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venerdì 9 luglio 2010

Difficoltà burocratiche per gli investitori stranieri

Secondo un recente studio della Banca mondiale sulla facilità - dal punto di vista dei tempi burocratici - degli investimenti stranieri diretti, il Brasile figura tra i Paesi dove le imprese straniere necessitano di un periodo più lungo per aprire e rendere operativa una propria filiale (per la precisione l’indagine rileva 166 giorni contro i 42 della media mondiale). Viceversa, sempre per quanto concerne la rapidità, il paradiso degli investitori stranieri è in Georgia, Ruanda e Canada, dove in meno di una settimana una nuova azienda diventa operativa.
Lo studio inoltre, valutando otto diversi settori, classifica i Paesi in base alla loro facilità di essere oggetto di investimenti stranieri: il Brasile, anche in questa classifica, si piazza solo al cinquantasettesimo posto, dopo gli altri Paesi del Bric, vale a dire Russia, India e Cina.
Il report Investing Across Borders 2010 - il primo di questo genere e ampiezza - comparando le pratiche in tema legislativo adottate da 87 nazioni, può fornire un aiuto ai singoli governi che vogliono migliorare la propria appetibilità e competitività agli investimenti stranieri diretti.

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