Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative al Brasile

lunedì 28 febbraio 2011

CNI: calo della produzione industriale nel mese di gennaio

La Confederazione Nazionale dell’Industria ha pubblicato il risultato di un sondaggio secondo il quale la produzione industriale brasiliana ha subìto un rallentamento dall’inizio dell’anno. Secondo l’ente “L’industria ha assestato la propria produzione non appena ha percepito che la domanda era in discesa”.

La Confederazione Nazionale dell’Industria (CNI) ha pubblicato il risultato di un sondaggio secondo il quale la produzione industriale brasiliana avrebbe subìto un calo all’inizio dell’anno: “L’industria si è preparata ed ha assestato la propria produzione non appena ha percepito che la domanda era in discesa alla fine dell’anno scorso”, ha precisato Marcelo Azevedo, l’economista della CNI.
La conseguenza è che l’industria verdeoro opera ben al di sotto della propria capacità produttiva nonostante gli stock del settore siano rimasti nella media del periodo e gli indici relativi alle aspettative per i prossimi sei mesi siano migliorati: gli imprenditori sono, infatti, ottimisti e si attendono un aumento della domanda.
Il Presidente delle Industrie di San Paolo, Paulo Skaf, ha espresso la propria perplessità in merito alle importazioni di prodotti dalla Cina che, a suo avviso, giungono nel Paese sudamericano per buona parte in modo illegale danneggiando la produzione interna. L’industria brasiliana, nonostante i segnali di rallentamento, dimostra di avere ottime opportunità nel lungo periodo.

venerdì 25 febbraio 2011

Brasile: aumenta l’aliquota sulle importazioni di tre prodotti

Il Comitato Esecutivo di Gestione della Camera del Commercio Estero ha stabilito l’aumento delle imposte sulle importazioni di difenilmetano diisocinato, di guanti in lattice per uso non chirurgico e di alcune tipologie di stampi.

Il MERCOSUL, che letteralmente significa “mercato comune del sud”, è un organismo fondato nel 1991 con il Trattato di Asunción a cui hanno aderito cinque stati: Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, solo nel 2006 si è aggiunto il Venezuela. Questi Paesi applicano una Tariffa Esterna Comune verso i Paesi terzi, anche se è stata approvata, nel 2002, una lista di eccezioni cambiano da un Paese all'altro.
Il Comitato Esecutivo di Gestione della Camera del Commercio Estero (Gecex) ha recentemente apportato delle modifiche alla Lista Brasiliana di Eccezioni alla Tariffa Esterna Comune. Le modifiche coinvolgono le aliquote di imposta sulle importazioni dei seguenti prodotti: il difenilmetano diisocinato, utilizzato nella produzione di poliuretani sotto forma di schiuma rigida che servono come materiale isolante, la cui aliquota è aumentata dal 14% al 20%, i guanti in lattice per uso non chirurgico che sono passati dal 16% al 35% e gli stampi utilizzati nei processi di modellamento per iniezione o compressione, che hanno subìto un aumento dal 14% al 30 %.
Al contrario, si è verificato un calo dell'aliquota su rimorchi e semirimorchi, in considerazione delle numerose opere pubbliche in fase di esecuzione.


giovedì 24 febbraio 2011

Brasile: opportunità di investimento nel cemento e nel mattone

In Brasile, negli ultimi due anni, la domanda di immobili è quasi raddoppiata. Sulla scia del settore immobiliare trovano ampie opportunità non soltanto l’edilizia, ma anche l’industria dell’arredamento, del cemento, la produzione di serramenti, il settore florovivaista etc..

L’economia brasiliana va a gonfie vele: lo dimostra, non soltanto l’aumento del Pil, che nel 2010 ha raggiunto una crescita del 7,5%, ma anche la ripresa a pieno ritmo di alcuni settori strategici, tra cui l’immobiliare.
Il boom del mercato immobiliare va ricercato nell’aumento del benessere economico e nell’ascesa della cosiddetta “nuova classe media brasiliana”, che è il centro propulsore della ripresa carioca e comprende i nuclei familiari con un reddito compreso tra 1.116 reais e 4.854 reais (equivalenti a un importo tra 500 e 2.200 euro circa).
Il Governo ha promosso, inoltre, un progetto federale di edilizia sociale, chiamato “Minha casa, Minha Vida” il quale ha come obiettivo consentire alle famiglie a basso reddito di acquistare la prima casa.
Sulla scia del settore immobiliare trovano ampi spazi di sviluppo non soltanto l’edilizia, ma anche l’industria dell’arredamento, del cemento, la produzione di serramenti, il settore florovivaista etc.. Una particolare attenzione meritano le vendite di cemento che nel 2010 hanno raggiunto un aumento record del 14,8%. Secondo alcune proiezioni, dovrebbero crescere, durante l’anno in corso, ad un tasso compreso tra l’8 e il 9%. In particolare nel mese di gennaio hanno segnato un aumento del 9,1% anno su anno, totalizzando 4,7 milioni di tonnellate vendute. Secondo quanto riportato dall’ICE il presidente del Sindacato dell’Industria del Cemento (Snic) ritiene che “il grande motore del consumo di cemento degli ultimi anni è dipeso dalle costruzioni residenziali dell’intero Paese, dal Sud al Nord. Il 2010 è un anno di aspettative per il settore, in virtù della sensibilità del cemento alle questioni congiunturali, come eventuali misure che il governo deve adottare nei prossimi mesi per contenere l’inflazione”. Lo Snic prevede che, entro il 2016, sarà necessario costruire nuove fabbriche per la produzione di cemento al fine di portare la capacità produttiva nazionale da 67 milioni di tonnellate attuali a oltre 100 milioni. Ciò nasce dall’esigenza di investire in piani infrastrutturali, centrali idroelettriche, senza dimenticare i mondiali di calcio 2014 e le Olimpiadi 2016.

