Inaugurato in Brasile il primo collegamento aereo sperimentale con biocarburante prodotto da canna da zucchero.
Viaggiare diventa sostenibile anche con l’aereo. Lo sostiene la compagnia brasiliana Azul che punta alla svolta green e che ha da poco inaugurato il primo collegamento aereo interno a Biofuel. Precisamente la tratta che unisce Campinas, nello Stato di San Paolo a Rio de Jainero. Ma secondo il direttore delle relazioni pubbliche di Azul servono grossi investimenti come spiega alla stampa: “Riteniamo che il nostro carburante possa ridurre le emissioni di gas di circa l'82%, ma per questo è necessario che se ne produca in grande scala”. Non tutti però condividono lo stesso ottimismo della compagnia aerea e ambientalisti e difensori dei diritti umani sono più cauti. La coltivazione intensiva di canna da zucchero destinata alla produzione del biofuel ha infatti ridotto gli spazi destinati alle colture alimentari, aumentato i prezzi dei terreni e portato all’espulsione di molti contadini dalle loro terre. Grazie tuttavia all’intervento di ONG, Terzo Settore e aziende private le azioni illegali legate alla deforestazione e alla conversione delle coltivazioni in canna da zucchero sono notevolmente diminuite negli ultimi anni. Oggi il mercato del biocarburante sta vivendo un momento d’oro e il Brasile conta di aumentare nel giro di 10 anni la sua produzione del 55%.
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