Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative al Brasile

lunedì 29 marzo 2010

Previsioni positive per l'industria brasiliana

Secondo i dati della Fondazione Getulio Vargas (FVG) le previsioni future per quanto riguarda l'industria di trasformazione brasiliana sono positive. L'espansione media della capacità produttiva del Paese sarà infatti del 15% per il 2010, mentre per il triennio 2010-2012 è attesa una crescita del 23,8%. Durante il 2009, a causa della crisi internazionale, la produzione brasiliana ha subìto un crollo del 5,5%.
Al momento il segmento dei beni di consumo è quello che presenta maggiore propensione agli investimenti, mentre la crescita maggiore si è avuta nell'industria dei beni capitali. L'espansione industriale è trainata dalla forza del mercato interno, favorita in larga maniera dagli incentivi del Governo.

venerdì 26 marzo 2010

Brasile e Argentina si uniscono per contrastare la Cina

I rappresentanti di Brasile e Argentina si sono incontrati per discutere dei propri rapporti commerciali. In modo particolare i due Paesi hanno programmato alcune misure per lanciare una sorta di "offensiva" al mercato cinese. La partecipazione dei prodotti cinesi nei due mercati è infatti molto alta, mentre non accade lo stesso con i prodotti brasiliani e argentini in Cina. Per questo motivo i due membri di spicco del Mercosud hanno deciso di vendere congiuntamente le proprie produzioni industriali e agricole nel mercato cinese. I due Paesi sudamericani hanno inoltre concordato delle strategie di difesa dagli "attacchi" dei prodotti della Cina nei propri mercati.

giovedì 25 marzo 2010

Lula auspica continuità per i prossimi governi

Durante un recente discorso il Presidente del Brasile si è detto fiducioso nei prossimi Governi alla guida del Paese, affermando che confida nella continuità delle politiche che sono state intraprese negli ultimi anni. Per questo motivo il 29 marzo Lula lancerà la seconda edizione del Piano di Accelerazione della Crescita (PAC 2), in modo da garantire al suo successore dei progetti già avviati. Il Presidente ha inoltre criticato la stampa, accusandola di riportare unicamente notizie che screditano il Governo, senza menzionare alcuna delle misure sociali intraprese. Affrontando la questione dell'economia del Paese, Lula ha dichiarato che devono essere compiuti grandi sforzi per mantenere la situazione di sufficiente stabilità che il Brasile ha faticosamente raggiunto e che non vanno perciò sottovalutate problematiche come l'inflazione.

martedì 23 marzo 2010

Apertura a Rio del Forum Urbano Mondiale

Il Presidente Lula ha inaugurato la presente edizione del Forum Urbano Mondiale, che si terrà a Rio de Janeiro. Durante il discorso di apertura ha descritto la città come il volto di un nuovo Brasile, in cui si stanno realizzando grandi investimenti. A tal proposito il Presidente ha chiesto ai rappresentanti internazionali presenti al Forum di visitare Rio, senza tralasciare le zone più disagiate della città, le favelas, per comprovare l'avvenuto miglioramento delle condizioni di vita nella metropoli. Il Governo prevede infatti, fra le altre misure, la riqualificazione urbana delle baraccopoli sorte ai margini delle metropoli brasiliane. Lula ha ammesso che vi sono tuttora delle aree in alcune città brasiliane in cui non è garantita la sicurezza dei cittadini e afferma che i Governi dovrebbero cercare di aumentare la qualità della vita. Secondo il Presidente "la cosa più economica e semplice che un governo debba fare è prendersi cura della parte più povera della popolazione".

lunedì 22 marzo 2010

Inasprimento dei dazi brasiliani sulle importazioni dagli Stati Uniti

Nei primi giorni di marzo il Brasile ha annunciato che aumenterà ulteriormente i dazi su più di 50 articoli made in USA, con effetto da aprile. La misura, già attiva su 200 beni nordamericani, è autorizzata dal World Trade Organisation, dopo che il Brasile ha vinto la causa intrapresa otto anni fa contro gli Stati Uniti, accusati di aver concesso sovvenzioni illegali ai coltivatori di cotone americani per proteggerli da eventuali fluttuazioni di prezzo del mercato, danneggiando in questo modo la produzione di cotone brasiliana. Gli Stati Uniti sono inoltre responsabili di aver innescato un sistema di garanzia di prestiti per gli acquirenti internazionali di cotone americano. L'innalzamento dei dazi colpirà beni già soggetti a imposizioni fiscali, come automobili, elettrodomestici e cosmetici, ma non sarà l'unico provvedimento contro gli Usa: il Governo brasiliano ha infatti dichiarato di voler attuare una serie di "contro-rappresaglie" non doganali, rompendo accordi in settori chiave come la tecnologia o il farmaceutico e agendo sulla norma che tutela la proprietà intellettuale. Il Brasile è il primo Paese in via di sviluppo ad aver portato un caso contro gli Stati Uniti di fronte al WTO.

