Le esportazioni brasiliane di grano sono rivolte prevalentemente verso i paesi arabi e, nei primi due mesi del 2011 hanno raggiunto il valore di 175 milioni di dollari.
Le esportazioni brasiliane di grano sono rivolte prevalentemente verso i paesi arabi e, nei primi due mesi del 2011 hanno raggiunto il valore di 175 milioni di dollari. La produzione si concentra prevalentemente nello stato di Rio Grande do Sul e, secondo le stime del Ministero dello Sviluppo, dell’Industria e del Commercio Estero, nel 2010 è stato venduto grano per un valore complessivo di 37 milioni di dollari.
Il presidente della Federazione delle Cooperative Agricole dello stato di Rio Grande do Sul (Fecoargo-RS), Rui Polidoro Pinto, ha mostrato che le esportazioni verso il mondo arabo sono aumentate fino al 40% rispetto al 2010, ciò è dovuto al fatto che uno dei piatti tipici della cultura gastronomica araba è una varietà di pane chiamata pita, caratterizzata per essere fatta con grano tenero, prodotto in larga misura in Brasile ma non destinato al consumo interno, bensì alle esportazioni.
Il maggiori paesi importatori di grano dal Brasile sono, in ordine di importanza, Algeria, Libia, Tunisia, Egitto, Sudan, Siria, Marocco, Emirati Arabi Uniti e Yemen.
Nel 2010 la produzione ha raggiunto i 5,6 milioni di tonnellate, volume non sufficiente per soddisfare la domanda interna, stimata intorno a 10 milioni di tonnellate. Nonostante ciò il Brasile è un grande esportatore: il commercio estero permette di mantenere il prezzo del grano alto, e di immettere sul mercato il grano tenero, difficilmente vendibile in Brasile.
Di conseguenza, il Brasile si vede costretto a importare una varietà di grano più adatta al consumo domestico, in particolare per la produzione di pane e dolci da pasticceria.
I maggiori importatori di grano in Brasile sono Argentine, Uruguay, Canada ed Europa.
Nessun commento:
Posta un commento