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giovedì 22 dicembre 2011

Incontro tra Unione Europea e Brasile

Delegazioni di imprenditori, associazioni industriali e di categoria del Brasile e dell’Unione Europea si sono incontrate per rafforzare la loro collaborazione.
La scorsa settimana a Brasilia si sono incontrati i rappresentanti degli imprenditori, delle associazioni industriali e di categoria provenienti dall’Unione Europea e dal Brasile al fine di elaborare degli accordi che permettano di rafforzare le collaborazioni tanto nel campo dell’innovazione quanto in quello del commercio estero.
Capo della delegazione dell’Unione Europea è stato Antonio Tajani, Commissario Europeo dell’Industria, accompagnato dai rappresentanti di 21 imprese (tra le quali figurano Shell, Techint, Fiat, ArcelorMittal, Telefonica, Rolls-Royce, TUI, Safran, Enel, GlaxoSmithKline e LVMH), sei associazioni di industriali e quattro di categoria. Carlos Abijardi, Direttore delle Operazioni della Cooperazione Nazionale dell’Industria brasiliana, è stato invece scelto per rappresentare la delegazione brasiliana, formata da un centinaio di imprenditori e membri della Confederazione nazionale dell’Industria brasiliana e della Federazione delle industrie dello Stato di San Paolo.
Nel dettaglio il Commissario europeo ha sottolineato il fatto che l’accordo commerciale prende in esame la cooperazione tra le piccole e medie imprese europee e brasiliane nell’ambito dell’innovazione prevedendo fra l’altro lo scambio di tirocinanti tra le imprese del Vecchio Continente e quelle brasiliane.
L’accordo risulta essere particolarmente rilevante se si considera il ruolo strategico che il Brasile ha assunto nel corso degli anni e assumerà in occasione sia dei Mondiali di Calcio del 2014,che delle Olimpiadi del 2016 visto il grande ritardo accumulato nei lavori di costruzione delle infrastrutture che ospiteranno tali eventi sportivi internazionali.
Un accordo che accontenta entrambe le parti se si considera la propensione delle imprese europee ad avvicinarsi ai mercati ricchi di materie prime (come il Brasile) e l’interesse dimostrato dal Brasile a penetrare nei mercati internazionali, tra i quali figurano quelli europei.

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