Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative al Brasile

venerdì 30 dicembre 2011

Investimenti nelle filiere produttive

Il Rio Grande do Sul ha deciso di aumentare il proprio impegno al fine di rafforzare il settore turistico ed enogastronomico.

Tarso Genro, Governatore del Rio Grande do Sul, ha recentemente firmato il documento che rinnova anche per il 2012 la partecipazione al programma di coesione sociale per il rafforzamento delle filiere produttive (Cocap). Il progetto creato dalla Commissione Europea sulla base di una proposta lanciata nel 2008 dalla Regione Veneto, prevede una serie di interventi volti a sviluppare la produzione in tre regiorni del Mercosur (la provincia di San Juan in Argentina, il Dipartimento di Misiones in Paraguay e lo Stato del Rio Grande do Sul).
Presenti all’incontro il Segretario del Turismo di Bento Gonçalves Ivane Fávero, il direttore esecutivo Márcia Ferronato e l’assistente amministrativo Krisciê Pertile, il consulente del Comitato Veneto del RS (Comvers) Cesare Prezzi, e l’assistente amministrativo dall’Associazione di Turismo della Serra Nord-Est (Atuaserra).
Nel dettaglio verranno coinvolti i settori turistico ed enogastronomico: l’intenzione è quella di incentivare le piccole e medie imprese e le cooperative a rafforzare le catene di produzione del vino e del latte ed investire sulla formazione di operatori per lo sviluppo territoriale, sull’identificazione e la crescita delle potenzialità a livello locale.

giovedì 29 dicembre 2011

L’edilizia eco-sostenibile

Il Brasile si classifica al quarto posto tra i Paesi che vantano il maggior numero di imprese con il cosiddetto “Sigillo Verde”.

Il Brasile ha deciso di investire sull’edilizia eco-sostenibile e, grazie all’elevato numero di imprese provviste del “Sigillo Verde”, si è posizionato al quarto posto su 120 Paesi nella classifica riguardante appunto l’edilizia eco-sostenibile.
Il cosiddetto “Sigillo Verde”, noto anche come “Leadership in Energy and Enviromental Design” (Leed), rappresenta un sistema di valutazione e certificazione internazionale utilizzato per l’edilizia eco-sostenibile. Questo tipo di certificazione non è obbligatoria in Brasile, ma per le imprese che riescono ad ottenerla sono previste linee di credito a condizioni favorevoli presso la Banca Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale (BNDES). Si pensi anche al fatto che il Comitato Olimpico Brasiliano ha predisposto quattro mesi fa i criteri di sostenibilità per garantire che tutti i progetti e le strutture che verranno impiegate durante le Olimpiadi rispondano alle misure contemplate dalla certificazione; inoltre allo stato attuale nove stadi su dieci in fase di costruzione o ristrutturazione in vista dei Mondiali di Calcio sono stati certificati con il “Sigillo Verde”.
A livello nazionale le città che primeggiano per numero di certificazioni sono San Paolo e Rio de Janeiro e proprio il Presidente della Società di Sviluppo Urbano nella Regione del Porto di quest’ultima, Jorge Luiz Arraes, ha dichiarato: “La normativa prevede che le nuove costruzioni nell’area portuale rispettino parametri specifici, come il risparmio dei consumi idrici e il riutilizzo dell'acqua piovana, l’utilizzo di impianti solari, un migliore accesso per le biciclette, l’utilizzo di materiali con certificazione ambientale, tra gli altri”.
Stando a quanto affermato dal responsabile delle relazioni istituzionali e governative del Green Building Council del Brasile, Felipe Faria, il Brasile si è posizionato davanti a Paesi come l’India e il Canada sia per il numero di certificati che per la richiesta di edilizia eco-sostenibile.
Al fine di incentivare ulteriormente il ricorso a soluzioni che rispettino l’ambiente, il prossimo aprile il Brasile ospiterà la quinta edizione della Fiera Internazionale delle Tecnologie per l’Ambiente.

mercoledì 28 dicembre 2011

Non più Paese emergente

Una recente classifica posiziona il Brasile al sesto posto tra le più grandi economie al mondo.

Già da tempo era chiaro che parlare di paesi emergenti quando si tratta dei cosiddetti Paesi BRIC non è più possibile, dal momento in cui queste economie sono ormai “emerse”. A tal proposito la classifica realizzata da un gruppo di economisti del Centre for Economics and Business Research (CEBR), ha messo in evidenza il fatto che a trainare l’economia mondiale sono proprio questi paesi e non le economie occidentali, che stanno lentamente cedendo il posto ai primi. Dall’analisi risulta infatti che se da un lato gli Stati Uniti mantengono ancora il primo posto nella classifica delle più grandi economie a livello mondiale, dall’altro li seguono Cina e Giappone. Al quarto e al quinto posto compaiono Germania e Francia, i primi paesi del Vecchio Continente, seguiti al sesto posto dal Brasile, che è riuscito a superare il Regno Unito, che occupa ora il settimo posto.
Stando alle dichiarazioni del Ministro brasiliano dell’Economia, Guido Mantega, nel corso del 2012 il Pil del Paese aumenterà del 2,5% e grazie alla sua stabilità politica ed economica sarà sempre più in grado di competere a livello internazionale.
Il fondatore del CEBR, Douglas McWillis, ha commentato: “Il Brasile ha battuto per anni i Paesi europei al calcio, ma sconfiggerli sull’economia è un nuovo fenomeno. La nostra classifica mostra come stia cambiando la mappa economica del mondo, con Paesi asiatici e produttori di materie prime che danno la scalata ai primi posti e l’Europa che resta indietro”.

martedì 27 dicembre 2011

Il Made in Italy di scena in Brasile

I grandi Marchi della moda italiana partono alla conquista del mercato brasiliano.

Per il mese di dicembre Prada e Bottega Veneta hanno annunciato l’apertura dei propri negozi monomarca nella città di San Paolo.
Per quanto riguarda la Boutique di Bottega Veneta, la location prescelta si trova presso il centro commerciale Iguatemi São Paulo: il negozio, interamente progettato dal Direttore Creativo del marchio, Tomas Majer, occuperà una superficie pari a 100 metri quadri e presenterà le ultime collezioni della società italiana famosa per i prodotti di pelletteria, dalle borse alle scarpe ed accessori, oltre a occhiali, profumi e gioielli. Bottega Veneta ha inoltre annunciato che aprirà il suo secondo negozio monomarca sempre a San Paolo entro il prossimo aprile, presso il centro commerciale JK.
Prada ha invece scelto di aprire il proprio negozio all’interno del centro commerciale di alto livello “Cicade Jardim”, dove su una superficie di 300 metri quadri verranno esposte le collezioni di abbigliamento, calzature, borse ed accessori donna e uomo. Il negozio, disegnato dall’Architetto Roberto Baciocchi, verrà ampliato entro il prossimo novembre, fino a raggiungere i 600 metri quadrati.

venerdì 23 dicembre 2011

Riforma del Codice Forestale

Approvato il progetto di riforma del Codice Forestale: le associazioni ecologiste insorgono.

Un brutto momento per le foreste amazzoniche brasiliane a causa del progetto di riforma approvato dal Senato: “un colpo mortale” secondo le associazioni ecologiste brasiliane che vedono nel piano una forte minaccia alla biodiversità, ai diritti delle popolazioni indigene e alla mitigazione del cambio climatico.
Approvato con 58 voti favorevoli e 8 contrari, il Codice Forestale, che comunque dovrà essere approvato anche dalla Camera dei Deputati, prevede infatti una diminuzione delle zone forestali protette dall’attuale 80% al 50%, la riduzione da 30 a 15 metri dalle rive dei corsi d’acqua del limite entro il quale non è permesso disboscare o coltivare e una sorta di amnistia per le imprese che negli ultimi dieci anni hanno infranto la legge in questione. Va precisato però che il piano prevede anche incentivi per quegli agricoltori che adotteranno pratiche agricole sostenibili e l’obbligo di recupero e bonifica delle zone degradate.
Greenpeace ha organizzato un sit in davanti al palazzo del Senato e ha dichiarato che se la legge non verrà ritirata, potrà “compromettere quanto di buono fatto in questi anni dal Brasile in termini di conservazione della foresta amazzonica e riduzione del cambio climatico”. Ai cori di proteste si sono aggiunti anche gli ultimi dieci Ministri dell’Ambiente che hanno deciso di inviare una lettera alla Presidente Roussef per impedire quello che hanno definito un “disastro imminente”.

giovedì 22 dicembre 2011

Incontro tra Unione Europea e Brasile

Delegazioni di imprenditori, associazioni industriali e di categoria del Brasile e dell’Unione Europea si sono incontrate per rafforzare la loro collaborazione.
La scorsa settimana a Brasilia si sono incontrati i rappresentanti degli imprenditori, delle associazioni industriali e di categoria provenienti dall’Unione Europea e dal Brasile al fine di elaborare degli accordi che permettano di rafforzare le collaborazioni tanto nel campo dell’innovazione quanto in quello del commercio estero.
Capo della delegazione dell’Unione Europea è stato Antonio Tajani, Commissario Europeo dell’Industria, accompagnato dai rappresentanti di 21 imprese (tra le quali figurano Shell, Techint, Fiat, ArcelorMittal, Telefonica, Rolls-Royce, TUI, Safran, Enel, GlaxoSmithKline e LVMH), sei associazioni di industriali e quattro di categoria. Carlos Abijardi, Direttore delle Operazioni della Cooperazione Nazionale dell’Industria brasiliana, è stato invece scelto per rappresentare la delegazione brasiliana, formata da un centinaio di imprenditori e membri della Confederazione nazionale dell’Industria brasiliana e della Federazione delle industrie dello Stato di San Paolo.
Nel dettaglio il Commissario europeo ha sottolineato il fatto che l’accordo commerciale prende in esame la cooperazione tra le piccole e medie imprese europee e brasiliane nell’ambito dell’innovazione prevedendo fra l’altro lo scambio di tirocinanti tra le imprese del Vecchio Continente e quelle brasiliane.
L’accordo risulta essere particolarmente rilevante se si considera il ruolo strategico che il Brasile ha assunto nel corso degli anni e assumerà in occasione sia dei Mondiali di Calcio del 2014,che delle Olimpiadi del 2016 visto il grande ritardo accumulato nei lavori di costruzione delle infrastrutture che ospiteranno tali eventi sportivi internazionali.
Un accordo che accontenta entrambe le parti se si considera la propensione delle imprese europee ad avvicinarsi ai mercati ricchi di materie prime (come il Brasile) e l’interesse dimostrato dal Brasile a penetrare nei mercati internazionali, tra i quali figurano quelli europei.

mercoledì 21 dicembre 2011

Brasil sem Miséria

Il Governo nazionale mette a disposizione di 100mila famiglie importanti contributi sociali.