mercoledì 23 febbraio 2011

Riflettori puntati sul settore nautico brasiliano

Il settore nautico brasiliano ha superato la crisi degli ultimi anni e presenta un ottimo potenziale di crescita. Il gruppo Ferretti ha recentemente inaugurato uno showroom a San Paolo per garantire un’offerta completa sul mercato verdeoro.

L’industria nautica italiana, rinomata a livello mondiale, ha pesantemente risentito della crisi economico-finanziaria degli ultimi anni. Il mercato è profondamente cambiato: si spende meno ma le attese sulla qualità rimangono alte. I primi segnali di ripresa provengono non tanto dal mercato interno quanto dal Sudamerica e dall’Estremo Oriente.
Per quanto riguarda il Brasile, il mercato nautico offre ottime opportunità dovute a diversi fattori quali: la lunghezza delle coste navigabili di quasi 8.500 km, i progetti di investimento infrastrutturale che coinvolgeranno le aree portuali, la crescita costante del PIL ed il conseguente benessere economico.
Si pensi soltanto che il rapporto abitanti / imbarcazioni è di circa 1/1500, la classe media rappresenta il 50% della popolazione e l’economia continuerà a crescere anche nel corso dei prossimi anni.
L’importanza strategica del mercato verdeoro è evidenziata dal caso del gruppo italiano Ferretti, titolare dei brand Riva, Bertram, Pershing, Itama, Mochi Craft, Crn e Custom Line, che ha recentemente aperto il primo showroom a San Paolo e sta pianificando, altresì, la costruzione di uno stabilimento produttivo. L’azienda romagnola punta a conquistare il mercato brasiliano e garantire la propria presenza sul territorio fornendo servizi di assistenza post-vendita.
Di particolare rilevanza per il settore sarà Rio Boat Show 2011, la più importante e la più vasta manifestazione fieristica del settore nautico dell’America latina che si terrà nella città di Rio de Janeiro dal 27 aprile al 3 maggio.


martedì 22 febbraio 2011

Produzione industriale brasiliana: crescita record nel 2010

Secondo i dati forniti dall’IBGE, la produzione industriale brasiliana ha chiuso il 2010 raggiungendo un aumento del 10,5%: si tratta della performance migliore dal 1986. In testa alla classifica c’è lo stato di Espirito Santo.

Secondo i dati forniti dall’IBGE (Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica) l’economia brasiliana ha chiuso il 2010 con un aumento del 10,5%, segnando la crescita più significativa dal 1986. Sempre secondo l’Istituto, che ha preso in esame 14 stati diversi, il risultato migliore è stato raggiunto nello Stato di Espírito Santo (+22,3%), seguito da Goiás (+17,1%), Amazonas (+16,3%), Minas Gerais (+15,0%) e Paraná (+14,2%).
I dati evidenziano due fasi. La prima fase comprende il periodo marzo 2009-maggio 2010, in cui si registra un continuo aumento della produzione intorno al 22,0% con particolare attenzione per i beni di consumo durevoli (46,5%) e beni capitali (29,0%), entrambi favoriti dagli incentivi fiscali garantiti dal governo, seguiti da beni intermedi (21,8%) e beni di consumo semi e non durevoli (10,2%).
La fase seguente, che comprende il periodo giugno – dicembre 2010, segna un calo generale nella produzione pari all’1,5% : beni intermedi (-0,9%), beni di consumo durevoli (-1,3%), beni capitali (-1,4%) e beni di consumo semi e non durevoli (-1,9%).
Considerando l’anno 2010 rispetto ai dodici mesi precedenti, il primo semestre ha raggiunto una crescita del 16,2%, mentre il secondo semestre solo del 5,6%. Tra i prodotti che hanno trainato l’economia vi sono: i veicoli a motore (24,2%), macchinari ed attrezzature (24,3%), settore metallurgico primario (17,4%), industria estrattiva (13,4%), altri prodotti chimici (10,2%), alimenti (4,4%), gomma e plastica (12,5%) e bevande (11,2%).
Il 2010 è stato un anno particolarmente fiorente per l’economia brasiliana che continuerà il trend positivo anche nel 2011.

lunedì 21 febbraio 2011

In Brasile aumenta la richiesta di beni ad alta e media tecnologia

Secondo quanto divulgato dall’Ice, le importazioni di beni ad alta e media tecnologia sono in aumento: la produzione nazionale non è in grado si soddisfare la domanda crescente, che ha subito un aumento del 76% in soli sei anni.

