Il Nordest del Brasile è stato recentemente colpito da una grave alluvione che ha causato, nel complesso, danni per circa 2 miliardi di real. Nel progetto di ricostruzione resta di primaria importanza una mappatura precisa delle aree a rischio ed un piano efficiente di prevenzione dei disastri naturali.
Il Nordest del Brasile è stato recentemente colpito da una grave alluvione che ha causato danni inestimabili, sia a livello umano che economico. Il Governo brasiliano, guidato dalla neo-eletta Dilma Rousseff, ha confermato che la ricostruzione inizierà in tempi rapidi. Nel complesso, le perdite economiche sono state stimate intorno ai 2 miliardi di real. Nel progetto di ricostruzione di abitazioni e infrastrutture resta di primaria importanza una mappatura precisa delle aree a rischio ed un piano efficiente di prevenzione dei disastri naturali.
I danni di maggiore rilevanza sono stati registrati nella viabilità, nell’attività agricola, nelle infrastrutture, nel trasporto aereo (il 45,5% degli scali all’aeroporto di Guarulhos hanno subito ritardi importanti) e nelle attività commerciali, causando una ricaduta importante sull’economia ed in particolare sull’inflazione.
Secondo un’indagine della Federação das Indústrias do Estado de São Paulo (FIESP), è emerso che ogni mese le inondazioni causano danni economici quantificabili intorno a 1,3 miliardi di real. Una tra le maggiori cause di queste catastrofi ambientali va ricercata, senza dubbio, nell’abuso edilizio: secondo i geologi brasiliani, gli smottamenti sono causati dalla mancanza di un piano urbanistico adeguato.
Nel quadro di un piano di investimenti a lungo termine, il Governo brasiliano coinvolgerà enti, istituzioni, imprese pubbliche e private, nazionali e internazionali con l’obiettivo di stimolare la ripresa economica delle aree maggiormente colpite e favorire uno sviluppo corretto e sostenibile delle aree a rischio.
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