Lo scorso 16 dicembre il Governatore del Mato Grosso do Sul , André Puccinelli, ha firmato il Patto Centro-Ovest del Piano “Brasil sem Miséria”, letteralmente, “Brasile senza povertà”, frutto di una collaborazione tra il Governo Federale e gli Stati.
Si tratta di una decisione molto importante se si considera che nel Mato Grosso do Sul su 60mila famiglie registrate dalla Segretaria di Stato del Lavoro e dell’Assistenza Sociale del Programma “Vale-Renda”, 19mila presentano le caratteristiche riportare all’interno del piano del Governo Federale.
Lo sradicamento della povertà ha un ruolo centrale nell'agenda nazionale. Questo è il miglior bilancio che possiamo fare oggi. Nel 2012 vogliamo fare molto di più", ha commentato la Presidente Roussef,che in occasione del patto siglato a Brasilia, ha anche firmato un decreto riguardante il Programma di Sviluppo alle Attività Produttive Rurali, che prevede lo stanziamento di fondi per le famiglie più povere che risiedono nelle aree rurali attraverso la scheda del “Bolsa Família”: il versamento, effettuato in tre rate mensili, avrà il compito di rafforzare da un lato la commercializzazione di eccedenze alimentari delle famiglie in questione e dall’altro l’incremento della produzione.

martedì 20 dicembre 2011

Diminuiscono i dazi all'importazione

Il Brasile ha deciso di ridurre i dazi di importazione su 298 prodotti.

Annunciata dalla Camera del Commercio Estero (Camex), l’ente presieduto dal Ministero brasiliano dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero (Mdic), la riduzione della tassazione dei beni di produzione non-nazionale al 2% fino il 31 dicembre 2012. Le risoluzioni Camex n°95 e n°96, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 13 dicembre, prevedono infatti una riduzione dei dazi d’importazione per ben 298 beni capitali, di informatica e telecomunicazioni.
Nel dettaglio le concessioni riguardano le attrezzature con specifiche ristrette e non tutti i prodotti con i rispettivi codici indicati nella Nomenclatura Comune del Mercosur; i settori che maggiormente trarranno beneficio dalle agevolazioni approvate nel corso dell’ultima riunione del Gecex (Comitato Esecutivo di Gestione della Camex) saranno l’industria mineraria, siderurgica e di ricambi auto.
Una decisione importante maturata allo scopo di incrementare le esportazioni, diversificare la matrice energetica brasiliana, fornire il mercato interno e migliorare il trasporto urbano.

lunedì 19 dicembre 2011

Il progetto Fitzcarraldo

Grande successo per il Progetto Fitzcarraldo, nato con lo scopo di proiettare film italiani a beneficio di alcune comunità indigene.

Il cinema italiano conquista il Brasile grazie al Progetto Fitzcarraldo, l’iniziativa iniziata a fine settembre che trae il suo nome dall’omonimo film del regista tedesco Werner Herzog. L’idea, maturata nel contesto del Momento Italia-Brasile, rappresenta una delle più originali tra quelle presentate al fine di promuovere il Bel Paese.
Nel dettaglio per alcune settimane il corrispondente dell’ANSA in Brasile, Oliviero Pluviano, ha organizzato la proiezione di film italiani nei villaggi più remoti dell’Amazzonia: si è trattato di una sorte di cinema ambulante visto che i film sono stati proiettati su un barcone amazzonico. La spedizione, finanziata dalla FIAT, ha raggiunto diverse località dell’Amazzonia, tra cui Jamaraquà, Arapiuns, Vila Anà, ed è stata accolta con calore dalle comunità indigene.
L’iniziativa ha suscitato notevole interesse ed è stata presentata anche all’interno del Programma Fantastico con il titolo "Un italiano porta il cinema alle comunità isolate dell'Amazzonia". Il progetto ha riscosso molto successo, tanto che il Governatorato dello Stato di Amazonas ha già chiesto all'Ambasciata e al Dottor Pluviano la disponibilità a ripetere questa "avventura culturale" in altre regioni abitate da popolazioni indios.

giovedì 15 dicembre 2011

Il Programma di Agricoltura a Basso Carbonio

Il Ministero dell'Agricoltura, dell’Allevamento e dell’Approvvigionamento (Mapa) ha organizzato un seminario sul Piano di Agricoltura a Bassa emissione di carbonio (ABC) nel Rio Grande do Sul.

Il Programma di Agricoltura a Basso Carbonio (ABC) è stato creato nel 2010 dal Governo Federale con l’obiettivo di aumentare la protezione dell'ambiente, riducendo l'emissione di gas ad effetto serra e garantendo redditi più alti ai produttori: nello specifico, il programma prevede di fornire incentivi e risorse agli agricoltori affinché utilizzino tecniche agricole sostenibili, che neutralizzino o limitino gli effetti dei gas serra nei campi. Il piano opera in più direzioni: risanamento delle aree degradate, semina diretta, integrazione di colture-allevamento-foresta, piantagione di foreste commerciali, fissazione biologica dell'azoto, trattamento dei residui animali.
Il Ministero dell'Agricoltura, dell’Allevamento e dell’Approvvigionamento (Mapa) ha organizzato un seminario sull’ABC nel Rio Grande do Sul con lo scopo di favorire la creazione di un gruppo di gestione statale dell’ABC nella regione meridionale del Paese. In occasione del seminario, che si è tenuto lo scorso venerdì 9 dicembre - e, tra produttori e autorità che operano in questo settore, ha riunito più di 200 partecipanti - è stato siglato il protocollo di cooperazione tra il Ministero e il Banco do Brasil per favorire il progetto nello Stato. In occasione del seminario sono stati, inoltre, firmati i primi contratti relativi a operazioni di credito con i produttori locali: il programma di finanziamento, per il raccolto 2011/2012, prevede l’investimento di R$ 3,1 miliardi.

martedì 13 dicembre 2011

Il Brasile punta sui Mondiali 2014

I Mondiali di calcio del 2014 lasceranno in eredità al colosso latinoamericano nuovi elementi utili per incrementare la sua crescita economica.

I brasiliani auspicano che i Mondiali di calcio che il Paese verdeoro ospiterà nel 2014, possano costituire un’opportunità per trasformare i benefici legati all’indotto dell’evento in punti di forza permanenti in grado di potenziare la crescita economica del Paese.
Le attività in cui il paese sta attualmente investendo in vista della manifestazione sportiva sono: costruzione di nuovi stadi, il contenimento della criminalità, il potenziamento del turismo e delle infrastrutture. Per quanto riguarda i dodici stadi - sei nuovi e sei ristrutturati - non è facile capire in quale misura verranno riutilizzati, ma è indubbio che se la nazione saprà promuoversi con un’immagine nuova può trarre benefici in campo turistico.
Secondo le previsioni degli esperti occidentali invece, non è detto che le iniziative legate ai mondiali 2014 possano garantire un’eredità tale da continuare a stimolare la crescita economica interna con poca fatica: l’unico lascito certo dei Mondiali del 2014 saranno le strade riassestate, le nuove linee di metropolitana leggera che il governo ha in programma e gli aeroporti ristrutturati.
Il Paese finora è cresciuta grazie al potenziamento del commercio bilaterale con la Cina - dove ha esportato soprattutto minerali, ferro e soia - e alla presenza di una classe media sempre più ricca che continua a stimolare la domanda interna. Nel 2010, grazie a un prodotto interno lordo di 2,44 trilioni di dollari, ha superato il Belpaese e si prevede che nel 2011 supererà anche la Gran Bretagna, indipendentemente dalla manifestazione calcistica. Inoltre, se manterrà gli attuali ritmi di crescita, hanno spiegato gli esperti dell’Economist Intelligence Unit, entro il 2020 Brasilia si distaccherà da tutte le economie europee, conquistandosi il quinto posto, dopo Cina, Stati Uniti, India e Giappone, nella classifica delle principali economie mondiali.

lunedì 12 dicembre 2011

Nell’eldorado brasiliano è boom di immigrati

L’andamento positivo dell’economia e il benessere raggiunto stanno trasformando il Brasile nel “nuovo bengodi”: il Paese attrae un flusso di immigrazione sempre maggiore.

Il Brasile, a dispetto della crisi finanziaria che attanaglia gran parte delle economie avanzate, continua a registrare dati economici positivi, tant’è vero che è già stato definito “il nuovo bengodi”. Grazie alla crescita record del suo Pil, negli ultimi mesi ha attirato un nuovo, fortissimo flusso di immigrazione: solo quest’anno, si è registrato un aumento del 52%. La maggior parte di questi nuovi migranti, come in Italia, sono giovani di origine africana, asiatica, ma il Brasile è diventato una meta ideale anche per giovani provenienti dalla vecchia Europa e dagli Stati Uniti, che pur appartenendo a due “aree ricche” del mondo, sono alla ricerca di salari più elevati e maggiori possibilità di crescita, considerate ormai “introvabili” in patria. In particolare, i primi posti delle graduatorie dei neoimmigrati in Brasile sono occupati dagli statunitensi, seguono poi i portoghesi (328 mila), i boliviani (50 mila) e gli argentini (42 mila). Nella lista non mancano gli italiani e sono tante anche le imprese del Belpaese presenti in Brasile: secondo i dati forniti dalla Camera di commercio italiana di San Paolo, sono aumentate del 10% solo nell’ultimo anno.
Gli immigrati legali costituiscono circa lo 0,8% dell’intera popolazione brasiliana e sono quasi un milione e mezzo; a questi si aggiungono poi i clandestini che, secondo le autorità doganali, superano le 600mila unità.

venerdì 9 dicembre 2011

Nasce la CELAC

È stata costituita la CELAC, la Comunidad de Estados LatinoAmericanos Y Caribenos, una nuova organizzazione che rappresenta 33 Stati.

Costituita nel corso del vertice che si è tenuto lo scorso 2 e 3 dicembre a Caracas, la Comunidad de Estados LatinoAmericanos Y Caribenos, un’organizzazione che riunisce i Governi di 33 Stati del Centro e Sud America e costituisce un’alternativa all’OEA (Organizzazione degli Stati Americani), composta da tutti gli Stati del continente americano inclusi Stati Uniti e Canada.
La CELAC, che si pone come obiettivo primario la promozione dei processi di integrazione regionale non solo a livello economico, ma anche sociale, politico e culturale, raggruppa i seguenti Paesi Latinoamericani: Antigua, Barbuda, Argentina, Bahamas, Barbados, Belize, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Repubblica Dominicana, Dominica, Ecuador, El Salvador, Grenada, Guatemala, Guyana, Haití, Honduras, Jamaica, Messico, Nicaragua, Panamá, Paraguay, Perú, Santa Lucia, San Cristóbal, Nieves, San Vicente, Las Granadinas, Suriname, Trinidad, Tobago, Uruguay e Venezuela. Con una popolazione complessiva di 550 milioni di persone e un territorio di 20 milioni di Kmq, la CELAC permetterà ai Paesi che ne fanno parte, di beneficiare dello sviluppo economico che sta caratterizzando alcuni Paesi del Centro e Sud America.
Inoltre nel corso dell’incontro, il Venezuela e il Brasile hanno strettto importanti accordi in materia di costruzioni economiche popolari, telecomunicazioni, agricoltura e settori aeronautico, petrolifero, idroelettrico e scientifico.

mercoledì 7 dicembre 2011

Seimila borse di studio in Italia

Previste seimila borse di studio nell’ambito del programma Scienza senza Frontiere.

Con l’obiettivo di rafforzare e promuovere il consolidamento, l’espansione e l’internazionalizzazione dell’innovazione, della tecnologia, della scienza e della competitività brasiliana, il programma Scienza senza Frontiere, un’iniziativa promossa dal Governo di Brasilia, mette a disposizione degli studenti in fase laurea e post-laurea 75mila borse di studio nei prossimi quattro anni, di cui seimila in Italia.
Proprio in occasione di un seminario tenutosi presso l’Ambasciata del Brasile a Roma in tema di università e cooperazione nella ricerca tra Italia e Brasile, è stato infatti formalizzato l’accordo che si propone di ospitare in Italia circa seimila studenti brasiliani nell’arco dei prossimi quattro anni.
L’accordo firmato alla presenza del Presidente della Capes (Coordinamento di miglioramento del personale dell'istruzione superiore), Jorge Almeida Guimarães, il Presidente della CNPq (Consiglio Nazionale per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico), Glaucius Oliva, il Ministro italiano della Pubblica Istruzione delle Università e della Ricerca (MIUR), Francesco Profumo, l’Ambasciatore del Brasile in Italia, José Viegas Filho, e rettori e dirigenti di importanti università e istituti di ricerca in Italia, è volto ad incrementare il settore dell’istruzione italiano e brasiliano.

martedì 6 dicembre 2011

Ternium e Usiminas

Il Gruppo Ternium ha annunciato la chiusura dell’accordo per l’acquisto delle quote di Usiminas.