Il mercato globale di prodotti a media e alta tecnologia, che comprendono, tra gli altri, macchine per ufficio e computer, strumenti di precisione, prodotti di elettronica, farmaci etc.. è cresciuto rapidamente negli ultimi decenni, in particolare nei Paesi emergenti.
Secondo un’indagine condotta da Abimaq (Associação Brasileira da Industria de Máquinas e Equipamentos) la domanda di beni ad alta e media tecnologia in Brasile è aumentata del 76% nel periodo compreso tra il 2004 ed il 2010.
La produzione nazionale, però, non è stata in grado di tenere il passo, crescendo del 40%, aumento non sufficiente a soddisfare la domanda interna. Questo è il motivo per cui le importazioni sono aumentate del 177% in sei anni. Nei settori di media e alta tecnologia le imprese estere detengono ben il 30,6% delle quote di mercato.
Le imprese brasiliane non sono competitive sul mercato principalmente a causa del carico tributario, logistico ed energetico. Le importazioni, al contrario, risultano essere avvantaggiate dalla valorizzazione del Real.
Secondo l’Ice non si può parlare di “deindustrializzazione generalizzata”, infatti, per quanto riguarda i settori a bassa tecnologia (tessile, abbigliamento..) la quota di mercato detenuta da imprese estere rimane bassa (5,8%).
Il Brasile sta conoscendo un ottimo periodo di sviluppo economico, grazie anche alle condizioni favorevoli del credito al consumo.

venerdì 18 febbraio 2011

Mercato del vino: ai brasiliani piace frizzante

Il mercato del vino in Brasile è in rapida crescita, a fare la parte del leone sono gli spumanti che hanno segnato un aumento delle vendite del 12% nel 2010. Segnali positivi dal mercato, ma attenzione ai dazi.

Il Brasile ha una popolazione di 194 milioni di persone e circa la metà appartiene alla classe media. I cambiamenti economici che stanno coinvolgendo il Brasile influiscono sulla tipologia di consumi. Negli ultimi anni la consumazione e la produzione di vino, sono aumentate considerevolmente.
Secondo i dati contenuti in un sondaggio di Ibravin (Instituto Brasileiro do Vinho), il settore più promettente è quello degli spumanti: nel 2010 nello Stato di Rio Grande do Sul sono stati venduti 12,5 milioni di litri di vino frizzante prodotti localmente, segnando un aumento del 12% rispetto al 2009 (senza contare le vendite derivate da importazioni pari a ulteriori 4,3 milioni di litri consumati). L’indagine si limita alla regione del Rio Grande do Sul in quanto è l’unico Stato che possiede un Registro Vinicolo sulla base del quale si possono effettuare indagini di tipo statistico, ed è, inoltre, il maggiore produttore di vino del Paese sudamericano.
Secondo quanto riportato dall’Ice “il presidente del Consiglio Deliberativo dell’Ibravin, Júlio Fante, ha commentato che i vini spumanti brasiliani hanno cominciato a far parte del gusto del consumatore, che riconosce la qualità del prodotto e le buona relazione costo-resa”.
Per quanto riguarda, invece, il mercato dei vini secchi e da tavola, il mercato ha subito un calo passando da 240 milioni di litri nel 2009 a 232 milioni di litri nel 2010.
Il mercato brasiliano del vino rappresenta un business molto importante e in rapida crescita: considerando che la popolazione che consuma bevande alcoliche è di 20,8 milioni di persone e la classe media è in rapida espansione, il mercato offre ancora ottime opportunità. Una nota negativa proviene, invece, dai dazi doganali applicati sulle importazioni, che raggiungono il 27%.


giovedì 17 febbraio 2011

La reazione del governo brasiliano alle inondazioni

Il Nordest del Brasile è stato recentemente colpito da una grave alluvione che ha causato, nel complesso, danni per circa 2 miliardi di real. Nel progetto di ricostruzione resta di primaria importanza una mappatura precisa delle aree a rischio ed un piano efficiente di prevenzione dei disastri naturali.

