Nonostante le difficoltà, aumenta il consumo di vino in Brasile.
Aumentano le importazioni di vino in brasile nonostante un apprezzamento del tasso di cambio di circa il 20% rispetto al terzo trimestre del 2011, l’inasprimento dell’imposizione fiscale del settore e l’obbligo del cd. “bollo fiscale”, da applicare sul collo delle bottiglie. Nel corso del 2011 infatti l’import di vino è aumentato del 16,54%, ma più in generale è possibile affermare che le quote di tutti i Paesi ad eccezione dell’Africa del Sud hanno registrato un incremento.
Secondo la classifica del maggiori esportatori di vino in Brasile relativa al 2011, il Cile si posiziona al primo posto da 10 anni, con un aumento delle esportazioni del 16,30% nel 2011 rispetto al 2010, una quota del 29,10% in valore e del 35,14% in volume. Il Cile rappresenta uno dei primi Paesi produttori che ha creduto nelle potenzialità del Brasile e ha investito in tal senso nella comunicazione. Al secondo posto si colloca l’Argentina, che ha registrato una crescita del 12,41% nel 2011 rispetto all’anno precedente e detiene una quota del 21,40% in valore e del 23,32% in volume. Seguono la Francia al terzo posto e l’Italia al quarto, quest’ultima con una quota del 13,81% in valore e del 17,28% in volume. Scendendo nel dettaglio, l’export di vini italiani nel Paese sudamericano è cresciuto del 21% nel 2011 rispetto al 2010.
Una grande opportunità per le aziende italiane attive nel settore.
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