venerdì 19 marzo 2010

La favelas brasiliane hanno meno abitanti

Secondo i dati dell'Onu, negli ultimi dieci anni si è assistito a una diminuzione del numero di cittadini brasiliani che vivono nelle baraccopoli ai margini delle grandi metropoli. Tra il 2000 e il 2010 gli abitanti delle favelas si sono ridotti del 16%: questo dato rappresenta un miglioramento delle condizioni di vita di circa un milione e mezzo di persone.
In America Latina le favelas contano più di 110 milioni di abitanti, anche se Brasile, Argentina, Messico e Colombia stanno lavorando per migliorare l'attuale situazione.
I cambiamenti avvenuti in brasile sono merito delle politiche socio-economiche intraprese dal Governo, aiutate dalla diminuzione del tasso di natalità e dalla riduzione del flusso migratorio dei brasiliani dalle campagne alle città.

giovedì 18 marzo 2010

Il Governo brasiliano vara delle misure a tutela dei consumatori

La crescita economica a cui il Brasile ha assistito negli ultimi anni ha portato all'aumento del reddito della popolazione del Paese, causando la crescita della classe media. Molti più individui hanno quindi ora la possibilità di accedere al mercato, ma mancano dell'esperienza e dell'educazione all'essere consumatori.
Per questo motivo il Governo brasiliano ha deciso di approvare due progetti a tutela degli interessi dei consumatori. Il primo progetto prevede la creazione di un canale televisivo, TV Procon, che trasmetterà a livello nazionale dei programmi di educazione al consumo, finalizzato a risolvere questioni legate all'acqua, ai trasporti, allo smaltimento dei rifiuti e all'energia. Il secondo progetto riguarda invece l'istituzione di un corso basico a distanza di diritto del consumatore, rivolto a tre milioni di individui in tutto il paese e che potranno parteciparvi gratuitamente.

mercoledì 17 marzo 2010

Lula in missione di pace in Medio Oriente

Durante la sua visita al Parlamento di Israle, il Presidente brasiliano ha pronunciato un discorso a favore di un Medio Oriente libero dalle armi nucleari. Lula si è detto orgoglioso del patto stipulato tra gli stati sudamericani, che si impegnano a non possedere armamenti nucleari, e vorrebbe fosse preso a esempio da ogni nazione.
Il Premier israeliano Binyamin Netanyahu ha chiesto la partecipazione del Brasile nella coalizione internazionale contro l'Iran, a cui aderiscono vari stati, per impedire che il paese si doti di armi nucleari. Alle accuse che gli vengono mosse, Teheran risponde di non avere fini militari, ma di utilizzare le armi nucleari esclusivamente per fini civili.
Il Presidente brasiliano ha chiesto a Israele maggiori sforzi nei negoziati di pace con i Palestinesi, citando il Brasile come esempio di convivenza pacifica tra persone appartenenti a religioni differenti. Lula ha invocato la coesistenza di uno stato israeliano e di uno palestinese, offrendo inoltre il proprio aiuto quale interlocutore in eventuali colloqui tra le due parti.

lunedì 15 marzo 2010

Opportunità per il made in Italy in Brasile

I settori dell'economia brasiliana che sembrano offrire maggiori possibilità alle imprese italiane sono quelli della meccanica e delle tecnologie, in modo particolare l'industria manifatturiera leggera, in cui l'Italia è leader (macchine tessili, per la lavorazione dei metalli, della ceramica, del legno e della pietra).
Inoltre vi sono buone possibilità, sia in termini strettamente commerciali che riguardo a possibili collaborazioni industriali e produttive, nel comparto delle tecnologie medicali e ospedaliere. Anche nel settore delle telecomunicazioni, in forte sviluppo, c'è spazio per l'esperienza delle imprese italiane, così come quello della sicurezza, un concetto di grande importanza in Brasile, che coinvolge e condiziona molto le attività umane.
Le potenzialità del settore dei beni di consumo e di quello agroalimentare, cavalli di battaglia delle imprese italiane, sono state finora poco sfruttate, sia a causa degli alti dazi imposti dal governo del paese, che a causa della stratificazione del mercato brasiliano, tale per cui pochi consumatori possono permettersi di pagare un alto prezzo per questo tipo di bene. Per questo motivo la concorrenza delle economie asiatiche e sudamericane è molto forte e vi è poco spazio per i prodotti tipicamente più costosi del made in Italy.

