I settori dell'economia brasiliana che sembrano offrire maggiori possibilità alle imprese italiane sono quelli della meccanica e delle tecnologie, in modo particolare l'industria manifatturiera leggera, in cui l'Italia è leader (macchine tessili, per la lavorazione dei metalli, della ceramica, del legno e della pietra).
Inoltre vi sono buone possibilità, sia in termini strettamente commerciali che riguardo a possibili collaborazioni industriali e produttive, nel comparto delle tecnologie medicali e ospedaliere. Anche nel settore delle telecomunicazioni, in forte sviluppo, c'è spazio per l'esperienza delle imprese italiane, così come quello della sicurezza, un concetto di grande importanza in Brasile, che coinvolge e condiziona molto le attività umane.
Le potenzialità del settore dei beni di consumo e di quello agroalimentare, cavalli di battaglia delle imprese italiane, sono state finora poco sfruttate, sia a causa degli alti dazi imposti dal governo del paese, che a causa della stratificazione del mercato brasiliano, tale per cui pochi consumatori possono permettersi di pagare un alto prezzo per questo tipo di bene. Per questo motivo la concorrenza delle economie asiatiche e sudamericane è molto forte e vi è poco spazio per i prodotti tipicamente più costosi del made in Italy.
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