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giovedì 6 dicembre 2012

Al via la terza fase di Ambasciata Verde

Il progetto renderà l’Ambasciata d’Italia il laboratorio integrato di tecnologie verdi più avanzato del Brasile.

Un impianto di microgenerazione eolica che andrà ad integrare un sistema fotovoltaico già attivo. Questo quanto previsto dall’accordo firmato lo scorso 4 dicembre fra l’università di Brasilia e il Politecnico di Torino e dal lancio della rete Green Embassy Smart Energy Network (Gesenet). L’installazione verrà affidata al gruppo torinese Ecomacchine che ha già realizzato, nei giardini dell’ambasciata, un impianto di fitodepurazione.
Il progetto si inserisce nel più ampio programma di “Ambasciata Verde” di cui costituisce la terza fase. Partito nel 2010, con l’installazione di 405 pannelli fotovoltaici da parte di Enel Green Power per l’ autoproduzione di energia elettrica, il programma è proseguito negli anni successivi con la partnership con la Centrale Elettrica e l’università di Brasilia. Due anni dopo, il primo traguardo: una normativa dell’Agenzia Nazionale di Energia Elettrica (ANEEL) che ha esteso a tutti gli utenti brasiliani la possibilità di realizzare scambio energetico con la rete e di diventare così piccoli produttori di energia.
Obiettivo della terza fase è adesso quello di ampliare la produzione di energia al settore eolico e di avviare una ricerca e diffusione delle informazioni. A tale scopo è stata creta la rete Gesenet, un network nazionale ed internazionale che renderà disponibili i dati elaborati delle centrali fotovoltaica ed eolica.

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