L’Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística ha pubblicato i dati relativi all’IPCA, l’indice di armonizzazione dei prezzi al consumo, evidenziando i settori critici per l’aumento dell’inflazione. Alexandre Tombini, il nuovo governatore della Banca Centrale, ha dichiarato che “i target di inflazione saranno abbassati”.
L’Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE) ha pubblicato il 7 gennaio i dati aggiornati dell’Indice di armonizzazione dei prezzi al consumo (IPCA) relativi all’anno 2010. Tali dati mostrano un aumento dei prezzi del 5,91% rispetto al 2009 ed una variazione dello 0.63% nel mese di dicembre e dello 0.83% nel mese di novembre.
Secondo la classifica dell’IBGE i prodotti che hanno trainato l’inflazione sono, in primis, i generi alimentari e le bevande con un aumento complessivo del 10,39%, contribuendo con il 2,34% alla formazione dell’indice. In particolare i prodotti alimentari più colpiti sono i fagioli (+54.49%), la carne (+29,64%) e lo zucchero (+7,02%). Al secondo posto della classifica troviamo l’abbigliamento (+7,52%) seguito dalle spese personali (+7,37%) in particolare i parrucchieri (+8,16%), l’educazione (+6,22%), la salute e la cura personale (+5,07%), le spese relative alle abitazioni (+5%), gli articoli casalinghi (+3,53%), il trasporto (+2,41) e le comunicazione (+0,88).
I prodotti non alimentari, in generale, hanno chiuso l’anno con un aumento del 4,61%, di poco inferiore al 2009 (4,65%). Alcuni di essi hanno subìto una diminuzione di prezzo, tra questi TV, stereo e computer (-12,25%), immatricolazioni (-9,51%), auto usate (-2,01%) e nuove (-1,03).
La Banca Centrale ha fissato l’obiettivo di inflazione al 4,5% annuo, con una banda di oscillazione del 2%. Alexandre Tombini, il nuovo governatore della Banca Centrale, ha dichiarato che “i target di inflazione saranno abbassati”.
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