Secondo i dati forniti dall’Ice, le esportazioni italiane in Brasile sono in leggero calo anche se il saldo resta positivo: 319 milioni di dollari. Sempre secondo l’Ice “i settori significativi in termini di penetrazione commerciale italiana nel mercato brasiliano continuano a essere quelli della meccanica e delle medie tecnologie”.
L’Ice ha reso noti i dati relativi agli scambi commerciali tra Italia e Brasile: nonostante un lieve calo rispetto all’anno scorso, il risultato complessivo resta positivo e le esportazioni ammontano a 319 milioni di dollari. In particolare, nel primo semestre del 2010 la quota di esportazioni italiane in Brasile è diminuita dello 0,25%, passando dal 2,96% al 2,71%, rispetto ai primi sei mesi del 2009.
Per quanto riguarda le importazioni provenienti dal Brasile, esse sono rappresentate per circa i tre quarti da materie prime e prodotti semimanufatti, mentre solo per un quarto da prodotti manufatti. I principali prodotti importati sono: il ferro, la pasta chimica di legno, i pellami, il caffè, la carne ed i semilavorati.
Per quanto riguarda le esportazioni, si punta sul Made in Italy e l’Ice evidenzia che "i settori più significativi, in termini di penetrazione commerciale italiana nel mercato brasiliano, continuano ad essere quelli della meccanica e delle medie tecnologie". Si tratta di "tutte le varie tipologie di attrezzature e macchinari per l'industria manifatturiera leggera: macchine tessili, macchine per la lavorazione dei metalli, della ceramica, del legno, della pietra” ci sono poi "ampi margini di penetrazione commerciale nel comparto del lusso, delle tecnologie medicali di tipo ospedaliero, delle energie alternative, delle telecomunicazioni, della nautica, delle due ruote, delle infrastrutture, dei servizi all'industria petrolifera e della sicurezza". Tra i prodotti più venduti si segnalano gli accessori per trattori e autoveicoli, gli oli lubrificanti, le valvole a sfera, le macchine per imballaggi,gli elicotteri e le barche a motore.
Le migliori opportunità per le aziende italiane in Brasile, conclude l'Ice, "si presentano attraverso un radicamento nel mercato, che può essere attuato attraverso investimenti diretti, accordi di collaborazione industriale o joint-venture, e che prevedano il trasferimento di tecnologie".
Per quanto riguarda le importazioni provenienti dal Brasile, esse sono rappresentate per circa i tre quarti da materie prime e prodotti semimanufatti, mentre solo per un quarto da prodotti manufatti. I principali prodotti importati sono: il ferro, la pasta chimica di legno, i pellami, il caffè, la carne ed i semilavorati.
Per quanto riguarda le esportazioni, si punta sul Made in Italy e l’Ice evidenzia che "i settori più significativi, in termini di penetrazione commerciale italiana nel mercato brasiliano, continuano ad essere quelli della meccanica e delle medie tecnologie". Si tratta di "tutte le varie tipologie di attrezzature e macchinari per l'industria manifatturiera leggera: macchine tessili, macchine per la lavorazione dei metalli, della ceramica, del legno, della pietra” ci sono poi "ampi margini di penetrazione commerciale nel comparto del lusso, delle tecnologie medicali di tipo ospedaliero, delle energie alternative, delle telecomunicazioni, della nautica, delle due ruote, delle infrastrutture, dei servizi all'industria petrolifera e della sicurezza". Tra i prodotti più venduti si segnalano gli accessori per trattori e autoveicoli, gli oli lubrificanti, le valvole a sfera, le macchine per imballaggi,gli elicotteri e le barche a motore.
Le migliori opportunità per le aziende italiane in Brasile, conclude l'Ice, "si presentano attraverso un radicamento nel mercato, che può essere attuato attraverso investimenti diretti, accordi di collaborazione industriale o joint-venture, e che prevedano il trasferimento di tecnologie".
Nessun commento:
Posta un commento