lunedì 8 marzo 2010

La brasiliana Petrobras è la quarta più grande impresa energetica al mondo

La maggiore impresa energetica brasiliana Petrobras, fondata nel 1953 e operante oggi a livello internazionale, è salita dal nono al quarto posto nella classifica delle 50 più grandi imprese energetiche mondiali, stilata annualmente dalla PFC Energy, società di consulenza energetica. La classifica è calcolata in base al valore di mercato delle imprese a fine anno e vede ai vertici la cinese PetroChina, la statunitense Exxon e l'australiana BHP Billiton.
Nel 2009 la Petrobras, società a partecipazione statale, ha aumentato la propria media di produzione di petrolio e gas naturale, con una crescita del 5,1% rispetto al 2008 (in particolare durante il 2008 sono stati prodotti 1.987.098 barili di petrolio al giorno e 50,981 milioni di metri cubici di gas naturale). La società possiede una consolidata esperienza pluriennale nell' esplorazione sottomarina per la ricerca del petrolio e ha recentemente trovato dei giacimenti al largo delle coste brasiliane, a più di 4000 metri di profondità. Le sue eccellenti abilità tecniche le valgono collaborazioni internazionali, tra cui l'ultima, la stipulazione di un accordo con la Turchia per l'esplorazione congiunta del Mar Nero.

venerdì 5 marzo 2010

Il Brasile approva la Carta dei diritti della rete

Durante l'Internet Governance Forum tenutosi in Brasile nel 2007, Brasile e Italia hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui istituivano l'Internet Bill of Rights quale strumento necessario per garantire la libertà e i diritti nel più grande spazio pubblico conosciuto. A conferma dell'accordo, il Brasile ha messo al lavoro il suo Comitato per la gestione di Internet (formato da alcuni membri del Governo, delle imprese, dell'università e del terzo settore) per individuare i principi guida che il Ministero della Giustizia utilizzerà nell'approvare direttive e regolamenti su internet. I principi, 10 in totale, stabiliscono l'importanza fondamentale della libertà di espressione, della privacy e della tutela dei diritti umani, oltre che della trasparenza della governance e dell'accesso garantito a tutti. Un altro tema importante individuato in tali linee-guida è la responsabilità personale delle attività illecite, non imputabile, quindi, a chi offre i servizi di connessione e le piattaforme di comunicazione.

Il Brasile si accorda con il FMI per comprare obbligazioni per 10 miliardi di $

Il Brasile si è accordato per contribuire ad ampliare la capacità di credito del Fondo Monetario Internazionale di 10 miliardi di dollari.
L'accordo prevede l'acquisto, da parte dello stato sudamericano, di obbligazioni emesse dal FMI, operazione di cui si occuperà il Banco Central do Brasil. I titoli avranno una scadenza di tre mesi dalla data di emissione, con rinnovo automatico fino a 5 anni, salvo manifestazione contraria del Fondo Monetario Internazionale, e potranno essere convertiti in moneta di liquidità internazionale in caso di necessità. Per il Brasile il patto non rappresenta un mero prestito monetario, ma ha un significato più importante, una sorta di "rivincita" sul passato. Il paese si è visto infatti più volte obbligato a dipendere dagli aiuti del FMI per risanare la propria economia. Il fatto che sia riuscito non solo a saldare completamente i propri debiti, ma anche a passare dalla condizione di precedente paese debitore, a quella di creditore, esprime pienamente la forza che ha acquisito negli ultimi anni, che l'ha portato ad essere considerato una vera super-potenza.

giovedì 4 marzo 2010

Favorito l'acquisto di obbligazioni emesse dagli emergenti

Acquistare obbligazioni emesse dai paesi emergenti poteva sembrare, prima della recente crisi economico-finanziaria, una mossa poco prudente, specialmente considerando le situazioni precedenti in paesi come l'Argentina. Al momento, però, i titoli emergenti sono favoriti, in particolar modo quelli dei paesi BRIC, data la crescente importanza che essi hanno assunto nel panorama internazionale, diventando delle vere superpotenze. I conti pubblici delle nazioni avanzate appaiono inoltre rovinosamente deteriorati, con deficit che superano quelli delle economie emergenti di quasi il doppio. In tal senso, buone prospettive sono previste per il comparto brasiliano delle telecomunicazioni.

