L’economia brasiliana, pur mantenendo un trend positivo, crescerà più lentamente rispetto a quanto previsto all’inizio dell’anno. Le stime attuali si fermano al 3,7% contro il 4,5% dei mesi scorsi.
L’economia brasiliana ha subìto un rallentamento: nel mese di giugno l’indice dell’attività economica della Banca Centrale (IBC-Br) ha infatti segnato un calo dello 0,26% rispetto al mese precedente.
Gli economisti hanno dunque rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per l’anno in corso a causa di diversi fattori: per quanto riguarda il contesto internazionale influisce negativamente l’instabilità dell’economica mondiale mentre per quanto riguarda i fattori nazionali, giocano un ruolo di primaria importanza l’inflazione, il mercato del lavoro e la spesa pubblica.
Le previsioni di crescita per l’anno in corso sono passate dal 4% al 3,7% e l’anno prossimo dovrebbe scendere al 3,5%, rispetto al 4,6% precedentemente stimato. Nel 2010 l’economia brasiliana ha raggiunto la crescita record del 7,5%, il risultato migliore degli ultimi 24 anni. Ma tale crescita ha portato con sé anche un forte aumento dei prezzi al consumo e, al fine di arginare l’inflazione, la Banca Centrale ha aumentato i tassi di interesse ben cinque volte dall’inizio dell’anno facendo salire il Selic dal 10,75% al 12,5%.
La lotta all’inflazione e il rilancio della spesa della classe media, motore del boom economico, rappresentano un punto cruciale per la crescita economica futura.
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