Il secondo più importante fabbricante di prodotti in acciaio presente in America Latina, la Ternium, ha annunciato nella notte del 4 dicembre la chiusura dell’accordo con Votorantim e Camargo Correa relativo all’acquisto delle loro quote in Usiminas per un valore complessivo di 4,1 miliardi di Reais, ovvero 2,2 miliardi di dollari circa, che verrà effettuato sia con denaro che con finanziamenti. Stando alle dichiarazioni della Ternium, che insieme a Tenaris fa parte del Gruppo italo-argentino Techint, il gruppo di controllo della siderurgica brasiliana sarà composto da Nippon (46,1%), Ternium/Tenaris (43,3%) e dalla Caixa degli Impiegati di Usiminas (10,6%).
Secondo l’accordo, la Ternium, della quale Usiminas è stata azionista fino all’inizio del 2011, insieme alla sua sussidiaria Sidecar e alla Tenaris Confab, pagherà 36 Reais, ovvero circa 20 dollari, per ogni azione ordinaria di quella che rappresenta la maggiore impresa produttrice di acciai piani presente in Brasile; stando alle previsioni l’operazione dovrebbe concludersi entro il prossimo gennaio.
La Confab, che si occupa della produzione di tubi di acciaio, ha dichiarato che considera l’investimento in Usiminas “di assoluta rilevanza strategica poiché si riuscirebbe ad integrare la principale materia prima necessaria all’attività dell’impresa, attraverso un maggior livello di unione con il principale fornitore di acciaio”.

lunedì 5 dicembre 2011

ZPE a Bataguassu

Un importante incontro nell’ambito della realizzazione della Zona Franca per le Esportazioni a Bataguassu.

Lo scorso 22 novembre il Governatore André Puccinelli ha organizzato una riunione per confermare il sostegno e chiedere un rapporto istituzionale con lo Stato nell’ambito del progetto che prevede l’installazione della ZPE nella città di Bataguassu; presenti all’incontro, oltre al Governatore, il Segretario Esecutivo del Consiglio Nazionale delle Zone Franche per le Esportazioni (CZPEs), il Ministero Brasiliano dello Sviluppo dell'Industria e del Commercio Estero (MDIC), Gustavo Fontenele, il Segretario per l'Ambiente, Carlos Alberto Said, la Segretaria di Stato per lo Sviluppo Agrario, Produzione, Industria, Commercio e Turismo (Seprotur), Tereza Cristina Corrêa da Costa Dias, i dirigenti della società privata responsabile per l'installazione della ZPE oltre al Sindaco di Bataguassu, João Carlos Aquino Lemes.
L’opera che si estenderà su un’area di duecento ettari, che potranno essere in futuro ampliati fino a settecento, permetterà di incrementare le esportazioni e rafforzare lo sviluppo regionale: il progetto infatti risulta particolarmente interessante per gli imprenditori dal momento in cui permette alle aziende di insediarsi vicino agli ingressi per il trasporto delle merci.
Gustavo Fontenele ha sottolineato il fatto che “È essenziale il coinvolgimento, oltre che di noi, del Governo Federale, anche del Governo Statale, del Comune, e degli imprenditori. Visti i ritmi dei lavori, nel rispetto alle scadenze, ci aspettiamo che la ZPE di Bataguassu diventi la prima della regione Centro-ovest, Sud e Sud-Est", mentre il Governatore Puccinelli ha ribadito: "Città, Stato, Governo Federale e imprenditori saranno uniti. Il Governo dello Stato darà pieno sostegno".

venerdì 2 dicembre 2011

Eventi gastronomici

Dodici esperti di gastronomia di Bento Gonçalves si trovano in Italia per partecipare ad uno stage.

Nell’ambito del quarto interscambio realizzato tra Bento Gonçalves, (Stato del Rio Grande do Sul), e cinque comuni italiani (Rovereto, Villa Lagarina, Trambileno, Nogaredo e Terragnolo) allo scopo di scambiarsi conoscenze, dodici professionisti del settore gastronomico dallo scorso 19 novembre sono impegnati in uno stage presso l’Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Rovereto e Levico Terme (IFPA).
Il progetto promosso dalla Segreteria comunale del Turismo (Semtur), dal Sindacato degli Alberghi, Ristoranti, Bar e Simili (SHRBS) Regione dell'Uva e del Vino, e dall’Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Rovereto e Levico Terme (IFPA), si concluderà il prossimo 7 dicembre e comprenderà lezioni e corsi di formazione presso stabilimenti specializzati.
Il direttore del ristorante Canta Maria, Emilio Castaman, intervistato in merito all’iniziativa ha commentato: “Hanno una cucina molto ricca e variegata. Inoltre, vi si trovano alcuni dei migliori chef al mondo. […] sanno valorizzare al meglio i prodotti locali. Difficilmente comprano dall'esterno ciò che il Paese offre. Dobbiamo imparare da loro a dare valore alla nostra cucina e ai nostri vini”.

giovedì 1 dicembre 2011

Aeroporto di São Gonçalo do Amarante

Firmata la prima concessione per la costruzione e la gestione dell’ Aeroporto di São Gonçalo do Amarante.

Lo scorso lunedì 28 novembre alla presenza della Presidente Dilma Rousseff, del Ministro dell'Aviazione Civile, Wagner Bittencourt, del direttore-presidente dell’ANAC, Marcelo Guaranys, del Governatore dello Stato del Rio Grande do Norte, Rosalba Ciarlini, e dei rappresentanti del Consorzio Inframérica, è stata firmata la concessione dell’Aeroporto di São Gonçalo do Amarante (RN): ad aggiudicarsi il primo aeroporto federale concesso all'iniziativa privata è stato il Consorzio Inframérica, che, secondo indiscrezioni, investirà nel progettazione dei terminal e nel loro funzionamento circa R$ 650 milioni.
Stando alle parole della Presidente Rousseff, la concessione firmata rappresenta il primo passo verso una nuova era per il settore aeroportuale e l’apertura all’iniziativa privata costituisce e costituirà per il futuro un’importante possibilità di sviluppo per lo Stato brasiliano grazie alle opportunità di stanziamento di nuove industrie all’interno dell’area. Wagner Bittencourt, Ministro della segreteria dell’Aviazione Civile, ha sottolineato l’impegno del Governo Federale nella ristrutturazione del settore aereo come punto cruciale per lo sviluppo di tutto il Paese; il Ministro ha aggiunto inoltre che la riduzione del prezzo dei biglietti aerei e l’aumento del reddito hanno favorito il mercato, motivo per cui il Governo ha deciso di investire maggiormente nel settore in questione.
Secondo le previsioni infatti l’aeroporto ASGA verrà realizzato entro il 2014, l’anno in cui si terranno i Mondiali di calcio, e sostituirà l’attuale aeroporto internazionale di Augusto Severo Natal con un movimento passeggeri pari a tre milioni di persone previsti per il primo anno, 4,7 milioni nel 2020 fino a raggiungere i 7,9 milioni nel 2030.

mercoledì 30 novembre 2011

Bahia punta sull’eolico

Un nuovo stabilimento dedicato alla produzione di turbine eoliche nello Stato di Bahia.

Dopo l’apertura del primo stabilimento internazionale produttore di turbine eoliche nella città di Camaçari, nella regione metropolitana di Salvador, ad opera della spagnola Gamesa, anche la francese Alstom, produttirce di turbine per la produzione di energia eolica, ha deciso di investire R$ 50 milioni nella creazione di un altro importante stabilimento industriale, destinato non solo alla produzione di turbine eoliche, ma anche alla realizzazione di navicelle, fondamentali per la generazione di energia eolica.
Il nuovo stabilimento, che è stato inaugurato oggi, comporterà un aumento della ricchezza all’interno dello Stato grazie alla creazione di 150 posti di lavoro diretti e di 500 posti di lavoro indiretti. Proprio per questo motivo il Governatore dello Stato di Bahia, Jacques Wagner, ha dichiarato di essere molto soddisfatto del progetto realizzato, che ha contribuito a rendere lo Stato di Bahia la sede del secondo più grande parco eolico del Paese e del quarto per quanto riguarda le maggiori destinazioni degli investimenti diretti esteri su scala nazionale.
Stando a quanto affermato dallo stesso Governatore, "Il progetto riflette inoltre l'impegno del Governo di Bahia nella promozione dello Stato all'estero per attrarre nuovi investimenti e garantire posti di lavoro, cittadinanza e dignità per i nostri giovani e per tutti".

martedì 29 novembre 2011

Feicon Batimat

Una delegazione lombarda sarà presente alla prossima edizione della manifestazione Feicon Batimat.

Alla ventesima edizione del Salone Internazionale delle Costruzioni (Feicon Batimat) in programma dal 27 al 31 marzo 2012 a San Paolo, parteciperà una delegazione di aziende lombarde con il coordinamento della Promos, l’Azienda Speciale per le attività internazionali della Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Invernizzi Group, che rappresenta in Italia l’ente organizzatore brasiliano.
La manifestazione, considerata la più importante del settore delle costruzioni in America Latina, ospiterà buyers e professionisti legati a otto diverse attività industriali: dall’automazione all’illuminazione, dai condizionatori d’aria al riscaldamento, dalle fondamenta alle strutture, dalle attrezzature e prodotti ai rivestimenti, dalle porte alle finestre.
La partecipazione delle aziende italiane rientra nell’ambito di un’iniziativa che prevede, fra l’altro, la possibilità di beneficiare di un contributo economico allo scopo di ridurre le spese di partecipazione.

lunedì 28 novembre 2011

Export di caffè

Risultato record delle esportazioni di caffè in Brasile.

CeCafé, il Consiglio degli Esportatori di Caffè del Brasile, ha reso noti i dati relativi al settore del caffè brasiliano: nel mese di ottobre 2011 l’export di caffè ha raggiunto un risultato impensabile per il periodo, registrando un aumento del 32,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un valore complessivo di 870,988 milioni di dollari, contro i 655,678 del 2010.
Dal mese di gennaio ad ottobre 2011 stando ai dati contenuti nel rapporto, le esportazioni di caffè sono cresciute del 61% in più rispetto ai primi dieci mesi dello scorso anno, raggiungendo i 7,017 miliardi di dollari e 27,35 milioni di sacchi. Tra i principali mercati importatori del caffè brasiliano si trova in testa l’Europa con una quota sul totale pari al 53%, seguita dall’America del Nord (24%), dall’Asia (17%) e dall’America del Sud (3%). Scendendo nel dettaglio è possibile notare che nella classifica dei Paesi che più hanno importato il prodotto dal Brasile, l’Italia si posiziona al terzo posto con il Giappone (con una quota pari all’8%), preceduta da Stati Uniti (21%) e Germania (19%).

venerdì 25 novembre 2011

Il Brasile a Vicenza

In occasione della fiera First-Vicenzaoro, la Camera Italo-brasiliana di Commercio, Industria e Artigianato di Minas Gerais ha invitato gli imprenditori interessati a partecipare alla manifestazione.

