delle azioni degli Stati Uniti e dell’Europa e la diminuzione della crescita di alcuni dei paesi emergenti come il Brasile e la Cina, gli investitori hanno aumentato gli investimenti nei paesi di vecchia industrializzazione.  Se infatti lo scorso marzo la Cina ha ridimensionato la proiezione di crescita del proprio PIL, il Fondo Monetario Internazionale guarda con fiducia a Stati Uniti che secondo le aspettative dovrebbero quest’anno registrare aumenti di PIL maggiori di quelli brasiliani, precisamente del 2% a fronte di un più modesto 1,6%. Una piccola rivincita per i paesi di vecchia industrializzazione sulle economie emergenti. A ciò si aggiunge che l’acquisto delle azioni americane è sempre più accessibile agli investitori del paese carioca e che, al contrario del Brasile, i profitti delle imprese americane sorprendono positivamente. Il bacino europeo dal canto suo risulta allettante a causa della crisi del debito sovrano che ha fornito buone opportunità di acquisto nella zona euro.
E i numeri delle borse internazionali confermano. L’indice MSCI, che segue l’andamento delle azioni delle economie di prima industrializzazione, ha registrato quest’anno un aumento del 10,9%, superando per la prima volta dal 2009 l’indice del 9,41 dei paesi emergenti. Gli americani Nasdq e Standard & Poor’s hanno segnato rispettivamente aumenti del 22,89% e del 14,56%.

mercoledì 17 ottobre 2012

Siderurgia: un settore che merita attenzione

La Camera di Commercio Italo-Brasiliana segnala interessanti opportunità di investimento per le imprese di settore.

Il know how italiano è ricercato in Brasile. Così annuncia la Camera di Commercio Italo-Brasiliana che invita le imprese italiane che operano nei settori metalmeccanico, elettrico, elettronico, di infrastrutture, montaggi, manutenzioni, energia, logistica a concretizzare la loro presenza nel Paese carioca. Motivo di tanto interesse è la costruzione dell’imponente complesso siderurgico di Pecem, che una volta operativo, sarà in grado di  produrre 3 milioni di tonnellate annue di bramme (semilavorati destinati alla fabbricazione di lamiere) e capace di movimentare circa 150 milioni di Reais all’anno distribuiti nei vari segmenti. Per il progetto è stata creata una joint-venture a tre, tra la brasiliana Vale S.A. (50%) e le coreane Dongkuk Steel (30%) e Posco (20%). La prima fase di installazione dell’impianto, secondo le previsioni, si concluderà entro il secondo semestre 2015 e per le imprese interessate occorre affrettarsi. Sebbene i vertici aziendali abbiano infatti ribadito di voler privilegiare le aziende locali nelle varie fasi di costruzione, hanno altresì sottolineato che le imprese dovranno adeguarsi a precisi standard qualitativi e di mercato. Alle imprese italiane che ritengano di avere la tecnologia e le competenze tecniche adatte e che siano già regolarmente iscritte al CNPJ (Cadastro Nacional de Pessoas Jurídicas), la Camera di Commercio Italo-Brasiliana offrirà il necessario supporto operativo per l’operazione di registrazione, prevista per i fornitori della Compagnia siderurgica di Pecem.

venerdì 12 ottobre 2012

Italia e Brasile uniti per il futuro della nautica

Siglato ieri, nell’ambito del Salone Nautico Internazionale di Genova, un accordo di partenariato tra i due Paesi. Ecco i 5 punti chiave.

Una nuova collaborazione è stata sancita ieri tra il Ministero dello Sviluppo Economico italiano, UCINA (Confindustria nautica italiana) e il Governo dello Stato di Santa Catarina (Brasile) nel settore economico-commerciale della cantieristica nautica. La partnership è strutturata su cinque punti chiave. Il primo prevede l’apertura di un polo di riferimento federale a Florianopolis per l’interscambio di tecnologia e formazione tra Italia e Brasile. Si intende poi estendere sia l’accesso al “Fundo Marina Mercante” per la costruzione di cantieri navali nello Stato di Santa Caterina sia estendere i benefici fiscali del settore automotive a quello della nautica da diporto. In quarto luogo è prevista l’organizzazione di una missione, il prossimo dicembre a Florianopolis e Brasilia, per creare la possibilità di un allargare il partenariato del settore anche a livello federale. Allo scopo infine di esportare in Brasile la qualità del made in Italy sono stati calendarizzati una serie di master e corsi di formazione tenuti da esperti designer italiani di settore.
Lo Stato di Santa Caterina, collocato nel Sud del Brasile, con i suoi 561 Km di costa e 5 porti uniti ad una economia fiorente e diversificata, rappresenta oggi uno degli Stati brasiliani più interessanti per gli investimenti nautici.