Il Nordest del Brasile è stato recentemente colpito da una grave alluvione che ha causato danni inestimabili, sia a livello umano che economico. Il Governo brasiliano, guidato dalla neo-eletta Dilma Rousseff, ha confermato che la ricostruzione inizierà in tempi rapidi. Nel complesso, le perdite economiche sono state stimate intorno ai 2 miliardi di real. Nel progetto di ricostruzione di abitazioni e infrastrutture resta di primaria importanza una mappatura precisa delle aree a rischio ed un piano efficiente di prevenzione dei disastri naturali.
I danni di maggiore rilevanza sono stati registrati nella viabilità, nell’attività agricola, nelle infrastrutture, nel trasporto aereo (il 45,5% degli scali all’aeroporto di Guarulhos hanno subito ritardi importanti) e nelle attività commerciali, causando una ricaduta importante sull’economia ed in particolare sull’inflazione.
Secondo un’indagine della Federação das Indústrias do Estado de São Paulo (FIESP), è emerso che ogni mese le inondazioni causano danni economici quantificabili intorno a 1,3 miliardi di real. Una tra le maggiori cause di queste catastrofi ambientali va ricercata, senza dubbio, nell’abuso edilizio: secondo i geologi brasiliani, gli smottamenti sono causati dalla mancanza di un piano urbanistico adeguato.
Nel quadro di un piano di investimenti a lungo termine, il Governo brasiliano coinvolgerà enti, istituzioni, imprese pubbliche e private, nazionali e internazionali con l’obiettivo di stimolare la ripresa economica delle aree maggiormente colpite e favorire uno sviluppo corretto e sostenibile delle aree a rischio.

mercoledì 16 febbraio 2011

Riconoscimento del Marchio Ospitalità Italiana in Brasile

Da quest’anno la certificazione Marchio Ospitalità Italiana sarà applicata anche ai migliori ristoranti italiani nel mondo. L’iniziativa prende il via in Brasile, con il patrocinio di Unioncamere, Isnat e Camere di Commercio Italiane all’Estero.

Il marchio Ospitalità Italiana è una prestigiosa certificazione, promossa dalle Camere di Commercio, che garantisce la qualità dell’offerta dei ristoranti italiani sia nel nostro Paese che all’estero.
Dal mese di maggio 2010, infatti, il riconoscimento si estende anche alle attività gestite da italiani all’estero: i candidati in tutto il mondo sono stati 1.120 ed i riconoscimenti conferiti 470. In Brasile saranno valutati 70 ristoranti in quattro città: San Paolo, Rio de Janeiro, Porto Alegre e Flopianopolis. Le domande dei candidati saranno valutate da ENIT, ICE, Fife, Federalimentare, Confagricoltura, Coldiretti e Assocamerestero. Questi enti hanno il compito do valutare il livello qualitativo dei servizi offerti: “Essere di moda non è considerato tra i criteri. La cosa importante è al reale capacità del ristorante di rappresentare al bandiera italiana al di fuori del Paese”, specifica Erica Bernardini, il direttore marketing di Itlacam, la Camera italo-brasiliana di commercio, industria e agricoltura.
Tale certificazione costituisce un punto di forza per i ristoranti italiani all'estero in quanto ha l’obiettivo di: promuovere la cultura enogastronomica italiana del mondo, valorizzare l'offerta ristorativa, rafforzare l'identità italiana e garantire la qualità del “Made in Italy”.

martedì 15 febbraio 2011

Potenzialità turistiche del Mato Grosso do Sul

Lo Stato del Mato Grosso do Sul punta sulla valorizzazione delle risorse turistiche come motore di sviluppo economico. Il trend positivo è evidenziato dall’aumento del flusso turistico in arrivo all’aeroporto di Campo Grande, che ha segnato un aumento del 24% nel 2010.

La società brasiliana delle infrastrutture aeroportuali, Infraero, offre dati interessanti in merito ai flussi turistici in arrivo presso gli aeroporti brasiliani. Per quanto riguarda lo stato del Mato Grosso do Sul, è stato registrato un aumento pari al 24% degli arrivi nel corso dell’anno 2010: i 491.030 passeggeri del 2009 sono diventati 609.876 nel 2010, con una crescita significativa nelle rotte domestiche, le quali hanno raggiunto i 603.257 passeggeri nel corso del 2010. Per quanto riguarda i voli internazionali, il dato resta meno significativo in termini numerici ma l’aumento è molto interessante: nel mese di gennaio gli arrivi sono aumentati del 18,8% rispetto al mese precedente e, complessivamente, del 39% rispetto al mese di gennaio 2010.
Il Mato Grosso do Sul è uno Stato dalle enormi potenzialità economiche, in particolare nel settore dell’eco-turismo, basti pensare alla Regione del Pantanal. Fondamentale per capire le dinamiche turistiche della regione resta la partecipazione alle fiere di settore. Il prossimo importante appuntamento sarà la fiera internazionale e il 3° salone del Turismo che si terrà a Campo Grande nel mese di giugno. Tale manifestazione fieristica si focalizzerà sulla promozione di itinerari turistici nella regione.
Speriamo di attrarre un vasto pubblico in questa edizione del Salone, e di presentare la sempre più variegata offerta turistica dello stato, fatta di bellezze naturali, percorsi eco-turistici, turismo d’avventura shopping, eventi aziendali e culturali, oltre all’artigianato e alla cucina. Tante opportunità che mostrano la ricca varietà di ciascuna regione”, ha spiegato il direttore generale della Fundtur, Nilde Brun.

lunedì 14 febbraio 2011

Le esportazioni agricole crescono del 26,3% nel mese di gennaio

L’agricoltura brasiliana, trainata da caffè e soia, va a gonfie vele. Il mese di gennaio 2011 si è concluso con un fatturato di 5,1 miliardi di dollari, segnando una crescita del 26,3% rispetto ai dodici mesi precedenti.