La Camera Italo-brasiliana di Commercio, Industria e Artigianato di Minas Gerais si sta attivando al fine di coinvolgere le imprese operanti nei settori dei gioielli e delle pietre preziose in una missione imprenditoriale brasiliana in occasione della prossima fiera First-Vicenzaoro che si terrà nella provincia veneta dal 14 al 19 gennaio 2012.
First rappresenta infatti una manifestazione internazionale di gioielleria conosciuta in tutto il mondo a cui parteciperanno 1.600 espositori, buyer e delegazioni mondiali. Contemporaneamente a First si svolgeranno anche le fiere T-Gold e Glamroom, dedicate rispettivamente ai macchinari, strumenti e tecnologie per la lucidatura delle pietre e dei metalli e alla gioielleria e metalli preziosi a base di materiali come ceramica, vetro e legno. Una manifestazione da non perdere per il mondo imprenditoriale brasiliano legato al settore visto che la fiera attira sempre più un consumatore moderno, attento allo stile e al design innovativo.

giovedì 24 novembre 2011

24-26 aprile 2012:salone del vino

San Paolo si prepara ad ospitare il prossimo salone del vino in programma dal 24 al 26 aprile 2012: una grande occasione per i produttori italiani.

L’Expo Center Nord di San Paolo è pronto ad ospitare la prossima edizione della fiera Expo Vinis Brasil che si svolgerà dal 24 al 26 aprile 2012, una manifestazione che sarà caratterizzata da stile, novità, sapori e classe. Il più grande incontro di wine-business in programma in America Latina accoglierà i professionisti del settore provenienti da tutto il mondo e migliaia di etichette conosciute a livello mondiale.
Grazie all’accordo siglato con i responsabili della fiera, la Camera Italo Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro ha garantito delle condizioni speciali ai produttori italiani: dall’organizzazione logistica alla prenotazione di hotel e trasferte, dalla pianificazione di incontri mirati al servizio di interpretariato, dal trasporto allo sdoganamento della merce.
Proprio in occasione della fiera la CCIE di Rio de Janeiro realizzerà un prestigioso stand moderno, attraente che rispecchi l’italianità dei vini italiani.

mercoledì 23 novembre 2011

Investing Brazil Tour

La sede di UnionCamere Lombardia ha ospitato lo scorso 16 novembre la conferenza dal titolo “Un mercato ricco di potenzialità per tutto il Sistema Italia”.

Lo scorso 16 novembre presso la sede milanese di UnionCamere Lombardia, si è svolta la terza tappa del convegno itinerante “Brasile. Un mercato ricco di potenzialità per tutto il Sistema Italia”, dopo Venezia e Torino.
L’iniziativa, promossa dal Consolato Generale del Brasile a Milano e dall’Associazione Brazil Planet in collaborazione con Assocamerestero e Unioncamere Nazionale, ha permesso ai partecipanti di approfondire la loro conoscenza in merito alle opportunità di investimento e di business che il Paese è in grado di offrire alle piccole e medie imprese italiane. Grazie al boom economico registrato negli ultimi anni infatti il Brasile sta vivendo un momento di forte espansione e si sta ritagliando un ruolo di primo piano a livello mondiale. Durante gli interventi sono stati presentti importati dati relativi alla situazione macroeconomica del Paese, le potenzialità per gli operatori italiani e i diversi aspetti che contraddistinguono il contesto imprenditoriale brasiliano e risultano essere fondamentali quando si decide di investire in Brasile.

martedì 22 novembre 2011

Rallenta la produzione industriale

Il calo registrato dalle imprese produttrici di auto trascina verso il basso l’intera produzione dell’industria brasiliana.

Dopo il colpo subito a causa del rallentamento dell’economia, la produzione dell’industria brasiliana subisce una nuova battuta d’arresto a causa del calo registrato dalle aziende produttrici di automobili.
Stando a quanto reso noto dall’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE), la produzione industriale sarebbe diminuita del 2% nel mese di settembre rispetto al mese precedente, registrando il peggiore dato da aprile, e dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Se fino ad agosto il differenziale con il record della produzione osservato a marzo era stato del 2,1%, il risultato di settembre ha aumentato questa differenza fino a raggiungere il 4%.
Si tratta del peggior risultato dal dicembre del 2008, quando iniziavano a comparire i primi segnali della crisi economica globale; se infatti nel primo trimestre del 2011 la produzione era cresciuta dell’1,3%, a partire dal secondo trimestre è calata dello 0,6% e nel corso del terzo dello 0,8%.
L’economista dell’Istituto ha commentato “Si è indubbiamente registrato un cambiamento del ritmo e, adesso, siamo in presenza di un’accelerazione a causa di questa ulteriore riduzione del 2%”.

lunedì 21 novembre 2011

Export degli agrumi italiani

La Gazzetta Ufficiale Brasiliana pubblica la nuova normativa in materia di arance e cedri.

Dopo due anni di trattative che hanno impegnato notevolmente gli uffici diplomatici italiani, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Brasiliana la nuova normativa che rettifica la precedente e relativa ai requisiti fitosanitari necessari per l’importazione di agrumi di provenienza italiana all’interno del Brasile con particolare riguardo alle arance e ai cedri.
Il Ministero Italiano delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha accolto la notizia con favore, visto e considerato il fatto che la decisione del Brasile sottolinea il valore e la sicurezza delle produzioni italiane.
Il Ministero ha aggiunto: “Si tratta di un grande successo per il nostro agroalimentare perché apre importanti prospettive in un mercato in grande crescita e dalle grandi potenzialità. Si conferma ancora una volta la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti, in grado di conquistare nuovi mercati proprio per le straordinarie caratteristiche organolettiche. Il Ministero ribadisce l’importanza di un lavoro costante sui mercati internazionali, proponendosi così al fianco dei produttori”.

venerdì 18 novembre 2011

Cencosud alla conquista del Brasile

La catena del retail cilena Cencosud parte alla conquista del Brasile grazie a numerose acquisizioni.

Il Gruppo cileno Cencosud, già presente non solo in Cile e Brasile, ma anche in Argentina, Colombia e Perù, diventa la quarta catena del retail in Brasile. Il Gruppo, con sede a Santiago, è presente in Brasile dal 2007 grazie all’acquisto della catena di supermercati GBardosa per 350 milioni di dollari, a cui hanno fatto seguito, nel corso del 2010, gli acquisti di Perini per 27,7 milioni di dollari, Super Famiglia (33,1 milioni di dollari) ed infine di Bretas (811 milioni di dollari).
Si tratta di acquisizioni che hanno permesso alla società di diventare la quarta catena di retail in Brasile, preceduta da Carrefour e Wal-mart, e che rappresentano solo l’inizio, vista l’intenzione del Gruppo di implementare la propria presenza in vista dei Mondiali di Calcio del 2014 e delle Olimpiadi del 2016. In quest’ottica rientra il recente acquisto di una piccola catena di supermercati , Cardoso, e le trattative in corso per l’acquisto della Prezunic, la sesta catena di supermercati in Brasile, per un valore complessivo di 430 milioni di dollari. Una decisione strategica che dimostra la volontà del Gruppo di affermarsi sempre più nel Paese.

giovedì 17 novembre 2011

Olimpiadi 2016

È notizia di questi giorni lo sgombero forzato per centinaia di famiglie che vivono nelle zone più povere di Rio de Janeiro per fare spazio alle infrastrutture che ospiteranno le Olimpiadi nel 2016.

Amnesty International e l’organizzazione Witness ancora una volta protagoniste nella lotta per la difesa dei diritti umani: come precedente avvenuto in occasione di Pechino 2008 e i Campionati del mondo di calcio del Sudafrica nel 2010, è iniziato in Brasile lo sgombero forzato delle favelas e di altre zone di Rio de Janeiro al fine di lasciare spazio alle infrastrutture destinate ad ospitare le Olimpiadi, tra cui il percorso di tre linee espresse di autobus (TransOeste, TransCarioca e TransOlimpica), i lavori di ampliamento e adeguamento dell’area portuale e l’ammodernamento dello stadio Maracanà.
Nella lettera al Comitato olimpico internazionale, Amnesty International e Witness affermano che “Sgomberare famiglie senza adeguato preavviso, senza consultarle, senza fornire un rimedio legale per opporsi alla decisione, senza prevedere un alloggio alternativo non solo appare profondamente contrario allo spirito olimpico, ma viola il diritto internazionale e le stesse leggi brasiliane”.
Di fronte all’accusa di aver costretto centinaia di famiglie ad abbandonare la propria dimora, le autorità di Rio de Janeiro hanno replicato che non si sono verificati sgomberi forzati e che tutte le famiglie interessate dal provvedimento sono state risarcite per la perdita delle loro abitazioni.
Raquel Rolnik, Relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto ad un alloggio adeguato, ha esortato il Governo brasiliano a “sospendere gli sgomberi in programma fino a quando non saranno garantiti un dialogo e un negoziato”.

mercoledì 16 novembre 2011

Un sistema di fitodepurazione delle acque

Terminati i lavori all’Ambasciata d’Italia a Brasilia: l’ecosostenibilità alla base di tutto.

Una vetrina per le aziende italiane attive nel settore e un esempio di attenzione all’ambiente: sono terminati i lavori per la realizzazione di un sistema di fitodepurazione delle acque all’Ambasciata d’Italia a Brasilia e l’iniziativa ha suscitato molto interesse, soprattutto alla luce del fatto che si tratta di un territorio caratterizzato da una natura desertica.
Dopo aver installato un sistema di generazione elettrica fotovoltaica, la decisione adottata dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia di realizzare un impianto per la depurazione delle acque viene giudicata con favore in quanto permette di ridurre notevolmente il consumo idrico (secondo le stime si tratta di un risparmio dell’ordine del 15%) e le emissioni inquinanti e si presta soprattutto agli utenti privati (condomini, uffici, ville, campeggi), nel pieno rispetto delle normative promulgate l’anno scorso dal Governo Federale Brasiliano e relative al trattamento delle acque.
La realizzazione dell’impianto, oltre a comportare costi inferiori rispetto a quelli richiesti da un impianto tradizionale, rappresenta altresì una grande opportunità per rafforzare nei consumatori brasiliani l’immagine dell’Italia quale Paese all’avanguardia, e in quanto tale, attento alle tematiche ambientali e all’architettura eco-sostenibile.

martedì 15 novembre 2011

Minaccia all’ecosistema marino

Il Brasile viene nuovamente minacciato da una marea nera provocata da una perdita di petrolio al largo di Rio de Janeiro.

160 chilometri quadrati: tanto è grande la marea nera che preoccupa il Brasile e che minaccia l’ecosistema marino. Stando alle prime indiscrezioni la fuoriuscita di petrolio sarebbe stata causata dalla perforazione di un pozzo sperimentale che si trova a circa 1.200 chilometri di profondità, nel campo petrolifero di Frade, ad opera della multinazionale Chevron, già nota per essere stata condannata all’inizio di quest’anno al risarcimento di 8,6 miliardi per aver causato disastri naturali ai danni delle popolazioni indigene dell’Amazzonia. La società, che si è sin da subito impegnata al fine di limitare il disastro ambientale, ha manifestato l’intenzione di chiudere quanto prima il pozzo con una colata di cemento.
Anche se le cause non sono ancora state accertate con sicurezza, la perdita di petrolio è arrivata a 120 chilometri dalla costa del Paese e ben 17 navi sono già all’opera allo scopo di porre rimedio al grave incidente.
Un’operazione non certo facile se si considera che dal pozzo interessato dalla falla vengono estratti 79.000 barili di petrolio al giorno.

lunedì 14 novembre 2011

Il mercato del lusso

Stando alle ultime ricerche, il Brasile rappresenta un mercato altamente strategico per il mercato del lusso targato Made in Italy.

