Il Brasile si è accordato per contribuire ad ampliare la capacità di credito del Fondo Monetario Internazionale di 10 miliardi di dollari.
L'accordo prevede l'acquisto, da parte dello stato sudamericano, di obbligazioni emesse dal FMI, operazione di cui si occuperà il Banco Central do Brasil. I titoli avranno una scadenza di tre mesi dalla data di emissione, con rinnovo automatico fino a 5 anni, salvo manifestazione contraria del Fondo Monetario Internazionale, e potranno essere convertiti in moneta di liquidità internazionale in caso di necessità. Per il Brasile il patto non rappresenta un mero prestito monetario, ma ha un significato più importante, una sorta di "rivincita" sul passato. Il paese si è visto infatti più volte obbligato a dipendere dagli aiuti del FMI per risanare la propria economia. Il fatto che sia riuscito non solo a saldare completamente i propri debiti, ma anche a passare dalla condizione di precedente paese debitore, a quella di creditore, esprime pienamente la forza che ha acquisito negli ultimi anni, che l'ha portato ad essere considerato una vera super-potenza.
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