L’Associazione Brasiliana del Commercio con l’Estero (Abracex) ha organizzato un seminario nel corso del quale si è discusso del progresso brasiliano nel commercio estero e delle relazioni del Paese verdeoro con l’Italia.
In occasione dell’incontro, avvenuto la scorsa settimana presso la sede della Aduaneiras a San Paolo, sono intervenuti: il Presidente dell’Abracex, Primo Roberto Segatto; il Segretario per il Commercio Estero del Ministero dello Sviluppo, Industria e Commercio (MDIC), Welber Barral e l’Avv. Giacomo Guarnera, avvocato in Italia e in Brasile e vicepresidente della Brazil Planet, Associazione Italo-brasiliana con sede a Milano, che ha per mission lo sviluppo delle relazioni commerciali tra i due paesi.
Il primo relatore, Barral, ha illustrato una previsione sulla chiusura delle importazioni e delle esportazioni in relazione all’anno in corso: si prevede che i dati di fine anno coincideranno con quelli del 2008, periodo antecedente alla crisi economica, anche se “si registrerà una diminuzione nel saldo della bilancia commerciale, in virtù dell’elevata crescita degli acquisti esteri”. Relativamente alle importazioni, Barral ha precisato che il 17% delle acquisizioni riguarda i beni di consumo e il 22% beni di capitale e sostiene che tale percentuale debba aumentare, considerando che nei prossimi anni “vi saranno incentivi per modernizzare le industrie, soprattutto in virtù degli investimenti che si renderanno necessari”.
Per quanto riguarda le esportazioni, il Segretario auspica una riforma tributaria e provvedimenti che riducano l’eccesso di burocrazia che riduce la competitività dei prodotti brasiliani.
Il Presidente dell’Abracex – Segatto – ha ribadito l’urgenza della sopra citata riforma e ha posto l’accento sulla necessità di rivedere e “aggiornare” l’assetto tecnologico dell’industria brasiliana che sarebbe “in ritardo di 15 anni rispetto allo sviluppo mondiale”, sebbene tale processo sia già cominciato: fino ad agosto il Brasile ha importato macchine ed attrezzature dall’Italia per 301 milioni di dollari.
L’economista ha anche sottolineato l’esigenza di una politica industriale atta a rafforzare e incrementare la partecipazione delle micro e piccole imprese nel commercio estero.L’intervento conclusivo è stato affidato all’Avv. Guarnera (Brazil Planet) che ha paragonato l’esperienza delle PMI italiane con il contesto del Paese latinoamericano e ha affermato che l’Italia può fungere da esempio per la ricerca di soluzioni relative alle difficoltà burocratiche e tributarie presenti in Brasile.
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