Il settore agroalimentare brasiliano ha registrato un aumento straordinario, come confermato dall’indagine del Ministério da Agricultura, pecuária e abastecimento: nel mese di gennaio 2011 il fatturato ha raggiunto i 5,1 miliardi di dollari, segnando un aumento del 26,3% rispetto allo stesso periodo del 2010. La bilancia commerciale del settore agricolo è in attivo e segna un aumento di 800 milioni di dollari rispetto al mese di gennaio 2010. Si tratta della performance migliore dal 1989.
Il trend positivo del mese scorso è trascinato principalmente da soia (olio, farina e grano) e caffè. In particolare, i prodotti di soia hanno segnato l’aumento più importante: la commodity ha raggiunto complessivamente il fatturato di 598,6 milioni di dollari, in crescita dell’89,3% su base annua.
Il fatturato relativo all’export di caffè è stato altresì positivo, registrando un aumento pari al 65,9% dei ricavi anno su anno e raggiungendo i 595,4 milioni di dollari.
Considerando i dati sulle esportazioni agricole verso i singoli paesi, la Cina ha quasi raddoppiato le importazioni segnando un aumento del 94,3% negli ultimi dodici mesi, passando da 8,8 miliardi di dollari a 11,1 miliardi con un incremento del 25,5%. Tra gli altri paesi figurano Algeria (126%), Marocco (108%), Egitto (83,6%), Russia (44,9%), Spagna (84,3%), Francia (46,5%), Italia (42,2%) e Belgio (40,9%).

venerdì 11 febbraio 2011

UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: seminario a Caixas do Sul

L’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti ausiliari (UCIMU), in collaborazione con ICE e SIMECS hanno organizzato un seminario tecnico-commerciale dal titolo “Italia – Innovazioni tecnologiche in macchine utensili, sistemi di automazione e robot”.

L’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti ausiliari (UCIMU), l’ICE e il Sindacato delle Industrie Metalmeccaniche di Caxias do Sul (SIMECS) hanno organizzato un seminario dal titolo “Italia, - Innovazioni tecnologiche in macchine utensili, sistemi di automazione e robot”, previsto per martedì 15 febbraio 2011 a Caixas do Sul, città nel nord-est del Rio Grande do Sul. L’obiettivo di questa iniziativa è di promuovere la più avanzata tecnologia Made in Italy nel settore metalmeccanico e di stimolare il business favorendo gli scambi commerciali e istituzionali tra le aziende brasiliane e italiane.
Nei giorni 16 e 17 febbraio, inoltre, la delegazione di imprenditori italiani avrà l’opportunità di visitare alcune imprese locali al fine di sviluppare nuovi contatti.
Il mercato brasiliano delle macchine utensili genera un giro d’affari di circa un miliardo di euro e la quota posseduta dalle imprese italiane si aggira intorno al 16,7%, secondo quanto reso noto dalla rivista “Fator Brasil” per il periodo gennaio-settembre 2010.
Nell’ottica di una strategia di internazionalizzazione delle aziende italiane in Brasile, UCIMU e ICE offrono, inoltre, la possibilità di partecipare alla Fiera Feimafe, il salone internazionale delle macchine utensili e dei sistemi di produzione integrati, che si terrà a San Paolo dal 23 al 28 maggio 2011.

giovedì 10 febbraio 2011

La svolta verde del Brasile

Il Programma di Accelerazione della Crescita prevede investimenti per 36,2 miliardi di dollari nel settore delle energie. “Questo nuovo ciclo di sviluppo fornisce al settore privato la prevedibilità necessaria per valutare le opportunità di business nella Nazione nei prossimi quattro anni”, ha precisato il ministro brasiliano della Pianificazione e Bilancio, Paulo Bernardo.