La Fiat appoggia un programma di promozione della salute in Minas Gerais

L'azienda torinese, che nel 2009 si è confermata leader del mercato brasiliano e che già nei primi mesi del 2010 mostra di essere in crescita nel paese rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha deciso di partecipare a un programma finalizzato alla promozione della qualità della vita e della salute tramite l'attività sportiva nella regione del Minas Gerais, nella parte Sud-Est del paese. Il progetto prevede il risanamento e la costruzione di spazi pubblici equipaggiati di attrezzatura sportiva, includendo la partecipazione, per un anno, di specialisti quali nutrizionisti ed educatori fisici, che assisteranno gratuitamente la popolazione durante alcune ore del giorno. I lavori sono in corso di svolgimento e alcuni punti sono già stati inaugurati nei mesi scorsi. La regione conta di circa due milioni di persone di origine italiana ed è un'area importante per l'industria del paese. La Fiat ha dichiarato di voler investire 700 milioni di euro in Brasile nel 2010, dato che le prospettive economiche per il 2010 prevedono la crescita del mercato brasiliano, con ottime possibilità per il settore automobilistico e dei mezzi commerciali leggeri, sostenuti dagli aiuti statali.

Gli Stati Uniti chiedono aiuto al Brasile per la lotta contro le armi nucleari

La Segretaria di Stato americana Hillary Clinton ha recentemente incontrato, in una tappa del suo viaggio in alcuni paesi del continente sudamericano, il Presidente Lula.
Durante la visita sono stati discussi alcuni temi di attualità che avevano creato divergenze tra i due paesi, come i rapporti che il Brasile intrattiene con Venezuela e Cuba, stati da tempo in conflitto con l'America del Nord. Lo scopo principale dell'incontro era di dialogare la lotta alla proliferazione delle armi nucleari, per cui gli Stati Uniti hanno chiesto al Brasile di adottare delle misure severe verso l'Iran. Hillary Clinton ha affermato che gli Stati Uniti credono nel dialogo tra paesi per la risoluzione di conflitti, al fine della stabilità democratica ed economica. Gli Usa auspicano inoltre nel contributo del Brasile per appianare le questioni politiche in Honduras, chiedendo il suo appoggio al neo-Presidente Lobo.

mercoledì 3 marzo 2010

Il Brasile ospiterà la prossima riunione dei BRIC

La prima riunione formale dei paesi BRIC, sigla coniata da Goldman Sachs per indicare Brasile, Russia, India e Cina, si è svolta lo scorso anno in Russia. L'impegno del gruppo a collaborare sarà rinnovato anche nel 2010, tramite un incontro previsto per aprile in Brasile.
La scelta di istituire una riunione annuale è motivata dalla volontà dei paesi di cooperare, discutendo di temi di interesse comune, riguardanti in particolar modo economia e finanza. Il vice-Ministro degli Esteri Roberto Jaguaribe, durante la sua visita a Mosca in febbraio, ha spiegato che la riunione BRIC non è stata fondata allo scopo di dettare o imporre condizioni, nè rappresenta un tipo di opposizione ai gruppi simili già esistenti. Al contrario, il vice-ministro specifica che "il gruppo deve essere interpretato come un forum in cui paesi con problemi diversi possano discutere insieme di questioni di interesse comune".

Si espande la classe media

Le stime mondiali prevedono che nei prossimi anni la classe media dei mercati emergenti incrementerà in maniera esponenziale, arrivando ad aumentare di circa due miliardi di individui. Goldman Sachs ha ipotizzato che nei prossimi anni la classe media dei paesi emergenti muoverà circa il 57% dei consumi mondiali, a fronte del 31% attuale, e che la sua ascesa è simmetrica al declino di quella delle economie avanzate.
Una ricerca condotta dalla Fundaçao Getulio Vargas afferma che nel corso del 2009 sono aumentati in Brasile gli individui economicamente attivi con un reddito medio (compreso tra i 1.115 e i 4.807 reais, ovvero tra i 428 e i 1848 euro) ed è diminuito il numero di quelli appartenenti alla classe più povera.

