È giunta al Congresso la proposta di legge per la creazione di una Segreteria rivolta alle delle piccole e medie imprese brasiliane, obiettivo principale sarà di creare nuove opportunità, fornire un supporto strategico e favorirne lo sviluppo.
L’economia brasiliana è surriscaldata e l’inflazione alle stelle. Diverse misure antinflazionistiche sono state messe in atto per contenere il fenomeno ma l’apprezzamento del real rispetto al dollaro causa una perdita di competitività delle imprese brasiliane a livello internazionale. A soffrire sono, in particolare, le cosiddette PME (Pequenas e Médias Empresas).
All’inizio del mese di aprile la presidente Dilma Rousseff, sensibile alle problematiche relative all'imprenditorialità, ha presentato al Congresso un disegno di legge (PL 865/11) inerente la creazione di una Segreteria rivolta alle piccole e medie imprese brasiliane. Il nuovo organo di governo si prefiggerà come obiettivo di creare nuove opportunità, fornire un supporto strategico, favorire lo sviluppo e la crescita delle PME e degli artigiani brasiliani, anche attraverso la partecipazione alle esportazioni. Si occuperà, inoltre, della gestione di cooperative e associazioni urbane, dell’elaborazione di strategie relative allo sviluppo di sistemi produttivi locali e di progetti inerenti la formazione.
La proposta modifica la legge 10.683/03, relativa all’organizzazione della Presidenza dei Ministri. Secondo quanto comunicato, il costo per il bilancio dell’Unione dovrebbe raggiungere 6,5 milioni di reais nel 2011 e 7,9 milioni di reais nel 2012.
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