Il Brasile possiede enormi potenzialità nel settore dell’energia “verde”, in particolare per quanto riguarda l’eolico. Nel quadro del Programma di Accelerazione della Crescita, è prevista la realizzazione di investimenti nel settore delle energie alternative, per un importo complessivo pari a 36,2 miliardi di dollari.
In particolare, è stata pianificata la costruzione di: 54 impianti idroelettrici per una potenza totale di 47.000 MW; di 71 impianti eolici per una potenza di oltre 1,8GW e di tre centrali biomasse per una potenza di 224 MW. Ma non è tutto.
Altro punto importante nella politica ecosostenibile brasiliana è il programma federale “Minha Casa, Minha Vida” che prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle case di 2 milioni di famiglie. In particolare, lo Stato di Rio de Janeiro e lo Stato di San Paolo hanno già approvato una legge municipale che impone l’installazione di pannelli solari sugli immobili di nuova costruzione.
Il ministro brasiliano della Pianificazione e Bilancio Paulo Bernardo ha precisato che: “La seconda fase del Programma apre una nuova gamma di possibilità agli investimenti esteri in Brasile. Questo nuovo ciclo di sviluppo fornisce al settore privato la prevedibilità necessaria per valutare le opportunità di business nella Nazione nei prossimi quattro anni”.
A fare la parte del leone sarà, comunque, l’energia eolica: il Brasile possiede ben il 70% della potenza eolica dell’America Latina. Nel corso del 2010 la produzione ha raggiunto il volume complessivo di 786MW e, secondo alcune stime del Governo, dopo l’approvazione di ulteriori 71 impianti, localizzati soprattutto nel nord-est e sud del Paese, sarà possibile raggiungere una capacità complessiva di circa 3 GW entro il 2013.
Il Brasile del boom economico si dimostra attento alle politiche energetiche e al contenimento dei gas serra; non va dimenticato che il Brasile è già autosufficiente dal petrolio e si appresta a raggiungere, nel lungo periodo, anche l’autosufficienza energetica. Si aprono, dunque, ottime prospettive nell’ambito degli investimenti nelle tecnologie ecosostenibili.

mercoledì 9 febbraio 2011

Previsioni positive per il settore immobiliare brasiliano

Il settore immobiliare brasiliano ha registrato, nel corso dell’ultimo biennio, un aumento esponenziale dei prezzi. La causa va ricercata, principalmente, nella crescente domanda di immobili. Negli ultimi mesi del 2010 c’è stato un rallentamento nelle compravendite ma le previsioni per l’anno in corso sono positive.

Negli ultimi anni, il settore immobiliare brasiliano ha subito un costante aumento dei prezzi, principalmente a causa di due fattori: in primo luogo la crescente domanda (quasi raddoppiata nell’ultimo biennio) da parte della classe media e popolare, in secondo luogo il programma “Minha casa, Minha vida”, che prevede la costruzione di immobili destinati alla fascia dei meno abbienti e si inserisce nel quadro del Programma di Accelerazione della Crescita (il cosiddetto PAC). 
Prendendo come campione la città di San Paolo, emerge che nel mese di ottobre 2010 l’andamento dei prezzi degli immobili è sceso del 3,53% rispetto al mese di settembre. Ciò nonostante, anche le compravendite risultano inferiori del 25,6% rispetto al mese precedente. Per quanto riguarda, invece, i contratti di locazione di immobili residenziali, nel corso del 2010 sono aumentati del 13,4% rispetto all’anno precedente.
Nell’ultimo biennio, la domanda di immobili è cresciuta a tal punto da superare il numero di abitazioni disponibili e, secondo un rapporto redatto dalla società di ricerca brasiliana Data Popular, oltre 9 milioni di famiglie hanno espresso la volontà di acquistare la proprietà di un immobile entro la fine dell’anno in corso. Il crescente ottimismo verso gli investimenti immobiliari è favorito dal boom economico e dalle facilitazioni relative all’accesso al credito.
Le previsioni per il 2011 sono generalmente positive sia per quanto riguarda gli investitori locali che internazionali. Il settore edile è in forte crescita ed offre ottime opportunità di business.

martedì 8 febbraio 2011

Milano: incontro sulle opportunità di business in Brasile

Area mercato e Impresa di Assolombarda e Camera di Commercio Italo Brasiliana presentano un incontro dal titolo “Brasile: dalla classificazione doganale della merce alle opportunità di business. Suggerimenti pratici per le imprese”.

Il 23 febbraio 2011 si svolgerà, presso la sede di Area Mercato e Impresa di Assolombarda a Milano, l’incontro dal titolo “Brasile: dalla classificazione doganale della merce alle opportunità di business. Suggerimenti pratici per le imprese”.
Il convegno, organizzato da Area Mercato e Impresa di Assolombarda in collaborazione con la Camera di Commercio Italo Brasiliana, ha l'obiettivo presentare le opportunità di espansione delle imprese italiane sul mercato brasiliano. Secondo il programma, verranno fornite informazioni utili riguardanti il sistema Paese e verranno affrontate le tematiche legate alle barriere doganali, alla proprietà intellettuale ed alle doppie imposizioni.
L’incontro si rivolge agli imprenditori interessati a intraprendere una strategia di internazionalizzazione in Brasile e desiderano chiarimenti su quali opportunità sfruttare, come e cosa esportare in Brasile, come proteggere e valorizzare il proprio marchio e in che modo attuare una strategia competitiva.

lunedì 7 febbraio 2011

Crescita record per TAM Airlines nel 2010

La compagnia brasiliana TAM Airlines ha chiuso il 2010 con un risultato da record: il load factor ha raggiunto il 73,4% sui voli domestici ed il 78,4% sulle rotte internazionali. Secondo le stime della Compagnia la domanda nel 2011 crescerà ad un tasso compreso tra il 15% e il 18%.