martedì 2 marzo 2010

Il mercato del lusso è in forte crescita in Brasile

Il mercato del lusso ha sempre più successo nei nuovi mercati emergenti.
Primo fra tutti è il Brasile, dove tale mercato ha registrato una forte crescita durante il 2009, con una variazione del 12% sull'anno precedente. La maggior parte del fatturato nazionale del lusso, ben il 56 %, deriva dalla città di San Paolo, sia per quanto riguarda il settore della moda, che quello dell'industria automobilistica.
La città è oramai divenuta il centro brasiliano per gli acquisto di lusso, data la presenza di svariate griffe affermate. La fascia di popolazione paulista che può avere accesso al mercato del lusso non è esattamente quantificabile, anche se si stima che nella città vi siano più di 8000 nuclei familiari che dispongono di un reddito maggiore di 12000 euro al mese: una nicchia di ultra-benestanti che, secondo le previsioni, si espanderà nel corso del 2010.

Ultimo anno di Lula alla guida del paese


Il 2010 è l'ultimo anno del secondo mandato dell'attuale Presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva, alla guida del paese dal 2003. Durante la presidenza dell'ex sindacalista il Brasile ha vissuto un periodo di crescita economica, incentivata anche dalla politica essenzialmente liberalista del Presidente, che ha sempre osteggiato il protezionismo economico, considerandolo un limite allo sviluppo di un paese. Il fondatore del Partito dei Lavoratori ha il merito di aver attivato importanti misure sociali nel paese, allo scopo di sconfiggere alcune delle gravi problematiche che lo affliggono. Un esempio in tal senso è la cosiddetta Bolsa Familia, un sussidio concesso dal governo alle famiglie più povere affinché si impegnino all'istruzione obbligatoria dei propri figli fino ai 17 anni. Il progetto è finalizzato alla riduzione dell'analfabetismo che colpisce il Brasile.
Lula ha designato quale proprio successore Dilma Rousseff, già segretaria del suo esecutivo. La scelta è stata spesso criticata, ma il Presidente ha dichiarato che, in caso di vittoria delle elezioni, la nuova candidata, pur seguendo la linea già tracciata dal Governo che la precede, non ne verrà influenzata. L'esponente del Partito dei Lavoratori sfiderà José Serra, l'attuale governatore dello stato di San Paolo.

lunedì 1 marzo 2010

Progetto per la costruzione della TAV

Negli ultimi anni il Governo brasiliano ha intrapreso delle misure per l'ammodernamento delle infrastrutture del paese, varando, fra gli altri, il progetto per la costruzione di una linea di Treni ad Alta Velocità (TAV). Tale linea sarà in grado di collegare in tempi molto brevi le città di Rio de Janeiro, San Paolo e Campinas, punti nevralgici dell'economia del paese sudamericano. Il progetto, la cui realizzazione è prevista per il 2014, ha un costo stimato di 13 miliardi di euro e porterà enormi benefici alla circolazione delle merci, che negli ultimi anni ha subìto una crescita esponenziale, velocizzando il commercio tra le aree interessate. Le differenti misure proposte recentemente dal Brasile sono motivate dal ruolo sempre più importante che esso va assumendo nella scena internazionale e dalla conseguente visibilità che ciò comporta.

Il miglior clima economico sudamericano è in Brasile

Dopo un periodo, tra il 2008 e buona parte del 2009, in cui la sua crescita economica è fortemente rallentata, il Brasile sembra essere uscito dalla crisi, sostenuto dalla ripresa del consumo interno. Tra gli stati sudamericani, il paese è indicato come quello in cui vi è il miglior clima economico. Ciò è valido anche in riferimento ai cosiddetti BRICs, che ancora non hanno beneficiato della stessa ripresa dal periodo di recessione. La situazione abbastanza stabile al suo interno lascia inoltre spazio a stime positive per il futuro.
Anche per quanto riguarda il Rischio Paese, il Brasile si colloca in una posizione favorevole: secondo un'indagine del gruppo SACE, esso presenta infatti un indice di rischio medio-basso. Il gruppo calcola l'indice in base a tre tipologie di rischio, quello politico, quello economico e quello finanziario. Data la stabilità dell'attuale Governo presieduto da Lula, il rischio politico brasiliano risulta molto basso, mentre sono considerati di medio livello il rischio economico e quello finanziario, a causa proprio del periodo di stasi connesso alla recente crisi mondiale.