La Fiat può ancora vantare la leadership del mercato automobilistico brasiliano, tuttavia vede calare la propria quota di mercato in favore del Gruppo Volkswagen.
Relativamente al mercato brasiliano dell’auto, la Fiat è ancora in testa ma la sua quota è calata, passando dal quasi 22% segnato in agosto, all’attuale 20,6%. Il secondo posto è occupato dalla Volkswagen, che ha registrato vendite stabili, intorno al 20-21%; mentre il terzo spetta a General Motors, con il 18,28%. Tuttavia, il gruppo tedesco può già vantare un lieve sorpasso: la Vw Golf occupa il primo posto nella top ten dei modelli più venduti (24.591 unità vendute a settembre), seguita dalla Fiat Uno (24.169 unità).
Fiat e Volkswagen, per le quali lo stato sudamericano costituisce uno dei principali mercati di sbocco, producono direttamente nel paese, dove a breve, al fine di scoraggiare le importazioni e incentivare la produzione locale, aumenteranno alcune imposte sui produttori di auto: il ministro delle Finanze, Guido Mantega, ha dichiarato che la tassa IPI sui prodotti industriali sarà aumentata di 30 punti percentuali per i produttori che non realizzano almeno il 65% della produzione a livello locale e che non investono in ricerca e sviluppo nel paese. Una situazione non semplice per i produttori che operano nel paese verdeoro, compresi Volkswagen AG e General Motors Co., che se non riusciranno, entro 60 giorni, a mettersi in regola con la normativa, dovranno affrontare le nuove imposte. Tuttavia, il gruppo tedesco, leader del mercato europeo, ha annunciato un investimento di 3,4 miliardi di euro in Brasile: “Questo ci permette di aprire la strada per lo sviluppo sostenibile in Brasile, uno dei più importanti mercati futuri per l'azienda”, ha affermato il presidente Martin Winterkorn.
I quattro impianti di produzione di Volkswagen in Brasile producono 3.500 veicoli al giorno e impiegano circa 23.000 persone: si tratta di uno dei più grandi datori di lavoro nel settore in Sudamerica.
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