E’ stato presentato a Roma martedì scorso 14 luglio il rapporto dell’ICE 2009-2010 dal titolo “L´Italia nell´economia internazionale”. Esso rappresenta il principale strumento di informazione e di analisi sul posizionamento competitivo dell´Italia nel contesto dell´economia internazionale.
Secondo il rapporto, dal 2004 al 2008 l’Italia ha conosciuto un aumento del 137% del surplus commerciale derivante dalle esportazioni. Nel 2009 invece, a causa della recessione, il surplus si è ridotto ai livelli del 2007, in linea con gli altri Paesi europei. L’economia italiana cresce parallelamente alle esportazioni: nel primo quadrimestre del 2010 l’export italiano ha ripreso a crescere (+17%) aumentando il Pil dello 0,5%, percentuale superiore alla media europea. Si prevede inoltre per l’anno in corso una crescita dell’export dell’8% che porterebbe il Pil italiano ad un incremento pari ad un punto e mezzo percentuale.
Il dossier in particolare evidenzia la necessità di rivolgersi ai mercati emergenti; nelle parole del presidente dell’ICE Umberto Vattani, è necessario orientarsi "verso i paesi che oggi costituiscono la locomotiva della crescita mondiale. E’ in queste aree che bisogna spingere". Anche il viceministro per lo Sviluppo economico, Adolfo Urso, sottolinea l’importanza strategica dei Paesi emergenti quali Brasile, Cina, Medio Oriente e India. Egli afferma: "E’ evidente come i nostri sforzi debbano indirizzarsi vero le realtà economiche in crescita, localizzate essenzialmente nel sud-est del mondo: non a caso lo scorso anno le due missioni sistema sono state indirizzate verso la Cina ed il Brasile, i due Paesi che oggi trainano l’export italiano".
Secondo il rapporto, dal 2004 al 2008 l’Italia ha conosciuto un aumento del 137% del surplus commerciale derivante dalle esportazioni. Nel 2009 invece, a causa della recessione, il surplus si è ridotto ai livelli del 2007, in linea con gli altri Paesi europei. L’economia italiana cresce parallelamente alle esportazioni: nel primo quadrimestre del 2010 l’export italiano ha ripreso a crescere (+17%) aumentando il Pil dello 0,5%, percentuale superiore alla media europea. Si prevede inoltre per l’anno in corso una crescita dell’export dell’8% che porterebbe il Pil italiano ad un incremento pari ad un punto e mezzo percentuale.
Il dossier in particolare evidenzia la necessità di rivolgersi ai mercati emergenti; nelle parole del presidente dell’ICE Umberto Vattani, è necessario orientarsi "verso i paesi che oggi costituiscono la locomotiva della crescita mondiale. E’ in queste aree che bisogna spingere". Anche il viceministro per lo Sviluppo economico, Adolfo Urso, sottolinea l’importanza strategica dei Paesi emergenti quali Brasile, Cina, Medio Oriente e India. Egli afferma: "E’ evidente come i nostri sforzi debbano indirizzarsi vero le realtà economiche in crescita, localizzate essenzialmente nel sud-est del mondo: non a caso lo scorso anno le due missioni sistema sono state indirizzate verso la Cina ed il Brasile, i due Paesi che oggi trainano l’export italiano".
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