Approvato il progetto di riforma del Codice Forestale: le associazioni ecologiste insorgono.
Un brutto momento per le foreste amazzoniche brasiliane a causa del progetto di riforma approvato dal Senato: “un colpo mortale” secondo le associazioni ecologiste brasiliane che vedono nel piano una forte minaccia alla biodiversità, ai diritti delle popolazioni indigene e alla mitigazione del cambio climatico.
Approvato con 58 voti favorevoli e 8 contrari, il Codice Forestale, che comunque dovrà essere approvato anche dalla Camera dei Deputati, prevede infatti una diminuzione delle zone forestali protette dall’attuale 80% al 50%, la riduzione da 30 a 15 metri dalle rive dei corsi d’acqua del limite entro il quale non è permesso disboscare o coltivare e una sorta di amnistia per le imprese che negli ultimi dieci anni hanno infranto la legge in questione. Va precisato però che il piano prevede anche incentivi per quegli agricoltori che adotteranno pratiche agricole sostenibili e l’obbligo di recupero e bonifica delle zone degradate.
Greenpeace ha organizzato un sit in davanti al palazzo del Senato e ha dichiarato che se la legge non verrà ritirata, potrà “compromettere quanto di buono fatto in questi anni dal Brasile in termini di conservazione della foresta amazzonica e riduzione del cambio climatico”. Ai cori di proteste si sono aggiunti anche gli ultimi dieci Ministri dell’Ambiente che hanno deciso di inviare una lettera alla Presidente Roussef per impedire quello che hanno definito un “disastro imminente”.
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