Continua la liberalizzazione degli aeroporti in Brasile.
L’opera di privatizzazione in Brasile continua e coinvolge tre scali-chiave del Paese: si tratta degli aeroporti internazionali di San Paolo e Brasilia e dello scalo di Campinas, un aeroporto minore situato a circa 100 km da San Paolo, in forte espansione e strategico per i collegamenti con il sud del Paese. I tre scali da soli vedono transitare il 57% del trasporto merci e il 30% dei passeggeri dell’intero Paese sudamericano. Nel dettaglio il consorzio brasiliano-sudafricano Invepar-ACSA si è aggiudicato l’Aeroporto di Guarulhos a San Paolo per 7 miliardi di Euro con l’impegno a costruire un nuovo terminal da 7 milioni di passeggeri; l’aeroporto di Brasilia è stato concesso per un periodo di 25 anni e un valore complessivo di 2 miliardi di Euro al consorzio brasiliano-argentino Inframerica, che si è impegnato nella realizzazione di un nuovo terminal destinato ad accogliere due milioni di passeggeri; infine, per i prossimi trent’anni e al costo di 1,6 miliardi di Euro, l’Aeroporto di Campinas verrà gestito da un consorzio franco-brasiliano, intenzionato a costruire un nuovo terminal da 5 milioni di passeggeri.
Un grande successo per lo Stato brasiliano che, grazie all’operazione, riuscirà ad incassare oltre 10 miliardi di Euro, il triplo rispetto alle attese: cifre rilevanti che, stando a quanto dichiarato dalla Presidente Dilma Rousseff, verranno investite al fine di modernizzare il Paese. Lo stesso Wagner Bittencour, Ministro dell’Aviazione Civile, ha sottolineato come i soldi verranno impiegati al fine di ricreare le “condizioni affinché le compagnie aeree (che hanno lasciato il Paese, ndr) possano ritornare. Oggi abbiamo 720 aeroporti pubblici, 130 dei quali hanno voli regolari. Vogliamo aumentare questo volume di traffico”. Grandi progetti che dovranno essere realizzati prima dei grandi eventi internazionali in programma per il 2014 e il 2016, ovvero i Mondiali di Calcio e le Olimpiadi.
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