Il 5 e il 6 ottobre si è tenuta la 5ª Conferenza Italia-America Latina e Carabi; hanno partecipato esponenti del mondo economico e delle principali organizzazioni internazionali, i rappresentanti di alcuni paesi latinoamericani e quelli del governo italiano.
Ieri, presso la Farnesina, si è conclusa la quinta edizione della “Conferenza nazionale Italia-America Latina e Carabi”, la due giorni che ha visto impegnati rappresentanti del governo italiano e quelli di alcuni paesi latinoamericani, oltre ad esponenti del mondo economico e delle principali organizzazioni internazionali. L'evento biennale - allestito dal ministero degli Affari esteri italiano in collaborazione con l'Istituto italo-latinoamericano, con il Centro studi di politica internazionale, con la Regione Lombardia e con gli organismi che formano il Comitato consultivo per le Conferenze nazionali Italia-America latina - rappresenta il principale foro di incontro e confronto tra l’Italia ed i Paesi dell’America Latina e dei Carabi. La 5ª edizione della Conferenza è stata suddivisa in tre sessioni: esame delle “best practices” nella cooperazione industriale e finanziaria tra Italia e paesi latinoamericani e nello sviluppo delle piccole e medie industrie; considerazioni sulla sicurezza democratica e sulla strategia di sicurezza in America centrale; valutazione delle politiche economiche necessarie per l’integrazione, con particolare riguardo agli ultimi sviluppi relativi alla crisi economica globale e ai meccanismi di consolidamento della governance finanziaria in America Latina e UE.
All’apertura dell’evento, il Ministro degli Affari Esteri d’Italia, Franco Frattini ha sottolineato che l’Italia intende condividere le esperienze delle piccole e medie imprese con l’America Latina e ha annunciato che l’anno prossimo sarà organizzata una missione “con oltre cento imprese italiane e tre o quattro ministri, che porterà al consolidamento ulteriore dei rapporti tra Italia e Brasile”.
Per il Sottosegretario agli Esteri italiano, Vincenzo Scotti, il modello di collaborazione economica tra Italia e Brasile “si può porre all'attenzione di tutti i paesi dell'America Latina per rafforzare la cooperazione industriale ed il trasferimento di tecnologie”.
Nei primi sei mesi del 2011 l’interscambio tra Italia e Brasile è cresciuto del 37%; come ha spiegato l’Ambasciatore italiano a Brasilia, Gherardo La Francesca: “La presenza di imprese italiane nel Paese sudamericano è aumentata di circa 200 unità rispetto all'anno precedente, per un totale di 585”.
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