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martedì 30 ottobre 2012

La pesca: nuova priorità per il Brasile

Entro il 2014, il governo carioca punta a raggiungere le 2 tonnellate di produzione ittica all’anno.

Le nuove parole d’ordine per gli investimenti brasiliani dei prossimi anni sono Pesca e Acquacoltura. Questo quanto previsto dal programma “Safra da Pesca e Aquicultura”, presentato lo scorso 25 ottobre dal governo carioca. Il piano punta a rafforzare la catena peschiera e di acquacoltura del Paese investendo, entro il 2014, 4,1 miliardi di reais in innovazione tecnica, modernizzazione dell’industria e del commercio, rafforzamento delle cooperative. Altri 135 milioni saranno destinati all’assistenza tecnica e a corsi di formazione per 120 mila famiglie di pescatori e ancora altri incentivi adottati per l’introduzione di nuovi metodi di produzione e conservazione del pescato in grado di garantire una migliore qualità dei prodotti venduti. L’obiettivo dichiarato è quello di aumentare la produzione interna di 2 tonnellate di pesce all’anno, elevando il reddito e l’occupazione di milioni di abitanti. Il Paese infatti, attualmente collocato al 23simo e al 17simo posto nella classifica mondiale, rispettivamente dei settori della Pesca e dell’Acquacoltura, non sta sfruttando al massimo le proprie potenzialità. Lo conferma il Presidente Dilma Rousseff  che ha dichiarato “Abbiamo più di 8 mila chilometri di coste, il 13% delle riserve mondiali di acqua dolce e un mare interno fatto di bacini e dighe in quasi tutta la nostra rete idrografica. È come se fosse un vasto mare di acqua dolce". E nei prossimi anni si vuole rimediare.

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