Secondo Brasilbio, nel 2010 il settore agricolo biologico ha raggiunto un giro d’affari di 312,5 milioni di dollari, segnando un aumento del 40% rispetto al 2009. Nel 2011 si prevede che supererà i 400 miliardi di dollari.
Nonostante l’agricoltura biologica rappresenti solamente una minima parte dell’attività agricola brasiliana, la produzione è aumentata considerevolmente negli ultimi anni. Secondo l’associazione Brasilbio, nel 2010 il settore ha raggiunto un giro d’affari di 500 milioni di rais, pari a 312,5 milioni di dollari: tale volume rappresenta soltanto lo 0,2% della produzione complessiva del settore dell’agricoltura e dell’allevamento.
La CNA (National Confederation of Agricolture and Livestock) ha stimato che il mercato dei prodotti biologici genera, a livello mondiale, un giro d’affari di circa 60 miliardi di dollari l’anno e cresce mediamente del 30% annuo.
Nel 2010 la produzione brasiliana è aumentata del 40% rispetto al 2009 e per il 2011 Brasilbio prevede che il giro d’affari toccherà i 700 milioni di reais, pari a 437 miliardi di dollari. Il settore agricolo tradizionale, invece, dovrebbe crescere ad un tasso più contenuto, di circa il 7,4%.
Il Ministero dell’Agricoltura, in collaborazione con la Sebrae (Serviço Brasilero de Apoio as Micro e Pequena Empresa), hanno promosso la 7°settimana del cibo biologico, conclusasi il 5 giugno e che si è concentrata sull’importanza del marchio “Produto Organico Brasil”, che identifica i prodotti biologici in Brasile.
All’inizio dell’anno è, inoltre, entrata in vigore una legge che regola la produzione in Brasile e impone degli standard di qualità per le imprese agricole che vogliono produrre biologico: una garanzia di qualità e provenienza.
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