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martedì 15 giugno 2010

Prospettive di lavoro nel terzo trimestre del 2010

La società privata di collocamento Manpower ha reso pubblici i risultati dell’indagine internazionale sulla previsione dell’occupazione nel terzo trimestre di quest’anno.
Il Brasile, tra i 36 Paesi presi in esame dall’inchiesta, è il secondo per quanto riguarda le aspettative di impiego, superato dall’India per soli due punti percentuali. L’aspettativa netta in Brasile - data dal rapporto percentuale tra assunzioni e licenziamenti complessivamente previsti nel Paese - è del +40%, presenta cioè due punti percentuali in più rispetto al secondo trimestre del 2010. In particolare, a livello regionale, sono la città di San Paolo e lo stato del Paranà a guidare il ranking con una previsione del +44%; a seguire troviamo Minas Gerais e lo stato di Rio de Janeiro con buone previsioni di impiego pari al +38%.
Secondo l’inchiesta, è il settore dei servizi (+52%) a far da traino alle ottimistiche proiezioni di assunzione del Brasile, seguito da quelli finanziario e immobiliare (+49%) e da quello delle costruzioni civili (+43%). “E’ chiaro che gli investimenti degli ultimi mesi pubblici e privati, sia nazionali che stranieri, stanno creando grande euforia in tutti i comparti industriali del Paese”, afferma Pedro Guimarães, responsabile commerciale Manpower per il Brasile. Egli inoltre sottolinea quale nuova area di sviluppo e investimento il settore dei trasporti data la crescente domanda di aeroporti, autostrade ed energia elettrica.
Nel complesso, l’indagine pubblica risultati che fanno apparire la crisi economica mondiale un po’ più distante: 30 dei 36 Paesi e territori oggetto dell’indagine esprimono intenzioni di assunzioni che si rafforzano rispetto all’anno scorso e 23 di essi registrano una previsione occupazionale che migliora da un trimestre e l’altro. Dietro all’India e al Brasile, figurano Taiwan con +35%, la Cina con +27%, il Perù con +26% e l’Australia con +24%. Viceversa le previsioni peggiori si hanno in Italia (-9%), in Irlanda e Spagna (-6%) e in Grecia (-5%).

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