Sono già 750 le imprese italiane presenti in Brasile, tuttavia, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, sostiene che si possa “fare ancora molto di più”.
Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, in occasione del Forum economico tra Italia e Brasile, svoltosi nella sede di Confindustria la scorsa settimana, ha invitato gli imprenditori italiani a puntare sulle economie dei paesi emergenti e, in particolare, sul Brasile: sebbene il Paese, sul piano economico, sia uno tra i più promettenti a livello mondiale, secondo la leader di Confindustria, sono ancora poche le aziende italiane presenti sul territorio verdeoro; se, da un lato, la presenza di un qualificato made in Italy è già un dato forte e stabilizzato, dall’altro, va portata avanti la ricerca di nuovi spazi e nuove possibilità di export, non solo per le grandi imprese ma anche e soprattutto per le Pmi.
I numeri dell’economia brasiliana aprono prospettive di mercato importanti per l’industria del Belpaese, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale. Numerose sono le opportunità di sviluppo che si aprono: dal settore alimentare a quello ambientale; dall’automotive alle energie rinnovabili; dalla nautica da diporto all’attività estrattiva di marmi e graniti; dal petrolchimico alle telecomunicazioni.
Al Forum bilaterale, il colosso sudamericano è stato rappresentato da una folta pattuglia di governatori provenienti dai più importanti centri economici brasiliani (Pernambuco, Goias, Bahia, Sergipe), guidati dal ministro dell’industria, Fernando Pimentel, e hanno partecipato circa un centinaio di Ceo brasiliani. Sul fronte italiano erano presenti alcune tra le aziende più note e rinomate: Assicurazioni Generali, Ferrero, Telecom, Pirelli, Todini, Almaviva, Enel, Finmeccanica, Fs, Luxottica, Prysmian, Maipei, Salini Costruttori, Fincantieri, Tenaris Dalmine.
Chiudendo la convention, la numero uno degli industriali ha riassunto i numeri della presenza italiana in Brasile. Le imprese del Belpaese che si sono già insediate sul territorio verdeoro sono 750, dal 2006 l'interscambio commerciale é cresciuto del 30%, le esportazioni del 70% e di quasi il 30% nel primo semestre 2011, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: il Brasile, che nel 2006 per l’Italia rappresentava il quarto mercato di sbocco nelle Americhe, oggi é il secondo dopo gli Usa.
Nessun commento:
Posta un commento