È ormai evidente che i Paesi emergenti, ed in particolare quelli legati all’acronimo BRICS, stanno sempre più diventando, oltre che giganti dell’offerta, anche giganti della domanda. Nel dettaglio i dati relativi al 2010 dimostrano come il Brasile rappresenti un mercato rilevante per i beni di lusso, tanto che nell’anno considerato il Paese ha consumato prodotti di lusso per un valore complessivo pari a 7,6 miliardi di dollari, con delle previsioni di crescita dell’ordine del 35% nell’arco dei prossimi cinque anni.
Il boom del settore è dovuto principalmente al consolidamento e allo sviluppo di una classe media con un reddito in forte crescita e alla presenza di 150.000 milionari, di cui circa cinquemila con una disponibilità personale pari o superiore a 30 milioni di dollari.
Considerata la situazione attuale e le prospettive future, il Brasile rappresenta senza ombra di dubbio un mercato con dei grandi potenziali di crescita e sviluppo nel quale le imprese italiane maggiormente legate alle eccellenze del Made in Italy dovrebbero investire.

venerdì 11 novembre 2011

L’esempio di Curitiba

La capitale dello Stato del Paranà rappresenta un perfetto esempio di come una città possa svilupparsi senza perdere di vista i criteri di sostenibilità.

Situata a sud-ovest di Sao Paulo, Curitiba, la città del Brasile capitale dello Stato del Paranà, costituisce un esempio di come si possa progettare una città prestando attenzione non solo ai bisogni degli abitanti (attualmente 1,8 milioni), ma anche all’ecosostenibilità.
Si tratta di una città che tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ma anche nei decenni successivi, ha visto raddoppiare il numero dei suoi abitanti, causa questa di notevoli problemi legati ad uno sviluppo repentino.
All’origine delle politiche che sono state adottate, l’architetto e urbanista Jaime Lernen, che ha permesso alla città di diventare una di quelle con il più elevato tasso di scolarizzazione in Brasile e una delle più “green” al mondo, visti e considerati i suoi 51,5 mq di area verde procapite e una forte spinta sul sistema di riciclo.
Con il motto Lixo que não é lixo, letteralmente “il rifiuto che non è rifiuto”, è stato possibile incrementare il cosiddetto “cambio verde”: in pratica i rifiuti vengono scambiati con biglietti dell’autobus, buoni pasto o libri e materiale scolastico.

giovedì 10 novembre 2011

Sardegna e Brasile più vicini

Presentato sabato 29 ottobre, il progetto pilota “Sardegna Bahia: un nuovo modello socio economico di concorrenza al mercato” apre la strada a nuove prospettive.


Presentato nell’ambito dell’evento “Un abraço para o Brazil”, il progetto pilota “Sardegna Bahia: un nuovo modello socio economico di concorrenza al mercato” avvicina sempre più l’Italia, ed in particolare la Sardegna, al Brasile. Stando alle parole di Roberto Copparoni, referente area progetti dell’Organizzazione Non Governativa Amici Senza Confini, promotrice della manifestazione, “Abbiamo ritenuto di intervenire in quella specifica area del Brasile dove la convergenza di ben tre culture continentali, africana, sud americana ed europea, rende la prospettiva di azione assai interessante e per certi aspetti esclusiva”.
Il progetto “Sardegna-Bahia”, nato con l’obiettivo di non limitarsi all’esportazione di macchinari e capitali, ma anche di energia, esperienza, formazione e insegnamento, ha beneficiato anche del sostegno della Facoltà di Scienze Politiche di Cagliari; secondo la docente Annamaria Baldussi, da diversi anni impegnata nella tutela dei diritti umani e della cooperazione internazionale, “Il Brasile e la Russia, la Cina, l’India e, di recente acquisizione tra i grandi, il Sud Africa sono Paesi da considerarsi quasi dei continenti, non solo per l’ampiezza territoriale ma soprattutto per quella culturale intesa a 360°. […] Nonostante la grande crisi che anche il Brasile sta soffrendo, ha registrato, a fine 2010, una percentuale in termini di PIL così elevata da piazzarlo ai primi posti nella gerarchia mondiale”. Ad oggi il Brasile rappresenta l’unico Paese autonomo dal punto di vista delle risorse energetiche e la sua crescita è stata tale da portarlo ad avere una notevole importanza sulla scena internazionale e ad imporsi tanto sui mercati americani quanto su quelli europei. Ma se da un lato il Paese cresce a ritmi frenetici, dall’altro esiste ancora una profonda differenza tra la parte settentrionale più povera e quella meridionale più ricca. E proprio per ovviare a questo divario, è stato presentato il progetto “Sardegna-Bahia” inteso come un nuovo modello socio-economico di concorrenza al mercato, che prevede tra l’altro corsi di formazione in loco, borse di studio e l’allestimento di un centro di elaborazione dati per la gestione economica.

mercoledì 9 novembre 2011

Prysmian Group in Brasile

Il nuovo impianto realizzato in Brasile per la produzione di tubi flessibili è entrato in piena operatività.

Il leader mondiale nel settore dei cavi e dei sistemi per l’energia e le telecomunicazioni ha annunciato l’entrata in funzione del nuovo impianto per la produzione di tubi flessibili realizzato in Brasile. Secondo il Senior Vice President, Fabio Romeo, “La piena operatività del nuovo impianto dedicato ai flexible pipes in Brasile e l'acquisizione dei primi importanti contratti commerciali segnano una decisa accelerazione dei piani di espansione del Gruppo nel settore ad elevata tecnologia dei flexible pipes per l'estrazione petrolifera offshore. Inoltre, con l'ingresso di Draka nel Gruppo, la gamma di tecnologie e prodotti offerti si amplia ulteriormente creando interessanti opportunità di cross-selling, come nel caso del contratto per cavi DHT siglato con Petrobras, e accelerando l'espansione di questo business al di fuori dal Brasile, negli USA, ma anche in altre aree del mondo dove si estrae petrolio offshore come West Africa, Nord Europa e ASEAN. A fine 2011 prevediamo di realizzare in questo mercato un fatturato di oltre $150M […] confermando la rilevanza che questo business high tech va acquisendo per il Gruppo".
Un importante traguardo per il Gruppo Prysmian, una realtà di dimensioni globali con un fatturato che si aggira intorno ai 7 miliardi di euro.

martedì 8 novembre 2011

Sale la produzione di auto

L’Associazione nazionale dei produttori di auto rende noti i dati relativi al mese di ottobre: regge la produzione, mentre calano drasticamente le vendite.

L’andamento del mercato brasiliano delle auto conferma quanto era stato previsto: il mese di ottobre segna un calo dell’8,3% rispetto all’anno precedente e del 10,2% rispetto al mese di settembre per quanto riguarda la vendita di auto e veicoli commerciali, anche se nel complesso da gennaio a ottobre il numero di immatricolazioni è salito del 5,1%.
È quanto ha reso noto l’Associazione nazionale dei produttori di auto, Anfavea, che ha altresì sottolineato come la produzione sia al contempo aumentata del 9,5% in ottobre su base annuale con 265.571 unità, e dell’1,7% rispetto al mese precedente.
Il Brasile resta un mercato fondamentale per i maggiori produttori di auto, tra i quali spiccano Fiat, Volkswagen e General Motors. Nel dettaglio Fiat si è confermata azienda leader in ottobre nel comparto dell’auto con una quota pari al 22,3%, seguita da Volkswagen (21,92%) e dall’americana General Motors (20,5%); l’azienda italiana si è posizionata al primo posto anche nel comparto dei veicoli commerciali leggeri, aggiudicandosi una quota pari al 20,82%, e seguita anche in questo caso dalla casa automobilistica tedesca (14,4%) e da GM (13,45%).
Dati importanti soprattutto alla luce dei risultati relativi al mese di settembre, che aveva segnato una diminuzione della produzione del 19,7% e un riduzione delle vendite del 4,9%.

lunedì 7 novembre 2011

Un nuovo polo dedicato alla lavorazione del marmo

È di questi giorni la notizia relativa alla prossima creazione di un polo dedicato non solo alla lavorazione, ma anche alla commercializzazione di marmi e graniti.

Il Governo del Cearà ha annunciato la realizzazione di un polo destinato alla lavorazione e alla commercializzazione di marmi e graniti, che, grazie alla vicinanza con il porto di Pecem e la linea ferroviaria, permetterà di trasportare i blocchi di pietra via terra e via mare.
Stando alle stime il progetto finanziato dal Governo dello Stato del Cearà e dal Municipio di Caucaia, che ha donato l’intera area interessata dalla creazione del polo commerciale, permetterà di aumentare la produzione di marmi e graniti del 500% nel corso del prossimo decennio e rappresenterà un’importante svolta nel settore delle pietre ornamentali e da costruzione.
Se da un lato la maggior parte della produzione sarà destinata all’export, dall’altro anche il mercato interno potrà favorire di un’area interessata non solo al miglioramento della qualità dei servizi e alla produzione di pietre, ma anche alla possibilità di disporre di materiale realizzato attraverso le tecnologie più avanzate attualmente disponibili.
Una decisione sicuramente importante se si considera che allo stato attuale il settore contribuisce per l’1,2% al totale delle esportazioni.

venerdì 4 novembre 2011

La produzione della “Mela” arriva in Brasile

Secondo quanto riportato all’interno di alcuni giornali locali, il distretto tecnologico di Jundiai si prepara a diventare un importante centro di produzione di iPhone e iPad.

Il distretto tecnologico di Jundiai, nei pressi di San Paolo, stando a quanto indicato da alcune riviste locali, avrebbe già iniziato a produrre iPhone e si preparerebbe a produrre anche iPad entro la fine di dicembre. Secondo recenti notizie sembra infatti che gli stabilimenti Foxconn in Brasile abbiano già cominciato a produrre dispositivi per la “Mela” nel distretto creato grazie alle importanti agevolazioni fiscali e burocratiche e alle sovvenzioni ottenute dal Governo brasiliano per un valore complessivo di 12 miliardi di dollari.
La scelta di spostare la produzione in Brasile rientra nell’ottica di non concentrare l’intera produzione in Cina, di riuscire a rifornire più agevolmente i mercati delle Americhe e di raggiungere il mercato del Paese abbattendo gli elevati dazi doganali previsti sui prodotti tecnologici di importazione, penetrando in tal modo anche negli altri Paesi facenti parte del Mercosur.
La decisione presenta però alcuni punti di criticità dovuti in primo luogo al costo maggiore della manodopera brasiliana rispetto a quella cinese, alla possibilità che la classe media emergente del Brasile preferisca rivolgersi a computer tradizionali ed infine all’assenza di un vero e proprio sistema, che preveda non solo l’assemblaggio ma anche la produzione di componenti come chip e display.

giovedì 3 novembre 2011

Annunciate misure per uno sviluppo più sostenibile

La Presidente Dilma Roussef ha annunciato importanti interventi al fine di garantire uno sviluppo economico del Paese più sostenibile.

