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giovedì 26 maggio 2011

Il “nuovo” Brasile e l’Italia

Martedì 24 maggio si è tenuta, presso la sede dell’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) a Milano, la conferenza internazionale “Il nuovo Brasile e l’Italia”.

Martedì 24 maggio si è tenuta, presso la sede dell’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) a Milano, la conferenza internazionale “Il nuovo Brasile e l’Italia”. Hanno partecipato alla tavola rotonda, moderata da Alessandro Merli, giornalista de Il sole 24 Ore: Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli & C., Vittorio Ghisolfi, Presidente di Mossi & Ghisolfi, Antonio Calabrò, Direttore della Fondazione Pirelli e Roberto Formigoni, Presidente dei Regione Lombardia. L’iniziativa si inserisce nel programma della V Conferenza Nazionale Italia America Latina e Caraibi ed è stata organizzata in collaborazione con RIAL (Rete Italia America Latina). L’incontro prende spunto dalla pubblicazione del libro “Bandeirantes. Il Brasile alla conquista dell’economia mondiale”, scritto da Antonio e Carlo Calabrò che racconta un Brasile moderno e competitivo sui mercati internazionali, forte della continuità politica e della crescita demografica.
Il Brasile è un paese dalle grandi potenzialità, che è passato da semplice esportatore di materie prime a produttore industriale, un paese che investe nelle fonti alternative per raggiungere l’indipendenza energetica e che gode di una continuità politica da oltre 20 anni. Il paese sudamericano ha raggiunto una crescita del 7,5% nel 2010, le ragioni di questa performance vanno ricercate essenzialmente in tre fattori, quali: l’ascesa di una nuova classe media, la popolazione relativamente giovane e in crescita e, ultimo ma non meno importante le esportazioni di commodity.
Il rischio paese, inoltre, è stato recentemente rivisto da Fitch Ratings che lo ha portato a BBB e da Standards & Poor, la quale ha portato da stabili a positive le prospettive sul debito estero del paese ''ed e' atteso un rialzo del rating nei prossimi 6-12 mesi'', ha anticipato Carlo Calabrò, capo della Governance di Banco Votorantim.
È stato inoltre affrontato il tema dell’energia: il Brasile punta alla differenziazione delle risorse energetiche alternative. Una svolta viene dall’azienda italiana Mossi & Ghisolfi, leader nelle biotecnologie, che ha investito in Brasile per sviluppare la tecnologia per ricavare bioetanolo dagli scarti della canna da zucchero, ottenendo ottimi risultati. Il Brasile, infatti, necessita di investimenti nelle nuove tecnologie e di personale altamente qualificato.
Il “nuovo Brasile” di Dilma Rousseff ha un potenziale ancora inesplorato e le imprese italiane, forti delle affinità culturali, degli accordi bilaterali esistenti, delle migliori tecnologie e della dinamicità delle imprese, possono cogliere immense opportunità.

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