Secondo i dati forniti da ANAC (Ente Nazionale brasiliano per l’Aviazione civile) nel mese di dicembre 2010 TAM Airlines ha registrato un load factor da record: 73,4% sui voli domestici e 78,4% sulle rotte internazionali. Sempre nel mese di dicembre la Compagnia brasiliana si è confermata leader del settore raggiungendo uno share del 43,3% nel mercato interno e dell’84,6% nel segmento dei voli internazionali gestiti da compagnie brasiliane.
Per quanto riguarda i dati complessivi relativi all’anno 2010, TAM ha realizzato un load factor complessivo pari al 67,6%, conquistando il 42,8% delle quote nazionali e l’87,6% delle quote internazionali (relative ai voli operati da compagnie brasiliane), in particolare ha registrato un tasso di occupazione pari al 79,6% dei posti sui voli internazionali.
Secondo le proiezioni di TAM Airlines per il 2011, la domanda crescerà ad un tasso compreso tra il 15% e il 18%, l’occupazione raggiungerà circa il 70% nel mercato domestico e l’83% sul mercato internazionale.
La crescita della domanda sarà favorita, in primo luogo, dall’aumento del benessere economico ed il conseguente aumento del potere d’acquisto delle classi medio - basse, in secondo luogo dalla diversificazione dell’offerta. Líbano Barroso, presidente del TAM Airlines ha precisato: “nel 2010 abbiamo riscontrato un cambiamento nel profilo dei passeggeri, in quanto molti viaggiatori che prima si servivano dell’autobus, hanno iniziato ad utilizzare il trasporto aereo, specialmente nei viaggi oltre gli 80 chilometri. In linea con questa tendenza, riteniamo che gran parte della crescita del prossimo anno verrà dai brasiliani delle classi più basse, che voleranno per la prima volta”.
Il miglioramento delle condizioni economiche ha favorito l’accesso ai servizi di trasporto aereo anche alle fasce più basse della popolazione, che costituiscono i “nuovi” consumatori. In questo contesto si rende necessario adattare l’offerta per attrarre il piccolo consumatore, che in un paese come il Brasile costituisce un’enorme quota di mercato.

venerdì 4 febbraio 2011

Magneti Marelli consolida la propria posizione in Brasile

Nel Paese verdeoro la società Magneti Marelli ha segnato un aumento delle vendite del 12% consolidando anche la vendita di sistemi elettronici. Si prevedono investimenti e il lancio di nuovi prodotti.

Magneti Marelli S.p.A., società del gruppo Fiat, ha chiuso l’anno 2010 segnando un aumento dei ricavi totali del 19,3% rispetto al 2009 per un valore di 5.402 milioni di euro ed un utile della gestione ordinaria pari a 98 milioni di euro. Una forte spinta viene proprio dal Brasile, Paese in cui la società ha segnato una crescita delle vendite compresa tra il 12% e il 13% a/a, in particolare sono aumentate significativamente le vendite di sistemi elettronici. Magneti Marelli rifornisce tutte le case automobilistiche presenti in Brasile ma il maggiore cliente resta la Fiat. Il Presidente della società nel Mercosur, Virgilio Cerutti, ha precisato che, “l’incremento delle vendite nel 2010 è da ricollegare alla crescita del mercato automobilistico nazionale, che ha visto un aumento del numero di clienti, una crescita della quota di mercato della società, e il lancio di nuovi prodotti”.
Per l’anno in corso si stima un aumento del 5% e Cerutti ha precisato che saranno monitorati gli sviluppi del mercato e si continuerà ad “investire nell’espansione di capacità e di innovazione tecnologica”. Sono previsti, infatti, investimenti per lo sviluppo di nuovi prodotti, ma non solo. Sono stati stanziati 7 miliardi di dollari per il potenziamento dell’impianto produttivo di Batim, nel Minas Geraias.


giovedì 3 febbraio 2011

Obama visiterà il Brasile: nuovi equilibri tra Washington e Brasilia

Nel discorso sullo Stato dell’Unione il Presidente degli Stati Uniti, ha annunciato che, nel mese di marzo, effettuerà un viaggio in Sudamerica. Si tratta di un’ottima occasione per riallacciare le relazioni con il Paese verdeoro.

