Il Brasile punta sull’innovazione in campo sostenibile: sono stati lanciati sul mercato internazionale nuovi materiali biologici derivanti da diverse specie vegetali quali la noce di cocco, la pupunha (tipo di palma) il bamboo, la canapa e recentemente anche il banano.
Il Brasile punta sull’innovazione in campo sostenibile. Negli ultimi anni hanno preso piede, nel paese carioca, diverse iniziative imprenditoriali improntare sull’utilizzo di nuovi materiali per la produzione di laminati, rivestimenti, arredamento e pallet.
I materiali più utilizzati sono la noce di cocco, la pupunha (tipo di palma) il bamboo, la canapa e recentemente anche il banano. Tali prodotti stanno riscuotendo un grande successo a livello internazionale per la loro natura biologica.
“Dieci anni fa ho iniziato a sperimentare i prodotti fatti con l’endocarpo, la parte interna della noce di cocco, per la quale non c’è neanche la necessità di abbattere l’albero. Ora ho una società con 150 dipendenti e un fatturato cresciuto negli ultimi tre anni costantemente del 20-30%. Abbiamo rivenditori anche in Italia, in Germania e Spagna; la metà dei 4 milioni di mq di pannelli che realizziamo va all’estero dove la domanda cresce del 40% ogni anno” ha raccontato Eduardo Queiroz, fondatore della società Ekobe, produttrice di rivestimenti ricavati dalle noci di cocco.
Le coltivazioni biologiche brasiliane godono di un indice di crescita più elevato rispetto ad altre specie arboree e i materiali ricavati sono più leggeri del tradizionale legno e facili da trasportare.
Le produzioni stanno raggiungendo livelli industriali e, una buona parte sono già destinate all’esportazione, che coinvolge laminati, imballaggi e pallet, settore, quest’ultimo, che assorbe una buona fetta della domanda globale di legname.
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