La società petrolifera brasiliana Petróleo Brasileiro S.A. (Petrobras) ha avviato una trattativa con Eni per l’acquisto della quota del 33,34% detenuta dal gruppo italiano in Galp Energia.
La società italiana Eni sta valutando la possibilità di vendere la propria quota di partecipazione nella società portoghese Galp Energia, pari al 33,34% per un valore di poco più di 4 miliardi.
Galp Energia opera dal 1977 nei settori dell'estrazione e della raffinazione dei gas naturali e raggiunge un fatturato annuo di quindici miliardi di euro. L’ingresso nell’azionariato di Galp è avvenuto nel 2000 per 900 milioni di euro. Tale valore è quadruplicato superando, oggi, i 4 miliardi di euro.
L’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha dichiarato che “è stato un acquisto fantastico ma non resteremo azionisti di minoranza per sempre”. Secondo una notizia diffusa dal quotidiano portoghese Diario Economico sembrerebbe che la richiesta del gruppo Eni si aggiri intorno ai 4,7 miliardi di euro pari a 17 euro ad azione. La Petrobras, secondo indiscrezioni, avrebbe avanzato una prima offerta di 3,5 miliardi di euro. Il gruppo brasiliano ha precisato che “al momento non sono state ancora state prese decisioni e non esiste alcuna intesa vincolante”.
È un ottimo momento per il settore petrolifero brasiliano, soprattutto dopo l’annuncio, dato dalla compagnia Repsol, relativo alla scoperta di un nuovo giacimento di greggio nelle acque del bacino di pre-sal Santos a 275 chilometri da San Paolo. La scoperta è stata fatta da un consorzio composto da Repsol-Sinopec (che detiene il 25% degli interessi), Petrobras (45%) e BG Group (30%).
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