Nel discorso sullo Stato dell’Unione, tenuto martedì notte, il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato che, nel mese di marzo, effettuerà un viaggio in Sudamerica toccando Cile, El Salvador e Brasile. Il Presidente degli Stati Uniti visiterà il Brasile dopo anni di assenza. Durante la presidenza di Inacio Luis Lula da Silva, infatti, Obama non ha mai effettuato visite nel Paese verdeoro a causa delle forti tensioni tra i due Paesi, dovute a diversi fattori economico-politici: si pensi, solo per citarne alcuni, alla politica brasiliana in favore dell’Iran ed alla correlata posizione sul nucleare. La nuova presidenza di Dilma Rousseff riapre, dunque, un nuovo dialogo tra Washington e Brasilia.
Il Brasile rappresenta l’ottava potenza mondiale e si rende necessario, per il Presidente degli Stati Uniti, rivedere la propria posizione al fine di rilanciare gli scambi commerciali tra i Paesi e favorire gli investimenti, in particolare nel settore delle energie rinnovabili e nelle infrastrutture, in vista dei prossimi mondiali di calcio del 2014 e delle Olimpiadi del 2016. In tal senso, il contributo di maggiore rilevanza da parte degli Stati Uniti riguarderà, senza dubbio, la lotta ai narcotrafficanti ed il problema della sicurezza.
Dal punto di vista economico, nell’ultimo decennio, la Cina è diventata il partner economico privilegiato del Brasile e molti analisti vedono l’avvicinamento di Obama al Brasile come risposta alla conquista del mercato da parte dei cinesi. Il Brasile offre, infatti, opportunità appetibili per quanto riguarda la disponibilità di materie prime, principalmente petrolio e gas.
La visita in Brasile del Presidente americano rappresenta, dunque, un chiaro segnale di apertura al dialogo in un’ottica di rinnovamento delle relazioni politiche ed economiche specialmente considerando il fatto che i mercati emergenti Bric cresceranno del 6% nel 2011 contro il 3% degli Stati Uniti e il 2% dell’Europa.

mercoledì 2 febbraio 2011

America Latina: in crescita l’export italiano nel settore della difesa

Il mercato sudamericano rappresenta uno sbocco sempre più importante per le esportazioni italiane legate al settore dell’aerospazio, difesa e sicurezza. In particolare il bilancio della difesa del Brasile si colloca all’undicesimo posto a livello mondiale per entità, con 26,1 miliardi di dollari spesi nel 2009.

La crescita delle esportazioni italiane nel settore dell’aerospazio, sicurezza e difesa in Brasile rappresenta il risultato di una strategia di lungo periodo adottata dai grandi gruppi italiani del settore al fine di consolidare la presenza nei Paesi emergenti. D’altra parte le prospettive di una riduzione dei bilanci della difesa in Italia e in Europa hanno spinto queste imprese ad entrare nel mercato brasiliano per salvaguardare le capacità tecnologiche e industriali in questo settore. Grazie anche all’impegno del governo e delle Forze armate l’industria italiana della difesa è riuscita ad ottenere importanti commesse: Iveco Defence Vehicles ha firmato un contratto per la fornitura di 2.044 veicoli blindati all’Esercito brasiliano e AgustaWestland ha di recente siglato un accordo con il Brasile per l’utilizzo da parte di Petrobars di dieci elicotteri per i collegamenti con le piattaforme off-shore.
A questo proposito è stato firmato un importante accordo volto a rafforzare la collaborazione tra Italia e Brasile nel campo delle infrastrutture, energia, trasporti (AnsaldoBreda ha di recente concluso un contratto da 86 miliardi di euro per la fornitura di treni elettrici per il trasporto metropolitano) e telecomunicazioni per un valore complessivo di dieci miliardi di euro.

martedì 1 febbraio 2011

Caffè: previsioni positive per il raccolto 2011-2012

Le previsioni per il raccolto di caffè 2011-2012 sono molto caute ma positive: la produzione potrebbe raggiungere un livello compreso tra 41,9 e 44,7 milioni di sacchi da 60 chilogrammi. Bisogna aspettare i dati relativi ai danni subiti dall’agricoltura in seguito alle inondazioni che hanno colpito il Brasile centro-meridionale.

Il Brasile è il maggiore produttore di caffè al mondo, in particolare per quanto riguarda la qualità arabica, che rappresenta circa i 2/3 del raccolto totale. Secondo i dati forniti a inizio gennaio da CONAB, l’agenzia governativa incaricata delle stime agricole in Brasile, si presume che il raccolto 2011-2012 potrebbe raggiungere un livello compreso tra 41,9 e 44,7 milioni di sacchi da 60 chilogrammi. Resta, comunque, l’incognita delle recenti inondazioni: non sono ancora noi i danni sull'agricoltura.
La performance apparentemente positiva prevista per l’anno in corso andrebbe a sopperire al calo fisiologico subito dal raccolto 2009-2010. I prezzi del caffè e soprattutto delle qualità più pregiate restano alti (come quelli delle altre materie prime), nonostante il recente ribasso dell’1% sui mercati agricoli delle qualità robusta e arabica.
L’attività agricola brasiliana, che si estende su un territorio di circa 388 milioni di ettari, dimostra di avere grandi potenzialità di crescita. Negli ultimi anni, infatti, il Brasile sta mettendo in atto un rapido processo di rinnovamento tecnologico delle strutture produttive, reso possibile, in particolare, dal trasferimento di tecnologie e competenze straniere. Inoltre, il Governo federale brasiliano ha destinato 339 milioni di euro in progetti di sviluppo agricolo e, al fine di incentivare la modernizzazione del settore, favorisce l’accesso al credito a tutte le aziende che intendono investire nelle nuove tecnologie.
Di particolare rilevanza per questo settore sarà la prossima edizione di Agrishow, la fiera dedicata al settore delle macchine agricole, che avrà luogo a Ribeirao Preto dal 2 al 6 maggio 2011.