Dilma Rousseff inizierà il suo mandato il 1° gennaio 2011. Lo scenario economico appare positivo vista la crescita attuale del PIL a “ritmi cinesi” del 7,5%, ma questa ascesa vertiginosa potrebbe portare al surriscaldamento dell’economia e ad un conseguente aumento dell’inflazione.
Dilma Rousseff, nuovo Presidente del Brasile, inizierà il proprio mandato il 1° gennaio 2011 e sarà alla guida di un Paese la cui economia chiuderà il 2010 con risultati estremamente positivi: si registra una generale ripresa dalla crisi, il PIL cresce a “ritmi cinesi” pari ad un tasso del 7,5%, la disoccupazione sta calando, i prezzi delle materie prime esportate aumentano, gli investimenti esteri segnano una ripresa e la domanda interna aumenta.
Nella realtà dei fatti questo trend positivo nasconde il rischio concreto di un surriscaldamento dell’economia con un conseguente aumento del costo del denaro. Secondo le previsioni di numerosi economisti già a metà 2011 l’inflazione potrebbe raggiungere il livello massimo dell’inflation targeting stabilito al 6,5%. La manovra antinflazionistica non sarà soltanto una sfida da un punto di vista meramente economico, ma soprattutto politico. Il presidente uscente Lula, che ha riscosso un tasso di gradimento record pari all’87%, ha fatto della lotta all’inflazione il proprio cavallo di battaglia e se il nuovo presidente non dovesse riuscire a contenere l’inflazione rischierebbe di perdere l’appoggio della fascia più povera della popolazione, che rappresenta la parte più consistente del suo elettorato.
Il Ministro del Tesoro Guido Mantega ha annunciato che per aiutare la Banca Centrale a controllare il tasso di inflazione si rende necessario un piano di contenimento della spesa pubblica che coinvolgerà tutti i Ministeri. La manovra non interesserà i progetti prioritari dei vari dicasteri, che vengono in questo modo garantiti, ma prevede il taglio o il rinvio a tempi successivi delle iniziative non ancora attuate. Per quanto riguarda la PAC (Programma di Accelerazione della Crescita), vengono garantiti i progetti già in fase di attuazione, tra cui la “Bolsa-Familia” (programma assistenziale per i ceti più deboli). Secondo il Ministro Mantega, attraverso questa manovra “il contenimento delle spese offre uno spazio ragionevole per la riduzione del tasso ufficiale di sconto”. Secondo le previsioni il 2011 sarà un anno in salita per il Brasile, nonostante ciò la crescita non si fermerà ma al contrario prevede una crescita del PIL attorno al 4,5%.
Dilma Rousseff, nuovo Presidente del Brasile, inizierà il proprio mandato il 1° gennaio 2011 e sarà alla guida di un Paese la cui economia chiuderà il 2010 con risultati estremamente positivi: si registra una generale ripresa dalla crisi, il PIL cresce a “ritmi cinesi” pari ad un tasso del 7,5%, la disoccupazione sta calando, i prezzi delle materie prime esportate aumentano, gli investimenti esteri segnano una ripresa e la domanda interna aumenta.
Nella realtà dei fatti questo trend positivo nasconde il rischio concreto di un surriscaldamento dell’economia con un conseguente aumento del costo del denaro. Secondo le previsioni di numerosi economisti già a metà 2011 l’inflazione potrebbe raggiungere il livello massimo dell’inflation targeting stabilito al 6,5%. La manovra antinflazionistica non sarà soltanto una sfida da un punto di vista meramente economico, ma soprattutto politico. Il presidente uscente Lula, che ha riscosso un tasso di gradimento record pari all’87%, ha fatto della lotta all’inflazione il proprio cavallo di battaglia e se il nuovo presidente non dovesse riuscire a contenere l’inflazione rischierebbe di perdere l’appoggio della fascia più povera della popolazione, che rappresenta la parte più consistente del suo elettorato.
Il Ministro del Tesoro Guido Mantega ha annunciato che per aiutare la Banca Centrale a controllare il tasso di inflazione si rende necessario un piano di contenimento della spesa pubblica che coinvolgerà tutti i Ministeri. La manovra non interesserà i progetti prioritari dei vari dicasteri, che vengono in questo modo garantiti, ma prevede il taglio o il rinvio a tempi successivi delle iniziative non ancora attuate. Per quanto riguarda la PAC (Programma di Accelerazione della Crescita), vengono garantiti i progetti già in fase di attuazione, tra cui la “Bolsa-Familia” (programma assistenziale per i ceti più deboli). Secondo il Ministro Mantega, attraverso questa manovra “il contenimento delle spese offre uno spazio ragionevole per la riduzione del tasso ufficiale di sconto”. Secondo le previsioni il 2011 sarà un anno in salita per il Brasile, nonostante ciò la crescita non si fermerà ma al contrario prevede una crescita del PIL attorno al 4,5%.
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