giovedì 11 ottobre 2012

Il Brasile si veste di nuovo

Crescita della classe media, aumento della popolazione giovane, nuove strategie di marketing sono gli ingredienti del boom del settore abbigliamento.

“Ventisei miliardi di euro di consumi di abbigliamento nel 2010, 30 miliardi nel 2011 e 32 alla fine di quest'anno. Le stime degli addetti ai lavori sul mercato della moda in Brasile sono da capogiro.” Parola di Mauro Ponzé, capo di Coletivo Frescobol, che promuove progetti di internazionalizzazione e che è recentemente intervenuto al Convegno di SMI-Sistema Moda Italia a Milano. Nella stessa sede, Michele Tronconi, presidente di SMI, ha sottolineato che “Quaranta milioni di persone in Brasile sono uscite dalla povertà, rimpolpando una classe media che ora è formata da 105 milioni di individui». Un dato che unito alle nuove politiche sociali, alla stabilità economica e ad un sistema finanziario efficiente ha permesso di incrementare la quantità e innalzare il livello di produzione alla fascia medio-alta.
Particolare attenzione merita il mercato della moda giovane e infantile, quest’ultimo, in forte espansione, ha raggiunto quota 26%. Metà della popolazione carioca è infatti nella fascia fra gli 11 e i 44 anni a fronte di un’età media di 28 anni, rispetto ai nostri 45.
Innovative anche le strategie di marketing sperimentate da alcune aziende locali che si avvalgono del web e dei social network, condividendo le proprie collezioni in rete e sottoponendole al voto virtuale dei visitatori.

lunedì 8 ottobre 2012

Nuovi incentivi per il settore auto

Il governo carioca annuncia grandi vantaggi fiscali per la riduzione di consumi ed emissioni.

Al via nuove regole per le case automobilistiche presenti in Brasile. Dal 2013 al 2017 il governo ha deciso di garantire vantaggi fiscali a quelle in grado di ridurre i consumi e emissioni di gas, di adoperare componenti costruite nel Mercosur (il Mercato Comune del Sud America) e a tutte quelle che investiranno in ricerca ed innovazione. ''Il nuovo regime deciso per la produzione di auto in Brasile - ha detto il presidente della Fiat/Chrysler per l'America Latina, Cledorvino Belini, che e' anche presidente dell'Anfavea, l'associazione brasiliana dei fabbricanti di veicoli - crea una luce chiara su un futuro promettente per l'industria del settore brasiliana, con un mercato in crescita e più competitività''. In arrivo infatti nuove fabbriche della BMW, della cinese Jac e della giapponese Nissan.
Particolare sensibilità è rivolta all’aspetto green della produzione. Il governo garantisce infatti una riduzione del 32% dell’Ipi (Imposta sui prodotti industrializzati) a tutte le industrie in grado di produrre auto che consumino meno combustibile prefiggendosi il traguardo dei 17,26 KM a litro per la benzina e di 11,96 KM a litro per l’etanolo, ricavato dalla canna da zucchero. In altre parole le nuove auto dovranno, entro 5 anni, limitare le emissioni di CO2 a 130 grammi per chilometro.

venerdì 5 ottobre 2012

Aumento dei dazi per 100 prodotti

Dal 1 ottobre sarà applicato un rincaro temporaneo delle imposte alle importazioni per 100 articoli provenienti da Stati terzi.