Alla vigilia del prossimo G-20 in programma il 3 e il 4 novembre a Cannes, la Presidente Dilma Roussef ha manifestato la volontà da parte del Governo di Brasilia di attivarsi allo scopo di favorire una crescita economica in linea con un miglioramento a livello sociale.
Stando a quanto affermato dalla stessa di fronte a un gruppo di imprenditori di San Paolo, per fronteggiare e superare la crisi globale si rendono indispensabili misure finanziarie urgenti collegate non solo a politiche di inclusione sociale, ma anche a investimenti volti a creare posti di lavoro e reddito. La Presidente ha altresì dichiarato di “essere convinta che la riduzione delle disuguaglianze, con politiche fiscali e monetarie responsabili, sia una parte fondamentale della soluzione”. Le diverse opportunità di sviluppo economico sostenibile verranno discusse nell’ambito della Conferenza “Rio+20” in programma dal 28 maggio al 6 giugno 2012 a Rio de Janeiro.
Di recente il Paese si è inoltre dimostrato disponibile a partecipare ad un pacchetto di aiuti destinati all’Eurozona ed erogati dal Fondo Monetario Internazionale.

mercoledì 2 novembre 2011

Il Brasile si prepara a sorpassare il Regno Unito

Con un Pil pari a 2,44 bilioni di dollari, il Brasile si prepara a diventare la sesta economia a livello mondiale, superando in tal modo il Regno Unito.

Secondo le previsioni rese note dall’Economist Intelligence Unit (EIU), il Brasile, dopo aver superato il Nostro Paese, starebbe per sorpassare il Regno Unito e diventare quindi la sesta economia mondiale con ottime possibilità di superare anche la Germania entro il 2020 e rappresentare la quinta economia, preceduta da Cina, Stati Uniti, India e Giappone.
Stando agli analisti dell’EIU, alla base del boom dell’economia brasiliana ci sarebbero un export molto forte grazie all’alleanza con il Paese del Dragone sempre più interessato a beni che il Brasile può fornire (come ad esempio soia e minerali di ferro), la nascita e il consolidamento della middle class brasiliana legati ad un miglioramento delle condizioni di vita, ed infine l’aumento della popolazione.
Gli studiosi prevedono che il Brasile perderà la sesta posizione nella classifica delle economie mondiali nel 2013 a favore dell’India, per poi riguadagnarla nel 2014, quando il Paese ospiterà la Coppa del Mondo, spiazzando in questo modo la Francia.

lunedì 31 ottobre 2011

Barilla punta sul mercato brasiliano

Il gruppo Barilla punta ad ampliare il proprio business negli Stati Uniti e intende penetrare nei mercati a grande crescita, come quello brasiliano.

La pasta è, a livello mondiale, il prodotto alimentare più presente sulle tavole globalizzate, con l’8% delle preferenze complessive, supera persino la carne e il riso; inoltre, è il cibo più amato in Brasile, Germania, Olanda e Sudafrica ed è particolarmente gradita anche in Gran Bretagna e in Spagna, dove è seconda solo alla paella.
Il gruppo Barilla, che con i suoi 49 stabilimenti, dei quali 35 sono situati all’estero, è il leader mondiale nel mercato della pasta, guarda con molto interesse ai mercati emergenti e, in particolare, al Brasile e al continente asiatico. Paolo Barilla, vice presidente della multinazionale parmigiana e presidente degli industriali pastai e dolciari, sostiene che sia possibile allargare la gamma dei prodotti complementari alla pasta, come i sughi, in Nord America, dove il gruppo fattura già 500 milioni di euro, e che sia giunto il momento di puntare anche sui mercati in grande crescita, come il Brasile, che conta 190 milioni di abitanti ed è il terzo consumatore di pasta a livello mondiale.
L’ingresso nei mercati emergenti rappresenta una sfida impegnativa anche per un gruppo delle dimensioni di Barilla, che prima di investirvi dovrà capire quale sia l’approccio migliore, in quanto non basta esportare il prodotto che i turisti apprezzano in Italia: occorre affascinare il consumatore attraverso un racconto che suggerisca come utilizzare il prodotto, adattandolo anche alle esigenze e alle culture locali.

giovedì 27 ottobre 2011

Tecnologie Strategiche - Brasile e Italia

Dal 7 al 9 novembre, si terrà le quinta edizione del seminario “Tecnologie Strategiche - Brasile e Italia”; l’evento si svolgerà a Curitiba, la capitale dello S tato del Paraná.

L'Università Federale del Paraná (UFPR), la Segreteria della Scienza, della Tecnologia e dell'Istruzione Superiore dello Stato del Paraná (SETI), il Consiglio delle Segreterie di Stato della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione (Consecti) e l'Ambasciata d'Italia in Brasile hanno organizzato la 5° edizione del seminario di “Tecnologie Strategiche - Brasile e Italia”, che si terrà dal 7 al 9 novembre 2011 a Curitiba, la capitale dello Stato del Paraná. L'iniziativa è rivolta a tutta la comunità scientifica e tecnologica: agenzie governative, aziende pubbliche e private, istituzioni accademiche, istituzioni e agenzie per lo sviluppo del settore.
L'evento si inserisce nelle iniziative previste nell’ambito del Momento Italia-Brasile e si propone di rafforzare le relazioni tra Brasile e Italia, relativamente alle attività legate alla scienza e alla tecnologia, sviluppate in centri specializzati e in parchi scientifici sia italiani, sia brasiliani; inoltre, il seminario vuole rappresentare un’opportunità di incontro e di confronto tra imprese, per favorire l’elaborazione di accordi di cooperazione tecnologica, scientifica e finanziaria, strategici per lo sviluppo locale e per la creazione di paternariati internazionali. Si prevede, infatti, l’organizzazione di diverse tavole rotonde, alle quali parteciperanno prestigiosi esperti del settore (scienza, tecnologia e innovazione) provenienti dai centri di eccellenza di entrambi i Paesi.

mercoledì 26 ottobre 2011

Il Brasile tra i maggiori mercati del lusso

Il Brasile, come è già avvenuto per gli altri 3 Bric, si appresta a diventare uno dei maggiori mercati di sbocco per i beni di lusso.

Secondo le stime fornite da Altagamma - la fonfazione che riunisce aziende italiane di reputazione internazionale, che operano nella fascia più alta del mercato - il settore brasiliano del lusso vale 7,6 miliardi di dollari ed è destinato a crescere ancora del 35% nei prossimi 5 anni. Si prevede che il colosso sudamericano, relativamente a tale comparto, supererà Russia e India, cedendo il passo solo alla Cina.
La crescita del settore del lusso è dovuta all’aumento dei consumatori miliardari presenti in Brasile (molti di più rispetto alle cifre che si registrano a Mosca e a Mumbai) e al fatto che anche per il resto della popolazione, grazie al maggior livello di benessere raggiunto dal Paese, la propensione a spendere per l’acquisto di beni di lusso è aumentata considerevolmente. Come ha dichiarato Paolo Anselmi, vicepresedinte di Gfk-Eurisko: “i consumatori brasiliani mostrano una sempre maggiore apertura alla ricerca del benessere e un sempre maggior interesse per i consumi, in particolare per la moda, la cura personale e l’arredamento”. Armando Branchini, segretario generale di fondazione Altagamma, ha poi considerato che il miglioramento delle infrastrutture previsto per il mondiale Fifa 2014 e per le Olimpiadi 2016 contribuirà alla crescita economica generale del Paese e a un ulteriore incremento dei consumi, anche relativamente a quelli di lusso; secondo Branchini “l’unica ombra riguarda il problema dei dazi sull’importazione di ogni genere di prodotti, che si attesta in media su un’altissima quota pari al 35%”.

martedì 25 ottobre 2011

Il Brasile lima il Selic di 50 base

Il 20 ottobre scorso il Brasile ha annunciato una riduzione di 50 punti base del tasso di riferimento (Selic), che è sceso all’11,5%.

Pochi mesi fa il Fondo Monetario Internazionale aveva ridotto le prospettive di crescita del Brasile di circa mezzo punto percentuale, a 4,12% nel 2011 e al 3% nel 2012; ora anche il colosso sudamericano sembra temere “il contagio” della crisi economica propagata da Stati Uniti ed Europa.
Il 20 ottobre scorso il Paese verdeoro ha annunciato una riduzione di 50 punti base del tasso di riferimento (Selic), che è sceso all’11,5%; si tratta della seconda riduzione in meno di due mesi: la Banca Centrale del Brasile aveva limato o tassi anche il 31 agosto. La scelta di insistere su tale linea comporta alcuni rischi, in primo luogo, l’aumento dell’inflazione. I prezzi, infatti, continuano a salire, tant’è che l’aumento tendenziale del 6,5% annuo, rilasciato dall’istituto di statistica brasiliano, è superiore all’obiettivo del 4,5% fissato dal Governo. Il presidente della Banca Centrale, Alexandre Tombini, e il Copom, il Comitato di politica monetaria, auspicano che il rallentamento internazionale sia sufficiente a contenere le spinte sui prezzi.
Gli analisti brasiliani valutano “prematura” la scelta di Tombini e la considerano come una conseguenza della sua eccessivamente dipendenza dal presidente Dilma Rousseff e dal potente Partito dei lavoratori.
La crescita brasiliana dipende principalmente dall’andamento di tre settori: agrobusiness, costruzioni e finanza. In ogni caso, non si prospetta facile per il Paese la sfida di allontanare lo spettro dell’inflazione e mantenere solida la ripresa.

venerdì 21 ottobre 2011

Investimenti in Brasile: i settori più promettenti

Le relazioni tra Italia e Brasile, particolarmente intense in questo periodo, si basano sulle loro affinità culturali e linguistiche ma anche su interessi economici molto concreti.

Il mercato brasiliano, grazie agli elevati tassi di crescita, alle potenzialità da sviluppare in vari settori strategici e - da un decennio a questa parte - a una sana gestione macroeconomica, risulta particolarmente appetibile per gli investitori. Le aziende italiane sono, infatti, molto attratte dal colosso sudamericano che, a sua volta, guarda con interesse alle aree di eccellenza del Belpaese e al contributo che il Sistema Italia - in termini di tecnologia, innovazione e modelli di sviluppo - può tornare a dare per la crescita del Paese.
I settori più interessanti, sul piano della penetrazione commerciale nel mercato brasiliano, rimangono quelli della meccanica e delle medie tecnologie: in particolare, le varie tipologie di macchinari per l’industria manifatturiera leggera, in cui il Belpaese è tra i leader a livello mondiale. Anche le attrezzature collegate alla filiera dell’agro-industria, dell’alimentare e dell’imballaggio sono molto richieste. Ampi margini di penetrazione commerciale riguardano poi il mercato del lusso, delle tecnologie medicali/ospedaliere, delle energie alternative, delle telecomunicazioni, della nautica, delle due ruote, delle infrastrutture, dei servizi all’industria petrolifera e della sicurezza.
L’Associazione delle industrie petrolifere brasiliane (ONIP), attraverso un recente studio, ha stimato in 400 miliardi di dollari il volume degli affari connessi allo sfruttamento, relativamente ai prossimi dieci anni, degli abbondanti giacimenti petroliferi del “pre-sal”. Sebbene, in base a quanto stabilito dall’attuale regolamentazione, Petrobras sia obbligata ad assicurare almeno il 65% di “contenuto nazionale” nelle sue attività, considerando l’imminente e massiccio aumento della domanda di energia e acciaio e della movimentazione di merci lungo le coste brasiliane (che la debole industria cantieristica e manifatturiera locale non è in grado di soddisfare), si prospettano straordinarie opportunità per le aziende italiane fornitrici di beni e servizi relativi all’industria del petrolio, che possono sfruttare al meglio tali opportunità investendo sul posto e allacciando legami di collaborazione con l’industria verdeoro.

giovedì 20 ottobre 2011

Mercosur: per 7 prodotti sale l’imposta di import

Lo scorso settembre è stata approvata la seconda revisione annuale della Lista delle Eccezioni Tariffarie della Tariffa Esterna Comune (Letec) del Mercosud: sono sette i prodotti per i quali sale l’imposta di import.

