L’azienda italiana Lavazza, leader europeo nel mercato del caffè, investirà in un nuovo impianto produttivo a Queimados, nello stato di Rio de Janeiro. L’impianto sarà attivo tra circa due anni e prevede un investimento di 10 milioni di euro.
Lavazza, azienda italiana leader nel mercato del caffè, ha comunicato la decisione di attuare un progetto di internazionalizzazione degli impianti produttivi in Brasile. La nuova unità di lavorazione del caffè, la prima fuori dall’Italia, verrà realizzata a Queimados, nello stato di Rio de Janeiro e sarà destinata alla torrefazione, alla macinatura e alla produzione di vari tipi di caffè. L’impianto sarà attivo tra circa due anni a fronte di un investimento di 10 milioni di euro.
L’azienda torinese è già presente in Brasile da circa cinque anni attraverso la filiale Lavazza do Brasil che rifornisce panetterie, uffici e ristoranti, ma non si occupa ancora di vendita al dettaglio.
Il Brasile rappresenta il secondo maggior consumatore di caffè al mondo con oltre 18 milioni di sacchi da 60 kg, secondo solo agli Stati Uniti. L’andamento dei consumi interni di caffè nel Paese sudamericano, contrariamente a quanto accade nei mercati occidentali, è in continua crescita.
È inoltre importante evidenziare che il Brasile è il più grande produttore ed esportatore al mondo di caffè e Lavazza importa dal Brasile ben il 40% del caffè lavorato in Italia.
L’obiettivo di Lavazza è dunque esportare la tradizione del caffè espresso italiano, non soltanto attraverso un prodotto di qualità ma formando anche i baristi alla preparazione del caffè, come avviene nella sede di Torino, puntando in tal modo a potenziare e consolidare la propria posizione nel mercato brasiliano.
Il gruppo torinese è orientato ad investire nei paesi emergenti: il Brasile, in particolare, è un Paese particolarmente attrattivo sia dal punto di vista strategico che commerciale e garantisce una rapida espansione.
Lavazza, azienda italiana leader nel mercato del caffè, ha comunicato la decisione di attuare un progetto di internazionalizzazione degli impianti produttivi in Brasile. La nuova unità di lavorazione del caffè, la prima fuori dall’Italia, verrà realizzata a Queimados, nello stato di Rio de Janeiro e sarà destinata alla torrefazione, alla macinatura e alla produzione di vari tipi di caffè. L’impianto sarà attivo tra circa due anni a fronte di un investimento di 10 milioni di euro.
L’azienda torinese è già presente in Brasile da circa cinque anni attraverso la filiale Lavazza do Brasil che rifornisce panetterie, uffici e ristoranti, ma non si occupa ancora di vendita al dettaglio.
Il Brasile rappresenta il secondo maggior consumatore di caffè al mondo con oltre 18 milioni di sacchi da 60 kg, secondo solo agli Stati Uniti. L’andamento dei consumi interni di caffè nel Paese sudamericano, contrariamente a quanto accade nei mercati occidentali, è in continua crescita.
È inoltre importante evidenziare che il Brasile è il più grande produttore ed esportatore al mondo di caffè e Lavazza importa dal Brasile ben il 40% del caffè lavorato in Italia.
L’obiettivo di Lavazza è dunque esportare la tradizione del caffè espresso italiano, non soltanto attraverso un prodotto di qualità ma formando anche i baristi alla preparazione del caffè, come avviene nella sede di Torino, puntando in tal modo a potenziare e consolidare la propria posizione nel mercato brasiliano.
Il gruppo torinese è orientato ad investire nei paesi emergenti: il Brasile, in particolare, è un Paese particolarmente attrattivo sia dal punto di vista strategico che commerciale e garantisce una rapida espansione.
Nessun commento:
Posta un commento