L’aumento è entrato in vigore dopo la manifestazione dei paesi del Mercosur, il mercato comune dell’America Latina e sarà valido per un massimo di 12 mesi a partire dal 1 ottobre, prorogabile entro il 31 dicembre 2014.
L’elenco dei prodotti è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e riguarda esclusivamente articoli provenienti da Paesi che non fanno parte del Mercosur. Nel dettaglio, l’aumento della tassazione interesserà i prodotti destinati alle/provenienti dalle industrie siderurgica, petrolchimica, chimico-farmaceutica e i beni d’investimento che passeranno al 14% (per poche voci), al 20% (per molte voci) o al 25% (per la maggior parte delle voci). Alla base delle valutazioni dell’analisi del Mercosur che ha condotto all’aumento tariffario stanno una serie di considerazioni che riguardano: l’impatto delle tariffe sulle importazioni, il livello di capacità di produzione e di utilizzazione degli impianti delle industrie brasiliane, l’analisi delle catene produttrici e la compatibilità con le prioritarie politiche pubbliche. Gli stessi tecnici che hanno stilato la lista, saranno addetti al monitoraggio degli effetti delle misure adottate.

giovedì 4 ottobre 2012

Petrobras sotto accusa

La compagnia petrolifera nazionale è indagata dalla magistratura brasiliana per crimini ambientali.

Il capo d’imputazione è di particolare gravità. La nota compagnia petrolifera è stata infatti denunciata per sversamenti prolungati di idrocarburi provenienti da una sua raffineria collocata nello Stato sud-orientale di Rio de Janeiro e che avrebbero contaminato la baia di Guanabara e un vicino fiume. Secondo il procuratore generale del Comune di Sấo Josè de Meriti, Renato Machado, responsabile della contaminazione sarebbe stato il “deposito irregolare” di greggio e suoi derivati proveniente dall’impianto di Duque de Caxias, ad una quindicina di Km dalla capitale carioca. «Si è ha agito con totale negligenza – ha commentato Machado- i responsabili del disastro, già sapevano, per lo meno dal 2007, che le stazioni di trattamento degli idrocarburi erano obsolete e non funzionavano in modo adeguato, ma non hanno fatto nulla. Dal dicembre 2010, in diversi modi, è stata constatata la contaminazione, sia di una parte della baia che del fiume Iguaçú e delle foreste di mangrovie circostanti e neanche allora l'impresa si è adeguata, il che è inaccettabile».
Ad aggravare la posizione della compagnia petrolifera ci sarebbero poi le ulteriori accuse di aver ostacolato le verifiche disposte già nel 2009 dall’Istituto dell’Ambiente dello Stato di Rio e di aver tenuto all’oscuro dei nocivi versamenti di greggio sia l’Agenzia Nazionale del Petrolio (ANP), sia l’Istituto Brasiliano dell’Ambiente (Ibama).

lunedì 1 ottobre 2012

Foxconn annuncia nuova fabbrica in Brasile

Previsto un investimento di un miliardo di dollari per un nuovo polo industriale a 100 Km da San Paolo.

La multinazionale dell’elettronica si espande in Sud America. Foxconn Tecnology ha firmato nelle scorse settimane un protocollo d'intesa con  il governo carioca per la costruzione di un grande polo di produzione nella città di Itu, a 100 km dalla città di San Paolo.
Il nuovo centro industriale produrrà cavi, macchine fotografiche, schermi touchscreen, Led e altri componenti elettronici che poi andranno a integrare i modelli di ultima generazione di iPhone e iPad. Grazie ai nuovi investimenti di un miliardo di dollari a partire dal 2013, praticamente l’intera catena produttiva di cellulari e tablet, a eccezione dei display Tft, sarà presente nel Paese e si conta di assumere 10mila dipendenti entro il 2016. I nuovi stabilimenti si affiancheranno a quelli già presenti nelle città di Manaus, in Amazzonia, Indaiatuba, Jundiai, Sorocaba, e Santa Rita do Sapucaí nel Sud Est del Brasile.
Nelle scorse settimane, poco prima dei tumulti scoppiati nella fabbrica cinese di Taiyuan, il Presidente Terry Gou, ha inoltre annunciato di volere quotare la multinazionale alla Borsa di San Paolo entro il 2013.
Per incentivare la produzione e stimolare i consumi, si è attivato anche il governo brasiliano che, attraverso l’introduzione di un pacchetto di misure di esenzione fiscale per le imprese che producono sul territorio nazionale, punta ad un abbassamento del 25% del prezzo di tablet e smartphone e a rendere i prodotti tecnologici accessibili anche alla popolazione locale.