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lunedì 7 gennaio 2013

Cogenerazione: il Brasile chiama investimenti

Buone le opportunità per gli impianti di produzione di energia. Il Gruppo italiano DSF indica la strada e inaugura un nuovo stabilimento a San Paolo.

Risorse agricole e forestali, gas naturale e un clima economico e normativo favorevole. Questi i fattori che fanno di quello brasiliano, uno dei mercati più attraenti per le imprese specializzate nella generazione di energia distribuita. Parola di Giorgio Cavagnera, amministratore delegato del gruppo italiano DSF che commenta: “Il Brasile ha grandi risorse agricole e forestali, che per noi si traducono in scarti di coltivazione e lavorazione che possono essere messi a frutto per la produzione di materia prima energetica. Di recente è diventato anche un grande produttore di gas naturale, altra materia prima ideale per la cogenerazione. Soprattutto, il Brasile beneficia di un clima economico e normativo favorevole alla generazione di energia in modalità distribuita, vista come la via più rapida ed efficiente per soddisfare i bisogni di un'industria in espansione ma ancora agli inizi e in assenza di grandi infrastrutture di trasporto dell'elettricità”.
Un’opportunità che la DSF ha colto al volo, aprendo, tramite la controllata Spark Energy, un nuovo stabilimento ad 80 Km da San Paolo. La nuova unità, frutto di un investimento di 2,3 milioni di euro, diverrà completamente operativa entro 15 mesi ma già attualmente assembla cogeneratori utilizzando componenti prodotti nel sito industriale di Possagno (Treviso). L’investimento sudamericano, rientra nella strategia di internazionalizzazione, verso Brasile e Stati Uniti, che il gruppo ha avviato sin dal 2010 e che ad oggi si è rivelata vincente. Nell’arco di due anni, il numero di dipendenti è raddoppiato ed il fatturato ha raggiunto l’anno scorso i 21 milioni di euro.

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