Il Consiglio dei Ministri della Camera di Commercio Estero (Camex) del Ministero dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero (MDIC), lo scorso settembre, ha approvato la seconda revisione annuale della Lista delle Eccezioni Tariffarie della Tariffa Esterna Comune (Letec) del Mercosur: è aumentata l’imposta di importazione su sette prodotti. Tale provvedimento può essere interpretato come una conseguenza dell’aumento delle importazioni, che rappresentano una minaccia per la competitività nazionale.
La misura ha modificato l’aliquota dei seguenti prodotti: pneumatici di gomma utilizzati per le biciclette (dal 16% al 35%); biciclette (dal 20% al 35%); porcellanati (dal 12% al 35%); apparecchi per l’aria condizionata di tipo split-system con capacità inferiore a 7.500 frigorie/ora (dal 18% al 35%); parti di condensatori o umidificatori per la fabbricazione di apparecchi di aria condizionata del tipo slit-system con capacità inferiore a 7.500 frigorie/ora (dal 14% al 25%); barche a motore per sport e svago (dal 20% al 35%) e, infine, ruote ed assi ferroviari (dal 20% al 35%).

mercoledì 19 ottobre 2011

Saipem investe nel distretto industriale di Santos

La Saipem, società per azioni del gruppo ENI, ha acquisito un’importante area al largo del distretto industriale di Santos, nello Stato di San Paolo.

Saipem è una società per azioni che fa capo al gruppo ENI; costituita nel 1956, opera nel settore petrolifero ed è specializzata nella realizzazione di infrastrutture utilizzate per la ricerca di giacimenti di idrocarburi, la perforazione e la messa in produzione di pozzi petroliferi.
Saipem ha di recente definito l’acquisizione del 100% della Terminal Portuário de Guarujá S.A. (TPG), società che ha in concessione perpetua un’area di 35 ettari a Guarujá, nel distretto industriale di Santos, nello Stato di San Paolo: si tratta del porto più grande dell’America del Sud. Tale scelta è ascrivibile alla collocazione strategica che l’area in questione presenta: il distretto industriale di Santos si trova a circa 350 chilometri dal Bacino di Santos, la regione brasiliana offshore dove sono stati scoperti i giacimenti pre salt in acque ultra-profonde, e a circa 650 chilometri dal Bacino di Campo, l’altro grande bacino offshore del Paese verdeoro.
I requisiti imposti del governo brasiliano nel settore ad alta tecnologia degli sviluppi sottomarini in acque ultra-profonde sono particolarmente rigorosi, tuttavia Saipem sembra in grado di soddisfarli. Il nuovo complesso comprenderà strutture sottomarine e galleggianti e una base logistica; le attività che la società svolgerà nel nuovo cantiere sono complementari con i servizi offerti dalla flotta altamente specializzata per acque ultra-profonde che la Saipem ha sviluppato di recente.
Si prevede che per l’acquisizione della TPG e la realizzazione del nuovo cantiere sarà necessario un investimento complessivo di circa 300 milioni di dollari; quanto alla tempistica, i lavori relativi alla costruzione del cantiere dovrebbero concludersi entro due anni e mezzo.

martedì 18 ottobre 2011

Turismo in Brasile: cresce l’indice di soddisfazione

Secondo i dati emersi da uno studio del ministero del Turismo brasiliano, un terzo dei turisti stranieri intervistati, dichiara che il Paese verdeoro “supera le aspettative”.

Per la prima volta nella storia dell’indagine condotta dal ministero del Turismo brasiliano - “Studio sulla domanda internazionale in Brasile” - la percentuale degli intervistati che ha attribuito al Paese il livello massimo di eccellenza è cresciuta del 18,4%, passando dal 26,6% segnato nel 2009 al 31,5% del 2010. Lo studio, promosso dal Ministero in collaborazione con Embratur e la Fipe, ha previsto la partecipazione di oltre 300 intervistatori, che durante il 2010, nell’arco di 10 mesi, hanno effettuato 39mila interviste, raccolte in 15 aeroporti e 12 frontiere terrestri: i dati raccolti sono stati utilizzati per identificare e classificare i consumatori del settore turistico internazionale in Brasile. Secondo Flávio Dino, presidente di Embratur, è interessante notare come, negli ultimi anni, sia migliorato anche l’indice di soddisfazione del turista internazionale in fatto di sicurezza pubblica, passando dal 75% del 2004 all’82% registrato nel 2010. L'Italia è cliente di riguardo per quanto concerne il turismo inbound in Brasile: il Belpaese sale sul podio a livello mondiale ed è primo in assoluto a livello europeo. Marco Lomato, direttore prodotto e destinazioni di Embratur, ha dichiarato: “l'Italia si è confermata lo scorso anno il terzo mercato mondiale, dopo Argentina e Stati Uniti, per il turismo in Brasile. Sono stati circa 245mila gli italiani che nel 2010 hanno trascorso le loro vacanze in Brasile. Per la fine di quest'anno ci attendiamo una crescita del 5%”. Ora le strategie promozionali dell’ente dedicate al mercato italiano si focalizzano sui grandi eventi sportivi che il gigante verdeoro si appresta a ospitare nei prossimi cinque anni - i Campionati mondiali di calcio del 2014 e i Giochi olimpici di Rio 2016 - che contribuiranno a rafforzare l’immagine del Paese all’estero.

venerdì 14 ottobre 2011

La partnership tra Italia e Brasile può aumentare

Sono già 750 le imprese italiane presenti in Brasile, tuttavia, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, sostiene che si possa “fare ancora molto di più”.

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, in occasione del Forum economico tra Italia e Brasile, svoltosi nella sede di Confindustria la scorsa settimana, ha invitato gli imprenditori italiani a puntare sulle economie dei paesi emergenti e, in particolare, sul Brasile: sebbene il Paese, sul piano economico, sia uno tra i più promettenti a livello mondiale, secondo la leader di Confindustria, sono ancora poche le aziende italiane presenti sul territorio verdeoro; se, da un lato, la presenza di un qualificato made in Italy è già un dato forte e stabilizzato, dall’altro, va portata avanti la ricerca di nuovi spazi e nuove possibilità di export, non solo per le grandi imprese ma anche e soprattutto per le Pmi.
I numeri dell’economia brasiliana aprono prospettive di mercato importanti per l’industria del Belpaese, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale. Numerose sono le opportunità di sviluppo che si aprono: dal settore alimentare a quello ambientale; dall’automotive alle energie rinnovabili; dalla nautica da diporto all’attività estrattiva di marmi e graniti; dal petrolchimico alle telecomunicazioni.
Al Forum bilaterale, il colosso sudamericano è stato rappresentato da una folta pattuglia di governatori provenienti dai più importanti centri economici brasiliani (Pernambuco, Goias, Bahia, Sergipe), guidati dal ministro dell’industria, Fernando Pimentel, e hanno partecipato circa un centinaio di Ceo brasiliani. Sul fronte italiano erano presenti alcune tra le aziende più note e rinomate: Assicurazioni Generali, Ferrero, Telecom, Pirelli, Todini, Almaviva, Enel, Finmeccanica, Fs, Luxottica, Prysmian, Maipei, Salini Costruttori, Fincantieri, Tenaris Dalmine.
Chiudendo la convention, la numero uno degli industriali ha riassunto i numeri della presenza italiana in Brasile. Le imprese del Belpaese che si sono già insediate sul territorio verdeoro sono 750, dal 2006 l'interscambio commerciale é cresciuto del 30%, le esportazioni del 70% e di quasi il 30% nel primo semestre 2011, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: il Brasile, che nel 2006 per l’Italia rappresentava il quarto mercato di sbocco nelle Americhe, oggi é il secondo dopo gli Usa.

giovedì 13 ottobre 2011

“Italia comes to you” in Brasile

Nel mese di agosto è partita la campagna dell’Enit denominata “Italia comes to you”, realizzata in terra verdeoro e nelle altre nazioni del Bric.

L’agenzia nazionale italiana per il turismo (Enit), che da tempo rivolge interesse al Brasile e ai suoi numerosi viaggiatori, ha avviato una campagna denominata “Italia comes to you”. L’iniziativa coinvolge i Paesi del Bric ma nel Paese verdeoro, le varie iniziative in programma nell’ambito di tale campagna - che è partita nell’agosto scorso e durerà fino al mese di aprile 2012 - affiancano i numerosi eventi di “Moménto Itália-Brasil”, cioè l'Anno del Brasile in Italia.
Tra le varie iniziative previste vi è l'allestimento di una struttura itinerante di mille metri quadri, l’Air Dome, costruita in materiale gonfiabile, che sarà montata, dal 15 al 23 ottobre, a São Paulo, dal 29 ottobre al 6 novembre, a Porto Alegre e, dal 12 al 20 novembre, a Rio de Janeiro: in questa grande struttura le regioni italiane avranno l’opportunità di presentare le proprie bellezze attraverso mostre, workshop e giornate dedicate al business in cui verranno coinvolti gli operatori locali.
Secondo il presidente di Enit, Matteo Marzotto, l'azione, che in Brasile partirà tra due giorni, sarà impegnativa: “si protrarrà per mesi e impegnerà tutto lo staff dell’agenzia. […] Ci saranno momenti espositivi, relazionali e operativi, per i quali metteremo in campo i migliori punti di forza del nostro incoming, dai giacimenti artistico-culturali, all’enogastronomia”. Il direttore generale di Enit, Paolo Rubini, ha inoltre spiegato che in Brasile è presente “una fascia top di consumatori di turismo con potere acquisitivo superiore alla fascia europea omologa”.
Nei mesi scorsi, Enit, che ha di recente annunciato l'imminente apertura di un nuovo ufficio di rappresentanza a São Paulo, aveva promosso una vasta campagna pubblicitaria sull'Italia attraverso le sale cinematografiche del Brasile e aveva organizzato incontri atti a illustrare le possibilità di sfruttamento commerciale del prodotto turistico italiano, riservati agli operatori locali.

mercoledì 12 ottobre 2011

Il 34° anniversario del Mato Grosso do Sul

Martedì 11 ottobre, ha compiuto il suo 34° anniversario il Mato Grosso do Sul, uno degli Stati brasiliani che registra la più forte crescita.

Il Mato Grosso do Sul ha un importante ruolo all’interno del mercato brasiliano. Il 30 settembre scorso, il Governatore André Puccinelli, in occasione della cerimonia di apertura delle manifestazioni commemorative svoltasi a Campo Grande per il 34° anniversario dello Stato verdeoro, ha dichiarato: "Per celebrare questo importante anniversario, oggi vogliamo ricordare una piccola parte di quanto è stato fatto per la crescita del nostro Stato".
Le celebrazioni sono state contrassegnate dalla consegna e dall’avvio di diversi progetti, per i quali verranno investiti complessivamente R$ 542 milioni, parte del programma MS-Forte, che riguarda una serie di azioni strategiche per lo sviluppo dello Stato nei seguenti settori: trasporti, logistica, istruzione, sanità, assistenza sociale, sicurezza pubblica, abitazioni e industrializzazione sostenibile. In particolare, durante il mese di ottobre, sono previste una serie di attività: l'inaugurazione di alcune unità abitative, l’avvio di alcuni progetti relativi alla pavimentazione di strade urbane, l’espansione dei sistemi fognari e di approvvigionamento idrico, la realizzazione di nuove stazioni di polizia, la ristrutturazione delle scuole statali e la costruzione di campi sportivi.

martedì 11 ottobre 2011

Fiera Internazionale dell’Amazzonia 2011

Dal 26 al 29 ottobre si svolgerà a Manaus la Fiera Internazionale dell'Amazzonia (Fiam 2011), una preziosa occasione di incontro per aziende locali e imprese straniere.

