L’agricoltura brasiliana, trainata da caffè e soia, va a gonfie vele. Il mese di gennaio 2011 si è concluso con un fatturato di 5,1 miliardi di dollari, segnando una crescita del 26,3% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Il settore agroalimentare brasiliano ha registrato un aumento straordinario, come confermato dall’indagine del Ministério da Agricultura, pecuária e abastecimento: nel mese di gennaio 2011 il fatturato ha raggiunto i 5,1 miliardi di dollari, segnando un aumento del 26,3% rispetto allo stesso periodo del 2010. La bilancia commerciale del settore agricolo è in attivo e segna un aumento di 800 milioni di dollari rispetto al mese di gennaio 2010. Si tratta della performance migliore dal 1989.
Il trend positivo del mese scorso è trascinato principalmente da soia (olio, farina e grano) e caffè. In particolare, i prodotti di soia hanno segnato l’aumento più importante: la commodity ha raggiunto complessivamente il fatturato di 598,6 milioni di dollari, in crescita dell’89,3% su base annua.
Il fatturato relativo all’export di caffè è stato altresì positivo, registrando un aumento pari al 65,9% dei ricavi anno su anno e raggiungendo i 595,4 milioni di dollari.
Considerando i dati sulle esportazioni agricole verso i singoli paesi, la Cina ha quasi raddoppiato le importazioni segnando un aumento del 94,3% negli ultimi dodici mesi, passando da 8,8 miliardi di dollari a 11,1 miliardi con un incremento del 25,5%. Tra gli altri paesi figurano Algeria (126%), Marocco (108%), Egitto (83,6%), Russia (44,9%), Spagna (84,3%), Francia (46,5%), Italia (42,2%) e Belgio (40,9%).
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