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mercoledì 26 gennaio 2011

L’innovazione passa anche per gli emergenti

I paesi emergenti non rappresentano solamente un mercato di sbocco per le esportazioni ma costituiscono il terreno di sperimentazione per prodotti e servizi innovativi che, in seguito, possono essere esportati nei paesi occidentali.

Quando si valuta la possibilità di internazionalizzare ci si pone subito il problema di stabilire la politica di marketing mix più adeguata. Considerando i casi di alcune aziende che hanno avutro successo in Brasile, emerge la centralità dell’innovazione e dell’adattamento del prodotto. Un esempio è l’azienda Alexander, produttrice di grappa a Castello Roganzuolo (Treviso), che ha raggiunto il mercato brasiliano, già presidiato da produttori di cachaca, rum e tequila. Il patron, Sandro Bottega ha spiegato che “per avere successo bisogna usare design e italianità: siamo il paese al mondo più amato da quei popoli specie nei ceti abbienti. Dell’Italia si ama la cucina, l’arte la moda. Abbiamo perciò introdotto prodotti realizzati ad hoc per il Brasile, poi estesi a tutto il mondo, ad esempio un liquore a base di grappa al guaranà, con la ricercata bacca dal gusto forte e dagli effetti stimolanti. Inoltre produciamo alcolici, sempre studiati per il sudamerica, all’ananas, all’aloe vera”.
Altro caso di successo è rappresentato da Sogefi, azienda mantovana operante nel settore della componentistica per auto e controllata dalla CIR. La società ha investito in un centro di ricerca in Brasile che ha sviluppato, come spiegato dal Ceo Emanuele Bosio, “un sistema di filtrazione motore “ad hoc”, denominato flex, in grado di funzionare in modo flessibile sia con i combustibili tradizionali sia con il bioetanolo, particolarmente diffuso nel Paese”. I biocarburanti sono prodotti con alcool vegetale estratto dalla canna da zucchero e, soprattutto per il basso costo, sono largamente utilizzati in Brasile e stanno rimpiazzando il petrolio fossile. La tecnologia “flex” è utilizzata anche dalla Fiat.
I paesi emergenti non rappresentano solamente un mercato di sbocco per le esportazioni ma costituiscono il terreno di sperimentazione per prodotti e servizi innovativi che nascono per soddisfare la domanda locale ma, in seguito, possono essere esportati nei paesi occidentali dando origine al fenomeno del cosiddetto blowback.

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