La Fiera Internazionale dell'Amazzonia (Fiam 2011) - organizzata dal Ministero dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero brasiliano tramite la Suframa, Soprintendenza della Zona Franca di Manaus - ha come obiettivo la promozione e la commercializzazione internazionale dei prodotti della regione amazzonica. I settori interessati sono: Legno/Mobili; Alimenti/Bevande; Prodotti biologici; Artigianato; Fitoterapici/Fitocosmetici; Piante Medicinali/Olii Vegetali.
All’evento parteciperanno circa 400 espositori; oltre al padiglione rivolto all’esposizione e commercializzazione dei prodotti della Regione verdeoro, è prevista un'area internazionale dedicata all’Italia: tramite il sito web della Suframa, gli imprenditori del Belpaese è possibile effettuare l’iscrizione gratuita agli incontri B2B, per i quali si è reso disponibile anche l'agronomo Paolo Dell'Olio, rappresentante italiano alla fiera. In occasione dell’edizione della Fiam dello scorso anno, hanno avuto luogo circa 400 incontri di business giornalieri, che hanno portato alla creazione di un giro di affari a breve e medio termine di circa R$ 11 milioni; gli stessi sono coordinati dal Servizio di Supporto per micro e piccola impresa dell’Amazzonia (Sebrae/AM).
Relativamente alle aziende brasiliane, come ha sottolineato Vanusa Chagas - responsabile della Unità di Accesso al Mercato del Sebrae Amazonas - tutte le imprese locali, anche di medie dimensioni, possono partecipare all’evento, a patto che offrano prodotti regionali selezionati. Possono iscriversi le aziende dei cinque Stati del Nord (Acre, Amazonas, Rondônia, Roraima e Amapá) e dell’Amazzonia Legale (Pará, Tocantins, Mato Grosso e Maranhão).

lunedì 10 ottobre 2011

Embratur al TTG Incontri di Rimini 2011

L'Istituto Brasiliano di Turismo (Embratur) ha partecipato alla 48ª edizione del TTG Incontri 2011, che si è svolta dal 6 al 8 ottobre a Rimini.

Il TTG Incontri di Rimini, la fiera dedicata ai professionisti del turismo, è uno degli appuntamenti commerciali più importanti in Italia: lo scorso anno ha visto la partecipazione di oltre 42.752 visitatori, 1.000 espositori diretti e più di 2.400 aziende rappresentate in 100 Paesi.
Al fine di intensificare le azioni per la promozione delle destinazioni brasiliane in Italia, l'Istituto Brasiliano di Turismo (Embratur) ha partecipato alla 48ª edizione del TTG Incontri 2011, svoltasi dal 6 al 8 ottobre a Rimini. Si è trattato dell’11ª partecipazione per l’Istituto brasiliano, che intende monitorare le tendenze di crescita del turismo internazionale del mercato italiano e far conoscere i prodotti e le destinazioni del Brasile.
Flávio Dino, il presidente di Embratur, ritiene che quello italiano sia un mercato prioritario per la promozione del Brasile all'estero: “L'evento è un'opportunità per il Brasile di essere nuovamente presente nel mercato italiano. Nei tre giorni gli operatori migliorano la loro rete di contatti, realizzano trattative, lanciano nuovi prodotti e promuovono l'immagine del Paese in un mercato importante in Europa”.
Secondo il Piano Aquarela 2020, l'Italia è un paese considerato di alta priorità per il Brasile, nell’ Annuario statistico 2011 del Embratur, infatti, il Belpaese figura come la terza fonte di turisti verso il paese verdeoro che nel 2010 ha registrato l'ingresso di 245.491 turisti italiani.
All’evento ha partecipato anche Marco Lomanto, Direttore Prodotti e Destinazioni di Embratur, presente presso lo Stand Brasile, che disponeva di 19 co-espositori e che ha previsto la partecipazione di otto Stati brasiliani: Maranhao, Alagoas, Amazonas, Bahia, Paraiba, Pernambuco, Rio Grande do Norte e Ceará.

venerdì 7 ottobre 2011

La 5ª Conferenza Italia-America Latina e Carabi

Il 5 e il 6 ottobre si è tenuta la 5ª Conferenza Italia-America Latina e Carabi; hanno partecipato esponenti del mondo economico e delle principali organizzazioni internazionali, i rappresentanti di alcuni paesi latinoamericani e quelli del governo italiano.

Ieri, presso la Farnesina, si è conclusa la quinta edizione della “Conferenza nazionale Italia-America Latina e Carabi”, la due giorni che ha visto impegnati rappresentanti del governo italiano e quelli di alcuni paesi latinoamericani, oltre ad esponenti del mondo economico e delle principali organizzazioni internazionali. L'evento biennale - allestito dal ministero degli Affari esteri italiano in collaborazione con l'Istituto italo-latinoamericano, con il Centro studi di politica internazionale, con la Regione Lombardia e con gli organismi che formano il Comitato consultivo per le Conferenze nazionali Italia-America latina - rappresenta il principale foro di incontro e confronto tra l’Italia ed i Paesi dell’America Latina e dei Carabi. La 5ª edizione della Conferenza è stata suddivisa in tre sessioni: esame delle “best practices” nella cooperazione industriale e finanziaria tra Italia e paesi latinoamericani e nello sviluppo delle piccole e medie industrie; considerazioni sulla sicurezza democratica e sulla strategia di sicurezza in America centrale; valutazione delle politiche economiche necessarie per l’integrazione, con particolare riguardo agli ultimi sviluppi relativi alla crisi economica globale e ai meccanismi di consolidamento della governance finanziaria in America Latina e UE.
All’apertura dell’evento, il Ministro degli Affari Esteri d’Italia, Franco Frattini ha sottolineato che l’Italia intende condividere le esperienze delle piccole e medie imprese con l’America Latina e ha annunciato che l’anno prossimo sarà organizzata una missione “con oltre cento imprese italiane e tre o quattro ministri, che porterà al consolidamento ulteriore dei rapporti tra Italia e Brasile”.
Per il Sottosegretario agli Esteri italiano, Vincenzo Scotti, il modello di collaborazione economica tra Italia e Brasile “si può porre all'attenzione di tutti i paesi dell'America Latina per rafforzare la cooperazione industriale ed il trasferimento di tecnologie”.
Nei primi sei mesi del 2011 l’interscambio tra Italia e Brasile è cresciuto del 37%; come ha spiegato l’Ambasciatore italiano a Brasilia, Gherardo La Francesca: “La presenza di imprese italiane nel Paese sudamericano è aumentata di circa 200 unità rispetto all'anno precedente, per un totale di 585”.

giovedì 6 ottobre 2011

Brasile, l’E-Book firmato Sistema Italia

Gli attori del Sistema Italia impegnati in Brasile coordinati dal Ministero degli Esteri hanno predisposto uno studio per individuare le opportunità che offre il mercato brasiliano.

Le strutture del Sistema Italia impegnate sul fronte brasiliano - Confindustria, rete consolare, l’ex Ufficio ICE di San Paolo, l’addetto finanziario della Banca d’Italia, in collaborazione con due società di consulenza e revisione quali KPMG e Value Team - coordinate dal Ministero degli Esteri, hanno predisposto uno studio, disponibile online in versione E-Book, per favorire il sistema imprenditoriale italiano nell’individuazione delle opportunità che offre il mercato brasiliano. Nella prefazione, Gherardo La Francesca, l’Ambasciatore d’Italia in Brasile, afferma che tale studio è una sorta di fotografia delle imprese italiane presenti, un’analisi del territorio (regioni/Stati che partecipano in modo più significativo alla formazione del PIL) e dei settori traino dell’economia verdeoro, una rassegna dei principali piani di sviluppo e di investimento nazionali disponibili per le PMI del Belpaese. La sezione conclusiva è dedicata a un confronto tra regioni e stati economicamente più promettenti e alle eccellenze che presenta il nostro tessuto imprenditoriale, cosicché per gli imprenditori sia possibile identificare possibili linee per raggiungere un livello ulteriore di sviluppo industriale.
Come sostiene il Vice Presidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione, Paolo Zegna, l’internazionalizzazione delle imprese italiane, necessita di strumenti sempre più aggiornati, efficaci e mirati alle loro esigenze, soprattutto per quanto riguarda le PMI: la collaborazione tra Confindustria, il Ministero degli Affari Esteri, l’Ambasciata d’Italia in Brasile, il sistema consolare e l’ex ufficio ICE a San Paolo, in collaborazione con KPMG e Value Team, si propone di risponde proprio a questa esigenza, per fornire alle imprese uno strumento semplice e di rapida consultazione, valido per comprendere le reali opportunità commerciali, di investimento e di collaborazione industriale presenti in Brasile, e per trovare le soluzioni strategiche più adeguate per poterle sfruttare al meglio.

mercoledì 5 ottobre 2011

Fiat e Volkswagen rivali in Brasile

La Fiat può ancora vantare la leadership del mercato automobilistico brasiliano, tuttavia vede calare la propria quota di mercato in favore del Gruppo Volkswagen.

Relativamente al mercato brasiliano dell’auto, la Fiat è ancora in testa ma la sua quota è calata, passando dal quasi 22% segnato in agosto, all’attuale 20,6%. Il secondo posto è occupato dalla Volkswagen, che ha registrato vendite stabili, intorno al 20-21%; mentre il terzo spetta a General Motors, con il 18,28%. Tuttavia, il gruppo tedesco può già vantare un lieve sorpasso: la Vw Golf occupa il primo posto nella top ten dei modelli più venduti (24.591 unità vendute a settembre), seguita dalla Fiat Uno (24.169 unità).
Fiat e Volkswagen, per le quali lo stato sudamericano costituisce uno dei principali mercati di sbocco, producono direttamente nel paese, dove a breve, al fine di scoraggiare le importazioni e incentivare la produzione locale, aumenteranno alcune imposte sui produttori di auto: il ministro delle Finanze, Guido Mantega, ha dichiarato che la tassa IPI sui prodotti industriali sarà aumentata di 30 punti percentuali per i produttori che non realizzano almeno il 65% della produzione a livello locale e che non investono in ricerca e sviluppo nel paese. Una situazione non semplice per i produttori che operano nel paese verdeoro, compresi Volkswagen AG e General Motors Co., che se non riusciranno, entro 60 giorni, a mettersi in regola con la normativa, dovranno affrontare le nuove imposte. Tuttavia, il gruppo tedesco, leader del mercato europeo, ha annunciato un investimento di 3,4 miliardi di euro in Brasile: “Questo ci permette di aprire la strada per lo sviluppo sostenibile in Brasile, uno dei più importanti mercati futuri per l'azienda”, ha affermato il presidente Martin Winterkorn.
I quattro impianti di produzione di Volkswagen in Brasile producono 3.500 veicoli al giorno e impiegano circa 23.000 persone: si tratta di uno dei più grandi datori di lavoro nel settore in Sudamerica.