Nel primo trimestre del 2010 l'economia del Brasile è cresciuta a ritmi quasi cinesi collocandosi come la seconda economia dell'area BRIC costituita dai Paesi emergenti unanimamente riconosciuti strategici per lo scenario dell'economia globale del terzo millennio (Brasile, Russia, India, Cina).
Il prodotto interno lordo brasiliano, nel primo trimestre del 2010, è cresciuto del 9% ponendosi appena dietro alla Cina con una crescita dell'11,9% nei primi tre mesi di quest'anno e davanti all'India cresciuta con un tasso dell'8,6%. In coda resta la Russia con un tasso di crescita del PIL pari al 2,9%. Il Brasile costituisce inoltre la prima economia dell'America Latina con una crescita del 2,7% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, dato che sorprende lo stesso ministro dell'Economia, Guido Mantega, che aveva previsto per l'inizio del 2010 un incremento del 2,5%. Secondo le aspettative del Governo, il PIL del Brasile nel 2010 crescerà in un range tra il 6 e il 6.5%.
Lo slancio economico è trainato dalla crescente domanda interna e dagli ingenti investimenti perlopiù nel settore dell'industria e delle infrastrutture favoriti dalle politiche monetarie e dagli stimoli fiscali voluti dal presidente Lula da Silva. Da un recente rilevamento della BNDES (Banca Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale) è emerso che i piani d'investimento in questi due settori superano i livelli precedenti all'esplosione della crisi finanziaria mondiale del settembre 2008: i progetti d'investimento per il periodo che va dal 2010 al 2013 hanno già raggiunto gli 859 miliardi di reais (vale a dire 380 miliardi di euro) e, includendo l'ammontare per le costruzioni civili, la quota arriva a 1.324 miliardi di reais (circa 580 miliardi di euro). Per il 2013, la BNDES ha rilevato investimenti per un valore di 465 miliardi di reais (circa 211 miliardi di euro), tenendo conto del programma "Casa mia, Vita mia" e delle costruzioni relative ai Campionati mondiali di calcio 2014 e alle Olimpiadi del 2016. Inoltre, in seguito alla scoperta di nuovi giacimenti, il settore del petrolio e del gas è stato oggetto recentemente di nuovi investimenti.
In generale, la BNDES prevede un aumento degli investimenti del 4,9% all'anno per quanto concerne i settori rivolti al mercato estero, più sensibili alla crisi mondiale, ed un aumento maggiore, pari all'8,3% all'anno, nei settori rivolti al mercato interno .
Il prodotto interno lordo brasiliano, nel primo trimestre del 2010, è cresciuto del 9% ponendosi appena dietro alla Cina con una crescita dell'11,9% nei primi tre mesi di quest'anno e davanti all'India cresciuta con un tasso dell'8,6%. In coda resta la Russia con un tasso di crescita del PIL pari al 2,9%. Il Brasile costituisce inoltre la prima economia dell'America Latina con una crescita del 2,7% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, dato che sorprende lo stesso ministro dell'Economia, Guido Mantega, che aveva previsto per l'inizio del 2010 un incremento del 2,5%. Secondo le aspettative del Governo, il PIL del Brasile nel 2010 crescerà in un range tra il 6 e il 6.5%.
Lo slancio economico è trainato dalla crescente domanda interna e dagli ingenti investimenti perlopiù nel settore dell'industria e delle infrastrutture favoriti dalle politiche monetarie e dagli stimoli fiscali voluti dal presidente Lula da Silva. Da un recente rilevamento della BNDES (Banca Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale) è emerso che i piani d'investimento in questi due settori superano i livelli precedenti all'esplosione della crisi finanziaria mondiale del settembre 2008: i progetti d'investimento per il periodo che va dal 2010 al 2013 hanno già raggiunto gli 859 miliardi di reais (vale a dire 380 miliardi di euro) e, includendo l'ammontare per le costruzioni civili, la quota arriva a 1.324 miliardi di reais (circa 580 miliardi di euro). Per il 2013, la BNDES ha rilevato investimenti per un valore di 465 miliardi di reais (circa 211 miliardi di euro), tenendo conto del programma "Casa mia, Vita mia" e delle costruzioni relative ai Campionati mondiali di calcio 2014 e alle Olimpiadi del 2016. Inoltre, in seguito alla scoperta di nuovi giacimenti, il settore del petrolio e del gas è stato oggetto recentemente di nuovi investimenti.
In generale, la BNDES prevede un aumento degli investimenti del 4,9% all'anno per quanto concerne i settori rivolti al mercato estero, più sensibili alla crisi mondiale, ed un aumento maggiore, pari all'8,3% all'anno, nei settori rivolti al mercato interno .
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