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venerdì 8 ottobre 2010

Anche il Brasile tra “i big” del turismo medico

Il turismo medico in terra verdeoro è notevolmente incrementato: secondo i dati del ministero del Turismo brasiliano, dal 2008, sono più di 180mila le persone che si sono recate in Brasile per ricoveri ospedalieri.
Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale del turismo, a livello mondiale, quest'anno lo speciale segmento segnerà un fatturato di 100 miliardi di dollari e il Brasile, come India, Tailandia, Malesia e Corea del sud, ne sarà uno dei maggiori beneficiari.
Qualche settimana fa, a São Paulo, si è svolta la fiera "Medical travel meeting Brazil 2010", organizzata dalla società Medical Travel Brasil; si è trattato del primo evento brasiliano dedicato al settore del turismo medico e le cifre registrate in questo ambito dimostrano che tale fenomeno oggi non riguarda più solo la chirurgia estetica - "specialità medica" brasiliana per eccellenza - ma vari campi della medicina. Per portare solo un esempio, dal 2009 al 2010, i casi di pazienti giunti dall'estero per sottoporsi a cure cardiologiche, sono aumentati del 60%. Altre comparti particolarmente “gettonati” sono l'oftalmologia, l'ortopedia, la gastroplastica, l'odontoiatria e la fecondazione assistita.
Mariana Palha, responsabile del sopra citato "Medical travel meeting Brazil 2010", sostiene che «tra i fruitori stranieri di servizi ospedalieri in Brasile, in prima posizione vi sono i turisti di nazionalità statunitense, seguiti da canadesi, italiani, portoghesi, cinesi e angolani».
Il boom, prosegue la Palha, «rende ormai necessario un ampliamento delle prestazioni accessorie fornite, come la ricezione multilingue all'interno delle case di cura e il trasporto assistito dei pazienti dall'aeroporto di arrivo. Lo sviluppo del turismo medico previsto per i prossimi anni servirà anche come incentivo alla ulteriore modernizzazione dei nostri ospedali».
L’andamento positivo di tale trend potrebbe costituire un’opportunità per le imprese italiane coinvolte, a vario titolo, nel settore.

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