Nell’ultimo decennio il settore delle crociere è cresciuto del 20% annuo. A partire da quest’anno, però, gli esperti prevedono una drastica diminuzione, in quanto il sistema portuale è al limite della propria capacità.
La situazione infrastrutturale del Brasile, si sa, è critica: la crescita economica e l’aumento degli scambi commerciali non sono supportati da adeguate infrastrutture, in particolare portuali. Ciò causa colli di bottiglia nel trasporto delle merci e un limite per lo sviluppo del settore turistico. Nell’ultimo decennio il settore delle crociere in Brasile è cresciuto ad un tasso del 20% annuo, ospitando fino a un massimo di 800.000 turisti all’anno.
A partire da quest’anno, però, gli esperti prevedono una drastica diminuzione del tasso di crescita, in quanto il sistema portuale è al limite della propria capacità e non è più in grado di accogliere nuove navi a causa della scarsità di spazi dedicati. Nel corso del 2011 il numero di navi da crociera in arrivo in Brasile sarà minore rispetto all’anno scorso: 17 anziché 20.
Il Governo brasiliano, preso atto della situazione e in vista dei Mondiali di Calcio del 2014, ha lanciato diversi progetti per l’ammodernamento infrastrutturale. Il Segretariato Portuale (SEP) ha in programma la costruzione di 6 terminali entro il 2013 per un investimento totale di 740 milioni di real, pari a 460 milioni di dollari). La compagnia italiana MSC Crociere ha, dal canto suo, previsto un calo del 34% nel numero totale di posti letto, sopperendo a tale perdita riducendo di una unità navale le rotte brasiliane, per indirizzarla verso gli Emirati Arabi Uniti.
La Fondazione Getulio Vargas ha invece comunicato che il settore crocieristico ha prodotto, durante la stagione 2010/2011, un fatturato totale di 900 milioni di dollari. Il problema delle infrastrutture richiede pertanto una particolare attenzione per non perdere di competitività.
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