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venerdì 26 novembre 2010

Economie emergenti: sviluppo nel rispetto del clima

Secondo quanto emerso dai dati riportati da un recente studio del Wwf, i paesi emergenti “stanno agendo con maggiore determinazione, ambizione ed energia rispetto a molti dei paesi del mondo sviluppato” per la salvaguardia ambientale.

L’analisi dimostra che Brasile, Sudafrica, Cina, India e Messico, hanno intrapreso azioni strategiche per salvare il clima, adottando standard energetici e piani per la riduzione delle emissioni solidi e creando i presupposti per le ulteriori azioni che saranno necessarie nel futuro.
Il Messico si è impegnato a ridurre le emissioni del 50% entro il 2050 (rispetto ai livelli registrati nel 2000); la Cina si propone di agire in modo che il 15% di tutte le energie derivi da fonti rinnovabili entro il 2020, e di divenire il principale produttore mondiale di prodotti relativi a tale settore. Si tratta di uno degli obiettivi che fanno capo a quello più generale, preso in occasione del Summit Sul Clima delle Nazioni Unite a Copenhagen, di garantire la riduzione dell'intensità energetica del 20% nel 2010, rispetto ai livelli registrati nel 2005.
Il Sudafrica, malgrado l’elevata dipendenza dal carbone, si è focalizzato sulla pianificazione di uno sviluppo caratterizzato da basse emissioni di carbonio, e si sta impegnando per ottenere una riduzione pari a circa il 34% entro il 2020.
Il Brasile, dal canto suo, ha ridotto la deforestazione del 56% a partire dal 2004 e, per il 2017, ha stabilito un obiettivo che prevede di ridurla fino al 70% al di sotto del livello medio registrato tra il 1995 e il 2006. L'India, invece, nell'ambito del suo piano nazionale per la lotta ai cambiamenti climatici, sta sviluppando il settore dell'energia solare ed eolica ed è probabile che vada oltre il suo obiettivo di aumentare del 10% la generazione di energia mediante risorse rinnovabili entro il 2012. Mariagrazia Midulla, responsabile clima del Wwf Italia, ha affermato: “è incoraggiante notare come queste economie emergenti si siano impegnate per ribaltare le attuali tendenze crescenti delle emissioni e stiano seguendo strategie finalizzate a uno sviluppo caratterizzato da basse emissioni di carbonio” e ha aggiunto che “queste iniziative dovrebbero basarsi su un clima di maggiore collaborazione tra i paesi sviluppati, come la Ue, e le economie emergenti, e che un simile contesto potrebbero imprimere un nuovo slancio ai negoziati delle Nazioni Unite sul clima”.

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